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Il setup è stato allestito in camera semi anecoica seguendo la normativa per un allesti-

mento di prova per apparecchi da tavolo. L’EUT è stato posizionato su un tavolo con

superficie non conduttiva. Tutti i dispositivi sono stati correttamente connessi al piano

di massa ed il piano di massa allo chassis della camera semi anecoica. Infine la LISN è

stata poggiata su una calza connessa anch’essa al piano di massa (Figura 2).

I limiti imposti dalla norma sono sintetizzati nella seguente tabella:

Gamma di Frequenza [MHz] Quasi Picco [dBµV] Valore Medio [dBµV]

0.15 - 0.50 66 - 56 56 - 46

0.50 - 5.00 56 46

5.00 - 30.00 60 50

Nota 1: Alle frequenze di transizione si applica il limite più basso.

Nota 2: Nella gamma 0.15 MHz - 0.5 MHz il limite decresce linearmente col logaritmo della

frequenza. Tabella 1: Limiti normativi per disturbi condotti.

3.2 Modalità di esecuzione delle misure

Le misure delle emissioni condotte sono state eseguite utilizzando un analizzatore di

spettro conforme ai requisiti normativi, dotato di rivelatori di picco e quasi-picco. Per

ridurre i tempi complessivi di acquisizione, lo strumento opera inizialmente in modalità di

rivelazione di picco. Qualora i valori misurati si avvicinino al limite normativo di almeno

6 dB o lo superino, la misura viene ripetuta automaticamente utilizzando il rivelatore

di quasi-picco nell’intervallo di frequenze di interesse. I punti critici vengono evidenziati

graficamente sul display dello strumento con appositi marcatori.

Sull’analizzatore di spettro sono stati impostati i parametri specifici per la norma

CISPR B, selezionando automaticamente i limiti della classe B, la larghezza di banda del

filtro IF (9 kHz) e il range di frequenze di analisi (150 kHz - 30 MHz). È stata utilizzata

una modalità di scansione con step logaritmico, che offre vantaggi in termini di velocità

di acquisizione senza compromettere l’accuratezza delle misurazioni. Inoltre, la stru-

mentazione tiene conto della rete LISN utilizzata, la cui configurazione viene selezionata

direttamente dall’operatore tramite il pannello di controllo dello strumento.

La procedura di misura prevede tre fasi principali:

• Misura del rumore di fondo con l’EUT spento, per caratterizzare le condizioni di

base dell’ambiente di misura;

• Misura sul conduttore di fase con l’EUT in funzione;

• Misura sul conduttore neutro con l’EUT in funzione;

Il passaggio tra fase e neutro viene effettuato manualmente utilizzando gli appositi

selettori presenti sul pannello frontale della LISN. Lo strumento integra un attenuatore

interno, il cui effetto è automaticamente considerato nelle misurazioni finali. Gli esiti

7

delle misurazioni, riportati nelle sezioni successive, includono le analisi delle emissioni

rispetto ai limiti normativi.

3.3 Risultati

Si riporta qui di seguito la misura di disturbi sul conduttore di fase a dispositivo spento:

Figura 6: Misure relative ai disturbi sul conduttore di fase a dispositivo spento.

8

Si riporta qui di seguito la misura di disturbi sul conduttore di fase con EUT in

funzione: Figura 7: Misure relative al conduttore di fase con EUT in funzione.

Possiamo constatare che il rivelatore ha effettuato delle misure di quasi picco dal-

la presenza di “crocette” sul grafico. Ciò è avvenuto in maniera automatica per via

dell’avvicinamento a meno di 6 dB dalla linea del limite.

9

Si riporta qui di seguito la misura di disturbi sul conduttore neutro con EUT in

funzione: Figura 8: Misure relative al conduttore neutro con EUT in funzione.

Anche in questo caso possiamo constatare che il rivelatore ha effettuato delle misure di

quasi picco dalla presenza di “crocette” sul grafico. Ciò è avvenuto in maniera automatica

per via dell’avvicinamento a meno di 6 dB dalla linea del limite.

3.4 Esito misura di emissioni condotte

Le emissioni misurate non hanno superato i valori limite imposti dalla norma sulle

emissioni condotte pertanto si conclude che il dispositivo è conforme alla norma.

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4. Prove di compatibilità radiata

4.1 Setup di misura

La strumentazione sotto test è un PC preassemblato, privato del pannello laterale, clas-

sificato come apparecchiatura ITE di Classe B, destinata all’uso domestico. In quanto

tale, il dispositivo deve rispettare i limiti di emissione stabiliti dalla normativa per questa

classe.

Secondo i requisiti normativi, la misura delle emissioni radiate viene eseguita in una

camera anecoica (in assenza di tale struttura, è necessario ricorrere a un sito di misura

validato). Il setup di misura comprende l’utilizzo di antenne a larga banda, nello specifico

un’antenna biconica e un’antenna logoperiodica, collegate ad un analizzatore di spettro.

Quest’ultimo considera i fattori di calibrazione delle antenne e delle altre componenti del

sistema di misura, garantendo la conformità alle procedure previste dalla normativa.

I limiti di quasi picco per i disturbi radiati sono definiti in funzione della gamma di

frequenza. Nella tabella seguente sono riportati i valori previsti dalla normativa:

LIMITI PER DISTURBI RADIATI (secondo norma)

Gamma di frequenza [MHz] Limiti di quasi picco [dBµV/m]

30 - 230 30

230 - 1000 37

Tabella 2: Limiti normativi per disturbi radiati.

Secondo la norma, l’EUT deve essere posto a 10 m dalle antenne utilizzate per le

misure. Tuttavia, la camera semi anecoica utilizzata non permette di rispettare questa

regola. Infatti le misure sono state effettuate con una distanza ridotta a 3 m. Tuttavia

è possibile utilizzare una formula fornita sempre dalla norma per adeguare i limiti. La

formula da applicare è la seguente: !

d 1

· (1)

L = L

2 1 d 2

In particolare:

• L è il precedente limite espresso in µV/m;

1

• L è il nuovo limite espresso in µV/m;

2

• d è la distanza imposta dalla norma (quindi 10 m);

1

• d è la distanza effettivamente utilizzata (quindi 3 m);

2 11

Applicando la formula, i limiti opportunamente adeguati diventano:

LIMITI PER DISTURBI RADIATI (con adeguamento)

Gamma di frequenza [MHz] Limiti di quasi picco [dBµV/m]

30 - 230 40

230 - 1000 47

Tabella 3: Limiti normativi per disturbi radiati con adeguamento dovuto alla distanza.

L’adeguamento corrisponde ad un aumento del limite di 10 dBµV/m.

4.2 Modalità di esecuzione delle misure

La misurazione delle emissioni radiate è stata eseguita utilizzando un analizzatore di

spettro configurato per operare in modalità automatica. In tale modalità, il ricevitore

è stato configurato per caricare i fattori di antenna necessari per entrambe le antenne

impiegate nel test. In particolare, è stata utilizzata un’antenna biconica per il range

di frequenze da 30 MHz a 200 MHz e un’antenna logoperiodica per il range da 200

MHz a 1 GHz. I fattori di antenna relativi a ciascun dispositivo sono stati precaricati

nell’analizzatore, il quale ha automaticamente applicato i corretti parametri durante la

misurazione.

Il processo di misura prevede che il ricevitore esegua la scansione delle frequenze in

modo continuo, ma si ferma automaticamente al raggiungimento dello ”stop” a 200 MHz,

momento in cui l’operatore deve effettuare il cambio di antenna. A cambio di antenna

avvenuto, l’operatore avvia nuovamente la misura con la seconda antenna. Le misure

eseguite sono state le seguenti:

• Misura con dispositivo scollegato, che ha rilevato il livello di rumore di fondo senza

il dispositivo sotto test;

• Misura con polarizzazione verticale e con il dispositivo acceso ed in funzione;

• Misura con polarizzazione orizzontale e con il dispositivo acceso ed in funzione;

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4.3 Risultati

Si riporta qui di seguito la misura del rumore di fondo:

Figura 9: Misure relative al rumore di fondo.

13

Si riporta qui di seguito la misura con polarizzazione verticale e con il dispositivo

acceso ed in funzione:

Figura 10: Misure in polarizzazione verticale.

14

Si riporta qui di seguito la misura con polarizzazione orizzontale e con il dispositivo

acceso ed in funzione:

Figura 11: Misure in polarizzazione orizzontale.

4.4 Esito misura di emissioni radiate

Le emissioni misurate non hanno superato i valori limite imposti dalla norma sulle

emissioni radiate pertanto si conclude che il dispositivo è conforme alla norma.

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Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
16 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/31 Elettrotecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher m.lombardo95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Compatibilità elettromagnetica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof D'Agostino Francesco.