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A LUNGO TERMINE
- Basi teoriche per l’evoluzione delle preferenze maschili di scelta del
partner
Vantaggi di impegno e matrimonio per gli uomini
Le preferenze maschili nella scelta del partner si basano su diversi vantaggi
adattativi legati al matrimonio. Gli uomini cercano il matrimonio per diversi motivi
evolutivi:
1. Maggiori possibilità di attrarre una compagna: Gli uomini che offrono
impegno e risorse a lungo termine sono più attraenti per le donne,
aumentando così la loro possibilità di successo nel matrimonio.
2. Maggiori probabilità di attrarre una partner desiderabile: Gli uomini che si
impegnano a lungo termine tendono a ricevere più attenzioni da donne di
qualità migliore.
3. Aumento della certezza della paternità: Il matrimonio garantisce un
accesso ripetuto ed esclusivo alla partner, aumentando la certezza che i figli
siano effettivamente suoi.
4. Miglioramento della sopravvivenza dei figli: L'investimento di entrambi i
genitori aumenta la probabilità di sopravvivenza dei bambini, come
evidenziato da studi sulle popolazioni indigene.
5. Aumento del successo riproduttivo dei figli: L'investimento paterno aiuta a
garantire il benessere e il successo dei figli, anche da adulti.
6. Miglioramento dello status: Il matrimonio è spesso un segno di maturità e
status sociale, e contribuisce a migliorare la posizione sociale dell'uomo.
7. Alleati e risorse aggiuntive: Il matrimonio offre alleanze politiche e sociali
che possono essere vantaggiose per l'uomo e la sua famiglia.
8. Aumento della longevità: Gli uomini sposati tendono a vivere più a lungo, un
effetto che potrebbe derivare dal supporto emotivo e fisico fornito dalla
partner.
Il problema della valutazione della fertilità della donna:
valore riproduttivo e fertilità
Il problema di valutare la fertilità e il valore riproduttivo delle donne per gli uomini è
legato alla difficoltà di individuare segnali evidenti di ovulazione, poiché negli esseri
umani l'ovulazione è nascosta. A differenza degli scimpanzé, dove la fase di estro è
facilmente riconoscibile tramite segnali fisici, come l'ingrossamento e il colore rosso
dei genitali, nell'uomo la femmina non mostra segni evidenti quando è fertile. Questo
ha spinto gli uomini a evolvere strategie per valutare indirettamente il valore
riproduttivo delle donne.
Valore riproduttivo e fertilità: Il valore riproduttivo di una donna è la probabilità di
avere figli in futuro, che è maggiore per le donne più giovani. Tuttavia, il valore
riproduttivo non è la stessa cosa della fertilità, che è la capacità di una donna di
avere figli vitali in un dato periodo. Per esempio, una donna di 15 anni ha un valore
riproduttivo più alto rispetto a una di 30 anni, ma una donna di 25 anni ha una fertilità
media superiore, dato che è in un periodo di maggiore prolificità.
Adattamenti evolutivi: Gli uomini hanno sviluppato adattamenti per identificare
caratteristiche che segnalano la fertilità e la giovinezza, come l'età e lo stato di
salute. Le donne giovani e in buona salute sono più fertili, e quindi più vantaggiose
dal punto di vista riproduttivo. Questi segnali sono essenziali per gli uomini nel
contesto di una selezione di partner a lungo termine, poiché influenzano le scelte per
massimizzare il successo riproduttivo.
4.2 Contenuto delle preferenze maschili di scelta del partner
La preferenza degli uomini per donne più giovani è una caratteristica universale che
si osserva in diverse culture e nel corso della storia evolutiva. Questo fenomeno è
legato principalmente al valore riproduttivo delle donne: la giovinezza è associata a
una maggiore fertilità, che diminuisce progressivamente dopo i vent'anni,
raggiungendo livelli molto bassi intorno ai 50 anni. Gli uomini, quindi, preferiscono
partner più giovani per massimizzare il successo riproduttivo.
Studi su diverse culture mostrano che, in media, gli uomini preferiscono donne circa
2,5 anni più giovani di loro. Tuttavia, la forza di questa preferenza varia a seconda
della cultura: nelle società poliginiche, per esempio, gli uomini tendono a preferire
mogli significativamente più giovani. Inoltre, la preferenza per donne più giovani
aumenta con l'età degli uomini. I trentenni desiderano partner circa 5 anni più
giovani, mentre gli uomini di cinquant'anni tendono a preferire donne molto più
giovani.
Un modello evolutivo suggerisce che gli uomini non desiderano la giovane età per
sé, ma piuttosto le caratteristiche associate alla fertilità. Questo modello prevede
che, prima dei vent'anni, i maschi possano preferire partner leggermente più
anziane, poiché a quell'età le donne più vecchie sono generalmente più fertili.
Tuttavia, l'ipotesi evoluzionistica non spiega completamente alcune anomalie, come
il fatto che gli uomini più vecchi tendano a preferire donne oltre i 35 anni, anche se la
fertilità di queste donne è bassa. Una possibile spiegazione è che gli uomini più
anziani non possano attrarre donne molto più giovani, e quindi adattino le loro
preferenze alle circostanze. Inoltre, una grande differenza di età potrebbe ridurre la
compatibilità, portando a conflitti o instabilità nel rapporto.
Evoluzione dei canoni di bellezza fisica
La logica evoluzionistica suggerisce che i canoni di bellezza siano universali e legati
a indici di salute e fertilità, in quanto questi segnali sono indicatori chiave per la
selezione di un partner con un buon valore riproduttivo. Gli esseri umani sembrano
condividere una preferenza per tratti fisici che riflettono giovinezza, salute e fertilità.
Questi tratti sono percepiti come "belli" perché segnalano la capacità di
sopravvivenza e la possibilità di riproduzione.
Le caratteristiche fisiche che attraggono universalmente comprendono:
1. Caratteristiche fisiche: pelle liscia e sana, labbra piene, capelli luminosi e di
buona qualità, occhi brillanti, e una distribuzione equilibrata del grasso
corporeo sono tutti indicatori di giovinezza e buona salute.
2. Comportamento e postura: un'andatura vivace, una buona espressione
facciale e un alto livello di energia sono segnali che contribuiscono a un
aspetto attraente, poiché riflettono vitalità e giovinezza.
Gli studi supportano questi concetti: ad esempio, la ricerca di Clelland Ford e
Frank Beach (1951) ha mostrato che la pelle liscia e sana, l'assenza di malattie e
segni di invecchiamento sono universali indici di attrazione. Malinowski (1929)
osservò che la pelle sana e capelli forti erano considerati segni di bellezza nelle isole
Trobriand, suggerendo che caratteristiche fisiche simili fossero apprezzate in diverse
culture.
Capelli e pelle: Il rapporto tra la qualità della pelle e l'attrazione è ben documentato.
La pelle sana, senza imperfezioni o danni, suggerisce assenza di malattie e
resistenza a infezioni, che è un indicatore di buona genetica. Allo stesso modo, la
lunghezza e la qualità dei capelli sono fortemente legate alla giovinezza e alla
salute. Donne più giovani tendono ad avere capelli più lunghi e di qualità superiore, il
che viene notato anche dagli osservatori, come rilevato da studi come quello di
Hinsz et al. (2001).
Femminilità e simmetria facciale: Tratti facciali come labbra piene, occhi
relativamente grandi, e una forma del viso che comunica femminilità sono indicativi
di alti livelli di estrogeni, ormoni associati alla fertilità. La simmetria facciale,
considerata un segno di stabilità genetica e salute, è anch'essa un potente indice di
attrazione. Studi su volti composti da più immagini hanno rivelato che le facce medie
(cioè, che combinano diversi volti) sono giudicate più attraenti, suggerendo una
preferenza per ciò che è percepito come “normale” e sano.
Lunghezza delle gambe e curvatura lombare: La lunghezza delle gambe è
considerata un segnale di efficienza biomeccanica e salute, con gambe
relativamente più lunghe rispetto al tronco ritenute attraenti. Anche la curvatura
lombare, evolutasi per supportare la gravidanza, è un altro indice di attrazione. Studi
hanno suggerito che gli uomini trovano più attraente la curvatura ottimale della
colonna vertebrale femminile, che migliora l'efficienza biomeccanica e riduce il
rischio di danni durante la gravidanza.
Infine, uno studio recente ha dimostrato che i giudizi sull'attrattività delle donne, in
contesti come indossare un bikini, correlano fortemente con segnali di valore
riproduttivo.
I canoni di bellezza emergono precocemente
I ricercatori hanno studiato le risposte dei bambini alle facce in modo innovativo. In
uno studio, hanno mostrato a bambini di 2-3 mesi e di 6-8 mesi coppie di volti
femminili di diversa attrattività. I bambini tendevano a guardare più a lungo i volti
considerati più attraenti, suggerendo che già in tenera età i bambini abbiano
preferenze per certi tratti facciali. Un altro studio ha rivelato che bambini di 12 mesi
giocavano più a lungo con bambole dai tratti facciali più attraenti. Questi risultati
suggeriscono che i canoni di bellezza non sono solo il prodotto dell'apprendimento
attraverso l'esposizione ai modelli culturali, ma emergono precocemente nello
sviluppo umano, suggerendo un'origine più universale ed evolutiva.
I canoni di bellezza sono ricorrenti in tutte le culture
Altri studi, come quelli condotti da Michael Cunningham, hanno dimostrato che i tratti
di bellezza universali non dipendono dalla cultura o dall'etnia. Cunningham ha
chiesto a gruppi etnici diversi di valutare l'attrattività di volti femminili di vari gruppi
razziali (asiatiche, ispaniche, nere e bianche), scoprendo un consenso straordinario
nelle valutazioni. La correlazione tra i giudizi di attrazione tra i diversi gruppi etnici
era molto alta, circa +0,93. Questo risultato suggerisce che le preferenze estetiche
non sono influenzate significativamente dalla cultura o dall'esposizione ai media, ma
siano comuni e condivise tra culture diverse.
In un altro studio, persone bianche e di pelle scura, così come individui provenienti
da diversi paesi (Cina, India, Sud Africa, Stati Uniti), hanno mostrato un enorme
consenso nel giudicare l'attrattività delle facce femminili. La stessa alta correlazione
(r = +0,94) è stata trovata in diversi contesti culturali e geografici. Questi risultati
supportano l'idea che i can