T B
fusione di B
: temperatura di
T A
fusione di A
L: fase liquida
S: fase solida
L+S: fase bifasica
Al di sopra della linea del liquidus, le leghe sono in fase liquida, qualsiasi sia la loro
composizione percentuale.
Analogamente, al di sotto della linea e del solidus, la lega e allo stato solido.
Costituiscono un sistema omogeneo, in quanto nel reticolo cristallino si trovano sia
atomi di A che atomi di B (dunque sia atomi del solvente, che atomi del soluto). Essi
pertanto costituiscono una soluzione, dunque una miscela monofasica allo stato solido.
Dato che al variare delle quantità percentuali di un elemento e pertanto anche la
necessaria variazione del secondo elemento, solvente e soluto si sostituiscono,
dunque LA SOLUZIONE SOLIDA È SOSTITUZIONALE. Inoltre, a livello macroscopico non
si notano variazioni, questo perché l’atomo interstiziale può avere per definizione
solamente determinate dimensioni.
REGOLE DI LETTURA DIAGRAMMA DI STATO
Data una Lega di una certa composizione, una volta fissata la temperatura, se il punto
rappresentativo cade in un campo monofasico, l'unica fase presente ha la stessa
composizione della lega.
Se il punto rappresentativo della Lega cade in un
campo bifasico, si traccia una linea orizzontale fino
ad incontrare i confini del campo bifasico. Dai punti
di intersezione si tracciano due linee verticali e
sull'asse delle ascisse si leggono le composizioni
delle due fasi in equilibrio.
e costituiscono le quantità delle fasi,
m m
S L
x x
mentre e le composizioni delle fasi.
S L
REGOLA DELLA LEVA Il calcolo delle quantità relative delle due
fasi in equilibrio è leggermente più
complesso.
Il segmento verticale, già tracciato, divide
quello orizzontale in due parti, le lunghezze
sono inversamente proporzionali alle
quantità delle due fasi precedenti.
Per la conservazione della massa totale e di quella del componente B si deve avere:
Sostituendo nella prima equazione si ha:
Ovvero:
Da cui: REGOLA DELLA LEVA
Applicando la regola del componendo alla precedente si ha anche:
DIAGRAMMI DI STATO A COMPLETA INSOLUBILITA’ ALLO STATO SOLIDO
La completa immiscibilità di
un solido è un caso limite,
difatti vi è sempre una
piccola percentuale di
solubilità per ogni materiale.
Quando però tale
percentuale risulta essere
particolarmente bassa, si
può considerare nulla.
In tal caso, in accordo anche con la legge di Raoult (ossia che la lega sia solubile allo
stato liquido e insolubile allo stato solido), verifichiamo un abbassamento continuo
della linea del liquidus, mentre la linea del solidus risulta essere orizzontale e passante
T
per .
B T
Al di sotto delle temperatura vi è il cosiddetto TETTO SOLIDO (A+B),dove è
B
possibile trovare entrambi i materiali allo stato solido. Otteniamo dunque una miscela
meccanica, nella quale i reticoli sono separati, poiché insolubili e non formano
pertanto un sistema omogeneo. In altre parole, il RETICOLO DI A E IL RETICOLO DI B SI
FORMANO SEPARATAMENTE. + +C
V F=N
Considerando la legge di Gibbs, abbiamo che:
Dove:
- N (numero di variabili fisiche) = 1 (temperatura)
- C (numero di componenti) = 2
⟹V + +C
F=3=N
Ma se a temperatura costante la varianza (V) è nulla, vale che F = 3, ossia vi sono 3
fasi finché non solidifica completamente.
DIAGRAMMA DI STATO A COMPLETA INSOLUBILITA’ ALLO STATO SOLIDO (EUTETTICA)
se ciascuno dei due
componenti abbassa il punto
di solidificazione dell’altro, le
linee del liquidus si
intersecano in un punto,
detto PUNTO EUTETTICO.
La composizione della lega in
tale punto è detta
composizione eutettica e la
T
temperatura è la
E
temperatura eutettica. Essa è
la minima temperatura di
esistenza della fase liquida.
Una lega a composizione eutettica fonde alla temperatura più bassa di tutte le altre
leghe dello stesso sistema. T
La linea del solidus è orizzontale e passa per la temperatura .
E
La lega eutettica solidifica a temperatura costante e più bassa rispetto leghe di altre
composizioni e ciò è una anomalia.
In generale la lega solidifica formando una STRUTTURA ORDINATA. Per STRUTTURA, si
intende la disposizione delle fasi:
- FASE LIQUIDA;
- DUE DISTINTE FASI SOLIDE.
Per le leghe eutettiche, la solidificazione non avviene secondo una disposizione
→ STRUTTURA ORDINATA
casuale dei reticoli, ma in modo ordinato .
Pertanto, parliamo di STRUTTURA EUTETTICA, ovvero due fasi solide distinte, che
formano un sistema eterogeneo. Nel punto eutettico, verifichiamo che
coincidono la linea del liquidus di destra e di
sinistra, per cui si ha una simultanea
solidificazione dei componenti A e B.
Finché è presente il liquido, la temperatura di
solidificazione rimane costante.
Infatti sono presenti le due fasi solide A e B ed una fase liquida ed applicando la
=2+1−3=0
V
regola delle fasi (o legge di Gibbs), otteniamo che: .
Il sistema è pertanto definito zerovariante, ovvero somministrando o sottraendo
piccole quantità di calore si ha solo una variazione delle quantità relative delle fasi
presenti.
In generale, la lega eutettica si presenta esclusivamente dove si trovano due materiali
solidi distinti nelle leghe.
Inoltre, la lega sulla sinistra è detta IPOEUTETTICA, mentre la lega sulla destra è detta
IPEREUTETTICA.
DIAGRAMMI DI STATO A PARZIALE SOLUBILITA’ ALLO STATO SOLIDO
α β
- e rappresentano le
zone di solubilità del
diagramma.
α
- che coincide con la
SOLUZIONE SOLIDA DI SOLUTO
(B) E SOLVENTE (A).
β
- che coincide con la
SOLUZIONE SOLIDA DI SOLUTO (A) E SOLVENTE (B).
α β
- Le zone e sono CAMPI MONOFASICI, dunque costituiscono un’unica
fase solida.
α β
- La zona + determina un CAMBO BIFASICO, pertanto allo stato solido
α β
e NON SONO MISCIBILI. Tale zona è definita dalle LINEE DEL SOLVUS.
- L’intersezione tra linea del solvus e la percentuale minore di B rappresenta la
MINIMA SOLUBILITA’ DI B IN A, A 0°C.
- L’intersezione tra linea del solvus e la percentuale maggiore di B rappresenta la
MINIMA SOLUBILITA’ DI A IN B, A 0°C.
- La x rappresenta LA MASSIMA SOLUBILITA’ DI B IN A ALLA TEMPERATURA
EUTETTICA (analogamente per la seconda x, in B).
Considero la lega di composizione
eutettica ad una temperatura
leggermente superiore della
temperatura eutettica. Otteniamo che
la lega è in fase liquida (L). L+α β
Per la temperatura eutettica, vi sono invece 3 fasi: + α
Per una temperatura minore della temperatura eutettica vi sono due fasi distinte:
β
e . α
Quando la lega eutettica si solidifica, essa darà origine alle due fasi solide distinte
β
e .
Considerando una generica lega, verificheremo che al di sotto della temperatura
eutettica vi sarà la solidificazione della fase liquida (L) della lega. Tale processo
avviene ISOTERMICAMENTE, ossia a temperatura costante, poiché la fase liquida (L) è
costituita dalla lega eutettica.
Considerando una lega 30% B, otteniamo:
α
- è detto PROEUTETTICO, ossia che SOLIDIFICA PRIMA DELLA TEMPERATURA
EUTETTICA
β
- è detta IPEREUTETTICA
Arrivati alla temperatura eutettica la parte liquida solidifica isotermicamente,
portandosi alla composizione eutettica.
DIAGRAMMA DI STATO CON REAZIONE PERITETTICA ⇆
L+α β
Una fase liquida con la fase solida
forma una fase solida ,
α β
completamente diversa dalle
precedenti.
Raggiunta infatti la TEMPERATURA
¿
T
PERITETTICA ( , il liquido e il
P
α
solido solidificano
ISOTERMICAMENTE, dando poi origine
β
al solido .
Tale trasformazione è detta
TRASFORMAZIONE PERITETTICA.
TRASFORMAZIONI ALLOTROPICHE DEL FERRO
Il ferro presenta due forme allotropiche distinte, in quanto cambia il reticolo cristallino
(dunque si considera allo stato solido). La posizione degli atomi del ferro può assumere
dunque due reticoli distinti:
- Otteniamo un reticolo cristallino CUBICO A CORPO CENTRATO (c.c.c.) dalla
temperatura ambiente fino a 911°C e fra 1392°C e 1536°C. A 1536°C vi è la
TEMPERATURA DI FUSIONE DEL FERRO.
- Otteniamo un reticolo cristallino CUBICO A FACCE CENTRATE (c.f.c.) dalla
temperatura di 911°C alla temperatura di 1392°C.
Se non vi fosse la trasformazione del reticolo cristallino, non sarebbe possibile
effettuare determinate lavorazioni e ottenere acciai o altre leghe aventi particolari
caratteristiche e performance.
In definitiva, per TRASFORMAZIONE ALLOTROPICA si intende la VARIAZIONE DEL
RETICOLO CRISTALLINO AL VARIARE DELLA TEMPERATURA. Dunque, vi è una
variazione della dimensione degli atomi interstiziali, ossia della dimensione degli atomi
che si pongono nei siti interstiziali dei reticoli cristallini.
POSIZIONI DEL CARBONIO NEL FERRO c.c.c. E c.f.c.
Nel SITO INTERSTIZIALE TETRAEDRICO Nel SITO INTERSTIZIALE
OTTAEDRICO
' '
=0.291 =0.414
r Fe=¿ r Fe=¿
0.291∙ 0.1241 nm=0.036 nm
0.414 ∙ 0.1241 nm=0.051nm
=0.077
r nm
C
Otteniamo rispettivamente
- FERRITE: con FERRO ALFA E DELTA → Ferrite alfa (tra temperatura ambiente e
911°C);
Ferrite delta (tra 1392°C e 1536°C).
- AUSTENITE: con FERRO GAMMA (tra 911°c e 1392°C).
DIAGRAMMA FERRO-CARBONIO
In questo diagramma non sono riportate le fasi (come negli altri diagrammi), bensì le
strutture.
La percentuale di carbonio arriva al massimo al 6.67%, in quanto al 6.67% di C si
forma il carburo di ferro (cementite), che coincide con la quantità massima.
Le leghe da 0% a 2% sono definite ACCIAI.
Le leghe da 2% a 6.67% sono definite GHISE.
- A 723°C vi è la TEMPERATURA EUTETTOIDICA.
- A 1147°C vi è la TEMPERATURA EUTETTICA.
- A 1492°C vi è la TEMPERATURA PERITETTICA.
La lega eutettica è una ghisa, avente il 4.43% di carbonio.
La prima linea EFB alla temperatura di 1493°C èrappresentativa di una reazione
⇆
liquido+ ferrite δ austenite
eutettica fra fra il liquido e l’austenite:
La seconda linea HKI alla temperatura di 1147°C è rappresentativa di una reazione
eutettica fra il liquido, l’austenite e la cementite:
⇆ (ledeburite)
liquido eutettico austenite+cementite
La terza ed ultima line
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