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LATERIZIO

Materiale molto usato in passato, opere di ingegneria civile e fabbricati (acquedotti etc.).

Come si genera? A partire dall'argilla, non diffuso su tutti i contesti geografici, non è presente in tutti i territori, le diverse ere geologiche hanno determinato ciò. Portata nei centri di lavorazione, pulizia e lavaggio del materiale, viene raffinata da tutte le sostanze che non dovrebbero essere all'interno nella malta necessaria nel laterizio.

Creata la malta si procede alla formatura: creato l'impasto di argilla, attraverso trafile si genera il componente da tagliare, cotto e portato alla commercializzazione (processo diverso rispetto al passato).

La trafilatura determina la foratura che il materiale avrà.

È nella fase di cottura che vanno a determinarsi le pecche: troppo cotta, troppo secca, raffreddamento veloce: laterizio difettato o non idoneo al tipo di applicazione.

- Mattone pieno: adatto a funzioni strutturali, foratura che non supera

Il 15% del suo volume;

Semipieno: foratura che va dal 15-35%

Mattone forato: foratura che va dal 45-55%

Superato il 55% perde di resistenza e non è più idoneo.

Norme NTC: identificano le caratteristiche del materiale e dove può essere utilizzato.

Cottura: caratterizzati e definiti in maniera diversa. Si distinguono dal colore che il mattone assume, indicativa delle caratteristiche che il materiale avrà.

Scelta cromatica nella tessitura muraria / difetto di lavorazione

Robie House, Frank Lloyd Wright: Mattone pieno, a vista, identità di sé stesso.

Mario Botta, Chiesa del Santo Volto: valore visivo del laterizio stesso, visibili e percepibili, si legge strutturale, modularità, articolazione spaziale.

8 marzo '22 Lez. 3 Fondamenti di tecnologia

Tempio di Cremazione: il laterizio esplicita legame con il territorio, presenza di fornaci che producono laterizio.

MATERIALI CONGLOMERATI:

Somma di acqua e leganti mescolati per formare la matrice

cementizia. Rispetto all'aggregato aggiunto alla matrice cementizia, si andrà a formare una malta o un calcestruzzo:

Malta: granulometria più fine.

Calcestruzzo: granulometria più grossa, tipo strutturale.

Variano le percentuali di inerti, acqua, contenuto legante.

La diversa ricetta comporta la formazione di un calcestruzzo o malta più o meno resistente.

- Leganti aerei: vanno ad asciugatura attraverso il contributo dell'aria;

- Legante idraulico: materiale che non ha difficoltà ad asciugare anche in contesti umidi.

Caratteristiche che dipendono dalla miscela utilizzata.

AGGREGATI:

- di prima scelta - prima lavorazione. Estratti dalla cava e utilizzati con lo scopo di aggregato all'interno della malta;

- Inerti di tipo riciclato, seconda lavorazione di altre componenti;

Dimensione degli aggregati: determina l'effettivo utilizzo di quel materiale, se è grande avrà uno specifico scopo. La sua dimensione dipende dalla

natura: frantumazione, naturali che già per natura hanno una pezzatura idonea. Nell'impasto la presenza di inerti determina una maggiore o minore compattezza (se fini, la maglia legante sarà più resistente, se grandi gli alveoli occupati dall'inerti sono maggiori)

ACQUA UTILIZZATA NELL'IMPASTO: non corrotta, senza altri minerali. La presenza di altre sostanze può rovinare il risultato del prodotto, addirittura alla non lavorabilità.

Aggiunta di additivi: sostanze chimiche utilizzate per aumentare le performance del prodotto:

  • additivi coloranti, realizzare un calcestruzzo colorato
  • Plastificanti, agiscono sui tempi di rapprendimento del cemento per migliorare la lavorabilità, la coesione, l'untuosità
  • Fluidificanti, aiutano quando ho casseforme troppo piccole, aumentano la scorrevolezza dei componenti a parità di acqua, senza creare punti di vuoto
  • Aeranti (servono ad inglobare aria all'interno

dell'impasto in modo da allentare le tensioni che potrebbero insorgere a causa dell'aumento di volume dell'acqua congelata)

8 marzo '22 Lez. 3 Fondamenti di tecnologia

Acceleranti e ritardanti (agiscono sui tempi d'idratazione del cemento)

Adesivi (introducono aria e conferiscono una consistenza viscosa alla miscela)

Dilatanti (hanno la proprietà di gonfiarsi aumentando di volume)

Coloranti (conferiscono caratteristiche estetiche)

CALCESTRUZZO, CLS

Classico materiale da costruzione, il più utilizzato in edilizia contemporanea. In generale la regola per l'impasto è quella di 1:2:4 (1 parte di cemento, 2 parti di aggregato fine, 4 parti di aggregato grosso)

Ciclo produttivo lungo:

  1. Cava, può essere anche calcare di recupero;
  2. Estrazione di una specifica tipologia di calcare;
  3. Frantoio, riduzione in piccoli pezzi;
  4. Miscele mischiate fra loro;
  5. Fasi specifiche di fabbrica;
  6. Cottura del materiale.

Materiale che si autodenuncia

dal tipo strutturale, materiale nuovo e innovativo, realizzazione di architetture insolite dal punto di vista strutturale (Calcestruzzo a vista, Unità d'habitation a Marsiglia di LC, il cls è il punto di forza di questo progetto a partire dallo stacco dal terreno con i Pilotis, fino alla maglia modulare tipica dell'unità di abitazione). Chiesa Dives in Misericordia Calcestruzzo, Roma: calcestruzzo bianco, con caratteristiche cataliche, arrivato in cantiere in parte prefabbricato. Riflette la luce, forte impatto. Manutenzione gestita male: ritorni di acqua, sbavature, frutto di una progettazione non di dettaglio. LEGNO: Materiale più lavorabile, trasformabile anche da maestranze non particolarmente esperte. Legno massello: tronco ripulito, squadrato. Ora quasi in disuso se non in specifici contesti. Legno lamellare: più resistente dal punto di vista strutturale, performance più elevate rispetto al legno tradizionale, comportamento più controllato. Aspetti

positivi: - elevata resistenza; - peso contenuto; - Riciclabile 100%; - Arriva da origini naturali, fonti rinnovabili; - Isolante termico; - Comportamento favorevole in caso di incendio, ci mette un po' prima di andare a completa distruzione; - facile da lavorare; - assorbe rumore e vibrazioni; - resiste a sostanze chimiche aggressive;

Aspetti negativi: - anisotropia: spiccata caratteristica del legno massello, con venature naturali; - igroscopicità: assorbe umidità, aspetto deleterio nel tempo, l'assorbimento ed il rilascio di umidità può causare fessurazioni, se si creano in un punto di carico dal punto di vista strutturale si possono creare punti non critici: non creano problemi, carenze strutturali; - difetti fisiologici: nodi e fessure naturali.

Corteccia esterna: fisiologicamente è morta, serve come protezione alla pianta e consente gli scambi gassosi necessari alla vita della pianta.

Corteccia interna o alburno:

è formata da cellule vive e• costituiscono l'apparato circolatorio della pianta consentendo la conduzione dei Sali minerali dalle radici alle foglie. Si distingue dall'interno durame dal colore più chiaro.

Libro o floema: contiene i vasi che conducono il nutrimento• sintetizzato delle foglie ad ogni parte dell'albero.

Cambio: strato sottile di tessuto responsabile della produzione di• nuovo legno, sia verso l'esterno sia verso l'interno.

8 marzo '22 Lez. 3 Fondamenti di tecnologia

Durame: parte più interna del tronco è formata da cellule morte e• a livello commerciale è quella più pregiata, perché essendo la parte più vecchia della pianta è quella più stabile e meno soggetta agli attacchi di parassiti. A mano a mano che l'albero cresce, l'Alburno diventa Durame.

Midollo: Parte centrale del tronco, generalmente poco• differenziabile dal durame che lo contiene. È

visibile in caratteristicianelli stagionali. La parte che cresce si chiama cambio e si forma annualmente tra il legno e il libro, la membrana vicino alla corteccia. Ogni specifica parte del tronco ha una resistenza diversa. Non tutti gli strati sono utili per lo scopo strutturale, anche l'attività di taglio può dare risultati diversi. Rispetto al ciclo di vita del legno naturale si parte da una fonte: la foresta. Negli ultimi anni si è arrivato ad avere foreste e boschi controllati dal pdv delle certificazioni, accrescimento alberi ecc. Partendo dalla sorgente primaria il legno viene tagliato, lavorato, portato nelle segherie e ridotto nelle componenti che vengono portati in cantiere. Certificazioni di settore: certificazioni introdotte negli ultimi decenni per poter assicurare che la produzione dei materiali risponda a criteri di sostenibilità. Esiste un periodo di potatura, controllare il periodo di accrescimento, controllare il disboscamento feroce su piante che

potevano assicurare produttività economica.

Particolarità filiera in legno: quasi tutto può essere recuperato, non ci sono scarti che finiscono a discarica.

Certificazioni di tipo privato, panorama eterogeneo, non sono enti governativi.

Tipologia di tagli su legno:

  • taglio nella parte centrale del tronco: avrò instabilità dimensionale, sto tagliando la zona più critica dal punto della resistenza meccanica, rompo tutti gli anelli di accrescimento;
  • taglio a cuore spaccato: al centro del primo cerchio di accrescimento → instabilità dimensionale che vanno a ridursi, ipotesi migliore;
  • Instabilità alta, il taglio è direttamente sul cuore: zona già fessurata, zona critica dal punto dei anelli di accrescimento, problemi di fessurazione;

Regole di taglio del legno: si seguono diversi schemi per ottenere il miglior risultato, eseguire una specifica tecnica di taglio;

La resistenza del legno non è solo

dall'essenza arborea utilizzata, soprattutto dal taglio, essiccatura e stagionatura. 8 marzo '22 Lez. 3 Fondamenti di tecnologia

DIFETTI DEL LEGNO MASSELLO:

dovuti alla sua naturale composizione e al naturale accrescimento.

Legati a:

  1. agenti atmosferici;
  2. agenti patogeni: funghi o insetti che mangiano il legno indebolendolo;
  3. presenza di rami e innesti sul tronco che rompono le venature creando tensioni e debolezze, di difficile gestione dal punto di vista architettonico;
  4. cattiva stagionatura, inservibili dal punto di vista architettonico.

Il legno massello è raro nell'architettura contemporanea.

Lavorazione del tronco: implica la produzione di prodotti per l'edilizia.

Caratterizzati rispetto al taglio:

Dettagli
A.A. 2021-2022
14 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/12 Tecnologia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francesca.rizzo5 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Migliore Marco.