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Teoria delle relazioni multiple del giudizio

Alcune considerazioni preliminari

La teoria delle descrizioni definite (1905) sostituì la teoria dei concetti denotativi (1903). Questo cambiamento di mentalità è stato interpretato come motivato da considerazioni di parsimonia ontologica (sebbene la correttezza di questa interpretazione possa essere contestata). In generale, lo sviluppo filosofico di Russell dopo The Principles of Mathematics può essere visto come un graduale "ritiro da Pitagora" (cioè dalle forme più estreme di realismo).

In quegli anni avvenne un altro importante cambiamento: la sostituzione della teoria binaria del giudizio (dei Principi della matematica) con la teoria delle relazioni multiple del giudizio. Anche questa sostituzione può essere interpretata nel quadro della ritirata da Pitagora. Vedremo, però, che all'epoca c'erano ragioni più convincenti per questo cambiamento.

Presentazione

dove Otello crede che Desdemona ama Cassio. Questa analisi considera che la mente di Otello è legata da una relazione di credenza a una proposizione composta da tre elementi: Desdemona, la relazione d'amore e Cassio. La proposizione "Desdemona ama Cassio" è considerata come un singolo termine nella relazione di credenza. La credenza può essere vera o falsa, e in questo caso è falsa perché la proposizione stessa è falsa. La verità o falsità è una proprietà primitiva che non può essere espressa, non si può definire cosa significa che una proposizione sia vera o falsa. Se la proposizione è vera, allora c'è il fatto che Desdemona ama Cassio. Nell'analisi della teoria multipla, il giudizio di credenza non è una relazione binaria ma multipla.

ha più di due posti. La relazione del credere ha qui 4 termini (5 costituenti), la credenza di Otello è legata a D, al love e a C. uno dei termini della relazione è il soggetto della credenza ossia la mente che ha la credenza, gli altri sono D, love e C. I costituenti qui sono considerati separatamente e non combinati insieme in una singola proposizione: O è separatamente relazionato a D, al love e a C. Otello è relato a D, alla relazione d'amore e a C. Questa credenza è vera se c'è un altro fatto nel mondo che è il fatto che la relazione d'amore relazioni D.e C. Se nel mondo, in aggiunta al fatto che Otello crede che D. ama Cassio, c'è anche il fatto che D. ama C, allora la credenza è vera. Se non c'è la credenza di Otello è falsa. D. e C. non sono legati dalla relazione d'amore in questo caso. È vera se il fatto del credere corrisponde a un certo fatto ossia al

Fatto di amare. Tale teoria sempre un esempio di una teoria della corrispondenza della verità. Ciò è diverso dalla teoria binaria dove verità e falsità sono solo primitivi.

Il "truoth barrers" e il "trouth makers": i primi sono primitivi, proposizioni e si dice che la sentence è vera se esprime una proposizione vera quindi in un senso derivato. I secondi sono ciò che unisce l'entità che esiste insieme alle truoth barrers, e la non esistenza con truoth barrers false. Per Russel truoth barrers sono i giudizi o le credenze, sono ciò che chiamiamo fatti. I makers è il fatto che D. ama C., e se esso esiste la credenza di O. è vera. Otello può essere legato ai 3 costituenti anche se D, love e C non sono legati l'uno all'altro, anche se non ci sono trouth makers, anche se D. non ama C. Otello credenza può sussistere indipendentemente dal fatto che esista il fatto che D.

ama C.Vantaggi della teoria delle relazioni multiple. La teoria delle relazioni multiple del giudizio soddisfa alcuni dei vincoli autoimposti da Russell e presenta alcuni vantaggi rispetto alla teoria binaria:
  1. Non richiede l'introduzione di intermediari mentali (idee) tra la mente e ciò che conosce; essa è legata direttamente a ciò che conosce.
  2. Assicura che anche i giudizi falsi abbiano oggetto: requisito di intenzionalità.
  3. Fa spazio a una teoria della verità per corrispondenza.
  4. Permette di eliminare le false proposizioni (proposizioni come false astrazioni o simboli incompleti).
Quando ho spiegato la teoria multipla non ho usato il termine proposizione ma fatto: nella teoria binaria parlare di proposizioni come entità complesse sembrava strano perché il termine suggerisce qualcosa di linguistico mentre le proposizioni per Russell non hanno nulla di linguistico, quindi le proposizioni vere sono fatti, ma in realtà Russellnon può usare il termine "fatti falsi" e quindi torna al termine "proposizioni false". Ma il giudizio falso secondo la teoria multipla non ha un solo oggetto: Otello è relato a più termini e sia nel caso sia vero o falso il giudizio è legato a qualcosa anche se non a una cosa singola. Ma se non serve un singolo termine come oggetto del giudizio vero o falso, non abbiamo più bisogno neppure delle preposizioni. Tutte le proposizioni vere sono fatti e le proposizioni false non servono più: in questo senso tutte le proposizioni possono essere viste come simboli incompleti. Non c'è nulla che corrisponde alla descrizione definita e in un modo simile non c'è una singola entità che è l'oggetto della credenza semplicemente perché ci sono diversi oggetti a cui la mente giudicante è collegata. La proposizione vista come oggetto del giudizio non esiste più. La corrispondenza della teoria

della verità - A trouth barrer è vera se corrisponde al truot maker, è falsa se non esiste il trouth maker. La corrispondenza è però imperfetta perché le trouth barrer e le trouth maker hanno differenti strutture, differenti numeri di costituenti: - trouth barrer: O. crede che D. love C., hanno 5 costituenti, il t. maker ne hanno 3. È una corrispondenza parziale ma questo non è un problema. Altre teorie della corrispondenza binaria della verità nel panorama della via delle idee - Otello è relato alla proposizione ma i costituenti della proposizione qui sono: l'idea di D., l'idea dell'amore e l'idea di C. Otello può essere relato a questa entità complessa composta di idee sia nel caso che la credenza sia vera sia nel caso sia falsa: qui i t.maker della credenza sono diversi fatti e i loro costituenti sono diversi dai costituenti della proposizione creduta da Otello. La credenza è vera

se c'è un altro fatto ed è falso se non c'è un altro fatto.-Russell non è d'accordo con questa teoria della corrispondenza: Otello è relato a D, love e C, e non aqualche rappresentazione mentale dei 3 costituenti. "Ma anche se penso che la teoria che i giudiziconsistono in idee possa essere stata suggerita in qualche modo, tuttavia penso che la teoria stessa siafondamentalmente sbagliata. L'opinione sembra essere che ci sia qualche esistente mentale che può esserechiamato "idea" di qualcosa al di fuori della mente della persona che ha l'idea, e che, poiché il giudizio è unevento mentale, i suoi costituenti devono essere costituenti della mente della persona che giudica. Ma inquesta visione le idee diventano un velo tra noi e le cose esterne: non raggiungiamo mai realmente, nellaconoscenza, le cose che dovremmo conoscere, ma solo le idee di quelle cose. Il rapporto tra mente, idea eoggetto,da questo punto di vista, è del tutto oscuro e, per quanto posso vedere, nulla di rilevabile mediante ispezione giustifica l'intrusione dell'idea tra la mente e l'oggetto. Sospetto che la visione sia favorita dall'avversione per le relazioni e che si ritenga che la mente non possa conoscere gli oggetti a meno che non ci sia qualcosa "nella" mente che potrebbe essere chiamato lo stato di conoscenza dell'oggetto. Una tale visione, tuttavia, porta subito a un vizioso regresso senza fine, poiché la relazione dell'idea con l'oggetto dovrà essere spiegata supponendo che l'idea stessa abbia un'idea dell'oggetto, e così via all'infinito. Non vedo quindi alcun motivo per credere che, quando si conosce un oggetto, ci sia in noi qualcosa che si possa chiamare "idea" dell'oggetto. Al contrario, ritengo che la conoscenza sia interamente una relazione, che non richiede alcun componente della mente.come supposto dai sostenitori delle "idee". [...] nel giudicare, gli oggetti reali rispetto ai quali giudichiamo, piuttosto che qualsiasi presunta entità puramente mentale, sono costituenti del complesso che è il giudizio. (Bertrand Russell, "Conoscenza per conoscenza e conoscenza per descrizione", 1911)". Contro la teoria della coerenza della verità - Russell va contro le proposizioni false perché esse sono delle strane entità, e grazie alla teoria multipla non serve più tenere conto di queste entità. I complessi di termini sono chiamati semplicemente fatti e non si deve distinguere tra fatti veri e falsi. Le t. barrer sono vere o false in un altro senso, nel senso che non trovano o trovano corrispondenza con altri fatti. Ciò che Russell dice è che della verità e falsità si capisce solo intuitivamente che sono diverse nella precedente teoria. La teoria del giudizio multiplo nasce in

polemica contro la teoria della coerenza della verità dell'idealismo britannico.- Questa critica viene espressa nel testo: "Sulla natura della verità"- Il punto di vista che la verità è una può essere chiamato "monismo logico"; è, naturalmente, strettamente connesso con il monismo ontologico, cioè la dottrina che la Realtà è una. Significa che nulla è completamente vero se non la verità intera, e che quelle che sembrano essere verità isolate, come 2+ 2=4, sono in realtà vere solo nel senso che fanno parte del sistema che è la verità intera. E anche in questo senso, le verità isolate sono solo più o meno vere. Se si tenesse conto di tutte le relazioni di una certa verità parziale con altre verità parziali, dovremmo essere portati all'intero sistema della verità. Il tutto della verità, è un'unità.

organica o un insieme significante, cioè è "tale che tutti i suoi elementi costitutivi si coinvolgono reciprocamente: solo l'insieme della verità è del tutto vero.- La prima difficoltà è che, se nessuna verità è riconosciuta come tale, allora non è possibile stabilire un insieme significante.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
42 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GBeltritti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Bonino Guido.