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Dal punto di vista ingegneristico dopo un tempo pari a 10 volte la costante di tempo la
corrente è diventata 10^(-5), cioè trascurabile
RC dimensionalmente deve essere un tempo proprio perché l’argomento di
un’esponenziale non può essere dimensionale
Verifichiamo con l’analisi dimensionale:
Visto che all’interno di questo circuito non ci sono generatori questa corrente che
circola darà luogo a dissipazioni per effetto joule su R. allora ci deve essere
qualcuno che mette in gioco questa energia e questa energia è proprio l’energia
immagazzinata dal condensatore. E calcoleremo l’energia immagazzinata dal
condensatore calcolando l’energia totalmente dissipata dal resistore dato che
dovranno essere la stessa visto l’assenza di generatori. L’energia sarà calcolata
da 0 —> inf dato che a rigore la corrente sarà 0 a piu infinito (mentre
ingegneristicamente molto prima)
Pensa al condensatore come ad un secchio d’acqua che scarica. Se inizialmente ho 10 litri
posso solo modificare la velocità di scarico (10RC) ma non posso scaricare più di 10 litri
Voglio calcolare l’ ENERGIA DISSIPATA dal Resistore o IMMAGAZZINATA dal
Condensatore :
L’istante di tempo considerato non è importante e neanche il riferimento
della tensione, quindi all’istante t* se un condensatore è sottoposto alla
tensione vc(t*), la sua Energia immagazzinata sarà pari a :
Il condensatore è in grado di immagazzinare energia perché è in grado di mantenere la circolazione di
corrente in circuito privo di generatori per un intervallo di tempo infinito (che in realtà abbiamo visto
essere 10-100 volte la costante di tempo e dopodiché la corrente diventerà irrilevante).
Spiegazione del perché il condensatore immagazzina energia :
Si supponga un condensatore a facce piane e parallele inizialmente scarico (V=0). Si supponga di
volerlo caricare e di voler arrivare ad una situazione finale in cui l’armatura sup è carica positivamente
e quella inf è carica negativamente. Che dovrò fare? Attraverso un generatore ,per esempio, partendo
da una situazione di neutralità devo prendere una carica positiva e la sposto da un’armatura all’altra,
poi un’altra e così via. Se sottraggo cariche positive all’armatura inf questa si carica negativamente, se
io cedo cariche positive all’armatura sup questa si carica positivamente. Ma man mano che faccio
questo, già da dopo la prima carica, nasce un campo elettrico (che andrà dall’arm pos a quella neg). E
questo significa che a partire dalla situazione iniziale di neutralità, nel momento in cui sposto cariche
positive dall’arm inf a sup ,io mi muovo contro le forze del campo (compio un lavoro) e se questo
lavoro è idealmente senza perdite (circuito elettrico senza resistenze) me lo dovrò trovare da qualche
parte. Me lo trovo immagazzinato sotto forma elettrostatica (è il campo elettrico nel condensatore che
immagazzina questa energia) perché ho speso energia per caricarlo (esempio di conservazione en
meccanica col masso). Finito il processo di carica, se collego le 2 arm con un resistore, questo verrà
attraversato da una corrente proprio perché mi restituirà l’energia immagazzinata (esempio energia
accumulata e restituita con una molla).
Le 2 arm del condensatore se non sono fissate, una volta cariche, tenderebbero ad avvicinarsi (per
quelle si fissano) e quindi potrebbero compiere lavoro meccanico. Esistono condensatori tempo
varianti (la capacità C varia nel tempo) e tempo invarianti (la capacità C rimane costante)
La corrente di un
condensatore può
essere discontinua
La tensione di un condensatore
deve essere continua
[Volt]
La tensione ai capi di un condensatore deve essere continua
La corrente degli induttori deve essere continua
Perché deve essere continua?
Secondo te è possibile che l’acqua in un secchio a t0- (5 litri) sia diversa a t0+ (10 litri) ? Se
fosse vero significherebbe che in un istante di tempo infinitesimo si avrebbe una portata
principio di continuità dell’energia
infinita, cosa fisicamente impossibile. Quindi da un
scaturisce il principio di continuità delle tensioni ai capi dei condensatori. Questo
perché le tensioni sono collegate all’energia immagazzinata di un condensatore per un
fattore di 1/2*C*V0
Come si spiega la discontinuità sulla corrente di un condensatore?
La corrente di un condensatore non ha nessun collegamento di tipo
energetico, non è una Variabile di stato!
Variabili di stato: variabili di
In circuiti reali le
stato continue.
devono essere
• Tensioni ai capi dei condensatori Tutte le altre variabili possono
• Correnti degli induttori essere discontinue
EN. IMMAGAZZ. in un Induttore :
Circuiti :
RC - resistenza e condensatore
RLC - resistenza, induttore e condensatore
Abbiamo risolto il circuito RC usando 2 equazioni:
1 ottenuta in termini di ic(t)
1 ottenuta in termini di vc(t)
Abbiamo fatto molto più veloce con il 2 modo (la difficoltà della
determinazione di K è stato diverso) e non è un caso. Risolvendo in
termini delle variabili di stato è meno contoso
Consiglio spassionato
È sempre conveniente scrivere le equazioni in termini di variabili di
stato (si dice anche “usare come variabili d’integrazione le variabili di
stato”), perché posso sfruttare la condizione di continuità all’istante 0
(è l’istante in cui avviene il fenomeno che dà inizio al cosiddetto
Transitorio)
TRANSITORIO: fa pensare a qualcosa che si estingue
costante di tempo circuito RL
L’equivalente della in un ? Nel
L/R
circuito RC era RC, qui invece sarà
Verifica dimensionale:
Esempi Casi patologici: Condensatori in
parallelo o induttori in serie (li forzo ad avere
correnti uguali, ma ognuno di loro possiede una
sua corrente e questo porterebbe ad
ammettere che nasca una discontinuità nella
corrente degli induttori e questo è assurdo dato
che è una variabile di stato)
Cosa succede all’istante t=0 chiudo l’interruttore. Cosa succede? Starei provocando io una discontinuità ai capi del condensatore. Sto
dicendo fino a t0- la tua tensione è di 5V, poi in un istante diventa 12V. Dammi una discontinuità di 7V. Questo non è possibile xche starei
ammettendo una corrente impulsiva, cioè infinita!
Questo è un circuito patologico perché non è reale, perché in un circuito reale ci sarà anche se piccola una resistenza di collegamento nella
maglia! Non si mette quindi un condensatore in parallelo con un generatore di tensione (serve una resistenza in mezzo), cosi assicuro che
la tensione ai capi del condensatore rimanga continua
Un circuito patologico non è un circuito reale (xche privo di resistenza). Nella realtà voglio tendere ad un
circuito a bassa resistenza ma non potrò mai annullarla, avrò sempre una resistenza di collegamento
Circuito della lezione precedente ma con un generatore di tensione
In generale il termine noto delle equazioni differenziali a cui perverremo è una
combinazione lineare dei forzamenti presenti nella rete e/o delle loro derivate
Condensatore inizialmente scarico