Golgi e fusi neuromuscolari); tecniche di
miglioramento: personalizzazione apprendimento, uso
di tecnologie immersive, interdisciplinarietà; ruolo
propriocezione: studi di Smith e Johnson attestano i
miglioramenti della plasticità celebrale e delle attività
cognitive;
Apprendimento tramite la 1) variabilità e
2) variazione
1) = utilizzo di + comportamenti x un compito specifico,
applicata nella polisportività (pratica di 2 sport
contemporaneamente) e multilateralità (utilizzo metodo di
1 sport in altre discipline), teoria del transfer di
apprendimento (stretto o distanziato); benefici legati
all’evitamento della specializzazione precoce in 1 sport;
2) 2 approcci:
- Prescrittivo con approccio cognitivo: 1 gesto dettato
dall’insegnante e ripetuto dall’alunno senza
interpretazione, fasi: ripetizione costante, randomizzata
(variazione movimenti), casuale randomizzata (stesso
gesto con effettori diversi);
- Core based (basato su obiettivo del quale l’alunno deve
cercare la modalità di arrivo) mediante il modello
“euristico” (definizione solo del punto di partenza e
dell’obiettivo) e del “ripetere senza ripetere”
(riproduzione movimento in + modi);
Life Skills, funzioni e benefici
- Storia: Carta di Ottawa (1986), OMS (1993);
- Serie di capacità influenzanti positivamente molti
aspetti della vita personale e relazionale, in particolare:
problem solving, decision making, pensiero creativo
(adottare soluzioni originali), pensiero critico,
comprensione sentimenti, consapevolezza di sé,
rapporti interpersonali, gestione stress/emozioni;
- Life Skills come obiettivo di insegnamento nella scuola
primaria di 1 e 2 di 1 grado, distinzione in 4 nuclei
tematici comprendenti l’apprendimento della relazione
corpo spazio/tempo, regole, gioco, fair play (primaria),
completo sviluppo funzionale delle capacità motorie ed
espressive (secondaria);
Allenamento: teoria, divisione e
metodi Teoria dell’allenamento: 1) risposte, 2)
programmazione, 3) carico
- Teoria= complesso di conoscenze pratiche e
osservanze sul campo aventi rapporto causa/effetto;
- Scienza= basata su dati raccolti scientificamente;
Elementi influenzanti:
- Quantitativi: durezza allenamento (% di sforzo in
relazione alla max capacità), frequenza (sessioni
settimanali), volume (somma sforzi in 1 periodo
specifico), durata sessione, densità (rapporto tra
volume e frequenza);
- Qualitativi: tecnica e precisione movimenti
(minimizzare infortuni), adeguato recupero, variabilità
allenamento;
1) Risposte a breve (aggiustamenti temporanei
mediante processi fisiologici quali iperventilazione,
aumento fc, sudorazione, temperatura) e a lungo
(adattamenti corporei come ipertrofia, aumento
forza, resistenza, velocità) termine generate dai
processi di omeostasi (capacità corpo di
mantenimento equilibrio nonostante stimoli),
supercompensazione (miglioramento delle riserve
corporee dopo stimolo); studio di Hans Leyle (1951)
su risposta a lungo termine a stress ripetuti;
2) Creazione di 1 programma a lungo termine,
comprendente suddivisione in cicli (carico/scarico),
aumento graduale del carico (volume e intensità) e
stabilente degli obiettivi che tengano conto dei
fattori precedenti);
3) = somma delle sollecitazioni generanti risposte dal
corpo come aggiustamenti ed adattamenti nel
tempo; fattori caratterizzanti: sovraccarico (aumento
graduale), specificità ed individualità, variazione e
reversibilità (mantenimento carico), 2 tipi di carico:
- Esterno: comprende fattori quali intensità,
volume, frequenza e complessità, densità
(rapporto tra durata reale, tempo
dell’esecuzione senza pause, e tempo tot
allenamento) dell’allenamento, quindi
l’organizzazione dell’allenamento in base a
tutti questi fattori;
- Interno: risposte del corpo all’allenamento,
comprendenti aggiustamenti (gittata, fc,
sudorazione, insorgenza fatica) con relativi
metodi di monitoraggio dell’intensità ( fc e
vo2max e zone di allenamento);
Definizione allenamento 1) pianificazione
2) programmazione 3) periodizzazione
Allenamento = esercizio costante con obiettivi di
potenziamento capacità fisiche/acquisizione abilità specifiche
tramite:
1) Pianificazione: definizione degli obiettivi a medio e lungo
termine ( con scadenza) e conseguente definizione di 1
piano di allenamento con durata, competizioni e test;
2) Programmazione: elaborazione di piano dettagliato
allenamento definendone la struttura con i macrocicli
(carico/scarico), mezzi, volumi;
3) Completante pianificazione e programmazione divide il
ciclo complessivo di allenamenti in fasi o cicli, 2 le
personalità definenti questa azione:
- Matveev: macrociclo annuale diviso in periodi
(competitivo, transitorio), ognuno di questi
ultimi è diviso in fasi (da 2 sett a 3-4 mesi);
mesocicli comprendenti microcicli di 2-6 sett
(preparatori, precompetitivi, competitivi);
singolo allenamento: da 0 a 3 allenamenti
giornalieri basati su 1 specifica abilità;
- Bompa: divisione del piano in fasi e di queste
in sub fasi; macrocicli comprendenti microcicli:
taper (2 sett), preparazione generale (6 sett);
singolo allenamento: intra pause inferiori a 4;
Metodi allenamento: 1) Steady State
Training 2) Interval Training 3) HIIT
1) SST: allenamento a sforzo ed FC costante (tipico della
attività aerobiche di resistenza) con benefici su salute
cardiovascolare, metabolismo, efficienza cardiaca a
riposo;
2) Allenamento intervallato: alternanza di sforzo medio ed
intenso con recupero breve o lungo (a seconda
dell’obiettivo), con benefici lipolisi, efficienza capillare e
metabolica, adattamento fibre muscolari;
3) HIIT: allenamento come quello intervallato ma
composto sempre da 1 componente anaerobica (sforzo
superiore all’Interval Training);
Allenamenti delle capacità organiche:
- Forza: allenamento forza massimale tramite
carichi elevati e poche ripetizioni (squat,
panca piana), allenamento ipertrofico con
carico medio e + ripetizioni con pause +
lunghe (curl, leg extnsion/press);
- Resistenza: carico e volume medi con
intervento cardiorespitorio tramite
allenamento a circuito (azione consecutiva di
+ esercizi con pause brevi), protocollo tabata
(20 sec lavoro+10 sec rec per 4 volte), fartlek
(variazione casuale intensità), crossfit,
piramidale (es progressivi);
- Velocità: esercizi pliometrici con possibilità di
uso carichi;
Applicazione del carico di allenamento e
conseguenze 1) overreaching 2)
overtraining
- Allenamento= processo medio/lungo termine
con obiettivi di miglioramento capacità
funzionali/prestazionali attraverso esercizio
specifico ripetuto e continuo;
- Modalità: stimolo del corpo attraverso un
sovraccarico o stress graduale e progressivo
(specifico x l’individuo) che deve essere
funzionale e non eccessivo (equilibrio
sovraccarico/recupero); gli effetti del
sovraccarico sono: fatica da allenamento (=
diminuzione transitoria capacità volontaria
durante l’allenamento), centrale ( diminuzione
frquenza e volume motoneuroni, rec da 90
sec), periferica (calo forza contrattile
muscolari causata dall’esaurimento del
substrato energetico, rec da 30 sec), inoltre
esso può essere funzionale (stanchezza
/muscolare, accumulo scorie) e fisiologico
(riduzione VO2max ed FC);
1) Overreaching = accumulo stress
allenamento e conseguente perdita
capacità funzionali a breve termine;
funzionale = temporaneo calo delle
prestazioni compensato da adeguato
recupero attraverso supercompensazione;
2) Overtraining: accumulo stress allenamento
con conseguenze a lungo termine di tipo
psico/neuro/immonologiche oltre che di
calo delle prestazioni;
Principi di esercizio fisico (definizioni,
mezzi, fasi)
- Definizione: processo pedagogico-educativo complesso
con obiettivi di varia natura: energetico-funzionali,
psicologico-sociali, abilitativo-coordinativo e di
miglioramento forma fisica (efficienza fisica come
risposta ad adeguate sollecitazioni);
- Mezzi: ambiente (out/indoor), attrezzatura, esercizi;
- Metodi di allenamento: generali (esercizi che mirano ad
una adattabilità morfologico funzionale con
conseguente miglioramento efficienza), specifici
(esercizi specifici con obiettivo miglioramento
movimenti specifici)
- Principi: carico adeguato (carico individuale e
appropriato), ciclicità (alternanza fasi alta/bassa
intensita, carico/scarico, riposo programmato/forzato,
fasi sensibili: particolare sviluppo abilità),
proporzionalità (equilibrio tra fattori allenamento);
Bisogni di movimento e
raccomandazioni
sull’attività fisica
Bisogni di movimento
- Movimento apportante diversi benefici sia sul piano
fisico che psicologico, rilevante l’inattività odierna:
morte x malattie da stile di vita come 4, 15 mila morti
tra 30 e 70 anni; 3 fasce d’età principali x movimento
quotidiano:
1) Giovanile: dalla nascita fino ai 18 (0/6, 7-
14, 14-18), fasi della maturazione biologica
di sistemi e apparati, nonché di quella
cognitivo-comportamentale, motoria,
affettiva; l’attività fisica attraverso giochi
senso motori rappresenta lo strumento
attraverso il quale il bambino (0-6, 5-6)
prende coscienza di effetti sensoriali ed
emotivi;
2) Età adulta: dai 18 ai 30/35
consolidamento/approfondimento delle
capacità motorie con possibilità di
mantenimento; dai 50 ai 65 progressiva
diminuzione della prestazione fino a
irreversibilità;
3) Età anziana: dai 65 in poi l’attività motoria
è fondamentale x la riduzione della perdita
di capacità funzionali sia sul paino
neuromuscolare che su quello cardio
respiratorio (consigliate ginnastica dolce,
camminata x almeno 30 min 3 volte alla
settimana);
Ginnastica dolce
- Modalità di attività fisica indicata soprattutto x la terza
età, obiettivo di coscienza del corpo e dell’anatomia
umana (propriocezione), mantenimento del benessere
tramite movimento blando, evitamento malattie;
- Funzionamento: attraverso la trasmissione di info x
realizzazione, correzione ed adattamento movimento
(mediazione vie neuromuscolari e afferenze di tipo
tattili, della sensibiltà profonda, sensoriali
visive/uditive;
Linee guida OMS e promozione attività
- Definizione attività fisica
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Teorie e metodologie dell'allenamento
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