CONTO ECONOMICO
-Individua risultato economico di ogni singolo esercizio.
-Indicazioni su ricavi/proventi, costi/oneri,risultato dell'esercizio.
Passeremo da quella che è la visione contabile tradizionale (ex-post) all'interpretazione in ottica
imprenditoriale (ex-ante). È uno strumento fondamentale per la conoscenza del processo di
formazione/distribuzione della ricchezza e di supporto per le decisioni.
La formazione della ricchezza d'impresa
Il processo di formazione della ricchezza ha ad oggetto le componenti del ciclo economico e può
essere analizzato attraverso il conto economico.
-OTTICA EX-POST—> analisi di fatti effettivamente già accaduti, finalità di controllo
-OTTICA EX-ANTE—> analisi in ottica futura, finalità decisionale
Il ricorso ad una prospettiva di analisi ex-ante necessita di una riclassificazione ed interpretazione
del conto economico che può essere divisa in due tipi:
-SOGGETTIVA—> permette di individuare i soggetti da cui proviene o afferisce il risultato del
processo di formazione della ricchezza, mette in relazione le poste di bilancio con i soggetti a cui
queste poste affluiscono.
-QUALITATIVA E QUANTITATIVA—> permette di scomporre il processo di formazione della
ricchezza in relazione a componenti elementari.
Fisiologia del sistema d’impresa
Andiamo a vedere due elementi principali:
-FORMAZIONE E DISTRIBUZIONE DI VALORE
Conto Economico a Cascata
Soggetti coinvolti
Aspetti quali-quantitativi
-CARATTERI FISIOLOGICI DELLA STRUTTURA PATRIM.
Situazione Patrimoniale Riclassificata
Liquidità ed esigibilità decrescente
Livelli fisiologici
Conto economico a cascata
Il conto economico in forma scalare o a cascata consente di evidenziare le componenti essenziali
del processo di formazione e distribuzione della ricchezza aziendale.
La forma scalare permette di cogliere e quantificare i principali risultati lordi permettendo
all'imprenditore di comprendere l'entità del contributo delle diverse attività dell'impresa al processo
di formazione della ricchezza aziendale, capire con quali soggetti si crea un rapporto che porta ad
un qualcosa di positivo.
Non esiste una unica forma di conto economico a cascata.
Visione soggettiva
Il primo elemento a cui vogliamo arrivare è quello che viene definito valore aggiunto operativo, prende
delle grandezze, parte dal fatturato rettificato a cui sottrarre quelli che sono i costi operativi esterni.
Quindi mette in relazione quelli che sono i clienti con cui interagiamo ed i fornitori correnti, ottenendo il
nostro valore aggiunto operativo, andiamo a vedere quello che è il valore aggiunto che riusciamo a
dare al prodotto che vendiamo. Se abbiamo un valore aggiunto operativo, abbiamo una piccola
differenza positiva tra quello che è il nostro fatturato ed i costi operativi, se abbiamo un grande valore
aggiunto operativo significa che la differenza tra questi due valore è significativa ( c’è un buon
contributo dell’impresa al valore del prodotto che va a finire sul mercato—> quanto l’impresa riesce ad
aggiungere ai propri fattori produttivi acquisiti dai fornitori).
Per arrivare al reddito operativo esterni abbiamo alcuni elementi che vanno sottratti al valore aggiunto
operativi e sono quegli elementi legati alla lavorazione dei beni: costi del personale, coloro che
lavorano e svolgono la propria attività e poi ci sono gli ammortamenti. Quindi i soggetti con cui
interagiamo per arrivare al reddito operativo sono il personale ed i beni durevoli—> definiti come costi
relativi all’apparato. Anche questa è una grandezza di tipo reddituale che ci indica la ricchezza che
viene prodotta dalla gestione operativa dell’impresa, quanto rimane dopo aver svolto la nostra attività
e pagato alcuni soggetti che contribuiscono allo sviluppo e alla trasformazione del nostro prodotto.
Nella nostra visione del conto economico in forma scalare a cascata, ripartiamo dal reddito operativo
ed andiamo a sottrarre un altro elemento importante ovvero gli oneri finanziari (andiamo a togliere
quell’aspetto del costo del denaro che abbiamo preso in prestito)—> il soggetto sono le banche, ma
possiamo considerare anche tutti i finanziatori e soggetti che possono prestarci del denaro. Quindi
oltre alla gestione operativa, questo valore del reddito lordo tiene conto anche della gestione
finanziaria, va a sottrarre dal reddito operativo anche gli aspetti finanziari.
Questo permette di far capire all’imprenditore qual è la ricchezza prodotta dalla gestione
caratteristica anche avendo sottratto gli oneri finanziari, inoltre fa capire qual è la nostra condizione
finanziaria (se abbiamo una situazione di reddito operativo significativamente positiva, con l’aggiunta
degli oneri finanziari andiamo a ridurre questo valore, possiamo capire che forse abbiamo una
posizione finanziaria squilibrata—> possiamo renderci conto da dove possono provenire le
problematiche ed alcuni elementi che vanno ad erodere il valore creato dall’impresa), la maggior parte
delle aziende avrà un valore negativo agli aspetti degli oneri, però ci sono delle imprese che avendo la
gestione finanziaria particolarmente virtuosa non hanno un esito negativo.
Andremo a sottrarre anche gli aspetti tributari (voce quasi sempre negativa) ed il soggetto con cui si
relaziona l’impresa riguardo ai tributi e le tasse è lo stato (a questo punto siamo arrivati al reddito netto
—>considera anche l’apporto della gestione tributaria , indica l’entità della ricchezza
complessivamente prodotta). Un altro soggetto che dobbiamo prendere in considerazione i soci,
dobbiamo sottrarre al reddito netto anche quella ipotetica o reale remunerazione che vogliamo dare
all’assetto proprietario.
In una prospettiva imprenditoriale acquista rilevanza quello che è il reddito disponibile, l’elemento
realmente disponibile alla fine per l’imprenditore per svolgere le proprie attività. Prima di decidere cosa
fare con quel residuo deve discutere con la proprietà (soggetto che ha apportato il capitale di rischio)
su quanto vogliono prendere loro, dobbiamo sottrarre i dividendi per arrivare all’ultima grandezza di
sintesi del processo di formazione della ricchezza.
Questa può essere una valutazione che viene fatta alla fine dell’attività di un anno e andando a vedere
quanto la proprietà si è distribuita, quindi in una visione ex-post oppure può essere una discussione
fatta precedentemente (l’assetto imprenditoriale discute sulla propria decisione di gestione
dell’impresa, fa una prospettiva di ciò che potrebbe avvenire nell’anno seguente e indica queste voci
come si aspetta che vadano e discute con l’assetto proprietario di qual è la loro remunerazione attesa)
Visione qualitativa-quantitativa
La principale voce di entrata all’interno della nostra impresa, ovvero il fatturato rettificato potrebbe essere
preso in considerazione come il prezzo per la quantità, però se lo analizziamo sotto un aspetto qualitativo
va aggiunto qualcosa alla nostra valutazione che sono aspetti legati alla qualità tecnica e alla qualità
immagine. Indipendentemente dal prodotto che vendiamo gli aspetti dell’immagine, del brand sono
estremamente importanti, soprattutto se parliamo di prodotti legati alla moda ed al lusso. Se parliamo di
prodotti tecnici legati all’elettronica l’aspetto della qualità tecnica è molto importante.
Un altro elemento importante per caratterizzare il nostro fatturato è legato al tempo di consegna perché
soprattutto in determinate tipologie di attività e soprattutto in tempi recenti, l’importanza del tempo di
consegna è diventata sempre più rilevante (es. la rilevanza nella scelta di acquistare e selezionare un
determinato prodotto in base ad entro quando questo prodotto mi viene recapitato).
L’aspetto dei fornitori è legato all’affidabilità e alle tempistiche di consegna (permettermi di
approvvigionarmi seguendo gli schemi che abbiamo stabilito per evitare che si blocchi la produzione).
L’aspetto quantitativo-qualitativo del costo del personale sarà legato a quello che è il prezzo per il numero
delle persone che lavorano all’interno dell’impresa per un valore che do ai diversi operatori.
L’aspetto degli ammortamenti sarà legato al capitale tecnico investito per quello che è il tasso di
ammortamento, legato al costo
L’aspetto legato agli oneri finanziari riguarda il capitale finanziario esterno per quello che è il tasso di
interesse.
L’aspetto dei tributi legati al reddito lordo per le tasse che andiamo a pagare.
L’ultima voce è quella su cui abbiamo una forte capacità decisionale e di discussione con un altro
soggetto, si parla di dividendi legato al capitale netto per la remunerazione ipotetica che vogliamo dare.
Distribuzione della ricchezza
Le eventualità che si possono verificare sono:
-eventualità in cui non c’è il reddito finale, conclusivo dopo aver pagato le tasse—> se c’è del reddito da
coprire possiamo farlo o con un intervento dei soci oppure possiamo utilizzare le riserve accumulate. Se
abbiamo un capitale netto superiore a quello minimo di legge, possiamo coprirla per un certo periodo
con il nostro capitale netto.
-eventualità che ci sia del reddito disponibile, possiamo decidere di redistribuirlo ( rafforzare il livello di
soddisfazione teleologica dei soggetti esterni) o reinvestire all’interno del nostro sistema operativo, quindi
vogliamo mantenere queste risorse all’interno dell’impresa per finanziare qualcosa. Il reddito mantenuto
all’interno dell’impresa può essere occulto o palese, supponiamo che sia di tipo palese quindi in accordo
con altri soggetti, soprattutto con l’assetto proprietario decidiamo di mantenerlo all’interno dell’impresa.
Possiamo cercare di orientarci verso una crescita e sviluppo dell’impresa (incremento del capitale
tecnico investito) o verso una riduzione dei livelli di indebitamento (decremento dei costi finanziari esterni)
Il vertice imprenditoriale ha del reddito disponibile, la prima decisione (che possono essere prese
congiuntamente) è sul redistribuirlo o reinvestirlo all’interno del sistema, queste decisioni le prenderà
anche in base a quanto sono importanti determinate caratteristiche per lo sviluppo dell’impresa; se
l’impresa ha un’immagine che sta deteriorando e la soddisfazione del cliente è in calo, può decidere di
rafforzare il livello di soddisfazione di alcuni soggetti esterni (come rafforzare il livello di soddisfazione dei
clienti). A questo punto per rafforzare questo livello d
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