Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Il viaggio notturno
Compiuto di notte da M da La Mecca, il viaggio notturno lo porta a Gerusalemme, dove ascende per sette cieli in un'ascensione graduale. Lungo il percorso, M incontra una serie di figure profetiche e alla fine del viaggio ha la visione di Dio e scrive le 5 preghiere.
Questo viaggio notturno è preceduto da un viaggio terreno. Si tratta di due dimensioni: una dimensione di viaggio occidentale e una dimensione verticale. È probabile che il racconto sia formato da due racconti separati.
Secondo Ibn'Abbas, biografo di M, il viaggio notturno è menzionato nel Corano 17:1 (Isra - viaggiare di notte, Mi'raj - la scala). Tuttavia, non può essere stato Ibn'Abbas a raccontare questa storia perché è morto nel VII secolo. Tuttavia, riporta dibattiti successivi.
Le funzioni del viaggio notturno includono:
- Confermare la profezia di Mohammad come messaggero di Dio. Il suo ruolo viene riconosciuto di volta in volta, di cielo in cielo, dalle varie figure della tradizione ebraica e cristiana che M incontra.
- Stabilire la figura di M come messaggero di Dio.
M durante il viaggio notturno è scortato dall'arcangelo Gabriele.
Aiuta e lo conforta, gli spiega ciò che gli sta succedendo. Nei singoli cieli ci sono anche angeli, in ogni cielo è accolto molto calorosamente, ne riconoscono la funzione e ne riconoscono la missione e gli prevedono un FUTURO GLORIOSO.
Le figure che incontra nei seguenti cieli: (1) l'angelo Ismaele, (2) Gesù e Giovanni, (3) Davide, Salomone e Giuseppe, (4) Idris e Abramo. La figura di Idris: profeta coranico, dove viene menzionato, si allude al fatto che sarebbe asceso in cielo tramite la mano di Dio. (mi sono persa è importanteeee) (5) Malik, un angelo molto infelice è il guardiano della "genna"? cioè l'inferno (6) boh, (7) Adamo che è seduto sulla ka'ba celeste e poi raggiunge Dio.
2. ELEZIONE e PREDILEZIONE → Dio chiama M: il "suo amato"
3. Sancisce l'importanza della PREGHIERA CANONICA, perché quando M incontra Dio egli gli prescrive la preghiera. Contrattazione di preghiere da 20 a 5
preghiere al giorno, il nodo che emerge: la preghiera canonica delle cinque volte al giorno (che poi diventa una dei 5 pilastri) è PRESCRITTA DIRETTAMENTE A MUHAMMAD DADIO4. Il racconto svolge una FUNZIONE DIDATTICA rispetto a una serie di temi fondamentali, un racconto che è accessibile e divertente con un linguaggio colorito. Temi teologici/punti di fede vengono proposti dall'uditorio, insegnati/impartiti in modo per niente dottrinale e molto accessibile. Funzione di SANCIRE l'IMPORTANZA di Gerusalemme come luogo di *DEVOZIONE da cui M raggiunge il cielo la cupola della roccia si dice sia il luogo da cui M. Sia asceso al cielo. Letto metaforicamente dalla letteratura Sufi/Mistica con funzione SIMBOLICA di rappresentazione del viaggio spirituale del credente verso Diop. 16 → Incontra Azraele, l'angelo della morte. Colloquio fra i due: "mostrami la tua forma, con la quale afferri lo spirito dei moribondi" → "quella forma non si"può guardare" → M lo implora e Dio interrompe nella scena, in difesa di M → la sua voce è un grido: "Non contraddire il mio amato Muhammad" incute timore, M è il suo "amato" → tema dell'AMORE che Dio nutre per M *racconto di elezione e predilezione* M viene confortato dall'arcangelo Gabriele quando vede come Azraele tiene il mondo in mano come una moneta e ne è rabbrividito. P. 17 → nel quarto cielo, incontra Abramo: "Tu e la tua comunità godrete di ogni bene fino alla resurrezione... il tuo Signore affinché egli ti prescelga e ti onori", accoglienza calorosa, ci dicono che il racconto non è solo di CONFERMA ma anche di PRESCELTA ed ELEZIONE. Lo onora particolarmente e in questo modo gli dimostra la sua PREDILEZIONE *riferimenti a questa continuamente ripetuti nel testo. P. 19 (sml Azraele) → quinto cielo, incontra Malik, custode dell'inferno, un angelo che“faaccapponare la pelle e raggelare il cuore”, il testo si ripete: “Mostrami l’inferno” è questoè un indice del fatto che probabilmente il testo circolasse oralmente.
Malik si rivolge a Mcome "amato di Dio”, si erge in piedi riconoscendo che lui è l'amato di Dio, interviene ancora il grido di Dio… "non contraddire…”p.28 → M quasi alla fine del suo viaggio, incontra Adamo. Un vecchio dal bel viso, siede sulla ka’ba. A accoglie M e si felicitò dicendo: “sia benvenuto il figlio pio, il Profeta che porta il buon consiglio…avrai ogni bene fino alla resurrezione, il tuo signore ti ha innalzato a Sè per celebrarti ed onorarti” (PREDILEZIONE)
p.29 → 7° cielo, Gabriele annuncia a M che si devono separare, M è spaventato di proseguire da solo verso Dio. Racconto molto figurativo → Gabriele lo strinse a sè. “Non temere… Dio ti
ha fatto salire sulla Scala per celebrarsi, onorarti, presceglierti e colmarti didoni” + grido di Dio , viene fatto salire su un cuscino verde verso il cielo per essere celebrato/onorato. Lui gli donerà la sua misericordia e il suo perdono e in questo modo Dio sancisce il ruolo di intercessore per M, egli dono le due cose e in più la facoltà di chiedere il perdono per la propria comunità. Assistiamo ad una glorificazione enfatica del profeta, che sancisce il suo statuto esclusivo (predilezione ed elezione) presso Dio.
TEMI della FUNZIONE DIDATTICA:
- Tema della GIUSTIZIA DIVINA: il racconto illustra in alcuni punti la giustizia divina e la struttura del mondo extraterrestre→ Malik in maniera molto dettagliata e colorita insegna a chi ascolta che vi è effettivamente una punizione per l’uomo che non agisce né crede come dovrebbe;
- confermare il tema della RICOMPENSA, quando alla fine del viaggio Gabriele mostra il paradiso a M,
Un'illustrazione del tema. Giustizia divina, la punizione e la ricompensa. - Tema di NATURA TEOLOGICA: toccato in maniera semplice e accessibile che sarebbe il tema della VISIONE BEATIFICA a cui è collegato il dibattuto tema dell'ANTROPOMORFISMO DIVINO. 7° cielo → M prosegue da solo trasportato da un cuscino + viene investito dalla visione beatifica (= visione di Dio) sancisce ancora una volta lo statuto speciale di Muhammad. Nell'escatologia islamica la vicinanza a Dio → sarà la massima ricompensa per i credenti nel giorno del giudizio. Emerge tensione riguardo al tema dell'antropomorfismo: affermare la trascendenza divina / dato corporeo nella descrizione di Dio. Dibattito che viene riflesso nel testo. Qui si afferma che non lo ha visto con gli occhi. p. 35/37 → M al cospetto di Dio: "Mi vedi con i tuoi occhi?" → non è possibile vederlo con gli occhi perché è incontenibile, inimmaginabile... "La
vista non ti sa percepire … io ti vedo solo con il cuore “ → il cuore è il LUOGO DELLA CONOSCENZA DIVINA, quindi è una figura retorica (sinestesia=associare due elementi percepibili con 2 sensi diversi) attraverso la quale si sente Dio con il proprio cuore, si nega una visione con la vista, non vede un Dio corporeo.
“Muhammad, descrivimi!” → a Dio non basta, gli ordina di descriverlo
“Tu sia innalzato, nessuno Ti può descrivere, nessun dotto Ti sa definire, non c’è idea che possa immaginarti, Tu sei il Dio…” → non ti si può immaginare, è del tutto trascendente, “Ahmend, il Mio … dona a postulante, Io appago chi si affida a Me, e chi si presenta alla Mia porta Io lo accolgo e lo salvo dalle disgrazie e dalle” infermità. *Testo vivo, diretto e semplice- Tema dell’INTERCESSIONE il testo ci racconta i doni che Dio elargisce a M: PERDONO, MANSUETUDINE e
MISERICORDIA di DIOp. 40 → Muhammad continua il colloquio con Dio → la comunità di M è rispetto a Dio inposizione di predilezione/grande vantaggio rispetto ad altri popoli monoteisti: “noi loperdoneremo…è molto tempo” → “dammi di più", proiezione molto forte nella vita futura, iltema escatologico. Si insiste che i peccati dei seguaci di M vengono perdonati più cheagli altri. “Ogni notte di venerdì”, è una comunità benedetta, prescelta. Doni a M→facoltà di perdonare (intercedere).-
Tema Dio impone un OBBLIGO alla comunità di Muhammad, racconto dellaPRESCRIZIONE DIRETTA. Tema della BONTA’ e della MISERICORDIA di Dio e chenon PRESCRIVE all’uomo dei doveri che non può sopportare.p.41 → racconto della riduzione delle preghiere, sottolinea bontà e misericordia di Dio,ma si sviluppa anche un tema coranico cioè l’idea
Che Dio non impone all'uomo un onere che egli non possa sopportare (es. p. 36 "non ci imporre un onere"), viene citata la Q.2: 286. Se vorrò perdonare → perdono, scendendo incontra Mosè che gli dice di chiedere unariduzione delle preghiere al Signore → grido. 50 preghiere al giorno erano troppe, chieseriduzioni → L'obbligo rimane solo x 5 → ogni preghiera varrà 10 preghiere, "sopra la bilancia" (bilancia metafora per la giustizia) nel giorno del giudizio le azioni degli uomini saranno pesate sulla bilancia. Particolarmente misericordioso verso il profeta. Gabriele lo porta a vedere il paradiso. Ritorno alla Mecca → prova di aver compiuto quel viaggio a Gerusalemme e della sua ascensione verso il cielo, dimostra di aver detto la verità. Questa storia è collegata dalla Tradizione al Corano, però il Corano non ci racconta questo episodio. (rif. Q. 17:1, 18:1-18, 53)
ASCESA IN CIELO →
Ingrediente comune a varie vite dei profeti, es. quella del profeta Isaia, Elia, Gesù… un episodio così importante della vita di M lo rende riconoscibile anche ai fedeli delle altre religioni.
TEMA DELL’INTERCESSIONE (colui che ottiene il perdono di Dio ma che ha anche la facoltà di poter chiedere perdono = la facoltà di intercedere)
Tema che non viene sviluppato nel Corano. Nel giorno del giudizio M potrà chiedere perdono davanti a Dio per i peccati della propria comunità, diversamente da Gesù, Muhammad non è un redentore ma gioca un ruolo fondamentale per la salvezza della sua comunità nel giorno del giudizio → è INTERCESSORE.
Una delle pratiche che testimoniano questa devozione verso la figura di Muhammad è la festa chiamata Mawlid (maulid, 12 Rabi’ I), che dovrebbe cadere il giorno della nascita del profeta.
Sì il Corano è → La parola di Dio, la fonte, la base, il fondamento
dalla scienza né dalla ragione. La fede è un sentimento profondo che va al di là della comprensione razionale. Non può essere spiegata o dimostrata con prove concrete. È una questione di fiducia e credenza in qualcosa che va oltre ciò che possiamo vedere o comprendere pienamente. La fede può riguardare molte cose diverse: la fede in un dio o in una divinità, la fede in un sistema di valori o principi morali, la fede in se stessi o in qualcun altro. Ognuno ha la propria fede personale, che può essere basata su esperienze personali, insegnamenti religiosi o semplicemente su un sentimento interiore. La fede può essere una fonte di conforto e speranza nelle situazioni difficili. Può dare un senso di scopo e significato alla vita. Può anche essere una forza motivante per perseguire i propri obiettivi e superare le sfide. Tuttavia, la fede non è immune alle domande e ai dubbi. Anche le persone più credenti possono avere momenti di incertezza e interrogarsi sulle loro convinzioni. La fede richiede un atto di fiducia e accettazione, anche quando non ci sono risposte chiare o evidenti. In conclusione, la fede è un aspetto importante della vita umana che va al di là della scienza e della ragione. È un sentimento personale che può fornire conforto, speranza e significato. Anche se non può essere spiegata o dimostrata in modo razionale, la fede continua a essere una forza potente nella vita di molte persone.