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Funzioni della Provincia secondo la Legge Nazionale n° 142 del 1990
La Legge Nazionale n° 142 del 1990 stabilisce le funzioni della Provincia, in particolare al capo 5, capitolo 14. Questo capitolo stabilisce che alla Provincia spettano le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardano vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale. Queste funzioni riguardano:
- La difesa, tutela e valorizzazione del suolo
- Le risorse idriche ed energetiche
- I beni culturali
- La viabilità e i trasporti
- La flora e la fauna
- La caccia e la pesca
- Lo smaltimento dei rifiuti
- Le emissioni atmosferiche e sonore
Il capitolo 15 della legge, invece, stabilisce le norme che la Provincia svolge nel territorio. In particolare, predispone ed adotta il Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (PTCP), necessario per esercitare le funzioni ad essa attribuite.
Anche se la legge è stata abrogata e sostituita dal Decreto Legislativo 267/2000, le funzioni e i compiti rimangono invariati.
Il PTCP viene definito come lo...
Lo strumento di pianificazione di area vasta proprio del territorio provinciale si colloca, così come la Provincia sul piano istituzionale, a livello intermedio tra il livello pianificatorio regionale e quello comunale e ha quindi la principale funzione di armonizzare e accordare le pianificazioni espresse da tali enti.
In linea generale, si tratta di uno strumento di pianificazione di secondo livello che indirizza, prevalentemente attraverso direttive, le scelte dei piani sotto ordinati, in primis quelli dei Comuni, e che comunque si propone, nella tradizione della migliore pianificazione indicativa, di costituire il riferimento per tutti i centri decisionali, anche non pubblici, operanti sul territorio provinciale.
Esso fornisce innanzitutto, alla comunità provinciale una rappresentazione condivisa del suo territorio e ne delinea poi i percorsi di sviluppo attraverso un pacchetto di scelte progettuali strategiche e un sistema di regole esteso ad ogni dimensione del sistema.
territoriale (insediativa, relazionale, ambientale, socio-economica). Il PTCP della Provincia di Verona è composto da 5 parti, che permettono una più facile comprensione del piano:- Documento preliminare del piano: in esso sono contenute le funzioni, gli obiettivi e la composizione del PTCP; contiene quindi le scelte strategiche, gli obiettivi settoriali, gli obiettivi territoriali e le specifiche indicazioni per lo sviluppo del territorio.
- Il documento più importante che esso contiene è la relazione ambientale, prevista dalla VAS, in cui viene descritto lo stato ambientale, le metodologie utilizzate per la valutazione e vengono inoltre riportati risultati conseguiti in riferimento a diversi ambiti (es. risorse idriche, suolo, aria, rifiuti, ecc.).
- Progetto di Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale: esso comprende i provvedimenti amministrativi, gli elaborati documentali, i vari allegati della VAS e le Tavole.
- In particolare, gli elaborati documentali
Del PTRC riportano il sito del Parco Naturale Regionale della Lessinia riferito ai Basalti Colonnari, così come lo avevano riportato le tavole del PATI (vedi figura 9).
Nella figura 22 invece è rappresentata la Tavola del Sistema del Paesaggio, in particolare viene mostrato un elemento che valorizza il paesaggio, riferito alla chiesetta di San Zeno del 13° secolo situata nella frazione di Castello.
Quadro conoscitivo: è l'insieme di dati, informazioni e rappresentazioni cartografiche atte a descrivere il contesto socio-economico, territoriale ed ambientale, a partire dal quale si realizzano le analisi e gli studi che conducono alla definizione del sistema degli obiettivi che supportano le scelte strategiche operate nel piano stesso. Anch'esso nel sito della Provincia di Verona.
è composto da diversi elementi:
Relazioni tecniche = consiste nella stessa relazione presente nel progetto di PTRC
Norme tecniche = si compone di 4 parti, corrispondenti alle 5 tavole presenti nel progetto di PTRC, e nel quale vengono spiegate queste carte
VAS = viene riportata la Valutazione Ambientale Strategica in riferimento al PTRC
VINCA = vengono spiegate le procedure della valutazione, con tutte le fasi di screening e la valutazione appropriata
Tavole di progetto
Monitoraggio del piano: si articola su 3 livelli, ciascuno dei quali prevede una propria metodologia operativa, un proprio sistema di indicatori, una propria tempistica e una modalità di restituzione dei risultati:
- il monitoraggio sullo stato dell’ambiente
- il monitoraggio diretto sull’efficacia delle azioni di Piano
- il monitoraggio sulla soddisfazione del Piano
Dichiarazione di sintesi: sintetizza tutti i contenuti del PTCP e i risultati ottenuti dalla sua analisi
- Ulteriori informazioni si rimanda al link: https://ftp.provincia.vr.it/
- 303.5 IL COMUNE DI SAN GIOVANNI ILARIONE
- Come già anticipato nel capitolo 2, relativo alla descrizione del territorio, nella parte riguardante lo stato di pianificazione il Comune di San Giovanni Ilarione si trova ad aver già approvato il nuovo piano comunale, così come indicato nella nuova Legge Urbanistica Regionale L.R. 11/2004.
- Questa nuova Legge ha introdotto un piano composto da una parte strutturale, il Piano di Assetto del Territorio (PAT) e da una parte operativa, il Piano degli Interventi (PI).
- Vengono descritti gli strumenti di pianificazione:
- È lo strumento di pianificazione che delinea le scelte Piano di Assetto del Territorio (PAT):
- Strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio comunale, individuando le sue caratteristiche geologiche, idrogeologiche, morfologiche, paesaggistiche, ambientali, storico-monumentali e architettoniche.
- Detto anche "piano del sindaco".
è lo strumento urbanistico operativo Piano degli Interventi (PI):
- che individua e disciplina tutta una serie di interventi diretti o per mezzo di Piani Urbanistici Attuativi (PUA), in coerenza con il PAT.
è lo strumento di pianificazione Piano di Assetto Territoriale Intercomunale (PATI):
- intercomunale finalizzato a pianificare in modo coordinato scelte strategiche e tematiche relative al territorio di più comuni, i quali sono accomunati da particolari caratteristiche.
Le informazioni che verranno trattate in seguito sono consultabili ai link:
PATI: link
P.I.: link
https://sac5.halleysac.it/c023070/zf/index.php/trasparenza/index/index/categoria/219Come citato in precedenza il Comune di San Giovanni Ilarione si è adeguato alla nuova legge urbanistica, e rientra nel PATI "Dell'Alpone", composto dai Comuni di Montecchia di Crosara, Roncà, San Giovanni Ilarione e Vestenanova. La sua approvazione risale al gennaio 2009 e conseguentemente è stato modificato nel febbraio 2011, è formato dai seguenti elaborati:
- Relazione tecnica: contiene gli esiti delle analisi e della concertazione, le verifiche territoriali necessarie per la valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale
- Relazione sintetica: per l'immediata lettura delle scelte e degli obiettivi del PATI
- Norme tecniche generali: valide per i territori dei 4 Comuni
- Norme di attuazione ATO: le descrizioni di ogni ATO costituenti l'intero territorio contengono gli obiettivi progettuali; sono già state
Essere trasformati, un esempio si può osservare in figura 24, riferito ad una ex fornace di calce e frantoio di olive.
Figura 24. Elemento di archeologia industriale in zona Nogarotto
Carta delle fragilità = costituita da elementi o parti del territorio caratterizzate da una certa soglia di rischio, rispetto agli insediamenti e all'ambiente, con rischio di alterare gli acquiferi e il regime idrico, nonché rischio di dissesto idrogeologico o di esondazioni; sono trasformabili nei limiti stabiliti da PATI e PI.
Nella tavola nel Comune di San Giovanni Ilarione si hanno molte zone di fragilità date dalla montuosità del territorio, un esempio è riportato in figura 25, la quale rappresenta un'area a rischio di frana, la quale è identificata come zone "idonea a costruzione a condizione", ovvero per essere ammessa l'edificabilità devono essere presentate analisi pedologiche di dettaglio specifiche.