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L'ATTACCO

Durata -> esecuzioni lente senza pause o con brevi pause Sviluppo Forza -> Sviluppo Velocità -> Sviluppo Resistenza -> Età Adatte -> Capacità Coordinative Alle Capacità Coordinative, le quali si sviluppano tra i 7 e 11 anni, viene attribuita la denominazione di Prerequisiti Funzionali, in quanto la loro possibilità d'espressione è collegata al Sistema Nervoso Centrale. La coordinazione è appunto una manifestazione esterna del funzionamento del Sistema Nervoso. Funzioni Percettive: Sensi Funzioni Senso-motorie: equilibrio, spazio, tempo Funzioni Espressive: linguaggio del corpo, espressione non verbale. Classificazione Capacità Coordinative Generali Secondo Meinel le Capacità Coordinative generali posseggono un elevato grado di universalità e sono alla base della motricità sportiva. Le Capacità Coordinative Generali sono un insieme di capacità.

interdipendenti fra loro ma legate da un rapporto circolare:

Capacità di Apprendimento Motorio: La più importante tra le Capacità Coordinative Generali. Esprime la capacità di apprendere esperienze, informazioni e schemi. Fino ai 3 anni la coordinazione è grezza, dai 7 ai 10 anni c'è un veloce incremento, ai 14 c'è un periodo di stasi.

Capacità di Controllo: Inizia a svilupparsi a 5 anni, raggiunge il suo picco fra i 7 e i 10 anni per poi cambiare nella pubertà. Questa capacità è evidente negli sport come il nuoto sincronizzato, ginnastica artistica e tuffi.

Capacità di Adattamento: Consente di modificare il programma motorio ottimizzando nel minor tempo possibile senza compromettere il risultato.

Capacità di Trasformazione: mettere insieme le informazioni esterne per costruire una risposta motoria.

Classificazione Capacità Coordinative Speciali: La Classificazione di Blume è la

La capacità più diffusa: Capacità di Accoppiamento e Combinazione dei Movimenti: abbinare armonicamente più movimenti. Può avvenire in 3 modalità: successione, alternata, contemporanea.

Equilibrio: capacità di compiere azioni motorie per una posizione stabile del corpo. Un corpo è in equilibrio quando la verticale passante per il baricentro cade sulla base dell'appoggio.

  • Statico: mantenere la posizione
  • Statico-Dinamico: da una posizione statica al movimento
  • Dinamico: in movimento
  • Dinamico-Statico: dal movimento a statico

Differenziazione Dinamica: Capacità di raccogliere informazioni esterne ed interne utili per ottimizzare il grado di contrazione muscolare necessario per l'azione motoria.

Differenziazione Spazio-Temporale: Consente di discriminare gli elementi legati allo spazio e al tempo, collocandosi nello spazio circostante in rapporto con gli oggetti e i luoghi.

Ritmizzazione: L'organizzazione del ritmo consente al soggetto

di muoversi armonicamente nello spazio.

Reazione: Consente di realizzare una risposta ad uno stimolo motorio, nel minor tempo possibile. Si tratta di Reazione Semplice quando si conosce lo stimolo, si tratta invece di Reazione Complessa quando non si conosce lo stimolo e richiamiamo la Funzione Cognitiva.

Anticipazione Motoria: Capacità di previsione che permette la realizzazione di azioni in rapporto a stimoli ambientali. L'elemento tecnico che caratterizza questa capacità è la Finta, che consente di ingannare l'avversario.

Fantasia Motoria: Capacità di risolvere in maniera inconsueta, un problema motorio inconsueto, che si contrappone con la buona riuscita del gesto, trovando una soluzione originale e creativa. La Fantasia Motoria è strettamente legata alla capacità di trasformazione e anticipazione.

Classificazioni di altri autori

Elasticità del Movimento: è condizionata dalla possibilità di realizzazione di

rapido aumento della durata dell'attività fisica. Questo metodo è utilizzato per migliorare la resistenza cardiorespiratoria. 2-Metodo dell'IntensitàRegime AnaerobicoIl grafico ha una curva a picco, con un'intensa attività fisica per un breve periodo di tempo. Questo metodo è utilizzato per migliorare la forza e la potenza muscolare. 3-Metodo della VelocitàRegime Anaerobico-AlattacidoIl grafico ha una curva a picco, con un'intensa attività fisica per un breve periodo di tempo senza accumulo di acido lattico. Questo metodo è utilizzato per migliorare la velocità e l'esplosività muscolare. In conclusione, per ottenere una prestazione sportiva ottimale è necessario sviluppare sia le abilità coordinative che le capacità organico-muscolari utilizzando i metodi di sviluppo appropriati.

1-Metodo Continuo

Regime Aerobico

L'andamento massimo è tra il 25% e il 75%.

2-Metodo ad Intervalli

Regime Anaerobico

Durante l'esercitazione la frequenza cardiaca aumenta fino a 180 battiti al minuto. Durante la pausa di recupero torna ai 120 battiti al minuto.

Secondo l'obiettivo di allenamento ne abbiamo 2 tipi:

Metodo Estensivo Lattacido

Metodo Intensivo Alattacido

Il grafico rappresenta più ripetizioni. Le curve ascendenti sono maggiori di media intensità.

3-Metodo delle Ripetizioni

Regime Anaerobico Alattacido

Le curve sono molto marcate.

-Il Carico Fisico

Esistono una serie di classificazioni volte alla costruzione di un piano programmatori che risponde alle necessità del soggetto:

-1 -> Carico Esterno: valore nominale del programma ed è la misura di tutto ciò che l'individuo compie rispetto all'ambiente (carico misurabile indipendentemente dagli effetti provocati).

"Si parla di carico esterno quando l'allenamento è valutabile e misurabile".

-ArcelliCarico Interno: modificazioni organiche che l'organismo subisce dal carico esterno.
  1. Carico Generale: provoca un miglioramento di tutte le principali funzioni nell'attività motoria. Ha un importante valore formativo ed è solitamente realizzato prima del carico specifico.
  2. Carico Specifico: sviluppa le funzioni e i comportamenti motori necessari per attività specifiche in diverse discipline.
  3. Carico di Allenamento: programma complessivo dell'esercitazioni previste per la seduta di allenamento.
  4. Carico Allenante: carico di allenamento che induce alle modificazioni organiche.
La Tabella di Borg riporta l'indice di impegno necessario per eseguire un lavoro e il livello di sforzo necessario. -Gli Elementi del Carico Fisico L'organismo umano si affatica quando è sottoposto all'applicazione di un carico, ma tale livello è del tutto individuale. Per poter migliorare è importante conoscere ifattori che determinano e condizionano le situazioni nelle sedute di allenamento: Durata: tempo di applicazione del carico fisico Volume: quantità del lavoro effettuato Intensità: livello di impegno misurato con le specifiche unità di misura (Km,%) Densità: Rapporto fra volume e tempo di applicazione del carico, o concentrazione del carico nel tempo. - Successione dei Carichi nell'Allenamento La successione dei carichi nell'allenamento deve corrispondere alle diverse modalità di adattamento di ogni tipologia di carico. In una seduta di allenamento bisogna eseguire questa successione: 1. Stimolazioni Coordinative: Occupano uno spazio di priorità nell'allenamento e vanno a stimolare il sistema senso-percettivo, l'attenzione e i processi cognitivi. 2. Esercitazioni di velocità e di forza veloce: utilizza il meccanismo energetico Anaerobico Alattacido e viene sollecitato con freschezza fisica e mentale. 3. Le esercitazioni di carattere...di Prestazione Temporaneo —> Il soggetto ha un picco di forma che poi diminuisce Lattacide sono sollecitate solo in una fase della seduta. Le esercitazioni di carattere aerobico sono sollecitate in una seduta dedicata.

La Supercompensazione
Temporaneo innalzamento del potenziale di prestazione sportiva del soggetto. Indica il fenomeno con cui il soggetto ha modificato il suo livello di prestazione. Subentra nella pausa. La Supercompensazione può andare incontro a 3 variabili:
- Carico 1: Allenamento di mantenimento
- Carico 2: Super Allenamento
La successione di carico non è rapportata ai tempi di recupero del soggetto. Discendente
- Carico 3: Ascendente

Effetti dell'Allenamento
Gli effetti dell'allenamento si basano su 3 criteri:
1- Qualitativi —> Parziale; Cumulativo
2- Quantitativi —> Notevole; Scarso
3- Temporali —> Obbiettivi a breve termine; obbiettivi a lungo termine
Lo Stato Funzionale dell'atleta può essere identificato su 2 variabili:
- Livello di Prestazione Permanente —> Il soggetto mantiene la sua forma
- Livello di Prestazione Temporaneo —> Il soggetto ha un picco di forma che poi diminuiscegiovanile è una fase sensibile in cui il corpo è ancora in fase di sviluppo e può essere più suscettibile a infortuni o sovraccarichi. Pertanto, è importante adattare il carico di allenamento in base all'età e alle capacità del soggetto. Durante l'allenamento, è possibile utilizzare diverse strategie per modulare il carico e favorire l'evoluzione della prestazione. Una di queste strategie è la differenziazione dei carichi, che consiste nell'adottare il principio di multilateralità. Questo significa che si dovrebbe lavorare su diversi aspetti della prestazione, come la coordinazione e la condizione fisica, al fine di favorire un miglioramento globale. Un'altra strategia è la rimodulazione della successione dei carichi o l'integrazione di carichi di diverso tipo. Questo può comportare un aumento del carico fisico, sia per adattamenti organici che per meccanismi energetici. Ad esempio, si potrebbe alternare sessioni di allenamento ad alta intensità con sessioni di allenamento a bassa intensità per favorire una migliore adattamento del corpo. Infine, è possibile variare i parametri del carico fisico. Questo significa che non è necessario aumentare tutti i parametri del carico contemporaneamente. Ad esempio, si potrebbe aumentare la qualità del carico, adottando esercizi più complessi o aumentando l'intensità, mentre si diminuisce la quantità di allenamento. In conclusione, la programmazione dell'allenamento deve tener conto delle fasi sensibili, come l'età giovanile, e adattare il carico di allenamento in base alle capacità del soggetto. Utilizzando strategie come la differenziazione dei carichi, la rimodulazione della successione dei carichi e la variazione dei parametri del carico fisico, si può favorire un miglioramento della prestazione nel tempo.ica dell'allenatore nel determinare gli obiettivi e le modalità di allenamento per ogni singolo individuo, tenendo conto delle sue caratteristiche fisiche, delle sue capacità e dei suoi obiettivi. 2-Alla Progressione del carico: indica la necessità di aumentare gradualmente l'intensità e la durata dell'allenamento nel tempo, al fine di stimolare in modo progressivo il miglioramento delle capacità fisiche. 3-Alla Specificità dell'allenamento: sottolinea l'importanza di allenare in modo specifico le capacità fisiche richieste dalla disciplina sportiva o dall'attività fisica praticata, al fine di ottenere i migliori risultati. 4-Alla Variazione del carico: indica la necessità di variare periodicamente l'allenamento, modificando gli esercizi, le modalità di allenamento e le intensità, al fine di evitare l'adattamento dell'organismo e favorire il continuo miglioramento delle capacità fisiche. 5-Alla Recupero: sottolinea l'importanza di concedere al corpo il giusto periodo di recupero tra una sessione di allenamento e l'altra, al fine di permettere al corpo di riprendersi e adattarsi agli stimoli dell'allenamento. 6-Alla Specificità del carico: indica la necessità di adattare il carico fisico alle caratteristiche individuali dell'atleta, tenendo conto del suo livello di allenamento, delle sue capacità e dei suoi obiettivi. 7-Alla Periodizzazione dell'allenamento: sottolinea l'importanza di organizzare l'allenamento in cicli o fasi, al fine di ottenere il massimo risultato nel momento desiderato, tenendo conto delle caratteristiche individuali dell'atleta e delle competizioni o degli obiettivi da raggiungere. 8-Alla Variazione delle modalità di allenamento: indica la necessità di variare le modalità di allenamento, utilizzando diversi tipi di esercizi, attrezzature o metodologie, al fine di stimolare in modo diversificato le capacità fisiche e favorire il continuo miglioramento. 9-Alla Programmazione dell'allenamento: sottolinea l'importanza di pianificare l'allenamento nel tempo, stabilendo obiettivi a breve, medio e lungo termine, al fine di organizzare in modo efficace e coerente l'allenamento e ottenere i migliori risultati. 10-Alla Valutazione dell'allenamento: indica la necessità di valutare periodicamente i progressi dell'atleta, attraverso test e misurazioni delle capacità fisiche, al fine di verificare l'efficacia dell'allenamento e apportare eventuali modifiche o adattamenti.
Dettagli
A.A. 2023-2024
66 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arianna.mazzuferi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia dell'allenamento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Sangiorgio Armando.