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ZONA SOPRAGLOTTICA
• alla zona sopraglottica si arriva attraverso un orifizio ellittico, l’adito laringeo (o
apertura superiore della laringe): questo è delimitato anteriormente dal margine libero
della cartilagine epiglottide e lateralmente dalle pieghe ariepiglottiche della tonaca
mucosa, che sono sollevate posteriormente dai tubercoli cuneiforme e corniculato
• la zona sopraglottica (o vestibolo laringeo) è una cavità ovale più larga in avanti che
indietro, compresa tra l’adito laringeo e la rima del vestibolo, che si trova tra le pieghe
vestibolari
• è costituita da quattro pareti, anteriore, posteriore e laterali: la parete anteriore è data
dall’epiglottide, risulta molto larga in alto e sottilissima in basso e presenta una
convessità inferiore, dove si trova un piccolo ammasso di tessuto adiposo; la parete
posteriore è costituita dai fasci superiori del muscolo ariaritenoideo, al di sopra dei quali
si osserva l’incisura interaritenoidea; le pareti laterali sono costituite in alto dalle pieghe
ariepiglottiche, che congiungono i margini laterali dell’epiglottide con la sommità delle
cartilagini aritenoidee, e in basso dalla faccia superiore delle pieghe vestibolari
• l’adito laringeo viene mantenuto aperto dall’elasticità dell’epiglottide, del legamento
ioepiglottico e delle pieghe glossoepiglottiche mediana e laterale
ZONA GLOTTICA
• è la porzione della laringe in cui si svolge
la fonazione
• presenta sulla linea mediana una fessura
allungata in senso anteroposteriore, la
glottide, delimitata lateralmente da
formazioni membranose, le pieghe, che
sono quattro, due per lato: le superiori
sono dette pieghe vestibolari (o ventricolari
o corde vocali false), mentre le inferiori
rappresentano le pieghe vocali (o corde
vocali o corde vocali vere)
• a destra e a sinistra, tra la piega
vestibolare e la piega vocale, si trova un
diverticolo della cavità laringea, il
ventricolo laringeo
• strutturalmente le pieghe vestibolari sono
costituite dalla tonaca mucosa della laringe che,
ripiegandosi, comprende nel suo spessore una lamina fibroelastica, il legamento
vestibolare (o ventricolare)
• strutturalmente, le pieghe vocali sono costituite da pieghe della tonaca mucosa, che
presentano al loro interno il legamento vocale; inoltre, ciascuna di esse contiene nel suo
spessore un fascio del muscolo tiroaritenoideo, che determina il loro grosso volume
• le pieghe vocali sono gli organi essenziali della fonazione, mentre le pieghe vestibolari
sono organi accessori; le pieghe vocali si avvicinano l’una all’altra secondo la fase
respiratoria e lo sforzo fisico brusco e intenso chiude la glottide
• la glottide è uno spazio allungato in senso anteroposteriore, limitato lateralmente dal
margine libero delle pieghe vocali e dalla faccia interna delle cartilagini aritenoidee: in
questo spazio si distinguono una porzione anteriore che corrisponde ai legamenti vocali
(parte intermembranosa della rima della glottide o glottide propriamente detta) e una
porzione posteriore che si trova tra le cartilagini aritenoidee (parte intercartilaginea
della rima della glottide o glottide intercartilaginea)
ZONA SOTTOGLOTTICA
• comprende tutta la parte della cavità laringea che si trova al di sotto della glottide
• questa zona della laringe si divide in due porzioni, una superiore e una inferiore
• alla sua sommità si trova una fessura anteroposteriore, la rima (o fessura) della glottide
- la cricotomia è un intervento di emergenza attuato in seguito a ostruzione della rima della
glottide
- la tonaca mucosa della laringe è costituita da un epitelio di rivestimento e da una lamina
propria:
• l’epitelio è di tipo respiratorio, cioè cilindrico ciliato (il battito ciliare diretto verso la
faringe permette la rimozione di eventuali particelle estranee, batteri e muco); in
prossimità dell’adito laringeo la tonaca mucosa che riveste l’epiglottide e le pieghe
vocali è costituita invece da un epitelio pavimentoso composto, che è più idoneo a
sopportare le continue sollecitazioni meccaniche a cui le pieghe vocali sono sottoposte
(questo epitelio è spesso sede di formazioni patologiche benigne e di neoplasie
maligne)
• la lamina propria è sottile e ricca di fibre elastiche che si portano in profondità nella
membrana fibroelastica della laringe; la lamina propria contiene numerosi linfociti,
che nella porzione superiore del ventricolo laringeo sono organizzati in noduli linfoidi
che formano la tonsilla laringea
• nella parte inferiore della laringe, in vicinanza della trachea, dove la tonaca mucosa
della laringe trapassa nella tonaca mucosa della trachea, si osserva anche una tonaca
sottomucosa
Anatomia funzionale: fonazione
- la fonazione è una funzione che si compie con l’ausilio di diversi organi: la prima azione è
svolta dai polmoni, con l’emissione di aria espiratoria, di cui sono regolate la quantità e la
pressione; poi l’aria immessa a livello della rima della glottide fa vibrare le pieghe vocali
determinando l’emissione dei suoni
- le pieghe vocali sono costituite da tessuti molli (epitelio pavimentoso composto, lamina propria,
legamento vocale, muscolo tiroaritenoideo) e si muovono quando su di esse viene esercitata una
forza sufficiente
- la fonazione consiste nel ciclico alternarsi di movimenti di allontanamento (abduzione) e
movimenti di avvicinamento (adduzione) delle pieghe vocali: questi movimenti avvengono in
seguito alla contrazione di muscoli specifici
- per terminare la fonazione è sufficiente allargare le pieghe vocali fino a ottenere un passaggio
del flusso d’aria a turbolenza ridotta, sempre per azione muscolare: quando la turbolenza è
sufficientemente ridotta, le pieghe vocali smettono di vibrare
TRACHEA
- la trachea è un condotto impari e mediano
che ha inizio nella parte inferiore del collo
e poi discende dietro lo sterno occupando
la parte superiore del torace al davanti
del canale alimentare; termina nel torace
biforcandosi nei bronchi principali
destro e sinistro
- nell’adulto l’estremità superiore
corrisponde a C6-C7, mentre quella
inferiore si trova a livello di T4
- la forma della trachea è quella di un
tubo cilindrico la cui parte posteriore
è sostituita da una superficie piana
- ha una lunghezza media di 11-12 cm,
ma a causa dell’elasticità della membrana
che separa gli anelli cartilaginei può verificarsi un allungamento o un accorciamento dell’organo
(ad esempio nei movimenti di estensione e di flessione della testa e del collo)
- nella trachea si distinguono una parte cervicale e una parte toracica:
comprende i primi cinque o sei anelli tracheali e il suo limite inferiore è
parte cervicale → segnato dell’incisura giugulare dello sterno; anteriormente è in rapporto
con l’istmo della tiroide, che ricopre i suoi primi 2/3 anelli, più in basso
con le vene tiroidee inferiori (a questo livello è ricoperta da tessuto
connettivo adiposo che diviene più abbondante in prossimità dell’incisura
giugulare dello sterno e continua inferiormente anche nel mediastino,
dove accoglie i linfonodi tracheali), e con la fascia cervicale media, i
muscoli sottoioidei e lo spazio soprasternale formato dallo sdoppiamento
della fascia cervicale superficiale che si fissa ai due labbri dell’incisura
giugulare; posteriormente è in rapporto con l’esofago, che deviando
verso sinistra forma con la trachea un angolo diedro in cui decorre il
nervo laringeo ricorrente sinistro, mentre il nervo laringeo ricorrente
destro tende a localizzarsi sulla faccia posteriore della trachea;
lateralmente è in rapporto con i lobi della tiroide, con il fascio
vascolonervoso del collo (formato dall’arteria carotide comune, dalla vena
giugulare interna e dal nervo vago) e con i nervi laringei ricorrenti
occupa, in tutta la sua estensione, il mediastino posteriore;
parte toracica → superiormente è in rapporto con la vena brachiocefalica sinistra, con il
timo (nel neonato), con il muscolo sternoioideo e con il manubrio dello
sterno; inferiormente è in rapporto con il tronco arterioso
brachiocefalico, con l’arteria carotide comune sinistra e con l’arco
dell’aorta (prima che questa raggiunga la colonna vertebrale);
posteriormente corrisponde all’esofago, che separa la trachea dalla
colonna vertebrale, mentre lateralmente è in rapporto a sinistra con la
pleura mediastinica sinistra, con il nervo laringeo ricorrente sinistro e
con l’arco dell’aorta, e a destra con la pleura mediastinica destra, con
la vena cava superiore e con la vena azigos
- a livello della sua biforcazione la trachea corrisponde al pericardio e alle auricole del cuore;
al davanti e in un piano un po’ inferiore alla biforcazione tracheale si trova la biforcazione
del tronco polmonare: in questa regione la trachea è in rapporto con numerosi rami del nervo
vago e del tronco simpatico, il cui insieme costituisce il plesso polmonare, al di là del quale
si trovano numerosi linfonodi (i linfonodi tracheobronchiali inferiori)
- le arterie che irrorano la trachea provengono dalle arterie tiroidee superiore e inferiore, dai
rami timici dell’arteria toracica interna e dai rami bronchiali destri dell’aorta toracica; le vene
originano invece dalla tonaca mucosa e decorrono in senso anteroposteriore negli intervalli tra
gli anelli cartilaginei raggiungendo la parete posteriore della trachea, per poi sboccare nelle
vene esofagee e nelle vene tiroidee inferiori
- la tracheotomia consiste in un’incisione praticata sulla parete anteriore della trachea cervicale,
al di sopra dell’incisura giugulare dello sterno, in cui viene introdotto un tubo al fine di
permettere all’aria di raggiungere ugualmente i polmoni, nonostante l’ostruzione da corpo
estraneo posto superiormente al tratto dell’incisione; la tracheostomia è la creazione di
un’apertura permanente della trachea, mediante abboccamento della breccia tracheale alla
cute cervicale
Anatomia microscopica
- la trachea presenta due tonache, una esterna, fibromuscolocartilaginea, formata dalla parete
membranosa, dalle cartilagini tracheali e dal muscolo tracheale (che nell’insieme forma
l’impalcatura del condotto) e una interna, mucosa: la parete membranosa è una membrana
fibroelastica, mentre le cartilagini tracheali sono rappresentate da anelli o segmenti
cartilaginei; la parete membranosa è formata da tessuto connettivo denso ricco di fibre
elastiche, circonda gli anelli cartilaginei fondendosi con il loro per