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Mentre per FLORIDI l'informazione è semantica, cioè basata su dati dotati di

significato e i dati possono essere a loro volta intesi come mancanza di

uniformità del mondo reale, a cui attribuiamo un significato determinato.

Possono per ciò distinguersi 3 tipi d'informazione:

• INFORMAZIONE COME REALTÀ(ICR): conosciuta anche come Info1;

può riferirsi ai dati del mondo reale dotati di significato,

indipendentemente dal fatto che sulla base di essi, un essere

intelligente trasmetta o produca informazioni. Non hanno cioè

necessariamente valenza semantica, ovvero che questi dati o

informazioni esistono nel mondo reale e possono descrivere la realtà,

ma non richiedono di essere compresi, interpretati o trasformati in un

significato specifico.

Possiamo prendere come esempio l'idea dei cerchi concentrici visibili nel

legno della sezione di un tronco d'albero di Floridi, che indicano l'età della

pianta indipendentemente che qualcuno interpreti in chiave anagrafica. Un

altro esempio, è quello del diritto naturale, in fatti fin dai tempi di Aristotele e

Platone, le scuole del diritto naturale hanno inteso ricavare dalla natura delle

cose i principi del diritto.

• INFORMAZIONE PER LA REALTÀ(IPR): conosciuta anche come

Info2; l'informazione è intesa come insieme di regole o istruzioni che

determinano il modo di essere di altre entità.

Un esempio è offerto dal DNA o informazione genetica, infatti esso contiene le

istruzioni genetiche necessarie per lo sviluppo, la crescita e la riproduzione di

tutti gli organismi viventi, possiamo considerarlo come un insieme di regole o

istruzioni che determinano come si deve formare e funzionare ogni cellula e

tessuto dell'organismo. Per questo il DNA è un Info2, perché determina il

modo di essere di un'entità, cioè l'organismo.

Mentre nel campo giuristico, bisogna prestare attenzione al diritto in chiave

giuspositivistica, come dice Thomas Hobbes nel Leviatano che sono

propriamente leggi solo quelle che il potere costituito ha stabilito come tali,

quindi il concetto di legge è valido solo perché essa è stata sancita

dall'autorità e non perché è giusta.

• INFORMAZIONE SULLA REALTÀ(ISR): conosciuta anche come Info3,

l'informazione semantica in questo caso ci informa sui diversi stati del

mondo.

Come quando chiediamo gli orari in cui la segreteria dell'università risulta

aperta o quali siano stati i responsi di una visita medica, questo tipo

d'informazione è qualificabile in senso aletico, cioè come vera o falsa. Per i

giuristi, Info 3 può essere considerata su più livelli, in senso dottrinale, con gli

studi di sociologia del diritto e certe varianti del realismo giuridico, o anche in

senso probatorio, con le discussioni di fatto in istruttoria che chiamano

spesso in causa le consulenze dei periti.

• IL TEOREMA DI CHAITIN

La relazione che Chaitin instaura tra complessità e informazione va intesa alla

luce dei suoi studi in tema di casualità, riflette i risultati ottenuti da Gödel e

Turing, che egli ha reso naturali, formalizzando una serie di problemi

matematici per la cui soluzione è richiesta più informazione di quella contenua

nella stessa domanda.

Il logico-matematico Gödel è riuscito a tradurre nel linguaggio della meta-

matematica una proposizione vera che affermi di sé di non essere

dimostrabile all’interno del sistema logico di riferimento, cioè “io dico il falso”:

se volessimo dimostrarne la verità, staremmo in realtà provando che è falsa.

Si conclude quindi che il nostro sistema di riferimento è coerente ma

incompleto e allo stesso tempo non potremo mai avere un sistema completo,

perché esistono sempre delle verità che sappiamo essere tali ma che non

possiamo dimostrare all’interno del sistema considerato.

Turing invece ha cercato di escogitare un algoritmo con cui dar conto di tutte

le domande possibili della matematica e nello scritto del 1937 Sui numeri

computabili, è arrivato ad immaginare la cosiddetta macchina di Turing: una

capace di fare, senza aiuti dall’esterno,

macchina calcolatrice onnifunzionale

tutto ciò che può essere calcolato con un algoritmo. Turing sottolinea inoltre

come non esiste un algoritmo per decidere una volta per tutte se la condizione

d’arresto del programma sarà mai raggiunta (cioè se il programma troverà la

soluzione al problema che deve risolvere) poiché, secondo il teorema di

incompletezza di Gödel, esiste necessariamente un insieme diverso e più

ampio rispetto all’insieme di arresto di qualsiasi macchina di Turing.

Da un lato, Chaitin approfondisce un aspetto dei teoremi di Gödel, quello

dell’indecidibilità di una sequenza più complessa del programma informatico

che deve stabilire se tale sequenza è casuale. A differenza di Turing però,

Chaitin considera insieme, tutti i programmi possibili, scegliendone uno a caso

e chiedendosi quale sia la probabilità che questo programma scelto a caso si

arresti. Il risultato è quanto Chaitin stesso chiama "il gioiello della corona"

della teoria algoritmica dell'informazione. Sommando per ogni programma che

si arresta, la probabilità di avere precisamente quel programma scelto a caso,

= ∑ programma p che si arresta

avremo la "probabilità d'arresto omega"(Ω

1/2numero di bits in p). I valori decimali di Ω non sono deducibili o calcolabili

da un computer perché Ω è un numero del tutto casuale: ciascuna cifra è

indipendente dalle altre dal punto di vista logico, ed è vera per nessuna

ragione. Questo numero non è quindi comprimibile e può solo essere

rappresentato riproducendolo tale e quale.

Si può dire che il nesso tra complessità ed informazione è dato dalla nozione

per cui maggiore è la complessità dell’oggetto di

di comprimibilità teorica,

studio, maggiore sarà la quantità d’informazione necessaria per rappresentare

tale oggetto, perché minore è il grado della sua comprimibilità teorica (o

ridondanza).

• IL DIRITTO COME INFORMAZIONE

È quindi possibile concepire la legge alla stregua di un algoritmo, cioè come

un complesso di regole generali e astratte, formulate ex ante(da prima).

Seguendo questa definizione possiamo individuare:

- ad un estremo le leggi generali ed astratte per le quali vale la massima

compressione informativa ottenibile con un algoritmo che come proprio

risultato, diminuisce la complessità del diritto tramite leggi chiare e precise

all’estremo opposto le cosiddette leggi ad personam(solo per una data

-

persona), provvedimenti particolari e concreti in cui la compressione è minima

- a metà strada tra i due estremi quelle leggi apparentemente semplici che

danno luogo a casi complessi, che richiedono dosi crescenti di informazione

per essere risolti. Es. nozioni di buona fede o buon padre di famiglia

Si sottolinea comunque che in questo ambito l’opposto di complesso non è

semplice, ma determinato. Una definizione chiara e precisa della legge infatti

non implica necessariamente la comprimibilità teorica delle informazioni.

LEGGERE p. 40

• IL GIUSPOSITIVISMO DI HOBBES

Hobbes il padre della scienza giuridica e politica moderna, è solito riprendere i

concetti chiave della tradizione, per modificare il loro significato, come

esempio si può prendere la nozione di libertà. Infatti, se per Platone(La

Repubblica) il concetto di libertà va inteso come auto-disciplina, in ragione del

fatto che la parte migliore di noi stessi prende il sopravvento su quella

peggiore, governandola; per Hobbes, la libertà va intesa come assenza

d'impedimenti esterni e, cioè come la capacità di fare ciò che si vuole. Questa

osservazione vale anche per la nozione di diritto e legge naturale, per questo

Hobbes viene spesso annoverato tra gli esponenti del giusnaturalismo

moderno.

Nel Leviatano e nel De Cive(sul cittadino), Hobbes dedica interi capitoli al

concetto di stato di natura, alla legge di natura fondamentale, ossia al dovere

di cercare la pace. Hobbes, infatti è famoso proprio per lo stato di natura, uno

stato di guerra in cui i rapporti tra gli uomini sono descritti con l'espressione

homo homini lupus: allo stato di natura ciascuno pretende di avere diritto a

tutto contro tutti. Secondo Hobbes, questo stato si verifica concretamente in 3

casi:

• CON LE GUERRE CIVILI

• PER GLI INDIANI D'AMERICA

• NELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI TRA GLI STATI SOVRANI(la

concezione delle relazioni internazionali basata sulla legge del più forte

ha trovato grande fortuna anche recentemente negli USA).

Da questo stato di guerra si può uscire con un contratto sociale, cioè con un

atto di rinuncia unilaterale in favore di un terzo, che non prende parte a quel

contratto, vale a dire il sovrano. Per garantire la fondamentale legge di natura

che prescrive di cercare la pace, ciascun individuo deve rinunciare alla propria

pretesa di avere diritto su tutto contro tutti, tipica dello stato di natura, per cui

l'unico diritto che può dirsi tale, è ciò che il sovrano vorrà nella società civile.

Muovendo da premesse classiche di diritto naturale, Hobbes getta le basi

della tradizione a venire, cioè il giuspositivismo moderno. Questa variante

assolutistica del contratto sociale, per cui non ci sono limiti di diritto alla

volontà del sovrano, che è sciolto dalle leggi(legibus solutus), torva però una

serie di vincoli o anche dette contraddizioni, 3 per l'esattezza:

• CAUSA DEL CONTRATTO: cioè la ragione per cui si è rinunciato ai

propri diritti, è di avere salva la vita, infatti, sembrerebbe che nel caso in

cui il suddito rischi la propria vita per via di una decisione del sovrano, il

contratto debba ritenersi sciolto. Anche se , questa interpretazione

viene smentita più volte all'interno del Leviatano, infatti in esso si

afferma che la clausola con la quale il suddito rinuncia ai propri diritti

autorizza il sovrano a rappresentarlo e perciò anche nel caso in cui il

suddito sia condannato a morte si è trattato di una sorta di suicidio

• PRINCIPIO DI LEGALITÁ: nonostante il suo assolutismo, Hobbes può

ritenersi il precursore del principio di legalità. La legge è infatti quanto

stabilisce il sovrano con la sua volontà, per cui in caso di dubbio,

l'ult

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A.A. 2024-2025
7 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mari3504 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pagallo Ugo.