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DIRITTO DI REFERENDUM ABROGATIVO
Articolo 51: "Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. (proclama il diritto di tutti i cittadini di essere eletti, ossia votati. Il primo attiene a ciò che si definisce elettorato attivo mentre il secondo si riferisce all'elettorato passivo. E lo fa in modo da non destare dubbi sul fatto che tale diritto spetti, in pari misura, a uomini e donne. Tutti quindi possono candidarsi alle cariche elettive = 25 anni per la camera dei deputati e 40 per il senato. Ci sono 3 limiti dell'elettorato passivo: Ineleggibilità: quando un soggetto non può essere eletto, non può essere inserito nelle liste dei candidati alle elezioni - Incandidatura: quando un soggetto
Risultato eletto non può ricoprire contemporaneamente 2 cariche pubbliche =- escludere dalla competizione politico-elettorale i soggetti che sono stati condannati in via definitiva a delitti gravi
Incompatibilità: impedisce che un soggetto possa ricoprire contemporaneamente 2 cariche che si possono trovare in posizioni di conflitto = l'eventuale elezione di un soggetto ineleggibile o incandidabile non è valida e potrà quindi essere annullata dalla stessa camera nella quale il soggetto non è eletto)
10Eleonora Lucarelli
La legge può, per l'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica (nelle liste elettorali non sono ammessi gli stranieri, anche se appartenenti all'Unione Europea. Chi non è italiano, tuttavia, è escluso solo dai posti che implicano l'esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri o che attengono alla
- La tutela dell'interesse nazionale è invece ammesso agli altri impieghi della Pubblica Amministrazione. Per quanto infatti riguarda l'accesso ai pubblici uffici, i cittadini dell'Ue sono parificati agli italiani).
- Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro" (prevede il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro per quanti vengono eletti in Parlamento, alla Regione, alla Provincia o al Comune. Costoro, al termine del mandato, possono così riprendere l'originario posto che ricoprivano in precedenza) = DIRITTO DI ACCESSO AGLI UFFICI E ALLE CARICHE ELETTIVE
DOVERI INDEROGABILI DEL CITTADINO:
- Articolo 52: "La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né
Soggetti terzi. Nel primo caso si parla di:
- Convenzioni: si fonda su aspettative di reciprocità, più viene praticata è più diventa
- Consuetudini: regole formate attraverso un ripetuto comportamento
- Parti o contratti: accordo stipulati da due o più persone
Il diritto è formato dalla POLITICA. Quest'ultima viene intesa in due modi:
- Attività che risolve i conflitti e cerca di far prevalere gli interessi generali
- Attività che scatena i conflitti e cerca di far prevalere gli interessi di una parte
Le REGOLE sono regole di diritto sul diritto perché disciplinano i soggetti, le procedure e gli atti che producono il diritto => fonti
SULLA produzione (solo quelle che producono il diritto):
- Poteri per creare gli atti
- Tipi di atti
- Ogni manifestazione del potere
E fonti DI produzione (tutte le altre):
- Fonti-fatto: fatti e comportamenti
- Fonti-atto: documenti scritti
I secondi non possono contraddire i primi. =>
La produzione del diritto è una delle funzioni fondamentali dello stato. Possono essere prodotte dentro lo stato (stato-apparato => disciplinano gli interessi generali), fuori (stato-ordinamento => disciplinano gli interessi di quella specifica formazione) o sia fuori che dentro.
La validità di una norma è un'altra norma => legittimazione formale del diritto, il motivo, la ragione, la causa della quale i cittadini ritengono che il diritto debba essere rispettato. Ci sono 3 forme di legittimazione secondo Weber:
- Legittimazione carismatica: potere esercitato da una persona dotato di un grande carisma
- Legittimazione tradizionale: si obbedisce ad un'autorità perché si è sempre fatto così di tradizione
- Legittimazione legale-razionale: si basa su leggi razionalmente stabilite. Fanno sì che l'autorità dei governanti sia fondata su qualcosa di certo e concreto
Fonti del diritto sono atti
che contengono prescrizioni generali (si riferiscono a tutti) e astratte (sono realizzabili un numero infinito di volte, sono perenni) -> le norme giuridiche.
FONTI PRIMARIE (fonti fatte dal parlamento): leggi ordinarie, decreti legge, decreti legislativi, trattati internazionali.
FONTI SECONDARIE (fonti direttamente applicate dal governo. Sono attuate da fonti primarie e dipendono da esse): regolamenti governativi (regionali o statali), atti amministrativi DPCM (decreto ministeriale), decreto interministeriali.
Le fonti aventi una stessa forma hanno anche una stessa forza ma non vale il contrario:
Lex posterior derogat priori: Principio della lex posterior e l'abrogazione: due fonti disciplinano la stessa materia e vanno in contrasto: verrà eliminata la legge precedente da quella posteriore (criterio cronologico). L'abrogazione può essere espressa (espressamente dichiarata l'abrogazione), tacita (rilevata dai giudici) e implicita (se viene).
direttamenteabrogata)Lex specialis derogat generalis: Principio della lex specialis e la deroga: stabilisce la preferenza della legge speciale su quella avente carattere generale, anche se successiva: la legge speciale deroga quella generale (disapplicazione) Lex superior inferiori derogat: Principio della lex superior e annullamento: comporta la prevalenza della norma di grado superiore su quella inferiore, anche quando quest'ultima sia cronologicamente posteriore. La norma di grado inferiore viene annullata (rimozione in quanto invalida = per il presente, il passato e il futuro). Si articola in: - Principio di costituzionalità: anche il legislatore è vincolato al rispetto del diritto, in particolare delle norme giuridiche contenute nella Costituzione. Nessuna legge può essere in contrasto con la costituzione - Principio di legalità: afferma che gli organi dello Stato devono agire secondo la legge. Amministrazione e giurisdizione devono esercitare iloro poteri in conformità con i contenuti prescritti dalla legge => la legge deve essere preferita al regolamento. Riserva di legge (guarda prime pagine) ● Principio di completezza dell'ordinamento giuridico e il problema delle lacune: completezza nel senso che ● l'ordinamento giuridico ha una norma per regolare qualsiasi caso. La mancanza di una norma si chiama lacuna: completezza significa mancanza di lacune. L'incompletezza consiste nel fatto che il sistema non comprende né la norma che proibisce un certo comportamento, né quella che lo permette; è in questo caso che si parla di lacune - Tecniche se manca una norma presupposta da un'altra norma - Ideologiche laddove la fattispecie è regolata ma la regolamentazione è giudicata inadeguata. Non manca la disciplina ma manca la disciplina desiderata. Secondo alcuni in questo caso si può parlare di lacune.antinomia: conflitto tra la disciplina che c'è è la disciplina desiderata => "tutto ciò che non è vietato è permesso". Se l'ordinamento non è completo può essere completa