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LA RICADUTA DEL PENSIERO DI RUSKIN SULLA CULTURA ITALIANA
L’ influenza di alcuni scritti di Ruskin sulla cultura del restauro è evidenziata dall’ esplicita
citazione nella produzione teorico- disciplinare a lui successiva, e nella radicale mutazione di
atteggiamento da parte del mondo architettonico.
Il suo testo fondamentale è “The le cui riflessioni, soprattutto
Seven Lamps of Architecture”,
quelle dell’ aforisma 31, hanno avuto in Italia ripercussioni sia in campo teorico, nella definizione
del concetto di monumento, sia in campo pratico, con l’ adozione di interventi di manutenzione e
conservazione, piuttosto che di restauro.
Tra il XIX e il XX secolo in Italia vi è una notevole diffusione di scritti sul restauro tradotti
accuratamente, e tra gli argomenti di maggiore presa vi sono quelli relativi a pareri riguardanti i
restauri cui erano sottoposti alcuni monumenti italiani. Tali pareri sono spesso negativi; Ruskin nel
1850 è a Venezia e il primo volume di “The Stones of Venice” vede la luce nel 1851.
Le pagine più significative sono sicuramente quelle di “Le 7 Lampade dell’ Architettura”, analizzate
e approfondite varie volte, come nel caso dell’ edizione italiana del 1982, con presentazione di
Roberto di Stefano.
I passaggi che sono di inequivocabile interpretazione e ancora attuali per gli attuali orientamenti
della conservazione sono:
- l’ interpretazione dell’ azione umana come evento della natura; l’ armonia con la natura genera una
vita migliore, e quindi gli interventi umani devono susseguirsi Kata Phusin, secondo natura;
- il concetto di socializzazione tra esseri umani; riconosce che si è obbligati a vivere in città per
accumulare denaro e potenza, ma ciò
comporta la perdita di rapporti umani, a causa della non associazione nella natura da parte dell’
uomo.
- l’ interpretazione marxiana dell’ alienazione, con la quale l’ uomo ha barattato l’ illusione del
progresso, lo porta a provare repulsione davanti alle case disposte in serie con tanta precisione,
tutte uguali tra loro. Stronca senza alcuna pietà l’ edilizia senza anima, mentre allo stesso elogia
gli episodi più umili elevandoli a rango di monumenti: “prendetevi cura dei vostri monumenti e
non avrete alcun bisogno di restaurarli... meglio avere una stampella che restare senza una
gamba. Fatelo amorevolmente, con continuità”
Quest’opera, "Le sette lampade dell'architettura " tratta di temi riguardanti l'architettura
all'atto della
Le sette lampade rappresentano gli obbiettivi che il costruttore deve considerare
progettazione,che l'utente deve riconoscere per utilizzare al meglio l'edificio e che il restauratore
deve mantenere con la conservazione
in essa R. Parla della vita della costruzione e individua tre momenti:
1.progettuale: bisogna rendere il più possibile durevole l'opera; quando il tempo avrà segnato
l'edificio il costruttore deve trovare le tracce per poter operare correttamente
2. Funzione d’uso aspetto strutturale necessario alla sua stessa esistenza
3. Conservazione:
Ruskin nella sua opera affronta il problema della durata della fabbrica.Il tempo travolge tutto e la
battaglia condotta dall'uomo è inevitabilmente persa
L'oggetto va verso la distruzione e l'uomo che cerca di proteggerlo, salva per prima cosa la
memoria della propria esistenza= oggetto come testimonianza della vita umana
Edificio come essere vivente siccome l'architettura si inserisce organicamente nella natura,
è un'entità organica già al momento della progettazione. La tensione tra passato e presente, e fra
presente e futuro, sono per Ruskin gli aspetti dinamici che caratterizzano la vita dell' edificio.
L'armonia, come proporzioni delle parti, viene superata dall'armonia come integrazione: collocare
un edificio significa individuare il suo posto organico che non alteri la natura.
Analizza la costruzione e rileva il modo in cui essa è collocata nella natura; esamina la relazione tra
edificio e ambiente, anticipando quei principi della conservazione che riguardano tutto ciò che
definiamo patrimonio culturale. I suoi scritti si inseriscono nel periodo in cui la teoria
Ruskin è il padre della teoria conservativa.
storicista dell'Idealismo e del Romanticismo è già trasformata in metodo.
Egli ha una visione creazionistica e armonica dell'universo che risente dell' influenza dell Idealismo,
del Romanticismo e del Positivismo.
In questa ottica l'inglese ritiene che l'intervento di restauro sia moralmente scorretto in quanto
modifica la realtà concreta della cosa.
II restauro è la peggiore delle distruzioni: si racimola più dalla desolazione di Ninive che di quello
che sitroverà dopo la ricostruzione di Milano.
L‘intervento di restauro è un'azione di manomissione, nessuno si potrà sostituire all'originale
artefice e non si potrà sostituire la materia con cui è realizzata l'opera: il restauro è falsificazione.
La conservazione non è solo uno sguardo al passato ma una premessa per costruire il futuro.
La critica riconosce nel messaggio di Ruskin un'intuizione che si può definire come il sentimento di
una costante analogia tra l'esperienza estetica e quella morale.
In Ruskin è presente una visione contro I'effimero e il provvisorio, a favore della durata materiale e
Spirituale. La distruzione è immorale in quanto consumo inutile, la produzione invece è un valore
autentico solo se soddisfa i bisogni della comunità.
MORRIS( 1834-1896)
La nazione che, insieme alla Francia, intraprende una riflessione sui temi del restauro nel
Sono queste due nazioni a caratterizzare con le loro posizioni
corso del XIX secolo é l’Inghilterra.
gli orientamenti che i concetti di conservazione e restauro assumeranno da allora in poi
Le posizioni di William Morris sui concetti di tutela,conservazione e restauro rimangono tra quelle
più significative del periodo
- Morris, allievo di Ruskin,
- fu membro dei pittori Preraffaelliti
- Fonda una società di arredi e delle officine tipografiche.
- Promuove la creazione delle botteghe degli artigiani e artisti del piccolo (promotore nel 1888
della creazione della Arts and Crafts Exhibition Society,da cui prenderà il nome il movimento al
quale possiamo idealmente collegarci)
Morris è un agitatore sociale,
Siccome Ruskin parla e non agisce, la parte sociale è molto viva in
Portando avanti le idee di Ruskin
lui. si riferisce alla gente comune
—> era necessario creare un’associazione di persone disponibili per aiutare lo stato nella
conservazione dei monumenti.
Egli pensa che queste associazioni create si debbano opporre ai restauri che vanno oltre alla
semplice salvaguardia dalla pioggia e dal vento.
Insiste sulla tutela dei ruderi in maniera sacra e afferma che gli architetti sono senza speranza,
perché accecati dal loro stesso ego e un ignoranza di base.
RICAPITOLANDO…
Morris si rifà al pensiero di Ruskin, si 'oppone' al per
restauro (= ATTO DI BARBARIA)
sostenere la necessità di conservare i monumenti con le loro stratificazioni, nelle quali si leggono le
tracce della storia.
- concetto di tutela/ salvaguardia WS restauro
- monumento inteso come bene pubblico
- l'importanza del del patrimonio architettonico dal
coinvolgimento popolare nell'azione di difesa
degrado e dalle deturpazioni
-la necessità di dedicate alla sorveglianza.
creazione di associazioni
= 1877 fonda la SPAB (Society for the Protection of Ancient Buildings/Società per la protezione
degli edifici antichi”)
Gli ultimi due puti appaiono strettamente correlati anche all’attivismo politico e all’adesione al
socialismo da parte di Morris
Si tratta di una vera e propria chiamata alle armi;di fronte all’arbitrio e al capriccio che
caratterizzano gli interventi di restauro. C’è la necessità di una mobilitazione generale e di una
azione di severa sorveglianza.
—> Bisogna aver rispetto di ciò che è giunto fino a noi,inteso come un patrimonio va tramandato ai
posteri,lasciandone quindi le caratteristiche possibilmente inalterate
sarà l'elemento catalizzatore nel quale si riconosceranno coloro che
L'Anti-Restoration Movement
rifiutano l'idea di restauro distruttivo e falsificatore
L'attività della SPAB coinvolge I'opinione pubblica in quanto i moderni strumenti di denuncia,
coinvolgeranno una vasta parte della popolazione sui temi della conservazione. e
La SPAB realizza una catalogazione e monitoraggio dei monumenti da salvaguardare
interverrà con azioni di denuncia,che riguarderanno anche la Basilica di San Marco a Venezia. Si
evidenzia come gli edifici di una nazione non appartengano alla nazione stessa ma siano del mondo
intero, proponendo il concetto di documento
architettonico inteso come bene universale.
L’architettura è morta con la nascita della conoscenza dell’arte medievale. Il che implica la
convinzione che sia possibile spogliare una costruzione di parte della sua storia e modificarla con
aggiunte arbitrarie, riuscendo a lasciarla ancora storica. In passato, questi falsificazione era
impossibile,perchè la necessaria conoscenza mancava ai costruttori o forse perchè l’istinto li teneva
Nell’800 si creano molti falsi d’autori perchè in passato nessuno era capace di
lontani .
ricostruire come il secolo precedente
Coloro i quali operano i cambiamenti elaborati ai giorni nostri sotto il nome di Restauro mentre
professano di riportare la costruzione al miglior momento della storia,non hanno altra guida se non
il proprio capriccio individuale per stabilire ciò che si deve ammirare e ciò che si deve
disprezzare;mentre la reale natura dei loro doveri spinge a distruggere qualcosa e a colmare la
lacuna immaginando ciò che i primi costruttori potrebbero o avrebbero voluto fare
Nel corso di questo duplice processo di distruzione e di addizione l’intera superficie dell’edificio è
necessariamente manomessa così che l’aspetto antico è sottratto da tante parti antiche
—> Tutto è degno di essere protetto,qualunque cosa a cui si possa guardare come
artistico,pittoresco,storico,antico o sostanziale: ogni opera,in breve,sulla quale il popolo educato ed
artistico possa pensare che valga realmente la pena di discutere
= la tutela va sostituita al restauro. Morris sostiene, attraverso manifesti, la necessità di tutelare i
vecchi edifici.
La tutela è intesa come manutenzione, capace di garantire la sopravvivenza di