Capitale sociale e norme
condivise
• Le norme condivise regolano il
comportamento reciproco e sostengono
l’affidabilità nei rapporti. La reciprocità,
diretta o generalizzata, rafforza il legame
sociale e genera aspettative stabili.
Dimensioni del capitale
sociale
• Le dimensioni del capitale sociale
includono: relazionale (qualità delle
relazioni), cognitiva (condivisione di
valori), strutturale (modello delle
connessioni sociali). Tutte influenzano
l’efficacia organizzativa.
Capitale sociale bonding e
bridging
• Si distingue tra capitale sociale bonding
(coeso, interno ai gruppi) e bridging (che
collega gruppi diversi). Il primo rafforza
l’identità, il secondo amplia le risorse e
l’accesso a informazioni.
Capitale sociale e reti sociali
• Le reti sociali sono la struttura attraverso
cui il capitale sociale si manifesta. Le
connessioni, la densità, la centralità e il
grado di interazione influenzano la
distribuzione delle risorse.
Organizzazioni come sistemi
reticolari
• Le organizzazioni moderne sono concepite
come sistemi reticolari, non solo
gerarchici. Le reti orizzontali facilitano
flussi informativi, apprendimento condiviso
e flessibilità strategica.
Relazioni informali e
capitale sociale
• Le relazioni informali tra colleghi (amicizia,
fiducia, cooperazione spontanea)
costituiscono un importante capitale
sociale “nascosto”, che influenza clima
organizzativo e performance.
Reti forti e reti deboli
• Le reti forti (intense, stabili, con alta
fiducia) favoriscono supporto emotivo e
coesione. Le reti deboli (ampie,
superficiali) sono cruciali per l’accesso a
nuove idee e opportunità.
Il ruolo dei network nelle
organizzazioni
• I network organizzativi permettono lo
scambio di conoscenze, l’integrazione di
competenze e la costruzione di alleanze
strategiche. Essi migliorano l’innovazione
e l’adattabilità.
Reti e diffusione
dell’innovazione
• Le reti sono canali privilegiati per la
diffusione dell’innovazione: le idee si
diffondono più velocemente in contesti con
alta interconnessione, fiducia e
collaborazione.
Leadership distribuita e reti
collaborative
• La leadership distribuita si fonda su reti
collaborative, dove il potere decisionale è
condiviso. Favorisce empowerment,
inclusività e gestione orizzontale dei
processi.
Social network analysis
• La social network analysis (SNA) studia le
relazioni tra attori organizzativi: misura
densità, centralità, intermediazione. È uno
strumento utile per diagnosticare
dinamiche e nodi chiave.
Capitale sociale e
produttività
• Il capitale sociale incide sulla produttività:
migliora la comunicazione, riduce i
conflitti, promuove l’impegno e la
responsabilità condivisa. È un asset
immateriale strategico.
Capitale sociale e benessere
organizzativo
• Un alto capitale sociale migliora anche il
benessere: favorisce senso di
appartenenza, fiducia, sostegno reciproco,
riduce stress e isolamento lavorativo.
Critiche al concetto di
capitale sociale
• Tra le critiche: concetto vago e ambiguo,
idealizzazione delle relazioni sociali,
sottovalutazione dei conflitti e dei
meccanismi di esclusione generati dalle
reti.
Reti digitali e capitale
sociale online
• Le reti digitali amplificano il capitale
sociale online, ma sollevano nuove sfide:
superficialità dei legami, bolle informative,
disuguaglianze digitali, sorveglianza
algoritmica.
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