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Il Giappone

Fu il primo paese ad eguagliare il livello di sviluppo dell'Occidente; la storia giapponese si divide in quattro epoche:

Epoca Tokugawa- (1603-1868): il paese fu governato dallo shogunato dei Tokugawa. Il successo del Giappone affonda le radici nell'epoca Tokugawa anche se il paese avesse molte istituzioni che erano ostili alla crescita economica; il paese era suddiviso in caste e feudi governati da signori denominati "daimyo". I feudi potevano essere confiscati, il che portava insicurezze sul diritto di proprietà ai livelli sociali più alti. Le uniche navi straniere che potevano attraccare nei porti Giapponesi erano quelle provenienti dalla Cina, dalla Corea e dai Paesi Bassi. (restrizioni draconiane)

Inoltre, dato che i salari erano bassi, i giapponesi inventarono tecnologie che intensificavano l'impiego di manodopera al fine di aumentare la produttività della terra, del capitale e dei.

materiali; emigliorarono anche la produttività delle lavorazioni manifatturiere, inquanto i feudatari cercarono di attrarre industrie nei propri fondi esostennero la ricerca per accrescere la produttività. Alcuni esempifurono quello della seta , in cui, inizialmente, si sperimentaronomacchine inglesi che furono però scartate perché costose. Lasperimentazione fu volta a migliorare la produttività della coltura deibachi da seta; anche nelle miniere furono scartati metodi di drenaggio evenne così impiegata molta manodopera per estrarre la massimaquantità di metallo dai minerali. Infine, il sakè è l’eccezione checonferma la regola, in quanto vennero create industrie ad alta intensitàdi capitale solo perché il governo aveva limitato la sua produzione conun massimo di ore di funzionamento delle distillerie. (nacquero cosìgrandi stabilimenti)Però lo sviluppo dell’epoca Tokugawa produsse una

prosperità caratterizzata da una forte disuguaglianza; infatti, nel 17° secolo aumentò la popolazione e la produzione, ma i salari rimasero al livello della mera sussistenza. Nonostante questo, molti godevano di una vita agiata, la speranza di vita migliorava, il tempo libero aumentava e il tasso di scolarizzazione era molto elevato per una società agricola. (più della metà dei maschi adulti erano alfabeti e ciò era dovuto alla commercializzazione)

Il Giappone dell'epoca Tokugawa raggiunse un livello straordinario di competenza tecnica e amministrativa; fu creata la prima fonderia a Nagasaki e le prime fonderie di cannoni.

Epoca Meiji (1868-1905):

- vide la restaurazione dell'imperatore Meiji e l'inizio della modernizzazione economica. Nel 1839 gli inglesi attaccarono la Cina per costringerla a consentire l'importazione di oppio, che era uno dei prodotti più lucrosi della Compagnia delle Indie Orientali. Successivamente alla Cina,

Toccò al Giappone quando nel 1853 gli USA vi giunsero e intimarono al Giappone di porre fine alle sue restrizioni sul commercio estero. Privo di una flotta militare moderna, il Giappone capì che c'era poco da fare e firmò i trattati con gli USA, l'Inghilterra, la Francia e la Russia.

Nel 1867 l'imperatore Meiji ascese al trono e attuò riforme radicali. Tutti i domini feudali furono ceduti all'imperatore e i samurai furono pagati con titoli pubblici; le quattro caste furono abolite e nel 1873 fu introdotta la coscrizione universale e fu creato un esercito di tipo occidentale, limitando i poteri dei samurai.

Nel 1890 fu adottata una costituzione scritta che creò una monarchia costituzionale modellata su quella prussiana.

Lo spirito innovativo si manifestò nella soluzione della misura del tempo e nel 1873 fu completata la prima ferrovia giapponese che portò all'introduzione

dell'orologio occidentale. Il governo Meiji avrebbe voluto sviluppare il paese applicando il modello standard che aveva avuto successo nell'Europa Occidentale e nel Nord America, ma riuscì ad introdurne solamente due dei quattro elementi. Il primo fu la creazione di un mercato nazionale, realizzato abolendo i dazi fra i domini feudali e costruendo una rete ferroviaria; il secondo fu l'istruzione universale, infatti l'istruzione elementare fu resa obbligatoria, furono fondate anche scuole superiori e università, anche se erano molto limitate e selettive. (il successo del Giappone nell'acquisire la tecnologia moderna fu in gran parte dovuta all'istruzione di massa) Gli altri due elementi del modello di sviluppo, ovvero le banche di investimento e i dazi protettivi, furono più difficili da mettere in pratica (ci vollero 50 anni perché il Giappone sviluppasse un sistema bancario simile a quello tedesco, in quanto il Giappone eraimpossibile applicare dati al fine di promuovere lo sviluppo industriale poiché l'aliquota era vincolata al massimo del 5% da un trattato imposto al paese dalle potenze occidentali nel 1866). Lo Stato intervenne, invece, direttamente nell'economia per mezzo di politiche industriali mirate, i cui attori principali erano i ministeri degli interni e dell'industria, che avevano il compito di importare tecnologia moderna. (sistema ferroviario e telegrafico negli anni '70 e '80 dell'800) Nel medesimo periodo, entrambi i ministeri erano convinti che le imprese giapponesi non avrebbero introdotto tecnologie moderne al ritmo richiesto, per cui lo stato attuò iniziative imprenditoriali: furono aperte miniere e create fabbriche di proprietà pubblica, che utilizzavano macchinari avanzati d'importazione, ma la maggior parte di queste iniziative risultarono fallimentari dal punto di vista commerciale. Il governo giapponese vendette la maggior

parte dei suoi stabilimenti industriali e lasciò alle imprese il compito di prendere decisioni in materia di gestione.

Il Giappone si trovò però alle prese con un problema: la tecnologia moderna era incorporata nelle caratteristiche di macchinari e impianti che erano progettati per imprese occidentali e operavano nelle condizioni presenti nei paesi stessi.

Verso la fine del XIX secolo i salari erano molto più alti in occidente che in Giappone, così i modelli occidentali utilizzavano molto capitale e materie prime per risparmiare manodopera, traducendosi in costi elevati.

Il Giappone rimodellò così la tecnologia occidentale rendendola efficiente in termini di costi nella loro economia di bassi salari.

La bobinatura della seta costituisce uno dei primi esempi; fu così adottato il metodo Suwa, cioè una tecnologia appropriata per il Giappone, in quanto utilizzava sia capitale sia lavoro a basso costo.

(Verso il 1890 furono introdotti i...

garabò invece dei mule.)Scaricato da umberto vanninilOMoARcPSD|7506062Tutte queste modifiche aumentarono l’impiego di manodopera rispetto alcapitale e consentirono di tagliare i costi, a differenza di ciò che avvennein India dove era presente un turno unico, con macchine inglesi, mentrein Giappone due turni di 11 ore.

Nel XX secolo il filato giapponese era il più economico del mondo.La ricerca di tecnologie appropriate si estese in agricoltura, dove lemacchine agricole americane furono scartate perché impiegavano troppocapitale; si accrebbe però la produttività della terra con l’introduzionedel riso shinriki che dava rese elevate. Il prodotto agricolo aumentòcostantemente e il fattore della produzione scarso e costoso dette unimportante contributo alla crescita dell’economia .

Epoca imperiale:- (1905-1940) viene diffusa l’industria pesante. Ilcambiamento della struttura economica fu lento, in quanto le

Le principali industrie appartenevano a settori tradizionali (tè, seta e cotone) e le loro esportazioni finanziavano le importazioni di macchinari e materie prime. Fra il 1905 e il 1940 vi fu una crescita industriale. La quota dell'industria manifatturiera salì dal 20% del PIL nel 1910 al 35% nel 1938, grazie alla nascita delle industrie metallurgiche, meccaniche e chimiche. Questi avanzamenti coincisero con la completa attuazione del modello standard di sviluppo. Il Giappone recuperò il controllo dei dazi e li alzò subito per proteggere l'industria. Le banche si svilupparono a tal punto che riuscirono a finanziare lo sviluppo industriale. (Il primo passo fu compiuto nel 1905 con la creazione del Yawata Steel Works)

Dopo la Prima Guerra Mondiale, il settore militare svolse attività di ricerca in collaborazione con imprese private e promosse lo sviluppo di automobili, autocarri e velivoli. Grandi imprese industriali erano così controllate da

società finanziarie ed esse, note come zaibatsu, coordinavano la produzione e incanalavano gli investimenti verso l'industria. Le direzioni aziendali, invece, rispondevano ai prezzi elevati inventando tecnologie appropriate. Le imprese giapponesi puntarono sul risparmio di materie prime e capitale. Fu messa a punto la produzione just in time, cioè le imprese producevano i componenti soltanto quando se ne manifestava la necessità, risparmiando capitale. (ancora oggi utilizzato) Infine, le imprese crearono propri reparti di R&S per copiare la tecnologia occidentale e adeguarla al proprio paese; ed esse erano sostenute dallo stato. Epoca della crescita accelerata (1950-1990): - durante la quale il Giappone raggiunse i paesi dell'occidente. L'applicazione del modello standard di sviluppo in Giappone ebbe un successo con i suoi alti e bassi. Da un lato, si creò una società urbana con industrie avanzate, con conseguente aumento del PIL pro capite che

salì da 737 dollari (1870) a 2874 (1940); dall'altro lato invece il tasso di crescita del reddito pro capite (2% annuo) fu modesto e la crescita non fu dunque abbastanza rapida. La lenta crescita dell'economia si riflette nelle carenze del mercato del lavoro: i salari erano elevati nelle grandi imprese, ma rimasero molto bassi nell'agricoltura e nelle industrie di piccole dimensioni che continuarono ad utilizzare metodi manuali o macchine semplici.

AMERICA LATINA

I paesi latino-americani furono gli ultimi a sperimentare il modello di sviluppo standard ma, dopo il 1860, le efficienti navi a vapore resero conveniente esportare grano ma anche carne dall'Argentina e dall'Uruguay; le esportazioni raggiunsero un'impennata e ciò attrasse

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Publisher
A.A. 2022-2023
113 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vannini49 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Cappelli Gabriele.