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ORGANI GENITALI ESTERNI

Pene

- il pene rappresenta l’organo maschile della

minzione e della copulazione

- è situato nella regione urogenitale, fra la

radice delle cosce e al davanti dello scroto

- mostra al suo apice l’orifizio uretrale

esterno, comune alle vie urinarie e alle vie

spermatiche

- è percorso per tutta la sua lunghezza dall’ultima porzione dell’uretra

- è costituito da tre strutture allungate, i corpi cavernosi del

pene e il corpo spongioso del pene, formate da tessuto

cavernoso e da una serie di involucri

- si possono distinguere una radice, accolta nello spazio

superficiale del perineo, una parte libera a forma di cilindro,

il corpo, e un’estremità arrotondata, il glande del pene,

parzialmente coperta da una piega cutanea, il prepuzio: si

possono quindi identificare due parti, una posteriore o fissa

e una anteriore o libera, che costituisce il pene propriamente

detto

- il pene acquista progressivamente lunghezza e circonferenza

dopo la pubertà, e nel maschio adulto a riposo ha la forma di

un cilindro leggermente appiattito dall’avanti all’indietro, una

lunghezza di circa 10-12 cm e una circonferenza di circa 8-10 cm

- a riposo ha una consistenza molle, poggia sulla superficie anteriore dello scroto e ha una

direzione quasi verticale che forma con la parte posteriore un angolo acuto verso il basso

(angolo del pene); durante l’erezione, oltre ad aumentare le sue dimensioni e la sua

consistenza, si solleva avvicinandosi alla parete anteriore dell’addome e assume la direzione

della parte posteriore, quindi l’angolo del pene scompare

- nel corpo del pene si distinguono un dorso (o faccia anteriore) e una faccia ventrale o

posteriore, percorsa longitudinalmente dall’uretra, contenuta nel corpo spongioso (su questa

faccia è presente un sottile rilego longitudinale che corrisponde alla prosecuzione del rafe

scrotale)

- l’estremità anteriore del pene è rappresentata dal glande del pene, un’espansione conoide in

continuità con il corpo spongioso del pene: vi si distinguono in apice, arrotondato e provvisto

di un’apertura a fessura verticale di circa 6-8 mm (orifizio uretrale esterno), una superficie

esterna liscia è arrotondata e una base obliqua rivolta dall’avanti all’indietro e dall’alto verso

il basso; poiché ha un diametro maggiore di quello del pene, lo sovrasta lungo tutto il contorno,

formando un rilievo circolare (corona del glande) delimitato da un solco che lo separa dal corpo

del pene (solco balanoprepuziale; in corrispondenza di questo, il corpo del pene appare più

assottigliato a costituire il collo); sulla faccia posteriore del glande, dal meato uretrale esterno

al solco balanoprepuziale, è presente una piega cutanea sagittale triangolare, il frenulo del

prepuzio

- il pene è rivestito da un involucro cutaneo sottile e mobile, con scarsi peli e ghiandole sebacee

che diminuiscono gradualmente allontanandosi dalla sinfisi pubica; in corrispondenza della

porzione distale la cute forma una piega circolare, il prepuzio, che, riflettendosi su sè stessa,

va a terminare nel solco balanoprepuziale (il prepuzio presenta una notevole variabilità di

estensione, e solitamente riveste i due terzi del glande; durante l’erezione viene stirato

fortemente portando allo scoperto il glande e funzionando quindi come riserva di cute)

- sulla superficie ventrale del glande, il frenulo del prepuzio unisce il glande alla corrispondente

porzione del prepuzio limitandone, durante l’erezione, la retrazione

- il prepuzio è rivestito da uno strato epidermico interno e uno esterno, in continuazione l’uno

con l’altro e formati da epitelio pavimentoso composto cheratinizzato

- nel solco balanoprepuziale coperto dal prepuzio si può accumulare un materiale detto smegma,

che contiene poliamine: questo materiale deriva solo in minima parte dalla secrezione delle

scarse ghiandole sebacee, ma soprattutto dall’attività di degradazione delle cellule epiteliali

desquamate da parte della flora batterica locale

- le arterie del pene si dividono in arterie per le strutture erettili e arterie per gli involucri:

le arterie per le strutture erettili derivano dalle arterie pudende interne e sono rappresentate

dalle arterie del pene, ciascuna delle quali invia l’arteria profonda del pene che scorre

profondamente lungo ciascun corpo cavernoso, l’arteria del bulbo del pene e l’arteria uretrale

che decorre lungo il corpo

spongioso; gli involucri del pene

sono raggiunti dalle arterie

pudende esterne (rami delle

arterie femorali) e dalle arterie

dorsali del pene (rami terminali

delle arterie del pene)

- le vene sono rappresentate da

un sistema di vene superficiali e

di vene profonde: le vene

superficiali confluiscono

principalmente nella vena dorsale superficiale del pene, terminando nella vena grande safena

o in una delle vene femorali; le vene profonde nascono nei corpi cavernosi e si suddividono

nella vena dorsale profonda del pene (dopo aver percorso il solco della faccia dorsale del pene

raggiunge il cosiddetto plesso pudendo; raccoglie il sangue del corpo cavernoso del glande e

parte di quello dei corpi cavernosi del pene e dell’uretra) e nelle vene profonde o centrali del

pene (originano dall parte posteriore dei corpi cavernosi e si scaricano direttamente nelle vene

pudende interne); le vene dell’uretra e la vena del bulbo del pene raccolgono parte del sangue

del corpo spongioso dell’uretra, e terminano nel cosiddetto plesso pudendo o direttamente

nelle vene pudende interne

- i vasi linfatici superficiali, seguendo il decorso della vena dorsale superficiale del pene, si

gettano nei linfonodi inguinali superficiali superomediali; i linfatici profondi, che originano dal

glande del pene dove formano una ricchissima rete, vengono raccolti da tronchi collettori che

decorrono insieme alla vena dorsale profonda del pene, e terminano nei linfonodi inguinali

superficiali; alcuni vasi linfatici possono raggiungere direttamente i linfonodi inguinali profondi

o quelli iliaci esterni, attraverso l’anello femorale

- il pene è costituito da strutture erettili e da una serie di involucri che le circondano

- le strutture erettili sono rappresentate dai corpi

cavernosi del pene e dal corpo spongioso del pene:

costituiscono la radice del pene,

corpi cavernosi → ciascuno a livello di un ramo

ischiopubico, alla cui superficie

interna aderiscono intimamente;

sono contenuti nello spazio

superficiale del perineo (loggia

peniena) dove, nella superficie

non aderente al ramo ischiopubico, sono rivestiti dal rispettivo muscolo

ischiocavernoso; anteriormente alla sinfisi pubica i due corpi cavernosi

vengono in contatto l’uno con l’altro, lungo la linea mediana, risultando

fusi tra loro grazie a un setto, il setto del pene; hanno globalmente

una lunghezza di 15-16 cm a riposo a 20-21 cm in erezione; dalla

fusione dei due corpi cavernosi risultano, sulla faccia dorsale, un solco

nel quale decorre la vena dorsale profonda del pene e, sulla faccia

ventrale, una doccia larga e profonda che viene occupata dal corpo

spongioso del pene; l’estremità anteriore di ciascun corpo cavernoso

termina con un apice smusso incappucciato dal glande del pene;

durante l’erezione la tonaca albuginea viene stirata e si assottiglia

comprimendo i corpi cavernosi e contribuendo al mantenimento

dell’erezione; al di sotto della tonaca albuginea si trova il tessuto

cavernoso vero e proprio, rappresentato da un sistema di trabecole

che circoscrivono lacune venose dette

cavernule rivestite da endotelio e

ampiamente comunicanti tra loro (le

trabecole costituiscono un’impalcatura

tridimensionale apparentemente

disordinata nella quale, oltre a fibre

collagene ed elastiche, sono presenti

ricchi intrecci di cellule muscolari; le

cavernule sono rifornite da un sistema di

piccole arterie sinuose, le arterie elicine, e presentano in posizione

sottoendoteliale dei cuscinetti intimali principalmente costituiti da

cellule muscolari che sporgono nel lume, e che, in condizioni di riposo,

limitano il riempimento delle cavernule stesse)

inizia in corrispondenza dello spazio o loggia superficiale del perineo

corpo spongioso → con un’estremità ingrossata, il bulbo del corpo spongioso, nel quale

penetrano obliquamente i dotti escretori delle ghiandole bulbouretrali

e l’uretra, che a questo livello compie la curva sottopubica e presenta

una dilatazione (fossa del bulbo); il bulbo, a partire dal centro

tendineo del perineo, si dirige in avanti e verso l’alto, applicato alla

faccia inferiore del diaframma urogenitale, ed è rivestito sulla faccia

inferiore e sulle facce laterali dai muscoli bulbospongiosi che si

riuniscono in un rafe lungo la linea mediana; davanti alla sinfisi pubica

continua nella porzione media, che assume una forma cilindrica e si

va a collocare nella doccia mediana sulla superficie ventrale dei corpi

cavernosi; in prossimità dell’estremità distale del pene il corpo

spongioso si espande a costituire il glande del pene che va a

incappucciare l’apice dei corpi cavernosi; il corpo spongioso ha una

struttura molto simile a quella dei corpi cavernosi (la tonaca

albuginea è molto più sottile con fibre elastiche più abbondanti; le

trabecole connettivali, prive di elementi muscolari, sono più sottili

delimitando cavernule di minori dimensioni; alla periferia del corpo

spongioso giungono rami arteriosi provvisti di cuscinetti intimali

muscolari, mentre in corrispondenza del glande si trovano lacune

venose ampie e flessuose circondate da fascetti di cellule muscolari)

- gli involucri del pene sono rappresentati dall’esterno all’interno dalla cute, dallo strato

sottocutaneo e dalla fascia del pene:

è rappresentato dalla tonaca dartos e dallo strato sottodartoico,

tessuto sottocutaneo → in continuità con i corrispondenti strati dello scroto (la tonaca

dartos, o fascia di Colles, è ricca di cellule muscolari con

andamento prevalentemente longitudinale aderenti al derma

sovrastante; lo strato sottodartoico, formato da tessuto connettivo

lasso e privo di tessuto adiposo, rappresenta il piano di

scivolamento della cute)

è prevalentemente di natura elastica e poggia

fascia del pene (o fascia di Buck) → direttamente sulle strutture erettili attorno alle

quali costituisce una guaina comune, aderente

- a livello della zona di passaggio tra parte

fissa e parte libera il pene è fissato,

tramite un sistema di sospensione, alla

sinfisi pubica e alla linea alba della parete

anteriore dell’addome: la parte più

superficiale di questo sistema di

sospensione è data dal legamento

fundiforme del pen

Dettagli
A.A. 2023-2024
103 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mariagiovannaproietti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Campus Bio-medico di Roma o del prof Carotti Simone.