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PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA PER L'AMBIENTE INTERNAZIONALE

Motivazioni di un espansione globale

Tre fattori principali spingono le aziende verso l'espansione internazionale:

  • Economie di scala: Raggiungere il costo minimo per unità prodotta espandendo la scala delle attività e aumentando il volume di produzione.
  • Economie di gamma: Riduzione dei costi che si può ottenere aumentando numero e varietà di prodotti e servizi offerti, e il numero di regioni, paesi e mercati serviti.
  • Fattori di produzione a basso costo: Ottenere materie prime, lavoro e altre risorse al più basso costo possibile.

Stadi di sviluppo internazionale

Partendo da un orientamento domestico, le organizzazioni si espandono fino ad arrivare ad un orientamento globale in cui l'intero mondo è un mercato potenziale. Tipicamente avviene attraverso 4 fasi:

  1. DOMESTICO. L'azienda è orientata al mercato nazionale, ma i manager sono consapevoli

dell'ambiente globale e possono considerare l'eventualità di un primo coinvolgimento in mercati esteri per espandere il volume di produzione e realizzare le economie di scala

INTERNAZIONALE. L'azienda considera le esportazioni più seriamente e inizia a pensare in ottica multidomestica (multidomestico = gli aspetti competitivi di ogni paese sono indipendenti da quelli di altri paesi). L'azienda gestisce quindi ogni paese singolarmente. L'unità dedicata all'export è stata sostituita da una divisione internazionale e sono state assunte persone specializzate per gestire le attività rivolte all'estero per quanto riguarda vendite, servizi e magazzini. Il mercato potenziale in questo stadio è identificato con molteplici paesi.

MULTINAZIONALE. L'azienda ha una vasta esperienza in vari mercati internazionali e ha realizzato strutture di marketing, produzione o ricerca e sviluppo in diversi paesi stranieri.

L'organizzazione ottiene un'alta percentuale dei propri redditi dalle vendite effettuate al di fuori del paese di origine. L'esplosione si verifica con le unità di business dell'azienda sparse intorno al mondo, così come fornitori, produttori e distributori.

4. GLOBALE.

L'azienda trascende ormai qualsiasi singolo paese. Il business di riferimento non è rappresentato semplicemente da un insieme di settori nazionali; piuttosto, le sussidiarie sono collegate tra loro nella misura in cui la posizione competitiva in una nazione influenza significativamente le attività in altre nazioni. La proprietà, il controllo e il top management aziendali tendono a essere distribuiti in diversi paesi. Man mano che le aziende progrediscono attraverso le fasi dello sviluppo internazionale, manager e collaboratori devono far fronte all'esigenza crescente di intelligenza culturale, ovvero la capacità di utilizzare ragionamento eosservazione per interpretare i gesti e situazioni sconosciute e ideare risposte comportamentali appropriate. Alleanze strategiche internazionali Rappresentano uno dei modi più utilizzati per realizzare attività internazionali ed includono: - Accordi di licenza: Contratto mediante il quale il proprietario di un brevetto da ad un altro soggetto il diritto disfruttare tale brevetto mantenendone la titolarità - Joint Venture: Due o più imprese collaborano creando una nuova unità per condividere costi di sviluppo e produzione nonché rischi. - Acquisizioni: Acquisizione di imprese straniere Sfide della progettazione globale La sfida organizzativa globale si compone di tre aspetti: 1. COMPLESSITÀ e differenziazione: Affrontare la complessità ambientale tramite maggiore complessità e differenziazione organizzative 2. necessità di INTEGRAZIONE: Raggiungere l'integrazione e il coordinamento tra unità altamente differenziate 3.strategia globale multidomestica, invece, prevede l'adattamento delle strategie di prodotto, produzione e marketing ai diversi mercati locali. Questo approccio tiene conto delle specificità culturali, delle preferenze dei consumatori e delle normative locali, al fine di massimizzare l'efficacia delle attività dell'organizzazione in ogni paese. Per implementare con successo meccanismi di trasferimento della conoscenza e delle innovazioni, le organizzazioni possono adottare diverse strategie: 1. Creazione di reti di collaborazione: le organizzazioni possono creare partnership con altre aziende, istituti di ricerca o università per condividere conoscenze e competenze. Queste reti possono favorire lo scambio di idee, la condivisione di best practice e la collaborazione nella ricerca e sviluppo. 2. Formazione e sviluppo del personale: investire nella formazione e nello sviluppo del personale è fondamentale per trasferire conoscenze e competenze all'interno dell'organizzazione. Attraverso programmi di formazione, mentoring e job rotation, i dipendenti possono acquisire nuove competenze e condividere le proprie esperienze con colleghi di diverse sedi o divisioni. 3. Utilizzo di tecnologie digitali: l'adozione di tecnologie digitali, come piattaforme di collaborazione online, strumenti di videoconferenza e sistemi di gestione della conoscenza, può facilitare il trasferimento della conoscenza e delle innovazioni. Queste tecnologie consentono di condividere informazioni in tempo reale, facilitando la comunicazione e la collaborazione tra i membri dell'organizzazione, indipendentemente dalla loro posizione geografica. 4. Creazione di una cultura dell'apprendimento: promuovere una cultura dell'apprendimento all'interno dell'organizzazione è essenziale per favorire il trasferimento della conoscenza e delle innovazioni. Questo può essere fatto attraverso la valorizzazione del feedback, l'encouragement all'esplorazione di nuove idee e l'incoraggiamento alla condivisione delle conoscenze tra i dipendenti. In conclusione, il trasferimento della conoscenza e delle innovazioni è fondamentale per le organizzazioni che operano a livello globale. Implementare meccanismi efficaci per favorire questo trasferimento può contribuire al successo dell'organizzazione, consentendo di sfruttare le opportunità globali e locali e di raggiungere gli obiettivi organizzativi comuni.

La strategia multidomestica si realizza quando la competizione all'interno di ogni paese è gestita indipendentemente dalla competizione all'interno di altri paesi. Questa strategia incoraggia quindi attività di progettazione del prodotto, di assemblaggio e di marketing adatte alle necessità specifiche di ogni paese.

  1. Struttura divisionale internazionale: In uno stadio iniziale di espansione internazionale, caratterizzato da bassa spinta alla standardizzazione e scarso adeguamento alle necessità dei vari paesi, le organizzazioni utilizzano unità di export che si sviluppano in divisioni internazionali organizzate secondo criteri geografici.
  2. Struttura globale per prodotto: Una struttura globale per prodotto supporta una strategia di globalizzazione per cui prodotti e servizi possono essere standardizzati e venduti in tutto il mondo. Ogni divisione di prodotto ha la responsabilità globale per l'area di prodotto specifica.
globale per area geografica: La struttura per area geografica è efficace per le organizzazioni che perseguono una strategia multi domestica. Divide il mondo in regioni geografiche e ogni divisione geografica riporta all'amministratore delegato. 4. Struttura globale a matrice: La struttura a matrice risponde sia ad esigenze locali che globali. Funziona quando la pressione sui processi decisionali bilancia gli interessi relativi alla standardizzazione ed alla localizzazione e quando il coordinamento per la condivisione di risorse ha un ruolo importante. Ulteriori meccanismi di coordinamento globale Meccanismi di coordinamento e di trasferimento di conoscenza tra unità altamente differenziate 5. TEAM GLOBALI (o transnazionali): Uno dei meccanismi più preziosi di coordinamento globale e di trasferimento di conoscenza e innovazione, oltre anche per far fronte proprio alla tensione tra uniformità globale e reattività locale. 6. PIANIFICAZIONE CENTRALE: La sede

centrale deve essere attiva nella pianificazione, programmazione e controllo per far sì che le parti geograficamente disperse dell'organizzazione globale lavorino come parti coordinate e non indipendenti.

ESPANSIONE RUOLI DI COORDINAMENTO: Creazione di specifici ruoli o posizioni organizzative per il coordinamento e l'integrazione di tutte le parti dell'azienda:

  • manager funzionali → coordinare i paesi, individuare e collegare le viabilità e le risorse mondiali dell'organizzazione.
  • country manager → coordinamento tra le diverse funzioni situate all'interno del paese. Il country manager di un'azienda internazionale deve coordinare tutte le varie attività funzionali per gestire i problemi, le opportunità, le esigenze e le tendenze del mercato locale, consentendo all'organizzazione di raggiungere flessibilità multinazionale e rapidità di risposta.
  • coordinatore di network → coordinamento delle

informazioni e delle attività relative ai principali clienti.

Il modello transnazionale

Il modello transnazionale si basa su interdipendenza ed alto grado di differenziazione, con livelli elevati di coordinamento, apprendimento e trasferimento della conoscenza tra divisioni tra loro distanti.

Gestire un'organizzazione mondiale come una rete

È il tipo più avanzato di organizzazione internazionale e l'esempio migliore di progettazione globale in termini di complessità ed integrazione organizzativa.

  1. Proprietà e risorse sono disperse su scala mondiale in attività altamente specializzate collegate tra loro tramite relazioni di interdipendenza.
  2. Le strutture sono flessibili e sempre mutevoli.
  3. I manager delle sussidiarie avviano strategie e innovazioni che diventano strategie per l'intera azienda.
  4. L'integrazione e il coordinamento sono ottenuti attraverso la cultura aziendale, la condivisione della visione e dei valori e lo

stile di gestione.

Responsabilità sociale d'impresa

La nozione di responsabilità sociale d'impresa (corporate social responsibility, CSR) si riferisce all'impegno da parte del management di effettuare scelte e intraprendere iniziative che contribuiscano al benessere e all'interesse di tutti gli stakeholder dell'organizzazione: dipendenti, clienti, azionisti, la comunità in cui l'organizzazione opera e la società nel suo complesso.

Le imprese possono essere valutate e misurate in base alle loro prestazioni rispetto alle dimensioni ambientali, sociali e di governance (ESG - environmental, social, governance). Una questione poco frequentemente affrontata alla luce dei progressi delle imprese sui fattori ESG è il compromesso esistente tra le prestazioni finanziarie di un'impresa e le prestazioni in termini di dimensioni ESG.

Vi sono diversi approcci e modelli che le imprese possono adottare per facilitare e organizzare le

loro attività socialmente responsabili: - sviluppo sostenibile o sostenibilità: la capacità di generare ricchezza senza compromettere l'attenzione all'impatto sociale o la responsabilità per l'ambiente; - tripla linea di fondo; - capitalismo consapevole; - mappatura degli stakeholder; - servire la base della piramide. L'espressione tripla linea di fondo (triple bottom line) si riferisce alla misurazione delle prestazioni sociali, ambientali e finanziarie di un'organizzazione. È costituito da: - PERSONE: Le aziende che seguono il triplice metodo del fare business pensano all'impatto che le loro azioni hanno su tutte le persone coinvolte con loro. Questo può includere tutti, dagli agricoltori che forniscono materie prime al CEO. Il benessere di tutti viene preso in considerazione. L'azienda offre assistenza sanitaria, buoni orari di lavoro, un luogo di lavoro sano e sicuro, opportunità di avanzamento e di istruzione,tto che l'ambiente è un bene prezioso da preservare. Queste aziende adottano pratiche e tecnologie eco-sostenibili per ridurre l'inquinamento e l'utilizzo delle risorse naturali. Inoltre, si impegnano a garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose per i propri dipendenti, rispettando i diritti umani e promuovendo la diversità e l'inclusione. Questo approccio responsabile non solo contribuisce alla salvaguardia dell'ambiente, ma anche al benessere delle persone e alla creazione di valore a lungo termine.
Dettagli
A.A. 2021-2022
41 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francescomarzio_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e risorse umane e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Petroni Alberto.