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OSSA
- l’arto superiore si compone di due parti ossee, la cintura o cingolo pettorale, comprendente la
clavicola e la scapola, e la parte libera dell’arto superiore, comprendente l’omero, il radio,
l’ulna e le ossa della mano
- lo scheletro della spalla è costituito dalla clavicola e dalla scapola, quello del braccio dall’omero,
quello dell’avambraccio da radio e ulna e quello della mano da 27 ossa riunite in tre complessi
ossei rappresentati dalle ossa del carpo, dalle ossa metacarpali e dalle falangi
Clavicola - osso pari e simmetrico, allungato e
incurvato a S
- è posta, quasi orizzontalmente, alla
base del collo: costituisce in questo
modo un appoggio che rinforza la
spalla, consentendo all’arto superiore di
pendere dalla spalla e trasmettendo
parte del peso dell’arto allo scheletro
assiale
- malgrado la sua forma allungata non può essere considerata un osso lungo, sia perché contiene
una cavità midollare sia perché la sua ossificazione avviene con modalità simili a quelle
propria delle ossa piatte (ossificazione membranosa)
- è posta tra il manubrio dello sterno e l’acromion della scapola
- presenta un corpo e due estremità, una sternale e una acromiale
- presenta due facce, una superiore (rugosa) e una inferiore (liscia), e due margini, uno anteriore
e uno posteriore
- sulla faccia superiore si inseriscono i
muscoli deltoide e trapezio; nella faccia
inferiore è visibile centralmente il
solco per il muscolo succlavio,
medialmente l’impronta del legamento
costoclavicolare, lateralmente il
tubercolo o tuberosità conoide, che dà
attacco al legamento coracoclavicolare
(connette la clavicola alla superficie
superiore della prima costa e della relativa cartilagine), e la linea trapezoidea, a cui si
inseriscono i legamenti trapezoide e conoide; i due terzi mediali del margine anteriore
forniscono inserzione al capo clavicolare del muscolo grande pettorale; sulla metà mediale dei
due terzi mediali della faccia superiore si inserisce il muscolo sternocleidomastoideo; la
porzione inferiore dei due terzi mediali della faccia posteriore dà attacco alle fibre laterali
del muscolo sternoioideo
- l’estremità sternale termina con la faccetta articolare sternale, a forma di triangolo, con la
base superiore che si articola con il manubrio dello sterno; l’estremità acromiale presenta la
faccetta articolare acromiale, appiattita e rivolta posteriormente, che si articola con
l’acromion della scapola
Scapola
- osso piatto, largo,
triangolare, pari e
simmetrico
- è posta sulla superficie
posterolaterale del torace,
dove ricopre le coste dalla
terza alla settima
- ha una faccia costale,
rivolta anteriormente, e una
faccia dorsale, tre margini
(superiore, mediale e laterale)
e tre processi (la spina della
scapola, l’acromion e il processo coracoideo)
- la faccia costale è concava e presenta la fossa
sottoscapolare da cui origina il muscolo sottoscapolare;
la faccia posteriore è divisa da un robusto rilievo
trasversale (la spina della scapola) in una fossa
sopraspinata, da cui origina il muscolo sopraspinato, e
la fossa infraspinata, da cui origina il muscolo
infraspinato
- il margine superiore è affilato e presenta
lateralmente l’incisura della scapola (viene trasformata
in un foro dal legamento trasverso superiore della scapola, e dá passaggio al nervo
soprascapolare), in prossimità della quale origina il muscolo omoioideo; il margine mediale è
appiattito e parallelo alla colonna vertebrale, e vi si inseriscono il muscolo elevatore della
scapola, il piccolo romboide e il grande romboide; il margine laterale è arrotondato e obliquo, e
in alto termina con il tubercolo infraglenoideo, che dá origine al muscolo tricipite brachiale
- l’angolo superiore è appuntito e dá origine al muscolo elevatore della scapola; l’angolo laterale
corrisponde alla cavità glenoidea (superficie ovale e concava, rivestita di cartilagine, per
l’articolazione con la testa dell’omero, sopra alla quale è visibile il tubercolo sopraglenoideo da
cui ha origine il bicipite brachiale; è separata dal corpo della scapola mediante una
porzione detta collo della scapola); l’angolo inferiore è arrotondato e si trova a livello della
settima costa
- la spina della scapola forma una sporgenza sulla porzione superiore della faccia posteriore e
ha una forma triangolare, e vi si originano i muscoli sopraspinato, infraspinato e deltoide;
l’acromion si proietta in avanti dall’estremità laterale della spina della scapola, e presenta la
faccetta articolare clavicolare per l’articolazione con la clavicola; il processo coracoideo origina
dal margine superiore è si proietta in avanti, e dá inserzione ai muscoli piccolo pettorale,
coracobrachiale e bicipite brachiale
Omero - è l’osso più lungo dell’arto
superiore
- è costituito da un corpo
(diafisi) e due estremità
(epifisi), prossimale e
distale
- l’estremità prossimale è
articolata, mediante
un’enartrosi, con la cavità
glenoidea della scapola,
mentre l’estremità distale
si articola con l’ulna e il
radio nell’articolazione del
gomito
- nella sua metà prossimale, il corpo ha una sezione cilindrica, che diventa triangolare nella
metà distale; nel corpo si possono descrivere tre facce, anteromediale, anterolaterale e
posteriore, e due margini, laterale e mediale
- la faccia anterolaterale presenta nel mezzo una rugosità triangolare (tubercolositá deltoidea),
per l’inserzione del muscolo deltoide; la faccia anteromediale presenta la prosecuzione del solco
bicipitale; la faccia posteriore è la più estesa ed è occupata per la maggior parte dal capo
mediale del muscolo tricipite brachiale
- l’estremità prossimale è voluminosa e continua a livello del collo chirurgico; presenta un’ampia
superficie emisferica rivestita di cartilagine ialina (testa dell’omero), rivolta in alto, che si
articola con la cavità glenoidea della scapola; la testa dell’omero forma meno della metà di una
sfera, e termina con un restringimento detto collo anatomico, che indica il limite di attacco
della capsula dell’articolazione glenomerale; lateralmente al collo anatomico è visibile un grosso
rilievo (tubercolo maggiore) che presenta tre faccette (faccetta superiore per l’inserzione del
muscolo sopraspinato, media per il muscolo infraspinato e inferiore per il piccolo rotondo); è
presente anche un secondo rilievo (tubercolo minore) che dá inserzione al muscolo
sottoscapolare; tra i due turbercoli è visibile una profonda doccia, il solco intertubecolare
- l’estremità distale è allargata e appiattita e presenta porzioni articolari e non articolari: le
porzioni non articolari sono rappresentate da due rilievi, gli epicondili laterale e mediale, e dalle
fosse olecranica, radiale e coronoidea; la porzione inferiore dell’epicondilo mediale fornisce
origine al gruppo dei muscoli flessori dell’avambraccio; l’epicondilo laterale invece presenta
un’area per l’origine dei muscoli estensori; tra gli epicondili si trova il condilo dell’omero,
una superficie articolare per l’articolazione con il radio e l’ulna
Radio
- osso pari e simmetrico
- è l’osso laterale dell’avambraccio
- prossimalmente si articola con il condilo omerale e
con l’ulna e distalmente con le ossa del carpo
- si possono descrivere un corpo e due estremità, una
prossimale e una distale
- il corpo è prismatico triangolare e presenta tre
facce (anteriore, posteriore e laterale) separate da
tre margini (anteriore, posteriore e interosseo): la
faccia anteriore presenta la tuberositá del radio, che
dà inserzione al tendine del bicipite brachiale; la
faccia laterale è convessa e, nel punto di mezzo,
presenta una superficie rugosa (tuberosità pronatoria)
per l’inserzione del muscolo pronatore rotondo; la
faccia posteriore è arrotondata sopra e pianeggiante ·
E
sotto; i margini anteriore e posteriore sono
arrotondati, mentre il margine interosseo dà inserzione alla membrana interossea (che connette
il radio all’ulna) ed è acuto e si biforca distalmente per delimitare l’incisura ulnare
- l’estremità prossimale comprende la testa del radio (di forma discoide), il collo del radio e
la tuberosità del radio: la testa è completamente rivestita di cartilagine ialina, la sua
superficie superiore è concava e forma la fossetta articolare che si articola con il capitello
dell’omero, mentre il contorno della testa forma la circonferenza articolare che si articola
con l’ulna
- l’estremità distale è più voluminosa di quella prossimale ed è appiattita: la sua superficie
distale, rivestita da cartilagine, è occupata dalla faccia articolare carpale, che è divisa in due
aree, mediale e laterale (la porzione laterale è triangolare e si articola con l’osso scafoide,
mentre la porzione mediale è quadrangolare e si articola con l’osso semilunare); la superficie
anteriore è liscia è leggermente concava; la superficie posteriore presenta i solchi per i
tendini dei muscoli estensori (questi solchi sono separati da creste, di cui la più sporgente
forma il tubercolo dorsale); sulla faccia mediale si trova l’incisura ulnare che, rivestita da
cartilagine, si articola con l’ulna
Ulna
- è un osso lungo, pari e simmetrico
- si compone di un corpo e due estremità, una prossimale
e una distale
- prossimalmente si articola con l’omero e con la
circonferenza articolare del radio, distalmente con
l’incisura ulnare del radio e in modo indiretto con
l’osso piramidale
- il corpo è prismatico triangolare nella parte prossimale
e tende a diventare cilindrico in quella distale; in esso
si possono distinguere tre facce, anteriore, posteriore e
mediale (la faccia anteriore è per la maggior parte
incavata e sono visibili alcune rugosità per le inserzioni
muscolari, al limite con l’estremità superiore presenta
un grosso rilievo detto tuberosità dell’ulna, per
l’inserzione con il muscolo brachiale; la faccia
posteriore è prevalentemente piana e presenta rugosità e linee che danno inserzione ai
muscoli dell’avambraccio; la faccia mediale è piana e in alto è ricoperta dal musco