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NATURALE
ANTROPICA (brutale inquinamento immediato, insidiosi ovvero pergamene in piccole quantità ma agiscono
per lungo tempo nel corpo idrico
TERZA: PROVENIENZA DEGLI INQUINANTI
NATURALI: rimanere in sospensione nel corpo idrico
URBANI: sostanze di origine fecali, sostanze biodegradabili pag. 20
INDUSTRIALI: scarichi
AGRICOLI: impiego di insetticidi e fertilizzanti
SETTIMANA 9
Materiali che consumano ossigeno nelle acque.
Tenore di ossigeno: dipende dalla temperatura e dalla pressione atmosferica. È importante per definire la vita
ed è essenziale per le sostanze biodegradabili.
In assenza di ossigeno: sono i microrganismi anaerobici che danno origine a putrefazioni ovvero alla
formazione di sostanze dannose per l’ambiente.
Quantità limitata di ossigeno: ridotta quantità di sostanze organiche che possono essere demolite dai
microrganismi.
Ogni parte di carbonio richiede tre parti di ossigeno per la demolizione
Misurazione: domanda biologica di ossigeno, qualità di ossigeno che deve essere utilizzata per uccidere in un
libro di acqua. Valori nella slide.
Ogni specie animale produce una quantità di materiale biodegradabile e necessità di un carico giornaliero di
ossigeno.
C.O.D Domanda chimica di ossigeno, per l’ossidazione chimica.
T.O.C carbonio totale ossidabile
Metodi di demolizione: per le sostanze organiche: depurazione aerobica e anaerobica.
Per le sostanze inorganiche creano tanti problemi.
SOSTANZE BIODEGRADABILI:
AEROBICO: inquinanti si trasformano in sostante ossidate che sono meno dannose e inquinanti
ANAEROBICO: inquinanti vengono ridotti in molecole piccole a base di idrogeno in genere velenose e
maleodoranti
MATERIALI CHE CONSUMANO OSSIGENO:
Ossidazione biologica: tutta una serie di attività di trasformazione produzione pag. 21
Ossidazione chimica: alcune sostanze tendono ad ossidarsi
Corpo idrico: in presenza di sostanze inquinanti
demolizione da parte di microrganismi anaerobici che portano alla morte delle forme viventi all’interno del
corpo idrico.
RIMEDI PREVENTIVI: depurazione degli scarichi, via aerobica accelerando la decomposizione. Anaerobica
utilizzando i microrganismi che producono biogas che deve essere poi raccolto e recuperato e non disperso in
atmosfera. Ossidazione chimica (preventiva) ma è costosa, utilizzata per liquami.
SUCCESSIVI: insufflazione di aria o ossigeno
AGENTI PATOGENI: microrganismi in grado di provocare malattie a contatto con altri esseri viventi. Esseri
umani sono quelli responsabili di malattie di tipo epidemico
FONTI: acque di fogna, batteri delle feci, batteri responsabili di cattivi odori, ecc.
RIMEDI: autodepurazione naturale dei corpi idrici o particolari trattamenti
Meccanismi naturali: metabolizzazione di liquami di fogna privandoli anche di batteri ma non sono sufficienti
perché i batteri vivono a lungo, o ci sono animai filtrato come le cozze
TRATTAMENTI: trattamenti meccanici di sedimentazione, precipitazione chimica o il + efficiente l’utilizzo dei
fanghi attivi eliminazione fino al 98%.
Disinfezione: riduzione degli agenti fino al livello di sicurezza
Sterilizzazione: distruzione totale di qualsiasi forma di vita
Liquami di fogna: non devono subire né disinfezione né sterilizzazione, perché può causare problemi successivi
perché sarà difficile da bonificare.
CLORO: può are origine a sostanze indesiderate
SOSTANZE NUTRITIVE PER LE PIANTE: hanno bisogno di diversi elementi anche in quantità anche minime.
attività antropica ha condizionato molto l’apparto di sostanze. Come, per esempio, la fioritura di alghe che
hanno bisogno di metalli pesanti.
ELEMENTI LIMITANTI:
Fosforo: proviene dai liquami urbani, nei laghi si deposita sul fondo, se aumento l’ossigeno o se diminuisce o
se aumenta l’acidità o la temperatura il fosforo si mischia nell’acqua
Azoto: liquami urbani, dell’atmosfera e del dilavamento dei campi. pag. 22
RIMEDI PER ELEMENTI LIMITANTI
PREVENZIONE: ridurre i quantitativi di fosforo utilizzati nella quotidianità, problema dell’azoto è più complesso.
SUCCESSIVE: fosfati si può agire a livello di depurazione per eliminare ammoniaca e fosforo. Per l’azoto azioni
di tipo biologiche
SOSTANTE CHIMICHE SINTETICHE ORGANICHE: utilizzate in molti campi, pericolosità dipende dalla loro
biodegradabilità.
Biodegradabili: esistono in natura enzimi adatti a distruggerli
Non biodegradabili: persistono e non si riescono ad eliminare
FONTI: industria chimica organica, industria in tutti i settori, fognature, e agricoltura (pesticidi)
INTERVENTI: + efficace soprattutto per le persistenti e velenose è la prevenzione che avviene attraverso il
divieto di produrlo o evitare l’immissione in ambiente. Bruciare le sostanze che lo contengono o acclimatati
determinati organismi per distruggerli e metabolizzarli
TENSIOATTIVI: pellicola sulle acque che diventa schiuma impediscono l’aerazione dell’acqua, negli impianti di
polarizzazione. Impediscono il ricambio gassoso tra acqua e atmosfera e creano sinergismo tra essi e
insetticidi e idrocarburi.
Sostanze chimica azione farmacologica: metabolizzazione negli organismi umani ma comunque creano danni
a contatto con l’acqua
PESTICIDI: insetticidi, defoglianti ecc. impatto importante sull’ambiente
INSETTICIDI: clororganici: cloro - fosforganici scopi bellici e carbammati (meno persistenti e + pericolosi)
DDT: si accumula negli organismi viventi, si diffonde in tutto l’ambiente terrestre, non è selettivo perché elimina
anche insetti non dannosi.
Conseguenze: utilizzare sostanze + attive e meno stabili
RIMEDI: usare minor quantità di insetticidi, bassa permanenza dell’ambiente. Insetticidi naturali, allevare
animali che si nutrono di specie dannose, sterilizzare insetti delle specie resistenti in modo da impedirne la
riproduzione.
PETROLIO: miscela di idrocarburi, inquinamento può avvenire per diversi motivi. (Anche perdite),
Il petrolio galleggia e crea una pellicola sulla superficie dell’acqua con diversi gradi di emulsione. È soggetto a
fenomeni di degradazione: ossidazione, microrganismi che metabolizzano e a distanza di tre mesi l’85%
potrebbe essere metabolizzato.
Effetti:
Breve termine: effetti legali al comportamento fisico, scompensi di scambi di calore di organismi viventi fino
all’asfissia, fortemente tossici per organismi inferiori e provocarne la morte.
Lungo termine: bioconcentrazione, organismo produce sostanze cancerogene e le trasmette. pag. 23
Indiretti: sovvertimento dell’ambiente, anomali nel comportamento della fauna acquatica, capacità solvente.
RIMEDI:
Priori: evitare incidenti con controlli + accurati. Evitare la fuoriuscita durante l’estrazione dai pozzi sottomarini
Posteriori: interventi d’emergenza quindi poco efficaci. Contenimento del petrolio per non farlo espandere,
solidificazione del petrolio per non farlo fuoriuscire dal tubo, materiali in grado di assorbire il petrolio,
asportazione del petrolio dalle acque (molto lento), pulizia delle acque
INQUINANTI INORGANICI: inquinanti che non possono essere eliminati dall’ambiente, posso essere resi meno
solubili e separati dall’ambiente idrico. Ma vuol dire avere dei depositi sui fondali, e poi entrare nella catena
alimentare.
Modificare l’acidità dell’acqua: ph inferiore a 6, acqua con capacità di corrosione e sotto il 4 si ha la distruzione
di alcuni esseri.
Salinità: contenuto salino importante con la pressione osmotica, danni per la vita acquatica e in agricoltura.
Alcuni animali si adattano alla salinità altri no come i pesci di acqua dolce (non riescono a espellere l’acqua in
eccesso). E i pesci di acqua salata hanno un contenuto di sale inferiore all’acqua e gestiscono meglio la
situazione. Le specie vegetali invece si trovano in difficoltà. Modificazione della struttura del terreno.
Provenienza dei sali derivano dalle attività antropiche (industriali, impianti di depurazione, acque salmastre,
flussi di marea, acque per attività estrattive,
Tossica per gli esseri umani: come i metalli tossici e dannosi ma molti elementi sono indispensabili alla vita ma
il problema è la concentrazione. Possono portare ad un avvelenamento acuto. Sostanze non critiche ovvero
quelle non velenose o che lo sono in situazioni particolati. Tossici ma sono molto rari. Tossici e diffusi e solubili
e molto comuni come nichel e rame. Persistenza: alcuni sono velenosi ma non hanno un elevata permanenza,
tossici ma non cumulabili e dannosi anche se non tossici.
PROVENIENZA: dilavamento, scarichi industriali e attività varie come i trasporti
INTERVENTI: evitare l’impegnò, depurare gli affluenti, evitare le condizioni favorevoli per essi
ESEMPIO DEL MERCURIO E DEL PIOMBO (usi chimici, batterie, per i coloranti e una volta era nella benzina.
SEDIMENTI: materiali solidi che rimangono in sospensione in acqua deriva dal dilavamento.
CALORE: la temperatura è importante per la vita dei pesci e per gli altri organismi viventi. Aumento delle
temperature incide e riduce l’ossigenazione nell’acqua. Rimedi: non scaricare le acque con temperature alte e
recuperare il calore.
MATERIALI RADIOATTIVI: di diverso genere, diversi esempi come estrazione e lavorazione di minerali radioattivi,
ospedali, laboratori di ricerca nucleare. Esempio slide
SETTIMANA 10
INQUINAMENTO DEL SUOLO E RIFIUTI pag. 24
Inquinamento che impedisce l’impiego produttivo del suolo e quello che deturpa l’ambiente e riguarda la
localizzazione di depositi di rifiuti.
Limita la produttività del terreno: irrigazioni, tipo di acqua utilizzata per irrigare, pressione osmotica ovvero i sali
totali, concentrazione del sodio nel suolo, presenza di bicarbonati, sostanze fitotossiche come i metalli tossici,
altri inquinanti come le sostanze assorbite dai vegetali che entrano nella catena alimentare, liquami di fogna e
l’autoinquinamento (fertilizzanti, a noi parassitari)
Deturpa l’ambiente: scavi a cielo aperto abbandonati o deposito di residui di attività estrattive, allocazione dei
rifiuti urbani nell’ambiente
GESTIONE DEI RIFIUTI: riduzione delle quantità di rifiuti prodotti, recupero di materia e di energia, e infine lo
smaltimento del prodotto.
Principi fondamentali:
chi inquina paga: costo della gestione.
Principio di prossimità: smaltiti + vicino possibile
Autosufficienza: ogni territorio deve essere in grado di smaltire in maniera adeguata
Scala gerarchica: ordine nella gestione dei rifiuti, smaltimento sicuro
NORMATIVA EUROPEA: direttiva 98 del 2008 del parlamento europeo, fornisce le disposizioni relative ai rifiuti.
Misure in grado di proteggere l’ambiente, ridurre gli impatti all’uso delle risorse.
A livello nazionale: legge 915/1982 tre