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La porzione del disco ottico

La porzione del disco ottico è la porzione nel quale gli assoni derivanti dalle cellule che compongono la retina emergono dal bulbo oculare per costituire il nervo ottico. Nel punto in cui il nervo ottico fuoriesce dal bulbo oculare noi non abbiamo modo di raccogliere informazioni; questo crea un punto cieco fisiologico.

Disco ottico: è il punto di emergenza del nervo ottico, dell'arteria e della vena centrale della retina. Non presenta fotorecettori e viene definito punto cieco. Nel campo visivo non compare un'area vuota grazie ai movimenti oculari che mantengono l'immagine in movimento e permettono all'encefalo di colmare l'informazione mancante (3-4 saccadi al secondo).

Saccadi: è un movimento dell'occhio del tipo più frequente. Consiste in rapidi movimenti degli occhi eseguiti per portare la zona di interesse a coincidere con la fovea (per colmare il punto cieco).

Macula lutea: è un'area della retina densamente

popolata da coni, al suo interno si riconosce la fovea (o punto di fissazione). L'occhio compie le saccadi per mantenere l'oggetto di interesse all'interno di quest'area (acuità visiva). La fovea non è vascolarizzata, inoltre, lo spostamento degli strati interni della retina rende minima la dispersione di fotoni.

I coni, con un rapporto 1:1 e i bastoncelli con 1:20 fanno sinapsi con le cellule bipolari (più esterne). La comunicazione tra fotorecettori e cellule bipolari viene modulata dalle cellule orizzontali, le quali possono avere significato inibitorio o eccitatorio. Le cellule bipolari a loro volta fanno sinapsi con uno strato di cellule gangliari (più interne). A questo livello la comunicazione viene modulata dalle cellule amacrine. Gli assoni delle cellule gangliari convergono sul disco ottico e procede verso il diencefalo come nervo ottico (II N).

Cellule orizzontali e cellule amacrine comunicano con cellule contigue dello stesso tipo,

Rendendo il campo recettivo ben definito/netto. I fotorecettori non danno origine a potenziali d'azione. La luce che colpisce un fotorecettore porta ad una iperpolarizzazione della membrana piuttosto che alla sua depolarizzazione. Incrementi progressivi dell'intensità dello stimolo luminoso rendono più negativo il potenziale esistente fino alla saturazione (-65 mV). Non si conosce la ragione di questo insolito comportamento dei fotorecettori rispetto ad altri recettori sensoriali.

Vista: il campo visivo è suddiviso in diverse regioni, al centro si trova il campo binoculare, dove il campo visivo di un occhio va a coincidere parzialmente con il campo visivo dell'altro occhio, ciò conferisce profondità (stereopsia). Le informazioni derivanti dalle diverse porzioni del campo visivo ricadono in regioni/quadranti specifici della retina (regione nasale e regione temporale - superiore e inferiore). Possiamo riconoscere una porzione di retina nasale.

sx) e una porzione temporale (campo visivo a dx). Come facciamo a mettere insieme queste informazioni? Grazie al chiasma, ai nervi ottici e ai tratti ottici. Nello specifico: le informazioni derivanti dalla retina nasale andranno ad essere raccolte in porzioni differenti del nervo ottico. Una porzione di questi assoni andrà ad effettivamente decussare (incrociare a forma di X) al livello del chiasma ottico, mentre la porzione temporale andrà ad essere mantenuta ipsilaterale e quindi essere trasportata direttamente a livello del tratto ottico. Riassumendo, la porzione di retina temporale viene ad essere conservata quindi non decussano mentre le fibre originate dalla retina nasale decussano. Vie visive centrali: andando in ordine troveremo:
  1. i fotorecettori (coni e bastoncelli);
  2. neuroni di I ordine, costituiti da cellule bipolari;
  3. neuroni di II ordine, costituiti da cellule gangliari.
che tramite il nervo ottico raggiungono il nucleogenicolato laterale (a sx).

livello del talamo, come per le viesomato-sensitive). Successivamente si trova l'origine delle radiazioni ottiche (neurone di III ordine) fino ad arrivare alla corteccia visiva (nel lobo occipitale sull'ascissura calcarina).

I riflessi che controllano i movimenti degli occhi sono innescati da informazioni che bypassano il NGL (nucleo genicolato laterale, nel talamo) per fare sinapsi nel:

  1. collicolo superiore: controllo testa e collo in risposta a stimoli visivi;
  2. pretetto: controllo riflessi pupilla e cristallino;
  3. nucleo soprachiasmatico: regolazione dei ritmi circadiani.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
9 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sngrvtt di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Humanitas University o del prof Castagneti Lara.