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L’alfabeto viaggerà verso est dove i popoli autoctoni lo svilupperanno e lo adattarono. Tutti i paesi dell’Asia
hanno un sistema di scrittura diverso dal nostro ma allo stesso tempo affondano parte delle loro radici nel
nostro alfabeto.
Oggi giorno riconosciamo diversi alfabeti come quello cirillico, ebraico, arabo, brahmi, devanagari, cinese,
giapponese…
Antichi romani
Nell’antichità prima che venisse inventata la stampa a caratteri
mobili, i testi venivano riprodotti a mano (qualsiasi fosse la
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dimensione del libro) limitazioni nella lettura. La forma delle
lettere dell’alfabeto latino viene chiamata Capitale quadrata
(“Capitale” perché sono tutte lettere maiuscole, “quadrata” perché
tutte derivanti da un modulo quadrato). Questa scrittura possedeva
scopi monumentali ed era originariamente utilizzata per
riconoscere l’autorità di qualcuno (Es. Colonna traiana).
Le lettere della capitale quadrata venivano costruite secondo uno schema geometrico molto rigoroso in
linea con la cultura visiva dell’antica Roma. In particolare, venivano costruite in un modulo quadrato 4x4 al
cui interno veniva disegnato, per alcune lettere, anche un cerchio e un triangolo. Le lettere tonde avevano
come base un cerchio perfetto (questa proprietà verrà persa successivamente nel corso della storia). Tra le
parole non c’è spazio ma un puntino (come gli etruschi). Le lettere venivano scolpite e questo creava effetti
chiaroscurali e quindi tridimensionali.
I caratteri erano graziati per due motivi: estetico/tecnico (la parte terminale di una lettera scolpita senza
grazie era visivamente brutta) e visivo (I caratteri con grazie vengono letti più
facilmente). Le grazie, infatti, aiutano ad appoggiare bene le lettere sulla linea di
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base immaginaria ancorano in maniera solida le lettere lettura migliore.
La Capitale elegante o libraria è la Capitale quadrata romana applicata su carta. In
quegli anni si scriveva tutto in maiuscolo o tutto in minuscolo (Non venivano
mischiate). Solo alla prima lettera veniva data particolare importanza. Alcune parti
Dennis Cozzuto
delle lettere sono più assottigliate rispetto ad altre. Questo è dovuto allo strumento che si utilizza per
scrivere. Generalmente i tratti verticali sono più spessi rispetto a quelli orizzontali.
Inizialmente i romani scrivevano attraverso i calami sul papiro importato
dall’Egitto. Nell’antica Roma si usava anche la Capitale Rustica che aveva uno stile
molto più morbido e veloce in cui le lettere erano molto più strette. Per prendere
appunti i romani utilizzavano delle tavolette di cera sulle quali con un bastoncino
incidevano.
Quando il papiro cominciò a non essere più importato dall’Egitto, i romani iniziarono ad utilizzare la
pergamena (materiale derivante da pelle animale). Questa era logicamente molto più costosa rispetto al
papiro. Su di essa si scriveva attraverso la penna d’oca con il nero fumo o il ferro gallico. Da questo
momento storico la scrittura divenne una risorsa preziosa (solo i più ambienti se lo
potevano permettere).
L’onciale è uno stile di scrittura tutto maiuscolo dove però si incominciano a vedere
degli elementi che ci ricordano le lettere minuscole (tratti ascendenti e
discendenti). Questa scrittura era tipica dei testi religiosi e venne utilizzata per
molto tempo.
Elementi base della calligrafia:
• Angolo di scrittura che nel caso dell’onciale è di 30 gradi (lo strumento deve essere posizionato
rispetto al foglio a 30°).
• Grado calligrafico: rapporto tra lo spessore dello strumento e l’altezza delle lettere.
• Ducsus: indicazione della successione dei tratti.
A partire dal ‘700 fino al 1500 si diffonde la minuscola Carolina. Questo tipo di scrittura prende il nome
dalla volontà di Carlo Magno. È uno stile di scrittura minuscolo in cui le lettere ci risultano certamente più
semplici e comprensibili rispetto all’onciale.
La scrittura gotica (Textura) si diffonde in Europa (principalmente nel centro e
nord Europa) a partire dal 1200. È un tipo di scrittura spigolosa in cui le aste
sono molto sottili e spesse allo stesso tempo. Vi è un’estrema uniformità e
somiglianza dei tratti che genera confusione nella lettura. Per tale motivo si
iniziò ad indicare la lettera ”i” segnandola con un puntino. La gotica ha diverse
varianti come la Rotunda (sviluppatasi nel sud Italia) e Bastarda.
L’Umanesimo ebbe un’influenza anche nella scrittura. I poeti e letterati umanistici si ribellarono al testo
appesantito affinché i manoscritti potessero diventare più ariosi. La scrittura umanistica è molto più leggera
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e facile da leggere. C’è molto più spazio tra un rigo e l’altro opposto della scrittura gotica.
Il corsivo inglese (a partire dal 1700) è stato il modello con il quale abbiamo imparato a scrivere.
L’italico è una forma di scrittura che venne codificata nella seconda metà del 1500. È un tipo di scrittura che
veniva utilizzato per i documenti papali in particolare. Esso divenne il modello di scrittura dei paesi
anglosassoni.
Correzioni ottiche Capitale quadrata
Il nostro occhio per sua caratteristica se guarda due forme di uguale altezza, una quadrata e una circolare,
percepirà sempre quella tonda più piccola (deformazione percettiva). Di conseguenza alla scrittura vengono
applicate delle correzioni ottiche. Ancora oggi infatti le aste curve sporgono leggermente in altezza rispetto
a quelle squadrate. Esistono diversi tipi di correzioni:
Dennis Cozzuto
• Le lettere composte da due parti, inferiore e superiore, hanno la parte superiore quasi sempre più
piccola rispetto a quella inferiore. Esempio: la lettera B, H, X, K.
• Lettere come la “E” hanno l’asta orizzontale quasi sempre leggermente sopra rispetto all’asse
geometrico.
• La lettera “A” ha l’apice che sporge leggermente in altezza mentre l’asta orizzontale è più bassa
rispetto all’asse geometrico.
Stampa a caratteri mobili
Nel 1450, Gutenberg mise assieme una serie di strumenti e tecnologie di quei tempi per generare un nuovo
sistema produttivo che rivoluzionerà il mondo, ossia la stampa a caratteri mobili. Essa accelerò la
produzione ed ebbe un’influenza grandissima sia dal punto di vista economico che politico. Gutenberg era
un commerciante tedesco che vedendo la fatica per produrre i manoscritti decise di
impegnarsi per trovare un modo che permettesse di ottimizzare di gran lunga i
tempi e gli sforzi.
Processo di creazione dei caratteri mobili : prima di tutto la lettera viene incisa
a rilievo e a rovescio, all’estremità di un’asta di metallo a sezione rettangolare.
Questo punzone si batte con un metallo sopra una lastra di metallo più morbido,
ottenendo uno stampo. Infine viene versato all’interno dello stampo una lega di
metallo fuso (piombo e antimonio). Il carattere tipografico così ottenuto si presenta
su un parallelepipedo, a rilievo e a rovescio.
Pertanto, da questo momento nella storia, il carattere tipografico diviene un
oggetto fisico che può essere utilizzato da tutti, conservando la sua forma indipendentemente da chi lo
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stampa la lettera diviene una forma oggettiva.
I caratteri vengono custoditi in apposite cassette a scomparti da cui
vengono scelti per comporre il testo, racchiusi in una specie di telaio e
passati in blocco al torchio (pressa). Lo stampo viene pressato
fortemente sulla carta (materiale proveniente dalla Cina) in modo da
ottenere dei contorni molto netti e precisi.
Nella parte superiore della cassetta vi erano scomparti destinati alle
lettere maiuscole, mentre in quello inferiore vi erano scomparti
destinati alle lettere minuscole (cassa alta e cassa bassa - upper case,
lower case).
Gutenberg stampò la Bibbia delle 42 linee (il primo libro stampato in Europa con la tecnica dei caratteri
mobili). Egli utilizzò la textura per due motivi: 1) era molto diffusa in Germania e lui era tedesco; 2) Le
lettere squadrate facilitarono molto la creazione dei punzoni.
La stampa in Italia nel Rinascimento.
Nella seconda metà del ‘400 a Venezia, Nicolas Jenson aprì una sua stamperia decidendo di vendere i suoi
frontespizi riconoscibili attraverso un segno (marca tipografica). La marca tipografica è uno dei primi
esempi nella storia di marchio di fabbrica.
Aldo Manuzio fu anche egli uno stampatore veneziano che creò una propria marca tipografica. Nel corso
della storia diventerà un editore famosissimo (ancora oggi è molto conosciuto). Egli si servì dell’aiuto di
Francesco Griffo (autore del carattere Bembo) per la progettazione dei caratteri. Manuzio, che era un
grandissimo imprenditore, capisce che per vendere di più avrebbe dovuto abbassare i prezzi dei libri e di
Dennis Cozzuto
conseguenza diminuire il consumo di carta. Questo fu possibile introducendo il carattere in corsivo, il
cosiddetto “Aladino”.
La stampa in Francia nel Rinascimento.
Nella seconda metà del ‘500 a Parigi, Claude Garamond (tipografo) iniziò a lavorare con Estienne (famoso
editore e stampatore). Sostanzialmente Garamond era il Francesco Griffo di Estienne. Oggi giorno il
Garamond è un famosissimo font di cui esistono centinaia di versioni. Nel corso della storia diverrà
addirittura una sorta di standard per la stampa a livello europeo.
Robert Granjon fu colui che progettò il corsivo in Francia.
La stampa nei Paesi Bassi →
Christophe Plantin. I suoi caratteri sono più neri caratteri meno belli ed eleganti ma più robusti.
I caratteri neoclassici francesi
Nel 1600, l’allora re di Francia diede un incarico a persone competenti (tra le quali riconosciamo Luois
Simoneau) di progettare il Roman di roi. La particolarità di questi caratteri è quella di avere
un’importantissima matrice geometrica tipica della Capitale romana.
Tra i caratteri neoclassici francesi riconosciamo il famosissimo ed elegantissimo Didot. Esso prende il nome
dal suo disegnatore Firmin Didot (figlio di tipografi). Caratteristiche del Didot: asse verticale, grazie lineari,
contrasto deciso.
In Italia un carattere tipografico molto simile al Didot è il Bodoni.
Jenson, Bembo e Garamond sono considerati caratteri romani antichi, mentre Didot e Bodoni sono
considerati caratteri romani moderni.
L’ottocento: tra industria e artigianato
In questo periodo storico avviene la rivoluzione industriale che in modo
imprescindibile colpì anche il mondo della tipografia e della stampa. Fino al 1800
l’utilizzo dei caratteri mobili era limitato a una c