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GENERAZIONE DI UN'ERUZIONE ESPLOSIVA

Si parte da una camera magmatica in cui, date le elevate pressioni, i volatili sono presenti in soluzione in quanto il sistema magmatico è in condizioni di sottosaturazione. Per cristallizzazione differenziata di minerali anidri si può avere un aumento relativo di volatili nel magma residuo, fino a raggiungere la saturazione; tale saturazione può essere raggiunta anche per risalita e...

 decompressione

 del

 sistema.

 Una

 volta

 diventati

 fase

 indipendente,

 le

 bolle

 formate

 possono

 allontanarsi

 dal

 fuso

 oppure

 continuare

 a

 nucleare

 e

 coalescere:

 nel

 primo

 caso

 il

 magma

 potrà

 fuoriuscire

 secondo

 modalità

 effusive,

 nel

 secondo

 caso

 i

 volatili

 potranno

 frammentare

 il

 magma

 e

 cominciare

 a

 guidare

 l’espansione

 di

 un

 flusso

 di

 gas

 e

 piroclasti.

 Esiste

 dunque

 una

 profondità

 detta

 livello

 di

 essoluzione

 in

 cui

 il

 sistema

 passa

da monofase a bifase. Con il continuo aumento del volume di bolle rispetto al volume totale del sistema, si arriva ad una profondità, detta livello di frammentazione, in cui si passa da un sistema magmatico con bolle disperse ad un sistema continuo gassoso con frammenti di magma dispersi; questo passaggio non avviene nelle eruzioni effusive. Questo assetto fa sì che la miscela acceleri bruscamente nel condotto e

venga fuori una dispersione di piroclasti (cioè frammenti di magma) e gas sotto forma di un flusso che può avere velocità supersoniche (> 300 m/sec). Con il processo di vescicolazione, la densità dell'intero sistema magmatico diminuisce ed esso viene così sottoposto ad una maggiore spinta di Archimede che insieme alla decompressione fa accelerare la miscela verso le parti più alte del condotto magmatico.

Dopo il livello di frammentazione la densità diminuisce criticamente, tanto che la miscela eruttiva che viene a giorno ha una densità quasi paragonabile a quella dell'aria (infatti nella colonna vengono a crearsi moti convettivi). Al contempo, quando inizia la vescicolazione, la sola parte fusa del sistema aumenta di viscosità, mentre il magma nel suo complesso vede diminuire la viscosità totale; al livello di

frammentazione

  non

  si

  hanno

  più

  valori

  di

  viscosità

  tipici

  di

  un

  liquido

  ma

 di

 un

 gas

 (benché

 contenga

 brandelli

 di

 magma).

 

 

 VESCICOLAZIONE

 E

 FRAMMENTAZIONE

 MAGMATICA

 

 Per

  vescicolazione

  si

  intende

  il

  processo

  per

  cui

  si

  crea

  una

  fase

  gassosa

  indipendente.

  In

  questo

  senso,

  il

  primo

  passo

  è

 rappresentato

  dalla

  nucleazione

  delle

  bolle,

  seguito

  dalla

  crescita

  per

  diffusione

  del

  gas

  dalla

  soluzione

  verso

  i

  nuclei

  in

  fase

  di

 accrescimento

  (processo

  guidato

  dai

  gradienti

  di

  concentrazione

  di

  gas).

  Una

  bolla,

  oltre

  che

  per

  diffusione,

  può

  crescere

  per

 decompressione

 (tenendo

 fissa

 la

 quantità

 di

 gas).

 La

 pressione

 all’interno

 della

 bolla

 è

 data

 dal

 numero

 degli

 urti

 nel

 tempo

 sulle

 pareti

  stesse

  della

  bolla.

  Poiché

  i

  nuclei

  troppo

  piccoli

  vengono

  riassorbiti,

  le

  bolle

  devono

  raggiungere

  un

  raggio

  critico

  oltre

  il

Quale può procedere la vescicolazione. Per descrivere la crescita nel tempo di una bolla, è utile fare riferimento al seguente diagramma, che prende in considerazione due modelli. Secondo un modello sperimentale, il raggio cresce esponenzialmente con il tempo, mentre secondo un altro modello prevede un andamento diverso. Quello che si è visto è che in realtà inizialmente le bolle hanno una crescita che viene ostacolata.

  dalla

  viscosità

  del

 sistema

 (regime

 controllato

 dalla

 viscosità):

 i

 gradienti

 di

 concentrazioni

 ed

 il

 flusso

 di

  gas

  sono

  tali

  che

  la

  diffusività

  lavora

  senza

  problemi.

  Siccome

  con

  la

  crescita

 della

 bolla

 diminuisce

 la

 superficie

 specifica,

 superate

 certe

 dimensioni

 diventa

 più

 difficile

  il

  rifornimento

  di

  gas

  alla

  bolla

  ed

  il

  limite

  non

  è

  più

  la

  viscosità

  ma

  la

 diffusività:

  si

  ha

  dunque

  un

  regime

in

cui

le

bolle

crescono

più

lentamente

e

soprattutto

per

decompressione

(regime

controllato

dalla

diffusività).

Può

accadere

che

se

per

un

atomo

di

gas

è

troppo

difficile

raggiungere

un

nucleo

gassoso,

esso

possa

dare

vita

ad

una

nuova

bolla

e

quindi

ad

un

nuovo

evento

di

nucleazione;

questo

è

il

caso

teorico

di

una

nucleazione

tranquilla

che

come

risultato

una

popolazione

di

bolle

dalle

dimensioni

simili.

Nella

realtà

la

storia

della

decompressione

è

più

complicata

e

quella

che

si

ha

è

una

moltitudine

di

eventi

di

nucleazione

(BND

=

Bubble

number

density)

con

una

distribuzione

della

grandezza

delle

bolle

ben

più

complicata

(BSD

=

Bubble

size

distribution)

che

ha

anche

un

andamento

frattale

a

scala

ancora

più

piccola

(bolle

che

si

formano

tra

i

setti

di

quelle

preesistenti).

Alla

fine

  si

  può

  raggiungere

  un

  impacchettamento

  di

  bolle

  tale

  che

  esse

  non

  possono

  più

  crescere:

  se,

  arrivati

  a

  questo

  punto,

 continua

  a

  diffondere

  gas,

  aumenta

  la

  pressione

  all’interno

  delle

  bolle;

  se

  poi

  il

  magma

  risale

  ed

  aumenta

  anche

  la

 decompressione,

 le

 bolle

 tendono

 sempre

 p

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
50 pagine
SSD Scienze della terra GEO/08 Geochimica e vulcanologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher irene.20 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Vulcanologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Palladino Danilo.