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Inizio dell'età moderna ed economia
Il XVI secolo fu caratterizzato da un notevole aumento della popolazione che, anche a causa dell'immigrazione, interessò in modo particolare le città. Le cause non sono chiare: forse un rallentamento delle epidemie o un abbassamento dell'età al matrimonio.
La crescita della popolazione provocò un aumento dei prezzi dei generi di prima necessità così forte da far parlare di una rivoluzione dei prezzi. L'aumento della domanda di grano e altri prodotti favorì le aziende agricole, ma la struttura agraria più diffusa continuò a essere la signoria, che prevedeva diversi oneri a carico dei contadini, e la produttività della terra restò assai bassa.
Un'altra conseguenza dell'aumento dei prezzi agricoli fu la diminuzione del potere d'acquisto dei lavoratori urbani, addetti alla
produzione di manufatti, all'interno del sistema delle corporazioni di mestiere. L'aumento dei prezzi riguardò anche questo tipo di beni urbani, ma la domanda di essi risentiva immediatamente di ogni piccolo innalzamento dei prezzi dei prodotti agricoli, facendo precipitare nell'indigenza anche molti artigiani indipendenti. L'aumento della popolazione comportò anche una crescita delle attività commerciali e, con esse, di quelle finanziarie e creditizie, anche su scala internazionale. Si costituirono compagnie commerciali in grado di ottenere alti profitti dalle loro attività. Anche il prestito ai sovrani fu spesso assai redditizio. La crescita della popolazione, non adeguatamente sostenuta da un aumento delle risorse disponibili, generò un aumento della povertà che attrasse l'attenzione di molti governi cittadini, preoccupati di mantenere l'ordine. Furono così creati i primi istituti di assistenza ai poveri che.svolgevanocontemporaneamente un ruolo di assistenza e di repressione. Alla fine del '500 una grave crisi di mortalità diede il via a un rovesciamento della tendenza alla crescita demografica: anche qui le cause non sono ben note, ma è probabile che sia intervenuto un innalzamento dell'età al matrimonio. Eventi principali del 1500 e società Gli avvenimenti principali del periodo saranno: la stampa (invenzione epocale paragonabile a quella del telegrafo, della fotografia, di internet), la presa di Costantinopoli (caduta dell'Impero bizantino, inizio dell'Impero Ottomano), riforma protestante (divide l'Europa dal punto di vista religioso), scoperta del nuovo mondo, nascita dello stato moderno (inteso come monarchie nazionali). Nella società di antico regime la popolazione si divide per ceti sociali (società cetuale): nobiltà (guerra), clero (cura delle anime), terzo stato (chiunque non rientrasse nelle prime due).categorie). L'identità singola non esiste, se non si appartiene a uno specifico gruppo (corporazioni, gruppi socioeconomici) si è considerati stranieri. Il popolo minuto spesso aveva come senso di appartenenza il loro microcosmo, la loro città. Non si aveva una percezione dei confini. In Sicilia il discorso è diverso in quanto l'isola dava dei confini ben precisi; quindi, si aveva una percezione più chiara.
Le monarchie nazionali, generalità. Si creano degli stati sempre più grandi, e si passa da 500 cc unità statuali a 50 cc unità statuali (fine 1400/1918). Oggi la concezione di Stato è molto diversa da quella che bisogna avere per l'epoca moderna, infatti, oggi la parola è geopolitica e si riferisce ad un popolo che vive in un territorio comune ed è organizzato politicamente (spesso coincide con la nazione), in età moderna per Stato intendiamo la condizione del sovrano, i suoi possedimenti.
Le monarchie nazionali sono famiglie nobili che riescono a imporsi e accrescere il proprio Stato (possedimenti). I sovrani sono dei primus inter paris, primi tra pari, quindi devono comunicare con la società. Le strategie adottate per accrescersi sono: matrimoni, guerre, organizzazione/amministrazione.
Machiavelli spiega il funzionamento dei principati: "i principati si trovino governati in due modi diversi, il primo modo: attraverso un principe e tutti gli altri sono servi, i quali, per grazia e concessione sua, lo aiutano a governare; secondo modo: attraverso un principe e dei baroni, i quali per antichità di sangue tengono quel grado, questi baroni hanno dei sudditi che li riconoscono" esempi: il turco primo esempio, e il re di Francia secondo esempio "il re non può togliere loro potere senza pericolo per se stesso".
Carlo V
Negli anni 70 del '400 Isabella d'Aragona e Ferdinando di Castiglia convogliano a nozze, creando una sorta di regno congiunto.
non unificato. L'unità inizia dal punto di vista religioso, con i tribunali dell'inquisizione. Si presenta l'occasione di riconquistare l'ultimo regno musulmano, il Regno di Granada: la "reconquista" avverrà nel 1492. Massimiliano d'Asburgo possiede i territori austriaci e riesce a diventare imperatore del Sacro Romano Impero della nazione tedesca, eletto dai sette principi elettori, inoltre sposa Maria di Borgogna, che possiede Borgogna, Franca Contea, Paesi Bassi, tutte zone ricchissime. Filippo il Bello, il figlio, avrebbe ereditato tutti questi territori e sarebbe stato dato in sposo alla figlia di Ferdinando e Isabella. I due avranno un figlio che prenderà il nome di Carlo V d'Asburgo, e nel 1519 si ritrova ad avere un impero vastissimo, composto da: Regno di Sicilia, Regno di Sardegna, Regno di Napoli, Regno di Spagna, Paesi Bassi, Franca Contea, Borgogna, l'Arciducato d'Austria, le conquiste Americane e dei territori in
Africa. Fine dell'Impero Romano d'Oriente
Nel 1453 il Sultano riesce a conquistare Costantinopoli, che prenderà il nome di Istanbul. Quasi tutta l'Europa orientale sarà sotto il gioco degli ottomani e ci resteranno per moltissimo tempo. Riusciranno a sottomettere anche diversi califfati africani.
I tre grandi nemici di Carlo V e la disfatta
Carlo V si ritrova a dover combattere gli ottomani e non riuscirà mai a batterli, ma solo a contenerli. (Lepanto, 1571, Predosa, 1538) Carlo V dovrà combattere anche con un fortissimo alleato degli ottomani, la Francia di Francesco I di Valois, alleanza particolare per via della fama di Re cattolico di Francesco I. Il suo problema più grande, e la sua più grande sconfitta, sarà contro la riforma luterana: Carlo V sarà costretto a firmare la Pace di Augusta (1555), che stabiliva la frattura religiosa e la regolava secondo i principi del cuius regio eius religio e del reservatum.
mondo per il commercio, era controllato dagli ottomani. Così, molti esploratori europei si sono avventurati verso ovest, alla ricerca di nuove rotte commerciali. Nel 1492, Cristoforo Colombo, al servizio dei Re Cattolici di Spagna, scopre l'America. Questo evento segna l'inizio dell'era delle esplorazioni e della colonizzazione europea del Nuovo Mondo. Le colonie europee iniziano a sorgere in America, con gli spagnoli che si stabiliscono in Sud America e in Messico, i portoghesi in Brasile, gli inglesi in Nord America e i francesi in Canada. Queste colonie diventano importanti centri di scambio di merci e di cultura tra l'Europa e il Nuovo Mondo. La Riforma Protestante Nel XVI secolo, l'Europa è scossa dalla Riforma Protestante, un movimento religioso guidato da Martin Lutero in Germania. La Riforma Protestante critica la Chiesa Cattolica per la sua corruzione e il suo potere politico. Questo movimento porta alla nascita di diverse confessioni protestanti, come il luteranesimo, il calvinismo e l'anglicanesimo. La Riforma Protestante ha profonde conseguenze politiche e sociali in Europa. I conflitti religiosi tra cattolici e protestanti portano a guerre e persecuzioni. Inoltre, la Riforma Protestante spinge molti governanti europei a cercare l'indipendenza dalla Chiesa Cattolica e a creare le proprie chiese nazionali. La Controriforma La Chiesa Cattolica risponde alla Riforma Protestante con la Controriforma, un movimento di riforma interna che mira a rafforzare la fede cattolica e a contrastare l'avanzata del protestantesimo. La Controriforma porta a importanti cambiamenti nella Chiesa Cattolica, come la creazione dei seminari per la formazione dei sacerdoti e l'istituzione dell'Inquisizione per combattere l'eresia. La Controriforma ha successo nel riconquistare alcune regioni dell'Europa che erano passate al protestantesimo, ma non riesce a fermare la diffusione del protestantesimo in molte altre parti del continente. La guerra dei Trent'anni La guerra dei Trent'anni (1618-1648) è uno dei conflitti più devastanti della storia europea. Inizialmente una guerra religiosa tra cattolici e protestanti, si trasforma in una guerra di potere tra le grandi potenze europee. La guerra coinvolge gran parte dell'Europa e porta a distruzioni, carestie e epidemie che causano la morte di milioni di persone. La guerra dei Trent'anni si conclude con la Pace di Westfalia nel 1648. Questo trattato riconosce l'indipendenza delle province olandesi e della Svizzera, e sancisce il principio della sovranità degli stati nazionali. La guerra dei Trent'anni segna la fine del Sacro Romano Impero come potenza politica e religiosa in Europa. L'illuminismo Nel XVIII secolo, l'Europa è influenzata dall'Illuminismo, un movimento intellettuale che promuove la ragione, la scienza e la libertà individuale. Gli illuministi criticano il potere assoluto dei monarchi e la corruzione della Chiesa, e sostengono l'idea di un governo basato sui principi della democrazia e dei diritti umani. L'Illuminismo ha un impatto significativo sulla politica e sulla società europea. Le idee illuministe influenzano la Rivoluzione Francese del 1789, che porta alla caduta della monarchia francese e all'instaurazione della Prima Repubblica. L'Illuminismo contribuisce anche alla diffusione dell'istruzione e della cultura in Europa, promuovendo la nascita di accademie e biblioteche pubbliche. La Rivoluzione Industriale Nel XIX secolo, l'Europa è testimone della Rivoluzione Industriale, un periodo di rapido sviluppo economico e tecnologico. La Rivoluzione Industriale inizia in Inghilterra e si diffonde in tutta Europa, trasformando l'agricoltura e l'industria manifatturiera. La Rivoluzione Industriale porta a importanti cambiamenti sociali ed economici. L'industrializzazione crea nuove opportunità di lavoro nelle fabbriche e nelle miniere, ma anche condizioni di vita difficili per i lavoratori. La classe operaia si organizza in sindacati per difendere i propri diritti e migliorare le condizioni di lavoro. L'Europa nel XX secolo Il XX secolo è un periodo di grandi cambiamenti e conflitti per l'Europa. Le due guerre mondiali portano a distruzioni su vasta scala e a milioni di morti. La Prima Guerra Mondiale (1914-1918) vede l'Europa divisa in due alleanze militari, gli Alleati e le Potenze Centrali. La guerra si conclude con la sconfitta delle Potenze Centrali e la firma del Trattato di Versailles, che impone pesanti riparazioni alla Germania e ridisegna la mappa politica dell'Europa. La Seconda Guerra Mondiale (1939-1945) è ancora più devastante. Il conflitto coinvolge gran parte del mondo e porta all'Olocausto, all'uso delle armi atomiche e alla distruzione di molte città europee. La guerra si conclude con la vittoria degli Alleati e la divisione dell'Europa in due blocchi, quello occidentale e quello orientale, separati dal cosiddetto "cortina di ferro". La Guerra Fredda tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica domina la politica europea per gran parte del XX secolo. L'Europa occidentale si allea con gli Stati Uniti nella NATO, mentre l'Europa orientale è sotto l'influenza dell'Unione Sovietica e del Patto di Varsavia. La Guerra Fredda si conclude nel 1991 con la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell'Unione Sovietica. L'Unione Europea Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'Europa cerca di evitare nuovi conflitti e di promuovere la cooperazione economica e politica tra i suoi paesi. Nel 1957, sei paesi fondano la Comunità Economica Europea (CEE), che mira a creare un mercato comune e a promuovere la libera circolazione delle persone, delle merci e dei capitali. Negli anni successivi, la CEE si espande e diventa l'Unione Europea (UE), un'organizzazione politica ed economica composta da 27 paesi membri. L'UE promuove la cooperazione tra i suoi membri in vari settori, come l'economia, l'ambiente, la sicurezza e la giustizia. L'UE ha anche una moneta comune, l'euro, adottata da 19 dei suoi membri. L'Unione Europea rappresenta un importante passo verso l'integrazione europea, ma affronta anche sfide come la Brexit, la crisi economica e l'immigrazione. Tuttavia, l'UE rimane un simbolo di pace, stabilità e prosperità per l'Europa.mondo per quanto riguarda gli scambi commerciali, viene stravolto dagli ottomani, che si pongono nel punto strategico delle comunicazioni tra oriente e occidente. Si pongono anche nelle strade che portano all'africa equatoriale, dove troviamo due materie preziosissime: oro e schiavi, che erano monopolio degli arabi e diventano monopolio degli ottomani. La carta di Tolomeo era l'immagine più diffusa nel mondo e l'immagine che la stampa europea diffonderà.
Portogallo
Inizia il portogallo, che vive di commerci, inizia ad assumere navigatori e cartografi per trovare un'alternativa alla vecchia strada: inizia a costeggiare l'africa e viaggiano verso sud. Nel 1487 arrivano al Capo di Buona Speranza, nel 1497 Vasco da Gama arriva nelle Indie.
In realtà i portoghesi in questo periodo non sono dei veri e propri colonizzatori, in quanto non hanno bisogno di conquiste territoriali ma di sbocchi commerciali; infatti, solitamente impongono il potere solo alle
città di sbocco e ai territori circostanti. Colombo Colombo nasce in un contesto particolare, dove si sta iniziando a considerare la possibilità che sia possibile raggiungere le indie procedendo verso ovest. Cartografi e astronomi iniziano a calcolare la grandezza del mare che divide Europa e Asia e Colombo è in contatto con uno di questi, Toscanelli. Chiede finanziamenti ai sovrani portoghesi, che però glieli negano, quindi chiede ai sovrani spagnoli, in particolare a Isabella di Castiglia. L'avventura di Colombo è ben calcolata: non si lancia subito in pieno mare, trova prima dei punti di appoggio (le Canarie) e parte con delle caravelle, che richiedono meno uomini e meno materie fondamentali, inoltre sono più agili. Il 12 ottobre arriva a San Salvador, convinto però di essere arrivato al Giappone. Dopo essere andati a Cuba e a Santo Domingo, tornano, facendo però un percorso diverso.