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Quattro uomini della storia, caratteristiche antropologiche Pag. 1
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L'UOMO RADICALE È UN INDIVIDUO E NON UNA PERSONA

La conseguenza più grave dell'abbandono e del rifiuto della persona da parte della cultura radicale è quella di operare un taglio netto tra individuo e persona, tanto da poter affermare che una prima caratteristica dell'antropologia radicale sia la concezione dell'uomo come un individuo e non come una persona. Tra individuo e persona c'è una distinzione concettuale, in quanto l'individuo ha un ambito semantico molto più ampio di quello di una persona. È individuo un mattone, una mela, un gatto, mentre la persona è soltanto chi appartiene in qualche modo al mondo dello spirito. La persona è tale in forza di ciò che è e non di ciò che ha. Per gli Scolastici l'individuo è l'ente indiviso in se stesso e diviso da ogni altro essere. Siamo di fronte ad un individuo quando ci si trova davanti ad un essere che non può essere.

diviso senza esseredistrutto come tale, l’indivisibilità dell’individuo si afferma comeincomunicabilità e irripetibilità della sua essenza individuale. Un altroaspetto è la sua indipendenza nell’essere e nell’agire, è tutto in sé e nonla parte di un altro. Gli Scolastici distinsero il concetto di individuotrascendentale e quello di individuo predicamentale, il secondo siriferisce all’individuo che è tale in una moltitudine di eguali nella stessaspecie, come l’individuo umano, il primo si riferisce ad ogni ente inquanto indiviso in sé e diviso da ogni altro. Il concetto di individuo avevauna valenza squisitamente ontologica, nella filosofia moderna ha subitoprofonde trasformazioni.

Mentre il concetto di persona indica reciprocità, dialogicità,comunionalità, per il fatto che la sua ultima origine risiede nella Trinità, ilconcetto di individuo indica singolarità, solitudine,

è molto netta, nella cultura contemporanea questa distinzione è spesso meno chiara. Tuttavia, è importante sottolineare che il concetto di persona va oltre l'individuo come entità biologica e si riferisce alla dimensione spirituale e sociale dell'essere umano. Il Vaticano II ha sottolineato l'importanza della persona umana come principio e fine di tutte le istituzioni sociali. Questo significa che ogni istituzione e ogni struttura sociale devono essere orientate al benessere e al pieno sviluppo della persona umana. Inoltre, la persona umana ha bisogno di socialità, cioè di relazioni e interazioni con gli altri. La cultura radicale, al contrario, rifiuta il concetto di persona perché lo considera filosofico-teologico e non scientifico. Nel linguaggio scientifico, si può al massimo utilizzare l'espressione "individuo umano" per riferirsi al corpo umano, ma è importante ricordare che l'uomo non è solo corpo, ma ha anche una dimensione spirituale e sociale. In conclusione, il concetto di persona va oltre quello di individuo e si riferisce alla totalità dell'essere umano, includendo la sua dimensione spirituale e sociale. La persona è aperta alla relazione con gli altri e trova la sua realizzazione nel contesto sociale.

è solologica e non ontologica, perché ogni persona è individuo ed ogni individuo è persona, nella cultura radicale la divisione tra persona e individuo è soprattutto ontologica, perché ogni individuo non è una persona e se non è una persona può essere trattato e manipolato come un oggetto qualsiasi. Questa netta distinzione rende molto meno problematica la decisione drammatica dell’aborto, perché chi la compie non la vede come l’uccisione di una persona, ma la soppressione di un individuo, che è solo potenzialmente una persona, ma anche la sperimentazione e il congelamento degli embrioni.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pizzicottina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia ed etica filosofica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Istituto superiore di Scienze Religiose - Issr o del prof Traulo Don Pasquale.