ANALISI
“I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senza armi”.
A contrario variante interpretativa A contrario variante produttiva
“Il diritto di riunirsi non è né attribuito, “Gli stranieri non hanno diritto di
né negato agli stranieri” riunirsi”
—> lacunoso perché non si duce nulla in —> esclude che gli stranieri abbiano
merito agli stranieri tale diritto 26
—> la costituzione implicitamente
—> la costituzione non disciplina la disciplina la libertà di riunione degli
libertà di riunione degli stranieri stranieri
—> il legislatore può attribuire loro
—> il legislatore può attribuire loro tale tale diritto solo modificando la
diritto senza modificare la costituzione costituzione
A contrario variante interpretativa A contrario variante produttiva
“Il diritto di riunirsi in armi non è né “I cittadini non hanno diritto di
attribuito, né negato ai cittadini” riunirsi in armi”
—> la costituzione non disciplina la —> la costituzione implicitamente
libertà di riunirsi in armi, si tratta di un disciplina la libertà di riunirsi in
caso lacunoso non disciplinato dalla armi
costituzione
—> il legislatore può creare tale diritto —> il legislatore può creare tale
senza modificare la costituzione, si può diritto solo modificando la
creare una norma non incostituzionale costituzione
Esempio: cassazione sentenza del 2016 —> art 2 del c.p “nessuno può essere punito per un fatto
che secondo una legge posteriore non costituisce reato; e se vi è stata condanna ne cessano
l’esecuzione e gli effetti penali”.
“La questione dell’impatto sulle statuizioni civili dell’abrogazione della norma incriminata è stata
ripetutamente affrontata dalla giurisprudenza di legittimità con specifico riguardo all’ipotesi della
revoca della sentenza di condanna divenuta definitiva” —> quelli sono gli effetti civili della
condanna, non penali.
“In proposito è consolidato l’insegnamento di questa corte per cui l’eventuale revoca della sentenza
di condanna per abolitio criminis ai sensi dell’art 2, 2° comma, c.p conseguente alla perdita del
carattere di illecito penale del fatto, non comporta il venir meno della natura di illecito civile del
medesimo fatto, con la conseguenza che la sentenza non deve essere revocata relativamente alle
statuizioni civili derivanti da reato” —> non vengono meno gli effetti civili.
“A fondamento dell’illustrato principio viene osservato che se l’art2 c.p disciplina espressamente la
sola cessazione dell’esecuzione e degli effetti penali della condanna, ne deriva, attraverso
un’ìargomentazione a contrario, che le obbligazioni civili derivanti dal reato abrogato non
cessano”.
Che tipo di variante è? È sia interpretativa che produttiva, spesso infatti in una pratica è difficile
dimostrare quale sia la variante impiegata. È produttiva perché il legislature esclude che cessino gli
effetti civili. Però è vero anche che è una variante interpretativa, che dice che gli effetti civili non
vengono toccati.
Questo spiega perché queste due varianti a volte producono effetti completamente diversi, ma nel
ragionamento dei giuristi è quasi impossibile distinguere l’uno dall’altro, non è che c’è una lacuna e
il giudica non fa nulla, c’è una lacuna e in realtà è disciplinata da altre norme.
Argomento a simili o argomento analogico
Importante, frequente, che si usa in ogni contesto anche se nel diritto penale non è molto
utilizzato.
Che cosa è l’analogia? Lex minus dixit quam voluit —> il legislatore ha detto meno di quello che
voleva dire, il contrario dell’argomentazione sopra.
Il ricorso all’argomento analogico è amplissimo, per questo si fa anche riferimento al digesto —>
“Le leggi e i senatoconsulti non possono essere scritti in modo da comprendere tutti i casi che
possano capitare qualche volta, ma è sufficiente che siano inclusi che accadono per lo più”. 27
Questa è quella che viene chiamata analogia legis.
Esempio: norma che disciplina l’importazione di tigri —> in questo caso ha detto meno di quello
che intendeva dire, perché si riferiva a grandi felini pericolosi e non solo alle tigri.
Quando facciamo un ragionamento per analogia, dobbiamo dimostrare che il caso è simile rispetto
a quello disciplinato dal legislatore.
Struttura logica: data una norma N1 che ricollega la conseguenza C alla fattispecie F1, bisogna
concludere che valga una diversa norma N2 che ricollega la medesima conseguenza C alla diversa
fattispecie F2, posto che F1 e F2 sono simili.
Simili in che senso? Simili alla luce della ratio di N1:
1. alla luce degli obiettivi perseguiti dal legislatore
2. alla luce dei principi soggiacenti alla disciplina di N1
3. alla luce di altri principi appartenenti all’ordinamento giuridico
Esempio: se intendo riconoscere agli stranieri il diritto di voto, devo argomentare che in base a
quel diritto i cittadini e gli stranieri sono posti sullo stesso livello.
Leadem ratio —> la stessa ragione d’essere, è il passaggio fondamentale. Per esempio: perché
sono simili tigri e leoni? Nella norma è vietato importare le tigri —> se la ratio è che le tigri sono
pericolose, allora alla luce di quella ratio anche i leoni sono altrettanto pericolosi, quindi il
legislatore ha detto meno di quello che intendeva realmente. Bisogna però partire necessariamente
da un chiarimento della ratio. Si tratta di un giurista che deve confrontare la ratio delle
disposizioni.
Anche in questo caso creiamo una norma implicita, completiamo il diritto, lo integriamo. Ma ha
delle conseguenze opposte alla variante produttiva.
Esempio: i cittadini hanno diritto di voto. Per l’argomento contrario variante produttiva dice che
gli stranieri non hanno il diritto di voto. Per l’analogia possiamo dire che una parte di stranieri, che
vivono in italia da tot tempo, può godere del voto, è giusto che si trovino in una situazione
sostanzialmente simile rispetto ai cittadini.
Come l’argomento a contrario variante produttiva, l’argomento analogico crea una norma implicita
e, quindi, integra il diritto, lo completa. L’argomento analogico ha conseguenze diametralmente
opposte all’argomento a contrario variante produttiva: laddove il primo estende ad un caso la
disciplina prevista per una diversa fattispecie, il secondo esclude che il caso lacunoso sia
disciplinato allo stesso modo di un caso regolato.
A differenza dell’argomento a contrario, l’argomento analogico presuppone che l’interprete si
interroghi sugli scopi perseguiti dal legislatore, sul senso, gli obiettivi e la giustificazione di una
certa disciplina.
L’interprete dovrà argomentare il giudizio sulla eadem ratio, cioè dimostrare che la somiglianza tra
il caso regolato e il caso lacunoso è rilevante alla luce della ratio della disciplina di cui si propone
l’estensione analogica.
Ubi eadem legis ratio, ibi eadem legis dispositio = dov’è una stessa ragione di legge, lì deve valere la
medesima norma.
L’argomento a contrario può essere usato da un giudice che non dice nulla sulla ratio, non deve
spiegare le motivazioni del legislatore, i valori, i principi. Invece nel caso analogico vi è la necessità
di chiarire, convincere.
Esempio: art 384 c.p - casi di non punibilità: “nei casi previsti dagli art 361 - 378 non è punibile
chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé medesimo o un
prossimo congiunto da un grave e inevitabile nocumento nella libertà o nell’onore”. Se io mento al
giudice per salvare mia moglie, mia figlia, commetto un reato ma non sono punibile. Prossimo
congiunto —> chi sono? C’è una norma = art 307 c.p: “s’intendono per i prossimi congiunti gli
ascendenti, i discendenti, il coniuge, la perte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, i
fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti: nondimeno, nella denominazione di
prossimi congiunti, non si comprendono gli affini, allorché sia morto il coniuge e non vi sia prole”.
In giurisprudenza si pone il problema: se due persone vivono insieme, sono prossimi congiunti?
Quale è la ratio dell’art 384? Una possibile risposta è la tutela della vita familiare. Chi commette i
delitti indicati si trova in una situazione di conflitto interiore fra l’obbligo giuridico di collaborare
con l’amministrazione della giustizia e il dovere morale di tutelare la propria vita familiare; tale
situazione fa venir meno la rimproverabilità dell’individuo, dal quale non è possibile pretendere
una condotta diversa da quella tenuta. 28
L’art 384 c.p è applicabile analogicamente al convivente di fatto? Per rispondere alla domanda,
inizialmente si riteneva che non fosse applicabile analogamente alla coppia stabilmente convivente.
Il problema è che si faceva riferimento alle leggi speciali e si riteneva che ci fosse un principio
costituzionale (art 29) che implicava un favor per quel tipo di unione che ha dato vita ad un vincolo
matrimoniale. Il ricorso all’analogia era ritenuto precluso dall’art 14 delle preleggi: “le leggi penali e
quelle che fanno eccezione a regole generali o ad altre leggi non si applicano oltre i casi e i tempi in
esse considerati”.
Sentenza del 2015 poi confermata dalle sezioni unite della corte di cassazione: la causa di non
punibilità è applicabile anche al convivente.
È anche possibile trovare un caso di analogia legis. Premesse necessarie sono:
1. Che l’art 14 delle preleggi si applichi solo alle leggi penali sfavorevoli all’indagato o
all’imputato —> l’analogia è possibile nei casi in cui produca effetti in bonam partem
2. Che l’art 384 non sia legge eccezionale, bensì espressione di un principio generale, quale ad
esempio nemo tenetur se detegere.
Lezione 10 Argomento delle intenzioni del legislatore storico
Perché legislatore storico? I giudici parlano spesso di ciò che la legge vuole e a volte parlano anche
dell’intenzione del legislatore riferendosi ad un modello razionale, coerente, riferendosi ad una
costruzione che nasconde o veicola, esprime, altri argomenti interpretativi, di interpretazione
sistematica o letterali. Non vi è un riferimento essenziale a colui che ha effettivamente redatto una<
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