Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 7
Riassunto esame Botanica, Prof. Caneva Giulia, libro consigliato Biologia delle piante, Raven Pag. 1 Riassunto esame Botanica, Prof. Caneva Giulia, libro consigliato Biologia delle piante, Raven Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 7.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Botanica, Prof. Caneva Giulia, libro consigliato Biologia delle piante, Raven Pag. 6
1 su 7
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TESSUTI

Ci sono degli organismi pluricellulari che non hanno né tessuti né organi → tallofite: muschi e alghe,

prima ancora ci sono le PROTOFITE che sono piante unicellulari.

TALLOFITE: organismi più primitivi che vivono ancora in ambienti umidi → non c’è spinta al

differenziamento perché svolge lei stessa delle funzioni che nell'ambiente subaereo svolgono i tessuti:

sostegno, riproduzione. Sono piante di piccole dimensioni, il loro corpo prende il nome di tallo.

CORMOFITE: piante che hanno tessuti e organi => ci sono delle linee cellulari differenziate a

livello morfologico e funzionale [rapporto forma/funzione segnatura delle piante→ credenza

medievale per cui la forma dipendeva dalla volontà divina in modo che permettesse di capire il

collegamento con il corpo umano => il motivo per cui era stata creata quella pianta].

Organi: radici, fusto, foglie, fiori, frutti e semi ovvero le strutture organizzate e specializzate.

CAP. 23 L’embriogenesi stabilisce l’asse di crescita della pianta con un meristema apicale del

germoglio e uno della radice (meristemi embrionali) => la parte più considerevole dello sviluppo

della pianta avviene come conseguenza dell’attività di questi meristemi che conservano la capacità

di dividersi per molto tempo: cellule iniziali che danno origine a radici, fusti, foglie e fiori.

Queste cellule fanno divisione asimmetrica producendo una cellule di nuovo meristematica e una

derivata che può andare incontro a diverse divisioni prima di differenziarsi es. meristemi primari

(protoderma, procambio e meristema fondamentale) si formano durante l’embriogenesi e sono

parzialmente differenziati, rimangono meristematici per un certo periodo di tempo prima di dare

origine agli specifici tessuti primari, questa fase prende il nome di crescita primaria e avviene nel

corpo primario della pianta. .

N.B. differenza fra piante e animali → le piante mantengono i tessuti meristematici per tutta la vita

che continuano ad accrescerla illimitatamente per tutta la vita. Le piante si “muovono” crescendo e

si adattano all’ambiente ad es. curvando in direzione della luce.

N.B. L’aumento numerico delle cellule non determina di per sé l'aumento del volume della pianta,

ma aumenta il potenziale di crescita che in realtà è determinato dall’espansione delle cellule.

TESSUTI EMBRIONALI: primi tessuti che si formano della pianta, l’embrione si forma nel seme,

prendono anche il nome di meristemi; possono essere:

- Meristemi primari: le cellule sono caratterizzate da piccole dimensioni, con parete sottili

(permeabili), numerosi piccoli vacuoli (si estendono facendo entrare acqua) e plastidi ancora

allo stadio di proplastidi. Sono localizzati ai due poli della pianta: apice del fusto e della

radice → l’apice vegetativo produce foglie e rami, l’apice fiorale dà origine a petali, stami,

sepali e carpelli.

- Meristemi secondari: si formano nel secondo anno di vita, sono tessuti cicatriziali o

cambiali es. piante legnose che crescono in altezza e circonferenza (a forma cilindrica perché

questi tessuti sono organizzati ad anelli → si formano tramite attività dipleurica = sia verso

l’interno che l’esterno). Sono detti anche cambiali si trovano solo nelle gimnosperme e in

alcune angiosperme dicotiledoni, dalle divisioni delle loro cellule si formano i tessuti

secondari, sono responsabili della crescita del fusto e della radice. Questi meristemi si

formano da cellule mature preesistenti grazie ad un processo di passaggio allo stadio

giovanile che consente loro di riacquistare la capacità di dividersi.

Essi si distinguono in cambio subero-fellodermico (o fellogeno) e cambio cribro-vascolare (o cambio

cribro-legnoso). Il primo forma il periderma, sistema tegumentale del corpo secondario della pianta, il

secondo genera il sistema conduttore.

Tra i meristemi secondari sono inclusi anche i meristemi intercalari: gruppi di cellule che

mantengono la capacità di dividersi e sono localizzati tra i tessuti definitivi dell’organismo adulto.

es. bambù cresce in corrispondenza del nodo dove si trova questo tessuto che permette la distensione

+ meristemi avventizi → es. in caso di danni, la pianta si difende isolando la parte lesa con tessuti

cicatriziali, colmano le lacune con questi tessuti, si formano per passaggio allo stadio giovanile di

tessuti parenchimatici.

PROCESSO DI DIFFERENZIAMENTO: consiste in un processo per cui cellule con uno stesso

genoma diventano diverse tra di loro e dalla cellula meristematica di partenza a seconda del controllo

dell’espressione genica e dalla sua posizione nell’organo in via di sviluppo (anche se viene spostata).

Una cellula meristematica si distende per azione del vacuolo che si rigonfia.

I 3 sistemi di tessuti, che si originano dai meristemi primari, sono il sistema di tessuti fondamentali

(dal protoderma), il sistema dei tessuti vascolari (dal procambio) e il sistema dei tessuti tegumentali

(dal meristema fondamentale).

I modelli di organizzazione di questi tessuti sono simili per tutte le piante: tessuti vascolari immersi

nel tessuto fondamentale e circondati dal tessuto epidermico.

I tessuti possono essere: Semplici: formati da un solo tipo di cellule → tessuti fondamentali, oppure

Complessi: formati da diversi tipi di cellule → xilema, floema, epidermide e periderma.

SISTEMA DEI TESSUTI FONDAMENTALI

TESSUTO PARENCHIMATICO

Cellule meno differenziate, sono le più numerose, hanno capacità di dividersi => si occupano della

rigenerazione e della riparazione di ferite (sono anche in grado di diventare embrionali e sviluppare

un intero organismo: totipotenti); troviamo questo tessuto soprattutto nella corteccia, nel midollo di

fusti e radici e nella polpa dei frutti

Possono assumere diverse funzioni a seconda di dove si trovano, le principali sono la fotosintesi,

l’accumulo di riserve e la secrezione (attività possibili solo con un protoplasto vivente) + movimento

nell’acqua e trasporto di sostanze nutritive.

Essendo il tessuto più diffuso nel corpo delle piante è possibile differenziare diversi tipi:

● CLORENCHIMA: parenchima fotosintetico, i plastidi sono differenziati in cloroplasti, si

trovano nelle foglie e nei fusti primati.

● AMILIFERO: parenchima di riserva, non prendono la luce es. parte centrale della radice, i

plastidi si trovano sotto forma di amiloplasti: dove la pianta accumula lo zucchero di riserva

(amido) es. barbabietola ne ha tanti

● PARENCHIMA ACQUIFERO: tipico delle piante grasse, serve per trattenere acqua, non ci

sono foglie, sono trasformate in spine.

● PARENCHIMA AERIFERO: tipico delle piante acquatiche dove c’è il problema inverso

ovvero il trasporto dell’aria che serve per la respirazione cellulare.

● PARENCHIMA DI TRASFUSIONE: accumulano pigmenti per colorare un organo es.

nelle infiorescenze

In questo tessuto si trovano anche altri tipi di cellule come le TRANSFER CELLS → sono cellule

parenchimatiche con invaginazioni della parete centrale che aumentano la superficie di contatto della

membrana plasmatica, servono per facilitare il movimento a breve distanza dei soluti, quando ci

sono intensi flussi in entrata (accumulo) e in uscita (secrezione). Si possono trovare associate allo

xilema e al floema nelle nervature più piccole dei cotiledoni, nelle strutture riproduttive e nelle

strutture ghiandolari (nettari, piante velenose).

TESSUTI MECCANICI: COLLENCHIMATICO E SCLERENCHIMATICO

Hanno funzione di sostegno, si dividono in

1.TESSUTO COLLENCHIMATICO

Come per il tessuto parenchimatico anche qui le cellule sono vive a maturità. Questo tessuto si trova

generalmente sotto forma di cordoni discreti e piccioli + circonda le nervature delle foglie. Di norma

le cellule sono allungate, con una parete primaria che si ispessisce molto (ma non lignifica) → motivo

per cui hanno grande capacità di sostegno del fusto e delle foglie ma anche negli organi erbacei (non

legnosi) che vanno incontro a crescita secondaria molto ridotta, non c’è quasi mai nelle radici, nei

fusti e nelle foglie delle monocotiledone (formano sclerenchima in fasi più precoci).

● COLLENCHIMA LAMELLARE: le cellule hanno pareti tangenziali dove si concentra la

parte ispessita.

● COLLENCHIMA ANULARE ha una struttura viva che si può distendere, la parte spessa si

trova negli “angoli”.

2.TESSUTO SCLERENCHIMATICO da “skleros” = duro

Le cellule di questo tessuto possono formare massi continui o piccoli agglomerati, inoltre perdono il

protoplasto e muoiono giunte a maturità. La loro caratteristica principale è la parete secondaria

ispessita e lignificata => irrobustiscono piante che hanno cessato l’accrescimento. Ha 2 tipi diversi

di cellule:

● FIBRE: più allungate, formano fasci di solito nella parte legnosa delle angiosperme es. canapa

● SCLEREIDI: più corte, formano superfici dure e impenetrabili es. gusci delle noci di cocco o

noccioli delle ciliegie, ma anche la consistenza grumosa alla polpa della pera.

TESSUTI SECRETORI

Secernono sostanze intracellulari o extracellulari

es. Gerani (profumano): hanno peli ghiandolari che secernono sostanze utili per la pianta, in questo

caso scacciano gli insetti. Sono dotati di peli → utili per sostanze da secernere all’esterno. es. Ortica:

si dotano di peli secretori per le sostanze urticanti, nel loro caso accumulano urea. NETTARI:

secernono sostanze zuccherine => richiamo gli impollinatori. La pianta investe energia e sostanze

nutritive al fine della riproduzione.

SISTEMA DEI TESSUTI TEGUMENTALI

EPIDERMIDE

Costituisce il sistema di rivestimento di tutte le parti della pianta

prima dell’inizio della crescita secondaria, le cellule

dell’epidermide sono assemblate in maniera compatta→ senza

spazi, di solito monostratificato, delimitano lo spazio esterno, non

hanno cloroplasti.

Si occupano di protezione da eccessiva disidratazione, difesa

contro i parassiti; in certe piante possono esserci rivestimenti

cerosi, oppure pruina → per evitare disidratazione molto rapida.

E’ il tessuto in grado di controllare l’allungamento dell’intero

organo (anche regolato dal fotoperiodismo), ed è il sito di

percezione della luce.

Le cellule sono generalmente poco specializzate, in questo tessuto troviamo anche:

-Cellule di guardia: hanno cloroplasti, si trovano su tutta la piante specialmente sulle foglie (parte

aerea), controllano gli scambi gassosi regolando l’apertura degli stomi.

-Cellule bulliformi frequenti nelle monocotiledoni, sono grosse e parallele con pareti sottili, il loro

ruolo è di favorire il rigonfiamento e la distensione delle foglie, in funzione dell’acqua.

-Appendici come tricomi: specie di peli che servono per evitare la disidratazione, trattengono uno

strato d

Dettagli
A.A. 2023-2024
7 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/01 Botanica generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mati.semplificolavita_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di BOTANICA e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Caneva Giulia.