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Introduzione Equazioni N-S
Ipotesi del Continuo
Il fluido è considerato come un "continuo" se la cella computaz. è molto più GRANDE del cammino libero tra le molecole, in modo da poter trascurare le interazioni molecolari.
NB: Le proprietà macroscopiche (V, P, ρ, T) e le loro derivate spaziali e temporali sono considerate come una media d’insieme delle infinite molecole dentro la cella.
* Tale ipotesi è valida se il numero KNUDSEN è < 0,01
Kn = L/L
- cammino libero tra le molecole
- lunghezza caratteristica della cella
NB: Per Re⬆⬆ il numero di Knudsen si può scrivere come
Kn = Ma/Re ⋅ π√
cp/ cv
- Si possono distinguere 4 regimi in base a Kn:
- CONTINUO → Kn < 0,01
- SLIP FLOW → 0,01 < Kn < 0,1
- DI TRANSIZIONE → 0,1 < Kn < 3
- MOTO LIBERO MOLECOLE → Kn > 3
NB Le eq. N-S sono completamente valide per Kn < 0,01 e producono buoni risultati in SLIP FLOW.
Dal moto di transizione in poi è necessario usare APPROCCI STATISTICI!!
es. [Flussaggio iniettore GDI]
- DISTACCO DI VENA
- Si formano dei vortici con forte depressione (Pass = 5 ÷ 100 Pa) e basse temperature
- Aumenta notevolmente cammino libero molecolare e con esso anche il n° KNUDSEN che può diventare > 0,01
N-S: CONSERVAZIONE QUANTITA' MOTO
1) Tasso variazione q.ta moto dentro al VC
∫ (DMi/Dt) = ∂/∂t ∫ Mi + div (∫ ũ Mi)
∫ (DMj/Dt) = ∂/∂t ∫ Mj + div (∫ ũ Mj)
∫ (DMk/Dt) = ∂/∂t ∫ Mk + div (∫ ũ Mk)
2) Somma forze su particella fluida
NB Convenzione
- PRESSIONE → + se COMPR.ESSIVA
- SF. VISCOSI → + se TENSIVI
1 faccia su cui esercita
direzione lungo cui esercita
τij + ∂Ikj/∂xj 1/2 δxj
p - ∂P/∂xi 1/2 δxi
τki - ∂Iki/∂xk 1/2 δxk
GENERICA EQ. TRASPORTO
costante diffusività
Variazione nel tempo di φ nel CV
Trasporto CONVETTIVO di opera del campo veloc.
Trasporto DIFFUSIVO A GRADIENTE per differente concentrazione
Pozzo o Sorgente generazione o consumo della proprietà φ
METODO AI VOLUMI FINITI
Metodologia:
- Divido il dominio in CV
- Integro le eq. differenziali nel CV e applico Th. Convergenza
- Per valutare termini derivativi servono i valori sulle facce del CV
- assunzioni sulle variazioni!
- Ottengo set equazioni algebriche lineari
- 1 per ogni CV
- Risolvo iterativamente o simultaneamente.
Convergenza
- A convergenza:
- le eq. conservazione sono soddisfatte in ogni cella
- la soluzione NON cambia eseguendo altre iterazioni
- i residui hanno un valore sufficient. basso
DEF. Residui
RP = | aP φP - Σnb anb φnb - b |
Residui normaliz.
RP, scaled = | aP φP - Σnb anb φnb - b | / | aP φP |
Residui sul dominio
Rφ = Σcelle | aP φP - Σnb anb φnb - b | / Σcelle | aP φP |
Interpolazione e Differenziazione
- Operazioni necessarie per conoscere i valori delle proprietà φ e del loro gradiente ⟂ facce.
- Io ordine upwind (UDS)
- Differenze centrate (CDS)
- IIo ordine upwind
NB I metodi di ordine superiore sono PIÙ ACCURATI ma MENO STABILI (→ meno DIFFUSIVI)
→ La miglior combinazione è iniziare il calcolo con il metodo UPWIND 1º ordine e poi passare per alcune iterazioni al metodo UPWIND 2º ordine.
NB Lo schema CDS alle differenze finite viene impiegato nelle LES, avendo l'accortezza di impostare una griglia tale che PeFUL/D < 1
PROPRIETÀ SCHEMI NUMERICI
- CONSERVATIVITÀ: le equazioni di conservazione in termini globali devono essere soddisfatte
- LIMITATEZZA: i valori devono rispettare limiti realistici
- TRASPORTATIVITÀ: la diffusione lavora in tutte le direzioni ma la convezione solo nella direzione del flusso
- Al crescere di Re, si dilata il range di strutture di moto presenti nel flusso turbolento
- Al crescere di Re, i fenomeni locali diventano sempre più piccoli
1a Ipotesi Kolmogorov
- In una struttura turbolenta omogenea (con stessa en. cinetica turbolenta dello spazio) i vortici tendono ad essere statisticamente isotropi alle piccole scale
- Identifichiamo la scala lEI=ρ1/6 al di sotto della quale i vortici sono isotropi
L per l < lEI → Universal Equilibrium Range
2a Ipotesi Kolmogorov
- In tutti i flussi turbolenti, al di sopra di una lunghezza lDI = 60. ηg i vortici sono indipendenti da ν
- lDI < l < lEI : Inertial Subrange (effetti viscosi trascurabili)
- l < lDI : Dissipation Subrange (effetti viscosi non trascurabili)
EQUAZIONI FAVRE
- Consideriamo N-S per fluido comprimibile
- Media Reynolds: per ρ e p
- Media Favre: per Mi e eo
∂p/∂t + ∂(ρ~uč) / ∂xi = 0
∂(ρ¯ ủi ūi) / ∂t + ∂/∂xj (ρ¯ûiûj + μ'ᵢ μ'ᵢ) = ∂pδᵢⱼ/∂xj + ∂τiⱼ/∂xj
∂(ρ¯ ẽo) / ∂t + ∂/∂xj (ρ¯ûiẽo + μ"ᵢ ẽo") = -∂ñ p/∂xj μ'ᵢ p ∂xj
+ ∂Miτiⱼ/∂xj - ∂qj/∂xj
con: ẽo = ẽ + ũk ũk / 2 + K
ḣ = ḽo + p / ρ
- Esiste una famiglia di modelli di turbolenza che mirano a risolvere i termini degli stress turbolenti introducendo un'equazione di trasporto per ciascuno di essi
- REYNOLDS STRESS MODEL (RSM)
Rea1izzabilita' Modello Turbolenza
- Prevede 2 condizioni :
- Le componenti degli stress turbolenti sono non-positive.
- La disuguaglianza di Schwarz deve essere verificata per ogni quantità che rappresenta una fluttuazione.
- "covarianza < prodotto varianze"
- Vengono introdotte delle varianti al modello K-E che non sempre rispetta le 2 condizioni :
- REALIZABLE K-E : mira a garantire il rispetto dei due criteri. Ap diventa funzione del campo di moto. Viene modificato l'equilibrio turbol.
- K-E RNG : Si adotta un procedimento matematico che porta ad una nuova equazione per E che è diversa punto per punto.