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Effetto Miller
L'effetto Miller è un fenomeno che si verifica quando la capacità Cgd (gate-drain) di un transistor MOSFET è moltiplicata per il guadagno di tensione gm R' (transconduttanza per la resistenza di carico) risultando in una capacità equivalente più grande.
Nella parte sinistra del circuito, c'è un polo in ωo = 1 / (Cin R') con Cin = Cgs + Ceq. La funzione di trasferimento passa basso è dominata dalla capacità Ceq, nonostante Cgd sia piccola. Questo perché, grazie all'effetto Miller, la capacità Cgd viene moltiplicata per il guadagno gm R' e quindi cresce.
La resistenza di ingresso è dominata da Rsign, che è più piccola di Rg. Pertanto, una resistenza Rsing molto grande può abbassare notevolmente il polo di ingresso.
È stato trascurato il secondo polo dato dalla capacità di Miller equivalente nella parte destra del circuito, poiché sicuramente si trova a una frequenza maggiore del polo di ingresso.
Nel caso in cui Rsing sia piccola, le capacità sull'uscita possono generare poli dominanti.
Considerando Cout = CL + Cdb, si ha:
Igd = s Cgd(Vgs - Vo) = s Cgd(Vsign - Vo) = gm Vsign + Vo / R'L + S CLVo
La funzione di trasferimento Vo / Vsign presenta un polo.
dominante a → ωh=1/ Cout R’L→Zero a destra → ωz=g Cgdm
In quanto Cout ≫ Cgd → polo è molto prima dello zero
Common Emitter (BJT) →→ Modellizzo ingresso come eq di thevenin→ considero effetto miller
Common gate (mos)
In grado di lavorare a frequenze più alte del common source in quanto non ha la capacità moltiplicate per effetto miller→le 3 capacità hanno tutte un piedino a massa
Nella capacità C includo anche la capacità CdbLse ignoro la resistenza ro del mos posso semplificare l’analisi del circuito trovandomi ad avere un porzioni separate→polo in ingresso ω =1/C [R //(1/g )]o gs sign m→polo d’uscita ω =1/R (C +C ) →posizione dipende dai casi, ma1 L L gdnormalmente è dominanteentrambi i poli sono a frequenza significativamente superiore rispetto al common source
Posso considerare la resistenza r del mos valutando f con il metodo approssimato
delleo Hcostanti di tempo→ω = 1/ [C R + R (C +C )] Rgs = R //Rin R =R //RoutH gs gs gd gd L sign gd LRin=(ro+R )/(1+g ro) Rout= r +R +R (1+g r )L m o sign sign m oCascode (MOS) →combinazione della risposta di un Common source e common gatemostra in ingresso alta impedenza →ingresso mos O2 2ha guadagno elevato → nel caso ideale fino ad A = (g r )m oC = Cout + Cdb Cdb1//Cgs2 C // Cgd2L LUtilizzo approssimazione delle costanti di tempo per determinare la f H→C → vede resistenza Rsigngs1→Cgd1 → vede resistenza Rgd1 = (1+g R )R + Rm1 d1 sign d1→ Cdb1+C → vede resistenza Rd1 = r // [(r + R )/(g r )]gs2 o1 o2 L m2 o2→ C +C → vede resistenza R //Ro dove Ro= r + r + (g r )rL gd2 L o1 o2 m2 o2 o1τ ≈ (C +C )( R //Ro) ω = ω *Dc gainH L gd2 L T HTeorema di MillerNel caso in cui abbia 2 grandi porzioni di circuito indipendenti tra loro se non per un’impedenzaZIn qualche modo determino le tensioni ai nodi 1
e alla fine del testo. Ecco il testo formattato con i tag HTML:e 2 e scopro che → V = KV2 1 K puo’ esserepositivo o negativo
Il teorema di miller mi dice che posso sostituire la singola impedenza con 2 impedenzeseparate, una per ogni circuito,
Z = Z/(1-K) Z =Z/[1-(1/K)]1 2in questo modo le correnti che scorrono attraverso le 2 impedenze equivalenti sarà la stessa diquella che scorreva nell’impedenza Z → il circuito non si accorge della differenza circuitale se Iè la stessacomodo per calcolare impedenza d’ingresso, il polo dominante, ma non va bene per calcolarel’impedenza d’uscita in quanto si calcola con Vin=0 → cambia conformazione circuito
Coppia Differenziale (MOS)
ingresso di modo comune → Vcm = Vg1 = Vg2per simmetria→ I =I =I/2 → Vs = Vcm-Vgs = Vcm-(vov+vt) = Vcm-[sqrt(I/kn/(W/L)d1 d2+vth] →Vd1= Vd1 = Vdd - R I/2DIngresso di modo Comune = (Vg1+Vg2)/2Uscita di modo Comune = (Vd1+Vd2)/2La differenza di tensione tra i 2 mos sarà sempre zero in tutti i punti fin
Che i mos siano uguali
Range di funzionamento: vario Vicm fino al caso limite→V =Vt+Vdd- R I/2 per rimanere in saturazione i mos devono essere una soglia
CMmax Dsotto Vd→V = -Vss +Vgs + (Vt+Vov) dipende dalla tensione minima richiesta dal generatore di
CMmincorrente per funzionare Considero Vgs tensione minima per funzionamento
Ingresso Differenziale → Vid = V -V = V -Vgs1 gs2 g1 g2
Uscita Differenziale → Vod = V -Vd2 d1
Una variazione di Vid porta ad uno sbilanciamento delle correnti nei 2 rami
Range di funzionamento: tensione in ingresso con gate2 a massa t.c. porta ad unosbilanciamento totale della corrente→valore di Vgs1 t.c. Id1= I→valore di Vgs2 =Vt
Avendo Gate di M2 a massa posso ricavare che la tensione di source è una soglia sotto il gate→Vs = -Vt → →Mi ricavo la tensione Vgs1→V = V +Vs =idMax gs1
Per comportamento di piccolo segnale lavoro solo nell’intorno di zero dove possoapprossimare il grafico con 2
Comportamento per piccoli segnali
Considero Ingresso di modo comune con sovrapposto segnale puramente differenziale→Vg1=Vcm+Vid/2 (normalmente Vcm si trova al valore medio dellatensione di→Vg2=Vcm-Vid/2 alimentazione)
Per piccolo segnale posso considerare il Source come massa virtualestudio il mezzo circuito equivalente
Q1 opera con una corrente dc di bias pari a I/2 e una tensione di overdrive pari a Vovcircuito più comodo per tenere in considerazione anche effetto Early (ro)
Per estendere il range di tensione di funzionamento posso aggiungere una resistenzadi degenerazione Rs→abbasso il guadagno di un fattore 1+gmRs→alzo resistenza d’uscita di un fattore 1+gmRscomplessivamente il guadagno non variacoppia differenziale con generatore di corrente come carico→posso studiarne il mezzo circuito equivalente
Varia resistenza d’uscita: Lo specchio di corrente ha una resistenza in uscita pari a ro3Rout= ro1//r03Av= -gm1(ro1//ro3) = -g r /2m
Ho cascodato la coppia differenziale (Q1 e Q2) con i mos Q3 e Q4
Generatore di corrente (Q7 e Q8) cascodato con mos Q5 e Q6
Ron = (g r )r Rop= Ron = (g r )rm3 o3 o1 m5 o5 o7
Ad=g (Ron//Rop)=(g r ) /2m1 m o
Common Mode Rejection Ratio (CMRR)
Nel caso in cui il generatore di corrente sia ideale (rout= inf) ho cmrr infinito, il circuito reietta completamente il modo comune
Nel caso reale Rss è da considerare in quanto non ho generatore di corrente ideale
CMRR=|Ad|/|Acm| guadagno di modo comune → |Acm| = V /V = Vo1/Vicm = Vo2/VicmoD iCM
Guadagno di modo differenziale → |Ad| = Modellizzo generatore con Rss modello piccolo segnale mezzocircuito equivalente
La resistenza Rss determina un ulteriore termine per quanto riguarda la corrente di bias che non sarà più I/2 ma sarà maggiore di un termine determinato da Vcm e RSS normalmente Rss è molto grande e questo termine di corrente è molto piccolo per
L'effetto di Rss sul guadagno differenziale è nullo in quanto la massa virtuale sul nodo di source determina un segnale in corrente lungo Rss nullo → è compensato dall'altro ramo. Per determinare la risposta differenziale del circuito per un segnale di modo comune → calcolo corrente con modello a T ignorando la resistenza ro per semplicità → scopro che nei 2 rami continua a scorrere la stessa corrente → il circuito continua a reiettare il segnale di modo comune allo stesso modo del circuito ideale. Effetto di un missmatch sulle resistenze Rd → errore pari a ΔRd → le 2 tensioni ai drain dei mos non saranno più uguali → Vo1 ≈ -(Rd/2Rss)Vicm Vo2 ≈ - [(Rd+ ΔRd)/Rss]/Vicm → Vod=- ( ΔRd/Rss)/Vicm CMRR= (Ad)/(Acm) = (2gmRss)/( )ΔRd/Rd Effetto di un missmatch sulle Transconduttanze gm → errore pari a Δgm/2 su ogni mos → gm1= gm+0.5Δgm gm2= gm-0.5Δgm → il circuito nonè più simmetrico per cui non posso più usare mezzo circuito equivalente. Le tensioni tra gate e source sono le stesse per entrambi i mos: Vgs=Vicm-Vs. Quindi, i1(1/gm1)=i2(1/gm2) e i1+i2 = i1(1+g/gm2/gm1). Vicm = i1/gm1 + (i1+i2)Rss = i1/gm1 + i1(1+g/gm2/gm1)Rssm1. CMRR= (2gmRss)/(Δgm/gm). Posso in ogni caso applicare una tensione in ingresso in modo da bilanciare l'uscita: Vos =Vo/Ad. Vo è la tensione che misuro in uscita differenziale quando il gate dei 2 mos sono entrambi a massa. Vos è applicata come differenza di tensione tra i 2 ingressi. Miss match di resistenze Rd. Miss match di transconduttanze. Coppia Differenziale (BJT). Considero generatore di corrente ideale e componenti ideali. Con ingresso di modo comune, la corrente nei 2 rami è simmetrica, quindi l'uscita differenziale è nulla. Fin tanto che i bjt sono in zona attiva e il generatore può fornire corrente, anche.variando Vcm l'uscita rimane nulla Con Vb2 a massa e variando Vb1 → q1 conduce tutta la corrente e q2 sarà spento per q1 per essere acceso Vbe=0.7v posso quindi dire che la tensione di emettitore è circa → Ve= Vb1-0.7v giunzione EB2 polarizzata inversamente Tensione di collettore è Vc1= Vcc- α I Rc Range di tensione per ingresso di modo Comune Vcm max ≈ Vc+0.4 = Vcc- α I Rc + 0.4 Condizione data da lato superiore di Q1 e Q2: per rimanere in zona attiva il collettore deve essere a 0.4v più in alto della base Vcmin = -Vee + Vcs + Vbe necessaria una tensione Vcs ai capi del generatore di corrente per fare in modo che possa funzionare Vbe è la tensione minima richiesta tra base ed emettitore per il funzionamento Posso aumentare la zona di linearità degenerando il circuito con una resistenza Re di emettitore degenerazione di un common emitter come già visto → → Comportamentopiccola ampiezza. In questo caso, posso modellizzare il generatore di corrente ideale con un equivalente di Norton che mostra una resistenza Ree all'emettitore. L'amplificazione differenziale Ad è data da Ad = Gm Rc//R, dove Gm è la transconduttanza del transistor, Rc è la resistenza di collettore e R è la resistenza di ingresso. Approssimativamente, Ad può essere calcolato come Ad = Gm Rc = [gm/(1+gmRee)] Rc = Rc/[(1/gm)+ Ree]. L'amplificazione in modo comune Acm è data da Acm = Vocm/Vicm, dove Vocm è la tensione di uscita in modo comune e Vicm è la tensione di ingresso in modo comune. Acm può essere approssimato come Acm = -Rc/2Ree. Il CMRR (Common Mode Rejection Ratio) è definito come il rapporto tra l'amplificazione differenziale e l'amplificazione in modo comune, ovvero CMRR = |Ad|/|Acm|. Per semplificare l'analisi, posso considerare il transistor come un mezzo circuito equivalente in configurazione emitter comune e ignorare la resistenza Ree solo durante lo studio dei segnali di piccola ampiezza.