vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
• TEORESI, PRASSI E POIESI
Questa distinzione viene fatta da Aristotele, nel primo libro della Metafisica,
racconta infatti che si svilupparono dapprima le arti necessarie alla
sopravvivenza (sapere tecnico), poi quelle rivolte al piacere e per ultime quelle
che non miravano né alla sopravvivenza né al piacere (sapere scientifico), nel
momento in cui gli uomini non dovevano più occuparsi di attività pratiche (es. i
sacerdoti egizi che svilupparono le scienze matematiche). Aristotele a
differenza di Platone distingue la sapienza (sapere teoretico) e la saggezza
(sapere pratico) ed in particolare opera una tripartizione del sapere che aiuta
a chiarire il diritto:
• POIETICA: saper fare qualcosa(non ha virtù propria) o produrre
qualcosa a fini essenziali (soddisfacimento dei bisogni vitali) nella
società primitiva - a fini superflui (lusso) nella società opulenta
• sapere per fare(ha virtù propria) come mezzo per l’azione
PRATICA:
(“le azioni belle e giuste”- ETICA NICOMACHEA), come l'etica, la
politica, l'economia e il diritto
• TEORETICA: sapere per il sapere o conoscenza(ha virtù propria),
verità fine a se stessa, come la filosofia, la teologia, la matematica e la
fisica - metodo matematico (dimostrativo) - metodo fisico (dialettico), le
dimostrazioni della matematica, valgono "per lo più" e non "sempre"
come nel caso della matematica
Questo vale anche per lo studio delle azioni umane, ovvero per la filosofia
pratica che è pur sempre una scienza, bisogna distinguere la capacità di
cogliere i principi della scienza nella particolarità dell'esperienza, dalla
capacità di dimostrare ciò che è per lo più nelle faccende umane:
• è la saggezza dell'uomo politico → l'intuizione gioca un
Phrònesis
ruolo determinante per sapere individuare ciò che è opportuno in certe
situazioni al fine di scegliere i mezzi attraverso i quali raggiungere i fini
della buona politica.
• è l'indagine della scienza politica → si avvale della dialettica
Epistemè
come metodo dimostrativo per la confutazione della tesi tra loro
contrapposte e assunte all'interno della totalità delle opinioni possibili.
Tali rigide distinzioni tra i saperi vanno relativizzate:
verso l’alto → nonostante la differenza di oggetto,
- le virtù dianetiche del
sapere epistemico, o scientifico, accomunano il sapere pratico a quello
teoretico;
verso il basso → cioè per quanto attiene il mondo della libertà per un
-
duplice motivo: - il primo riguarda le evidenti affinità tra phrónesis, o
saggezza, dello statista e l’epistème, o scienza, del filosofo, perché in
entrambi i casi è richiesta una certa esperienza di vita al politico e al filosofo; -
il secondo caso tanto le scienze pratiche quanto quelle poietiche sono per
l’appunto scienze relative al mondo della libertà.
• LIVELLI DI ASTRAZIONE
I filosofi discutono sin dai tempi di Aristotele e Platone, discutono e si dividono
sia sul concetto del diritto, sia sui fini e modi in cui esso debba essere
rappresentato, infatti esistono varie interpretazioni del concetto di diritto:
• GIUSPOSITIVISMO: per loro il diritto è soltanto quello posto in essere
dagli organi dell'autorità costituita in una dato territorio, ovvero lo stato
sovrano nazionale
• SCUOLA DEL DIRITTO NATURALE-GIUSNATURALISMO: ritengono
che vi sia un parametro di razionalità, dato dalle leggi o diritto di natura,
sulla cui base giudicare della legittimità del diritto positivo
• GIUSREALISMO: insistono sui rapporti di forza, politici o economici
all'interno della società
• ISTITUZIONALISMO: insistono sulla continuità e peculiarità storica
delle organizzazioni sociali
Esistono anche varie interpretazioni dei fini del diritto:
• GIUSNATURALISMO: ritiene che il diritto sia uno strumento di
comunicazione tra i soggetti, a questa si CONTRAPPONGONO coloro i
quali vedono nel diritto un mezzo di controllo sociale, per questo ci sono
anche coloro che sostengono la TESI INTERMEDIA che assume il
diritto sia come medium della comunicazione intersoggettiva, sia come
una tecnica del controllo sociale("utile del più forte"-Trasimaco)
Va fatta una breve digressione metodologica, ovvero il diritto visto come meta-
tecnologia, bisogna infatti, soffermarsi sulle riflessioni di Luciano Floridi ha
svolto a proposito del "metodo dei livelli di astrazione", infatti, occorre cogliere
il punto di vista dal quale si intende esaminare e sottoporre le proprie
argomentazioni attorno a un dato oggetto di studio.
Ad esempio, un robot domestico, a seconda del motivo per cui abbiamo a che
fare con il robot, muta il plesso di proprietà che saranno ritenute rilevanti.
Occorre scegliere il punto di vista da cui descrivere, esaminare e sottoporre le
proprie argomentazioni su un dato oggetto di studio.
Il LIVELLO DI ASTRAZIONE può essere inteso come l'interfaccia che rende
possibile l'analisi del sistema, mediante l'individuazione dei suoi
OSSERVABILI, ovvero le proprietà, caratteristiche o peculiarità rilevanti a
quel dato livello di astrazione, ovviamente tali osservabili potranno essere
ulteriormente raffinati tramite le VARIABILI.
• IL DIRITTO COME META-TECNOLOGIA
Ci sono varie interpretazioni del diritto:
• KANT: per lui la sanzione segna il passaggio dal diritto privato dello
stato di natura al diritto pubblico dello stato civile, così le regole già
presenti in natura diventano definitive(perentorie); il diritto è stato inteso
come tecnica volta alla coesistenza degli arbitri individuali
• KELSEN: per lui la sanzione distingue il diritto da altre forme di
ordinamento sociale e agisce secondo il principio se A allora B, il diritto
infatti è una tecnica del controllo sociale, le cui regole A si attuano
mediante la minaccia di misure coercitive(obbligatorie) B
Ricordiamo comunque che oggi i sistemi giuridici prevedono forme di soft
law(codici di autoregolamentazione)
• LIVELLI DI ASTRAZIONE ne "Il diritto nell'età dell'informazione": ci si
concentra sullo studio sistematico delle tecniche di cui gli ordinamenti
giuridici si servono per disciplinare un determinato settore (come nelle
ICT e nella robotica), cioè si indagano le tecniche di cui il diritto si serve,
il diritto può essere riassunto come un saper fare meta-tecnologico
obiettivo: evidenziare come i processi tecnologici incidano e mutino alcuni
capisaldi del diritto sia per quanto riguarda le fonti del diritto sia riguardo
alle modalità dell’intervento giuridico.
• IL TECNO-DETERMINISMO
Le tesi del tecno-determinismo possono essere rappresentate con il
paradosso del filosofo Zenone di Elea a proposito di Achille e la tartaruga, ma
a ruoli rovesciati. Nella versione del tecno-determinismo, Achille è la
tecnologia e la tartaruga è il diritto, infatti la corsa della tecnologia sarebbe
troppo imperiosa e potente, per poter essere fermata da una semplice
sentenza o editto.
Questa teoria è estremamente popolare, ancora ai nostri giorni:
• I robot presto soppianteranno gli umani sulla terra, per questo la nostra
specie dovrebbe iniziare a riflettere sulla possibilità di finire
miseramente estinta
• Ray Kurzweil in "The Singularity is Near" sostiene che entro il 2045
emergerà un'intelligenza di gran lunga superiore a quell'umana
Non si possono sottovalutare gli effetti e l'impatto dell'odierna rivoluzione
tecnologica, tanto che negli ultimi anni,per indicare l'impatto tecnologico
sull'ambiente in cui viviamo, gli scienziati parlano di antropocene(Stoermer
poi Crutzen) per indicare l'odierna era geologica in cui l'homo technologicus
sarebbe una delle principali concause dei nuovi equilibri climatici e strutturali
del pianeta. Le decisioni politiche, le istanze culturali e i pregiudizi ideologici
conservano però un ruolo importante, come nel caso delle tesi negazioniste
del presidente George W. Bush sul riscaldamento globale.
Si parla perciò di una tensione dialettica tra principi e regole del diritto,
istanze socio-culturali e processi tecnologici, che si intrecciano in modo
complesso. Tornando al diritto, conviene segnalare sin d'ora alcune decisioni
giudiziarie in tema di tecnologia:
• SONY vs UNIVERSAL CITY STUDIOS: fu discusso nel 1984, dove i
giudici della Corte Suprema dovevano stabilire se la produzione e
vendita dei video-registratori Betamax(VHS) fossero legittime
• CASO GROKSTER: fu discusso nel 2005, dove la tecnologia messa in
discussione riguardava i sistemi per la condivisione dei file sulla rete di
internet, noti come peer-to-peer(P2P)
Non si può parlare di un semplice rapporto unidirezionale, per cui la
tecnologia provoca effetti a livello sociale, perché le istanze sociali possono a
loro volta incidere sul progresso tecnologico. Queste considerazioni devono
confermare la tensione dialettica esistente tra gli effetti regolativi della tecnica
e il repertorio sanzionatorio del diritto.
LEGGERE ESEMPIO p.22
• LA LEGGE DI MOORE
Nel 1965, Gordon E. Moore (cofondatore di Intel) prevedeva che la potenza di
calcolo degli elaboratori elettronici sarebbe raddoppiata ogni anno e mezzo.
La precedente critica alle tesi del tecno-determinismo non comporta
necessariamente l’adozione della tesi eguale e contraria, per cui il diritto come
meta-tecnologia sarebbe capace di risolvere ogni problema tecnologico (es.
riscaldamento globale o incremento dell'impiego dei sistemi robotici nel
settore militare) LEGGERE p.23
Bisogna anche considerare che siamo alle prese con una rivoluzione
tecnologica, che incide sia sui livelli che sulle modalità d'intervento giuridico,
senza considerare il suo impatto inevitabile.
Va anche detto che la legge di Moore è una sorta di profezia che si auto-
avvera, infatti, è vista come un elemento cruciale dell'odierna rivoluzione
tecnologica.
Infatti, la legge chiarisce perché la potenza di calcolo , la memoria e la
velocità nell'elaborazione dei dati del nostro telefono siano destinate a essere
solo la metà della potenza, memoria e velocità del nuovo modello. La curva
esponenziale di accelerazione delineata dalla legge di Moore significa, tra
l’altro, che la complessità della tecnologia è diventata, alle soglie del 2000,
mille volte maggiore rispetto agli inizi del ventesimo secolo. La serie di
raddoppiamenti ha quindi reso fattibile ciò che sembrava impossibile s