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Funzioni:
- Sintesi lipidica (fosfolipidi, colesterolo e ceramici) grazie alla presenza
di speci ci enzimi sulle sue membrane
I fosfolipidi sintetizzati sul versante citoplasmatico della membrana dal
REL e il loro trasferimento dello strato luminale richiede l’utilizzo di
ippasi che, con utilizzo di ATP, ruotano le proteine di 180°
Molto sviluppato i cellule epatiche o che producono steroidi
(corticale del surrene e cellule di Leydig)
- Accumulo e rilascio di ioni calcio attraverso pompe e canali
Nella muscolatura striata scheletrica il REL è chiamato reticolo
sarcoplasmatico
PAM (plasma-membrane associate membrane), parte della
super cie del REL può interagire direttamente alla membrana
plasmatica per il passaggio di ioni calcio
MAM (mitochondria associated membrane), associazione del REL
con la membrana mitocondriale consente lo scambio di sostanze
dall’esterno con i mitocondri, ad esempio a far passare il calcio
dalla membrana al mitocondrio (nelle piastrine)
- Glicogenolisi, metabolismo del glicogeno (negli epatociti). Il
glicogeno viene scisso dalla glicogeno-fosforilasi in
glucosio-6-fosfato che viene poi trasformato in glucosio
liberandolo dal fosfato
- Detossi cazione di alcol o farmaci, cioè sostanze non idro le,
attraverso il citocromo P450 ancorato alla membrana che rendono solubili questi composti per
essere espulsi dal rene
Reticolo endoplasmatico rugoso o granulare RER
Costituito da cisterne a cui sono adesso numerosi ribosomi,
disposte a formare complessi sistemi lamellari paralleli
Membrana spessa 5nm
Molto sviluppato nelle cellule che producono proteine destinate
all’esportazione
I ribosomi aderiscono con la subunità maggiore 60S e sono
responsabili della baso lia citoplasmatica
Funzioni:
- Sintesi e trasporto di proteine di secrezione e proteine
intrinseche di membrana e enzimi lisosomiali. Proteine
destinate a nucleo, mitocondri, perossisomi e citoplasma sono
sintetizzate da poliribosomi liberi
Le proteine sono generalmente accumulate nelle cisterne e
trasferite al Golgi per gemmazione, poi immesse nell’ambiente
extracellulare, le proteine intrinseche sono inserite nella
membrane delle cisterne
Sintesi delle proteine sui ribosomi adesi al RER determinata da
un peptide segnale idrofobico all’N-terminale che viene
riconosciuto dal SRP, particella di riconoscimento del segnale,
che blocca la sintesi proteica. Quando questo complesso trova il
recettore per il SRP sulla membrana del RER, si apre un canale,
traslocatore, permettendo la continuazione della sintesi della
proteine.
Se la proteina deve entrare nel lume si ha una protesi del
segnale che lo elimina. Se la proteina deve rimanere all’interno
della membrana del RER si ha un altro peptide segnale
idrofobico.
fl fi fi fi fi fi fi
- Glicosilazione delle proteine: modi cazioni post-
traduzionale che si completa nel Golgi
N-glicosilazione: una catena oligosaccaridica,
precedentemente legata ad un lipide di membrana
del RER, dolicolo, viene legato ad un residuo di
asparagina all’ N-terminale
- Folding = ripiegamenti delle proteine per formare
le varie strutture: prima alfa elica o beta foglietto poi
struttura terziaria data da interazioni di vario tipo
come forze di van der Waals
Questo meccanismo è reso possibile dalle
chaperonine che prevengono interazioni tra residui
non del tutto formati (proteine sbagliate vengono
trasportare nel citoplasma e ubiquitinate dal proteosoma)
- Idrossilazione dei residui di lisina e di prolina nel tropocollagene
Apparato di Golgi
Funzionalmente associato al RER da quale riceve vescicole con
molecole che devono essere modi cate smistate
Organulo membranoso fatto da 8/10 cisterne a forma di disco
impilate e da vescicole appiattite nella zona centrale e larghe
all’estremità
Una pila di 8/10 cisterne si chiama dittiosoma e presenta
all’esterno le vescicole
Un solo apparato di Golgi è formato da più dittiosomi
connessi da tubuli La posizione del Golgi dipende
della sua funzione nella cellula e
dalle interazioni con i
micro lmanti e i microtubuli
Generalmente nelle cellule è
para nucleare, cioè si trova sopra
il nucleo
(nel neurone il Golgi è peri nucleare, cioè sopra)
cis
La parte che guarda verso RER è detta trans
La parte che guarda verso membrana è detta
Le cisterne devono essere ricambiate
Dal RER le vescicole, formate per gemmazione, guidate da COPII
cis Golgi
arrivano al Golgi cis, si anastomizzano per formare il
network ossia uno spazio nel versante RER dove si ha la creazione
della prima cisterna
trans, trans
Dalla parte l’ultima cisterna di disgrega e si forma il
Golgi network
Funzioni:
- N glicosilazioe
Le proteine a cui è attaccato un oligosaccaride all’N terminale di un residuo di asparagina si
sposta dal RER al cis Golgi e in ogni cisterna vengono modi cate portandole a maturazione
- O glicosilazione
Nel cis Golgi network inizia il processo per cui si crea un legame tra un N-acetilglucosammina e la
parte OH terminale di un residuo di serina o treonina
- Fosforilazione (al cis Golgi network) e solfatazione (al trans Golgi network)
- Sintesi di glicosaminoglicani (GAG)
Glicosamminoglicani sono la parte glucidica dei proteoglicani
fi fi fi fi
L’acido ialuronico è un glicosamminoglicano che per le
sue dimensioni viene sintetizzato direttamente sulla
membrana plasmatica
- Sintesi di glicolipidi di membrana
Con la ceramide sintetizzata nel REL si formano le
s ngomieline
Movimento delle molecole nel Golgi
Due modelli principali:
1. Di trasporto vescicolare
Il materiale elaborato in una cisterna viene incluso in
microvescicole di trasporto che gemmano lateralmente
per fondersi con la membrana della cisterna successiva
2. Di progressione o maturazione delle cisterne
La cisterna cis si muove verso l’interno maturando progressivamente diventando la parte mediale
e poi diventare cisterna trans
Arrivata a TGN la cisterna viene dispersa frammentandosi in vescicole dirette alla membrana o ai
lisosomi
La seconda ipotesi è più accreditata perchè alcuni complessi sono troppo grandi a nché si
formino delle vescicole destinate alle cisterne successive
Un modello più completo spiega la presenza di tubuli trasversali tra le cisterne che costituiscono
vie di comunicazione diretta per il trasporto di molecole piccole che con la disgregazione
andrebbero fuori dalla cellula e questo non è possibile.
Per formare la membrana plasmatica, che è più spessa, attraverso la via vescicolare del Golgi, si
hanno delle trasformazioni nell’apparto stesso delle modi cazioni dei lipidi di membrana della
membrana del Golgi
Tra co vescicolare
Il collegamento tra RER e Golgi è dato dal processo di gemmazione
Nel RER si formano delle vescicole che hanno un rivestimento proteico COPII -> Golgi, nel Golgi
COPI -> RER cotomeri
Questo rivestimenti sono chiamati
Lisosomi
Organelli delimitati da una singola membrana che servono
per la digestione di molecole
Idrolasi acide
Enzimi che originano dal Golgi attraverso una via vescicolare
speci ca per l’esistenza di un recettore per il mannosio-6-
fosfato che si attacca alla membrana dell’apparato di Golgi
formando delle vescicole rivestite da clatrina che gemmano
vescicole idrolasiche o lisosomi
Queste costituiscono le
primari
Queste vengono indirizzate agli endosomi primari che hanno
pH leggermente acido. Man mano che il pH si acidi ca per
liberazione di idrolasi acide, gli endosomi primari diventano
secondari
(le vescicole membranose con i recettori per il mannosio-6-
fosfato vengono reindirizzate al trans Golgi)
Quando l’endosoma secondario raggiunge il pH ottimale per l’attivazione degli enzimi lisosomiali
(4,5-5) diventa un lisosoma
fi ffi fi fi fi ffi
Quando i lisosomi hanno nito la loro funzione rimangono nella cellula
come corpi residui e vengono espulsi per esocitosi
(il lisosomi presentano anche un compartimento per gli ioni calcio)
Mitocondrio
Organulo deputato principalmente alla
produzione dell’energia di numero variabile
nella cellula in base alla funzione della cellula
(molti nei muscoli e neuroni e adipociti/
nessuno o pochi negli eritrociti)
Forma:
-a bastoncello (calibro 0,2 micrometri/
lughezza 1-10 micrometri)
-sferico (nei neuroni e nelle cellule endocrine)
Caratteristiche:
•Membrane
-esterna: lineare e contiene proteine come
canali ionici e traslocatori TOM
Si possono avere dei siti di interazione con il REL (MAM) e con altri mitocondri
Contiene colesterolo creste mitocondriali,
-interna: presenta delle pieghe, che aumentano la super cie.
Possono essere strette/lunghe e trasversali/longitudinali rispetto all’asse maggiore del
mitocondrio. I mitocondri sferici non hanno creste lamellari ma tubulari.
Si ha la cardiolipina al posto del colesterolo ed è molto più proteica della membrana esterna
• Ha la matrice mitocondriale in gel che contiene DNA mitocondriale e ribosomi
DNA mitocondriale circolare (struttura meno attaccabile dalle DNAasi di quella lineare) ad una sola
elica, senza organizzazione cromosomica e senza associazione a proteine, altamente codi cante
(93%) con 37 geni che codi cano per 13 proteine e ribosomi 55S
Ereditarietà del DNA mitocondriale è materna e viene usato lo studio di regioni ipervariabili per la
medicina forense (HV1 e HV2 per il test di maternità)
• Si può avere fusione o ssione
- Fusione: processo evolutivamente conservato nei mammiferi in cui si fondono due mitocondri
Possono esserci più molecole di DNA diverse, inglobate per fusione e quindi si ha eteroplasmia
(molte copie diverse)
- Fissione: processo di divisione di un mitocondrio coadiuvato dal citoscheletro cellulare
Funzioni:
Produzione di ATP con fosforialzione ossidativa
Produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS)
Regolazione del processo apoptotico
beta-ossidazione di acidi grassi a catena corta/media/lunga
Modi cazione di alcuni fosfolipidi
Biosintesi di ormoni steroidei
Sintesi del gruppo prostatico EME
Accumulo di ioni Ca e Mg
ioni calcio in granuli densi che si vedono al microscopio (molto scuri)
fi fi fi fi fi fi
Perossisomi
Vescicole con matrice perossisomiale che contiene acido urico e perossine coinvolte nel
metabolismo dei radicali liberi dell’ossigeno (ROS)
Funzione:
Ossidasi usano l’ossigeno molecolare per formare perossido di idrogeno
Catalasi converte acqua ossigenata in acqua e ossigeno molecolare e ossida composti organici
nocivi
ROS sono coinvolti in patologie
Metabolismo lipidico
Gluconeogenesi e ossidaz