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Appunti di Metodi per il ritrovamento dell’informazione

Esame Metodi per il ritrovamento dell’informazione

Facoltà Scienze matematiche fisiche e naturali

Dal corso del Prof. P. Lops

Università Università degli Studi di Bari

Appunto
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Appunti presi durante le lezioni dell'anno accademico 2020/2021 dell'insegnamento di Metodi per il ritrovamento dell'informazione del corso di laurea di informatica dell'università degli studi di Bari tenuto dal professore Pasquale Lops. Gli appunti comprendono tutta la parte teorica della materia e un accenno a Lucene.
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Dopo la crisi finanziaria globale del 2008 si erano impiantate paure e ossessioni diffuse, pertanto sono stati intensificati gli sforzi per corroborare le attività bancarie ed economiche. 
 I regolatori di tutto il mondo hanno costantemente applicato leggi sempre più rigide sulle attività finanziarie. Tuttavia si è dimostrato come normative più rigide non rendano il mondo finanziario un posto più sicuro, ma al contrario, mettano in luce una mancanza di fiducia che ha ostacolato il commercio internazionale e la crescita economica, specialmente per le economie emergenti. Ciò infatti contrasta con l’obiettivo comune del commercio internazionale che è basato su cooperazione e sinergia, al fine di promuovere valori per i clienti, per il sistema di pagamento e per lo sviluppo della società. 
 È a questo punto che in un momento di massima sfiducia verso le istituzioni bancarie, ha preso piede un sistema che sulla fiducia impernia il suo funzionamento: l’avvento della blockchain.[1] Il primo lavoro su una blockchain crittografata, seppure centralizzata, fu pubblicato nel 1991 da Stuart Haber e W.Scott Stornetta. Con la prospettiva di un futuro in cui qualsiasi documento (testo, audio, foto e video) è in formato digitale su supporti facilmente manomissibili, i due sollevarono il problema del certificare la data di creazione o di modifica di documenti digitali. 
 Haber e Stornetta proposero procedure computazionali per il timestamp digitale dei documenti basato su hash, in modo da eliminare back-date e forward-date anche in caso di un eventuale collusione del servizio di timestamping.[2]
 Nel 1992 i due, affiancati da Dave Bayer, apportarono dei miglioramenti in termini di efficienza al precedente manufatto riducendo lo spazio di archiviazione e le risorse di calcolo necessarie per convalidare un determinato certificato.[3]
 La prima blockchain distribuita fu concettualizzata nell’Ottobre del 2008 per la criptovaluta Bitcoin da colui che prende lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, la cui identità è sempre rimasta nell’ombra, non si sa per certo se sia un lui, una lei o un collettivo. Gli obbiettivi di sviluppo erano quelli di permettere alle persone escluse dall’attuale sistema valutario di poter entrare in possesso di un deposito monetario affidabile e sicuro.[4] Secondo il parere di diversi studiosi la blockchain ha anche il potenziale per risolvere il problema della disuguaglianza sociale e modificare il modo in cui la ricchezza è ripartita.
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