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EFFETTO SERRA

Consente alla terra di trattenere parte dell’energia solare, limitare l’escursione termica, permettere una

temperatura mite e creare le condizioni per la formazione dell’acqua. Parte dell’energia radiante proveniente

dal sole viene riflessa dall’atmosfera; una parte riesce ad attraversare l’atmosfera, raggiungere la superficie

terrestre e scaldare terra e mari. La terra non trattiene tutta questa energia e una parte di essa viene riflessa

sottoforma di radiazioni infrarosse. Queste, a loro volta, in parte sfuggono e in parte vengono trattenute

dall’atmosfera.

La capacità dell’atmosfera di trattenere radiazioni infrarosse dipende dalla presenza di alcuni gas (gas ad effetto

serra) che, per la loro conformazione asimmetrica, sono penetrabili dai raggi solari, ma sono in grado di

trattenere raggi infrarossi.

Il riscaldamento globale è causato da una eccessiva concentrazione nell’atmosfera di gas ad effetto serra.

L’aumento dell’emissione e, quindi, della concentrazione di questi gas nell’atmosfera, rispetto ad una

concentrazione normale, è legato ad eventi naturali (es. eruzione dei vulcani) e alle attività antropiche.

L’effetto serra riguarda l’accumulo in atmosfera di gas climalteranti prodotti dal settore zootecnico. L’aumento

dei gas serra provoca il riscaldamento globale quindi l’aumento della temperatura terrestre. L’effetto serra è

un fenomeno che è stato essenziale per lo sviluppo della vita sulla terra (riducendo l’escursione termica tra

giorno e notte e tra le stagioni, questo indispensabile per lo sviluppo dell’acqua e quindi la vita), la terra viene

irradiata dalle radiazioni solari e riscaldata e poi restituisce parte dell’energia assorbita sottoforma di radiazioni

a infrarosso, le radiazioni restituite però vengono in parte trattenuti dall’atmosfera stessa e portano a un

aumento della temperatura. Questo equilibrio viene alterato quando le attività antropiche aumentano la

concentrazione di questi gas in atmosfera. Se aumenta la concentrazione di ques4 gas succede che vengono

trattenute più radiazioni e aumenta la temperatura. I gas climoalteranti sono vapore acqueo (principale), CO2,

metano, protossido di azoto, esafluoruro di zolfo, idroclorofluorocarburi. Il vapore acqueo è il più importante

contributore dell’effetto serra ed è una conseguenza dello stesso perché si forma in seguito all’evaporazione

dell’acqua, gli altri gas sono determinati dall’attività gas serra

2%

4%

dell’uomo e attività zootecnica. 8% 60%

GAS CLIMAALTERANTI/GAS

SERRA/Ghg: vapore acqueo

vapore acquo (H O)

ô 2 anidride carbonica

26%

anidride carbonica (CO )

ô 2 ozono

metano (CH )

ô 4 metano

protossido di azoto (N O)

ô 2 N2O

esafluoruro di zolfo (SF6)

ô idroclorofluorocarburi (HcFc)

ô

Il più importante contributore all’effetto serra Ghg è il vapore acqueo. Tuttavia, esso non è preso in

considerazione nel protocollo di Kyoto del 1997, in quanto la sua formazione è una CONSEGUENZA del

6

riscaldamento globale e non la causa. Esso si forma a seguito di evaporazione dell’acqua, che richiede energia.

Se aumenta la temperatura terrestre, aumenterà l’evaporazione dell’acqua e, quindi, la concentrazione di

vapore acqueo.

Gli altri gas, invece, seppur in concentrazioni minori rispetto al vapore acqueo, DETERMINANO i processi

di riscaldamento e raffreddamento. Alcuni di questi gas hanno una vita che dura anni o, addirittura, millenni e,

pertanto, possono mescolarsi molto bene nell’atmosfera.

Ciò significa che l’azione di perturbazione del clima è globale e indipendente dal sito di emissione del

gas.

GWP, il Global Warming Potential

È il rapporto tra la capacità di un chilo di gas effetto serra di assorbire radiazioni infrarosse e quella di

un chilo di CO . Un chilo di metano trattiene il 25 volte in più di radiazioni infrarosse rispetto un chilo di

2

CO ; quindi, impatta di più rilasciare un chilo di metano rispetto un chilo di CO . Utilizzando il GWP posso

2 2

esprimere le emissioni di tutti i gas in termini di CO equivalenti; quindi, con un unico numero posso esprimere

2

le emissioni di tutti i gas serra.

La tabella riporta il valore di anidridi equivalenti per i singoli gas serra. La tabella però, ad oggi è ancora in

fase di studio e di discussione in quanto ci sono dei dubbi sui valori attribuiti di CO equivalenti ai singoli gas

2

serra

Esempio di calcolo:

Emissioni di 2 kg di CO + 1 kg di CH + 1 kg di

2 4

N O = 2 + 1 x 25 (GWP CH4) + 1 x 298 (GWP

2

N2O) = 325 Kg CO2-eq

Scientificamente l’effetto serra è vero? Dopo il

1960 si è registrato un aumento di CO in atmosfera con un relativo aumento esponenziale della temperatura

2

terrestre.

Il grafico di fianco riporta i possibili scenari futuri

riguardanti l’aumento delle temperature. Ci sono

diversi scenari, quello rosso è lo scenario peggiore

dove c’è un aumento eccessivo (4 gradi e mezzo

rispetto alla temperatura media registrata) di

temperature terrestre per il 2100. Altri scenari

prevedono un aumento di +2 gradi e mezzo per il 2100.

Lo scenario migliore prevede un aumento di meno di 2

gradi per il 2100 (linea blu). I scenari possibili però

riguardano la linea azzurra e arancione.

I vari scenari dipenderanno dalle scelte politiche a

livello mondiale 7

Degli studi hanno rilevato emissioni antropiche pari a circa 49 giga tonnellate di CO equivalenti, di queste

2

7,1 giga tonnellate sono legate all’allevamento animale quindi al settore zootecnico (14,5%), per questi studi

sono stati valutati gli impatti a monte (produzione del mangime), durante l’allevamento e post allevamento

(trasformazione). Al 2023 questi dati sono stati aggiornati.

Ci sono 4 fasi della produzione zootecnica che contribuiscono alla formazione di gas a effetto serra: la

produzione dei mangimi, la produzione delle strutture e delle attrezzature, l’allevamento e il post allevamento

(trasformazione).

Fase di produzione a monte (per produrre i mangimi/feed): quello che in questa fase porta alla produzione di

gas serra sono l’utilizzo dei terreni agricoli e dei fertilizzanti, utilizzo di pesticidi, trasporto e utilizzo di energia,

vengono prodotti anidride carbonica, protossido di azoto e metano.

Allevamento in senso stretto: anche in questa fase abbiamo una grande emissione di gas effetto serra. Si

produce metano e protossido di azoto.

Fase di trasformazione: in questa fase la produzione di gas serra è molto limitata rispetto alle altre due fasi.

Si produce anidride carbonica.

Quindi se si vuole ridurre l’impatto ambientale dovuto all’emissione di questi gas effetto serra le fasi sulle

quali bisogna agire sono la produzione di mangime e dell’allevamento a senso stretto

Agricoltura: sia zootecnica che agronomica

Una pubblicazione del 2013 porta come valore totale di emissione antropica 49 giga tonnellate, contro quelle

dell 2015 pari a 50-52 giga tonnellate, mentre le emissioni legate all’allevamento animale sono pari a 7,1 giga

tonnellate (circa il 14,5) di CO eq.

2

L'articolo del 2015 mette che le emissioni totali di origine antropica sono pari a 50 52 giga tonnellate di CO

2

eq. Le emissioni del settore agricolo (sia filiera animale che vegetale) è di 16 giga tonnellate (30% del totale),

mentre le emissioni della filiera zootecnica sono da 6 a 8 giga tonnellate, questi sono tra il 38 e il 50% delle

emissioni del settore agricolo.

Le differenze rispetto alla pubblicazione precedente del 2013 non vanno intese come un cambiamento ma i

cambiamenti sono principalmente dovuti all’utilizzo di un sistema di calcolo diverso

8

Delle 6-8 giga tonnellate emesse dalla filiera zootecnica il 62% è di origine bovina, quindi, deriva da

allevamenti bovini (da latte e da carne), l’altra specie che contribuisce molto dopo i bovini sono i suini (14%).

Guardando invece i prodotti delle 6-8 giga tonnellate di gas serra emessi il 67% è legato alla produzione di

carne di tutte le specie, ma quella che contribuisce maggiormente è quella bovina. Delle 6-8 giga tonnellate il

30% deriva dalla produzione di latte.

Processi che contribuiscono alla produzione di gas a effetto serra: tra i processi che generano quelle 6-8

giga tonnellate di gas effetto serra il principale è la fermentazione da parte dei ruminanti.

Le emissioni di gas effetto serra per tipologia di gas: il principale gas prodotto dal settore zootecnico è il

metano (54%), quindi più della metà dei gas prodotti dal settore zootecnico è metano. Poi c’è un 31% di CO2

e 15% protossido di azoto.

In Europa l’andamento della produzione dei gas effetto

serra è in calo (in generale). Il settore che maggiormente

contribuisce alla formazione di gas effetto serra a livello

europeo è la produzione di energia, il settore industriale e

il trasporto.

Dal 2015 al 2016 i paesi dove c’è stato un aumento della

produzione di gas effetto serra sono quei paesi dove

tutt’ora si sta verificando un grande sviluppo

dell’industria (Polonia, Finlandia, Spagna...). In altri stati

invece c’è stata una riduzione della produzione dei gas

effetto serra come in Gran Bretagna. 9

Il settore agricolo in Europa

Il settore agricolo (zootecnico e vegetale) in Europa contribuisce per il 10,35% alla emissione di gas serra. Poi

il settore agricolo viene diviso in diversi processi ovvero gestione del suolo (tutti i processi che vengono

applicati ai terreni agricoli, sia per la produzione di vegetali che produzione di mangimi). Del 10,35% la metà

è legato a processi di gestioni dei

terreni agricoli. Di questo 10,35% il

3,4% sono legati alle fermentazioni

enteriche; quindi, si tratta di un

processo strettamente zootecnico.

Del 10,35% l’1,73% è legato alla

gestione dei reflui, sempre un processo

strettamente zootecnico), queste

percentuali comunque dipendono

dallo sviluppo del settore nei vari paesi

europei.

Le riduzioni di emissioni di gas effetto

serra tra il 1990 e il 2012 in generale

hanno interessato tutti i paesi Europei, l’unico paese che non ha avuto questa riduzione è la Spagna. Questo

significa che in Europa si sta facendo qualcosa per ridurre la produzione di gas effetto serra in ambito agricolo

e zootecnico, e si sono raggiunti risultati positivi.

La Situazione in Italia

Il settore agricolo incide per il 7% all’emissione dei

gas effetto serra. I processi a livello agricolo che

contribuiscono a questo 7% sono per il 47%

fermentazione enterica dei ruminanti (quasi la

metà).

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
20 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/19 Zootecnica speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alpha2314 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi e tecnologie per una zootecnia sostenibile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Malacarne Massimo.