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Definizione di mediana quando è dispari:
Me = x(N+1)/2
Definizione di mediana quando è pari:
Me = (xN/2 + x(N/2)+1)/2
Individuazione della mediana in distribuzione di frequenza (condizioni→per individuare la modalità o le modalità che occupano la posizione centrale).
- Modalità in posizione centrale: è la modalità del carattere in corrispondenza delle quali osservo contemporaneamente soddisfatte le due condizioni:
- Si calcolano le frequenze cumulate relative e le frequenze retrocumulate relative e si individua la modalità, o le modalità del carattere in corrispondenza delle quali sono soddisfatte le condizioni scritte precedentemente.
- Se dalle condizioni (scritte precedentemente) viene individuata una sola modalità m, allora Me = m.
- Se dalle condizioni (scritte precedentemente) vengono individuate due modalità m1, m2, allora Me = (m1 + m2)/2.
- Se X è qualitativo, allora è indeterminata e mi limito a commentare m e m opportunamente.
valori di .1 2- Se X è quantitativo, allora: Individuazione della mediana in distribuzione di frequenza con→modalità in classi per un carattere quantitativo DISCRETO La distribuzione di frequenza con modalità in classi effettivamente osservata è coerente con l'IPOTETICA distribuzione di frequenza con modalità non in classi in cui si associa ad ogni modalità del carattere una frequenza assoluta data dalla corrispondente frequenza specifica (si lavora su questa distribuzione di frequenza ipotetica come visto in precedenza). - Operativamente: Individuazione della mediana in distribuzione di frequenza con modalità→in classi di un carattere quantitativo CONTINUO - Procedimento LA MEDIANA (definizione nei casi "non particolari"): La mediana di una distribuzione di frequenza di un carattere X rilevato su scala almeno ordinale è quella modalità "m", se esiste unica, tale per cui: 1. La frequenza cumulata relativa incorrispondenza di “m” risulta maggiore ouguale a 0,5 P→2. La frequenza retrocumulata relativa in corrispondenza di m risulta maggiore ouguale a 0,5 1 - P→Generalizziamo→ Quantile a livello p (definizione che esclude i casi particolari): il quantile Q ao livello di una distribuzione di frequenza di un carattere X rilevato sup(0< p<1)scala almeno ordinale è quella modalità m, se esiste unica, tale che:mLa frequenza cumulata relativa in corrispondenza di è maggiore o› uguale di P mLa frequenza retrocumulata relativa in corrispondenza di è maggiore o› uguale di 1 – PInterpretazione del quantile a livello P→ Almeno il delle unità statistiche esprime una modalità del carattere(100 × P)%o “m”.al più pari (=minore o uguale) aAlmeno il delle unità statistiche esprime una modalità del(100 ×(1−P))%o “m”.carattere almeno pari (= maggiore o uguale) aI QUARTILI,
I DECILI ED I CENTILI (definizioni e spiegazioni dall'ibro) +1Nc=La mediana, essendo quel valore che occupa la posizione centrale, divide 2N Ngli valori ordinati in due gruppi di eguale numerosità. Ciò significa che metà deglivalori sono inferiori o uguali alla mediana e l’altra metà sono maggiori o uguali allamediana.
Se si vogliono dividere gli N valori ordinati in quattro gruppi ciascuno di numerositàN Q , Q ,Q .approssimativamente pari a bisogna determinare tre quartili: Il1 2 34Q Qsecondo quartile coincide con la mediana. Il primo quartile divide la prima2 1+1N Q ,Nmetà degli valori ordinati in due parti. Essendo la posizione di sembra22+1NQ Q+1ragionevole porre la posizione di pari a . Il terzo quartile divide2 N1 3=2 4la seconda metà degli N valori ordinati in due parti e la sua posizione è pari a quella+1Ndella mediana più .4
In conclusione:
Le posizioni dei tre quartili sono: +1N)=Pos(Q j× , j=1, 2,3j 4I tre quartili sono pari a:
- ( )+N 1=xQ j × , j=1, 2,3j 4DI decili sono nove e dividono gli N valori ordinati in dieci gruppi aventi lajstessa "numerosità". Le posizioni dei decili sono fornite da+1N)=Pos( D j× , j=1, 2, … , 9j 10Inoltre,( )+N 1=xD j ×j 10 CSe N è molto elevato, in alcuni contesti può essere utile ricavare i centili , chejsono dati da:( )+1N=xC j× , j=1, 2, … , 99j 100AD ESEMPIO: N=7Se noi abbiamo i seguenti valori:=5 =3; =7 =7 =2 =10 =4.x ; x x ; x ; x ; x e x1 2 3 4 5 6 7Q , Q ,Q ,Se bisogna ricavare è necessario innanzitutto ricavare i valori ordinati. Si1 2 3ha così:=2; =3 =4 =5 =7 =7 =10.x x ; x ; x ; x ; x e x1 2 3 4 5 6 7Le posizioni dei tre quartili risultano:+1N 7+1)=1× =1 =2Pos(Q ×1 4 4+N 1)=2× =2×Pos(Q 2=42 2 +1N)=3 =6Pos(Q ×3 4=x =3 =x =5 =x =7Q ; Q ;QQuindi: .1 2 2 4 3 6PROCEDIMENTO PER L'INDIVIDUAZIONE DEL GENERICO QUANTILE DI ORDINEP 1) Distribuzioni di unitàOrdino
in senso crescente le modalità osservate
Associo a ciascuna osservazione una frequenza di “comodo” pari a 1
F FCalcolo delle frequenze cumulate relative e retro cumulate relative ,
j jcon il trattino sopra, partendo dalle frequenze assolute di “comodo”
Individuo le modalità in corrispondenza delle quali osservo:
m m.Se viene individuata una sola modalità allora Q = <m , m m m
Se vengono individuate due modalità (con ) allora:1 2 1 2=m =mm Q=m
Se , allorao 1 2 1 2m ≠ m
Se ed il carattere X è qualitativo, il quantile Q è indeterminato (mio 1 2 m e mlimito a commentare il valore )1 2m ≠ m
Se ed il carattere X è quantitativo, il quantile può essere definitoo 1 2da:
2) Distribuzioni di frequenzaF e FCalcolo , con il trattino, ed individuo le modalità in corrispondenza alle
j jquali risultano soddisfatte le condizioni:
Se dalle condizioni scritte precedentemente viene individuata un’unica›
mmodalità alloram.Q =Se dalle condizioni scritte precedentemente vengono individuate due› <m , m m mmodalità (con ), allora:1 2 1 2Se X è qualitativo allora Q è indeterminato e mi limito a commentare im , mvalori di 1 2Se X è un carattere quantitativo allora:3) Distribuzione di frequenza con modalità in classi nel caso di un carattereQUANTITATIVO DISCRETOF e FCalcolo , con il trattino, ed individuo le classi di modalità in j jcorrispondenza alle quali:Se dalle condizioni scritte precedentemente vengono individuate le 2› classi distintealloraSe dalle condizioni scritte precedentemente viene individuata una sola› classe di modalità:allora il quantile Q appartiene certamente alla classe j-esima.esplodo: la j-esima classe di modalità e individuo Q seguendo il procedimento→introdotto per le distribuzioni di frequenza senza modalità in classi.4) Distribuzione di frequenza con modalità in classi di un caratterequantitativo
- CONTINUOF e FCalcolo i valori di , con il trattino, ed individuo le classi di modalità che
- j jsoddisfano le condizioni:
Se dalle condizioni scritte precedentemente vengono individuate 2 classi› di modalità:
allora
Se dalle condizioni scritte precedentemente viene individuata una sola› classe di modalità:
allora applico la formula:
QUANTILI NOTEVOLI
Quantili:
- 1=¿Q p=- ( )1 41=Me( )Q p=- 2 23=( )Q p=- 3 4
Decili:
- i i=¿ ( )D p=- quantili a livelloi 10 10=MeD
Nb: 5
Centili:
- i i=¿ ( )C p=- quantile a livelloi 10 10
LE MEDIE ANALITICHE
Le medie analitiche coinvolgono operazioni come somma/prodotto di modalità e di conseguenza sono definite solo per caratteri quantitativi. Le medie analitiche che vedremo sono:
Media aritmetica› Media geometrica› Media quadratica› Media armonica›
LA MEDIA ARITMETICA
La media aritmetica si può determinare solo per i caratteri quantitativi e viene indicata con 1La media aritmetica dei valori
di un carattere quantitativo X è fornita dal rapporto fra la somma degli N valori ed N. Le distribuzioni di unità x, x, x, ..., xN rappresentano l'ampiezza della popolazione, ovvero il numero di valori osservati (1, 2, ..., n). Quella sopra riportata è la formula della cosiddetta media aritmetica semplice. La media aritmetica si può considerare in molti casi come quella parte del numeratore che spetterebbe a ciascuna delle N unità statistiche del denominatore, qualora l'ammontare totale venisse ripartito in parti uguali fra le N unità statistiche. In altre parole, se la quantità ha un "senso", allora è la quantità che spetterebbe ad ogni unità statistica se il Totale venisse equiripartito tra le unità statistiche. DISTRIBUZIONE DI FREQUENZA SENZA MODALITÀ RAGGRUPPATI IN CLASSI DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA CON MODALITÀ RAGGRUPPATI IN CLASSI Nel caso di distribuzioni di frequenza con dati raggruppati in classi, la determinazione della media aritmetica.si calcola sommando tutti i valori e dividendo per il numero totale di valori. La formula per calcolare la media aritmetica è: media = (j + l) / 2 Dove j e l sono gli estremi della classe. Per le distribuzioni di frequenza, la media aritmetica si calcola moltiplicando ogni valore per la sua frequenza e sommando tutti i risultati, quindi dividendo per la somma delle frequenze totali. La formula per calcolare la media aritmetica per le distribuzioni di frequenza è: media = (j1*f1 + j2*f2 + ... + jn*fn) / (f1 + f2 + ... + fn) Dove j1, j2, ..., jn sono i valori delle classi e f1, f2, ..., fn sono le frequenze corrispondenti. Ricorda di utilizzare i tag html appropriati per formattare correttamente il testo.