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SACRO ROMANO IMPERO

Il potere dell'imperatore si concentra in Germania. Egli divideva il suo potere con la Dieta dei Tre Stati (reichstag): nel 1495 la Dieta riunita a Worms ha varato il Supremo Tribunale Camerale dell'Impero e stabilito che l'unico diritto applicabile nel Reich fosse quello romano-comune.

Nonostante ciò, diversi principi locali sono riusciti ad aumentare il loro potere locale, indebolendo dell'impero. La debolezza del potere dell'imperatore venne conclamata con la Pace di Augusta del 1555 che sanciva il potere del principe locale a decidere la religione dei sudditi e con la Pace di Vestfalia del 1648 che riconosceva definitivamente i vari Stati territoriali. Quindi in Germania il processo statale avvenne a favore dei principi locali e a danno dell'imperatore e quindi con un andamento opposto rispetto a quello che avvenne in Francia. Tuttavia, l'impero rimane strumento di coesione di tutto il territorio germanico.

REGNO DI

FRANCIA: il regno di Francia è quello in cui si percepisce meglio la formazione dello Stato. L'autorità dei feudi non vengono eliminati, ma ridotti progressivamente, in modo da far prevalere il "souzerain", il quale è superiore ad altri signori e quindi sovrano. Importante per lo sviluppo del regno, fu il fatto che nel quattordicesimo secolo il re Francesco I mise un muro tra il suo regno e l'Impero, impedendo eventuali interferenze. Lo stesso fece con la Chiesa, affermando il suo potere di tutore delle "gallicane" e protettore della Chiesa francese. Quanto al suo interno, il regno era ancora indebolito dalla guerra dei 100 anni che ebbe con gli inglesi, ma quando nella seconda metà del '400 si riprese, era pronto per affrontare la guerra con la Spagna di Carlo V. Per farlo non disponeva delle truppe feudali, ma di un vero e

proprio apparato militare interno, di cui solo le grandi monarchie erano dotate. La capitale del regno era Parigi. Il regno riuscì poi a rafforzarsi grazie alla Corte dei Conti che venne istituita a Parigi e che controllava i conti del regno, e grazie all'istituzione di funzionari regi che venivano occasionalmente inviati dal re per controllare vari settori nei territori.

Accanto al re, c'erano funzionari con compiti specifici; il più importante tra questi era il cancelliere, cioè il guarda sigilli della corona, che era il responsabile del funzionamento della giustizia. Il supremo della giustizia regia era il Parlamento (Cour de Parlement), con sede a Parigi e composto dai giuristi di nomina regia. Per l'ampiezza del regno vennero poi affiancati a quest'ultimo anche dei Parlamenti provinciali, composti da giudici nominati dal re.

Il re è il motore centrale dello Stato: nell'esercizio delle sue funzioni egli viene

Assistito da un Consiglio regio, il quale diventa organo stabile e continuativo. Col l'evoluzione, il Consiglio si suddivide in Sezioni specializzate (di materie di governo, di finanza, di giustizia, etc.), che testimonia la complessità che ormai caratterizzava questo organo.

Si consolida l'idea che essi sono l'espressione dei sudditi e quindi il re continua a convocarli; la Corona però mostra il suo interesse a preferire la convocazione di altre aggregazioni, di nomina regia.

La grande novità di spicco della monarchia francese però, è quella della legislazione, in quanto in essa si passa dal re-giudice al re-legislatore. Questa figura venne recepita talmente bene anche dal mondo dei giuristi che questi ultimi chiesero addirittura al re se era possibile sostituire il corpus iuris di Giustiniano con un nuovo corpo legislativo. Il re, pur non potendo soddisfare questa grande richiesta,

Tuttavia si mosse modificando alcuni punti non trascurabili: con una prima ordonnance, "nazionalità" del diritto sancì il principio che quindi le leggi dovessero venire emanate non in latino ma nella lingua del regno, il francese; con una seconda ordonnance, avviò la redazione per iscritto delle costume, cioè delle consuetudini delle diverse regioni francesi. In questo modo le consuetudini sono state fissate e precisate e per questo motivo hanno fatto più fatica ad aggiornarsi nel tempo. Tuttavia questa nuova tendenza si è rivelata essere uno strumento di espansione della legislazione regia. REGNO D'INGHILTERRA: qui la figura del re non è riuscita ad andare oltre a quella della tradizione medievale. Infatti l'assemblea e la nobiltà condizionano il potere della corona, la quale riesce ad imporsi solo con la salita al trono di Enrico ottavo. Egli, se inizialmente era contrario alla riforma, finì con

L'accettarla e anzi con il sostenerla. Enrico l'indipendenza della Chiesa dall'autorità pontificia infatti sancisce e diviene capo supremo della Chiesa anglicana. Questa posizione rimane nei secoli, rafforzando così la Corona e finendo con l'assoggettare quest'ultima.

La Chiesa a FEDE RELIGIOSA E PRINCIPI TERRITORIALI la chiesa dell'età moderna è fortemente indebolita, per due ragioni fondamentali: la prima è quella che riguarda l'avvento della Riforma di Martin Lutero, sostenuta da diversi Principi territoriali, la seconda è quella che invece attiene al potere dei Principi di decidere autonomamente la religione del proprio popolo.

Relativamente a quest'ultimo punto, c'è da dire che non si trattava ancora di libertà religiosa, in quanto i sudditi dovevano comunque obbedire alla religione scelta del loro Principe. Dunque era solo una libertà di scelta per il principe ma per i sudditi.

Non vi era ancora nessuna libertà religiosa né tolleranza. Questa facoltà è stata formalmente riconosciuta in Germania con la Pace di Augusta del 1555, la quale ha sancito appunto che ogni principe è libero di scegliere la religione del proprio popolo, senza imposizioni della Chiesa né del Impero. Questo principio è stato ulteriormente ribadito con la Pace di Westfalia del 1648.

UMANESIMO GIURIDICO

Questo nuovo filone culturale nasce nel '500 in Italia. Con esso l'uomo acquisisce un ruolo del tutto differente da quello che caratterizzava l'età medievale: l'uomo, infatti, viene messo al centro e viene ritenuto il creatore del mondo.

Dal punto di vista giuridico, con questo nuovo filone i libri legali vengono messi in discussione per la prima volta e con essi la loro creazione "divina". Viene infatti ritenuto che se l'uomo è il creatore del mondo, a maggior

ragione può e deve essere il creatore del diritto. Questa maggiore fiducia nell'uomo inteso come creatore del diritto porterà gli studiosi di questo filone a chiedere un maggiore intervento legislativo. L'Umanesimo giuridico nasce in Italia con Lorenzo Valla, cioè colui che ha dimostrato la falsità della "donazione di Costantino". Ma il maggior esponente italiano è stato Andrea Alciato, il quale, dall'Università di Bologna, si è spostato in quella francese di Bourges, contribuendo allo sviluppo di questo filone in Francia. Qui ha avuto come allievo colui che verrà considerato il maggiore esponente di questo filone, e cioè Jacque Cujas, che verrà seguito da altri, tanto che si parlerà di "mos gallicus", contrapposto al "mos italicus". Con questo filone venivano messi in critica i libri di Giustiniano, che a quell'epoca erano considerati la base del diritto.costituivano il maggior corpo giuridico; gli umanisti giuridici ritenevano infatti che si trattasse di un testo ormai disordinato a causa delle numerose interpolazioni e per questo criticavano oltre alla disposizione dei frammenti l'incoerenza anche di questi con i vari argomenti. Tuttavia però, oltre alla critica, nessuna proposta alternativa per giungere ad una nuova impostazione chiara. MODALITÀ DI STUDIO NELL'UMANESIMO: gli studiosi francesi erano prevalentemente ugonotti, cioè calvinisti favorevoli alla riforma e contrari al diritto della Chiesa romana; erano contrari alla raccolta e alle interpolazioni giustinianee e fautori del "diritto nazionale" dell'uso e della lingua volgare. C'erano prevalentemente tre sotto-filoni di studio: I. Coloro che partivano da una critica testuale dei libri legales per poi giungere alla redazione di un Corpus Iuris Civilis più aggiornato e ordinato. II. Coloro che partivano dalla critica e dallo studio dei

testi per poi giungere alla costruzione di nuovi istituti e a un nuovo diritto. “secondo III. Coloro che infine cercavano di dedurre dai testi nuove regole ragione”, cioè coloro che attraverso la razionalità umana volevano dare nuova veste al diritto comune, in quanto i testi erano diventati ormai confusi a causa delle troppe interpolazioni. Tuttavia, questo obiettivo è stato principalmente raggiunto con le più semplici Istituzioni, in quanto col Digesto era praticamente impossibile data la complessità e la lunghezza dei testi. Lo studioso principale di questa sotto-corrente fu Ugo Doneau che con la sua opera “secondo ragione” riorganizzò il patrimonio medievale.

- Tradizione e novità nella giurisprudenza moderna: L’Umanesimo giuridico ha raccolto adesioni prevalentemente in Francia, in quanto in stati come l’Italia, la Spagna e la Germania ha prevalso il mos italicus.

LA SCUOLA DI SALAMANCA: In

parallelo all'Umanesimo giuridico si è sviluppata la Scuola di Salamanca o seconda scolastica, cioè una scuola di pensiero composta da studiosi spagnoli, sia di teologia che di diritto, che si sono ispirati alla parte teologica della "Summa di San Tommaso d'Aquino, adattandola alle novità dell'epoca. Il fondatore di questo filone è stato Francesco Vitoria, al quale hanno fatto seguito altri studiosi come Francesco Suarez. Lo scopo della Scuola di Salamanca era quello di vedere il diritto ancorato a principi divini e di adattare il diritto del tempo alla morale, alla personalità di ogni uomo e al buon funzionamento di una società organizzata. È inoltre da precisare che erano gli anni della scoperta dell'America e, per questo motivo, gli studiosi di questo filone si erano focalizzati molto sull'importanza del rispetto per ogni persona umana e quindi sui rapporti tra spagnoli e indios. In particolare,i Apple, Steve Jobs, è stato uno dei personaggi più influenti nel campo della tecnologia. Nato il 24 febbraio 1955 a San Francisco, Jobs ha co-fondato Apple nel 1976 insieme a Steve Wozniak e Ronald Wayne. La sua visione e il suo approccio innovativo hanno portato alla creazione di prodotti rivoluzionari come l'iPhone, l'iPad e il Macintosh. Jobs è stato un leader carismatico e un pioniere nel settore dell'informatica. Ha introdotto concetti come l'interfaccia grafica utente e il mouse, che hanno reso i computer più accessibili e intuitivi per il grande pubblico. La sua attenzione per il design e la sua passione per l'eccellenza hanno reso Apple un'azienda di successo e un punto di riferimento nel settore. Nonostante alcune difficoltà e il suo allontanamento temporaneo da Apple negli anni '80, Jobs è tornato nel 1997 e ha guidato l'azienda verso un periodo di grande crescita e successo. Sotto la sua guida, Apple ha lanciato prodotti innovativi come l'iPod, iTunes, l'App Store e il MacBook Air. La sua morte prematura nel 2011 ha lasciato un vuoto nel mondo della tecnologia, ma il suo lascito e la sua influenza continuano a essere evidenti. Steve Jobs è stato un visionario e un innovatore che ha cambiato il modo in cui viviamo e lavoriamo con la tecnologia.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
99 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rebbb17 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Rosboch Michele.