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EPIGENETICHE
Eredità genetica (patrimonio genetico di cui siamo dotati dalla nascita - 22.000 geni non 100.000 come si pensava) + Esperienze nel mondo (cambiamenti che derivano da come siamo stati allevati) = Schemi di sensibilizzazione e desensibilizzazione nei circuiti emotivi emotivazionali del cervello di processo primario: EPIGENESI + APPRENDIMENTO/MEMORIA = ci spiega perché siamo in grado di avere personalità, abilità e conoscenze tanto complesse e variabili.
"LE NOSTRE EMOZIONI QUOTIDIANO EMERGONO COME ESITO INESTRICABILE DELLE CONNESSIONI TRA PROCESSI PRIMARI, SECONDARI E TERZIARI"
"MA ALLORA LE EMOZIONI NON SONO ESITO SI UNA RILETTURA COGNITIVA DEL FEEDBACK FISIOLOGICO CHE DAL CORPO RAGGIUNGE LA NEOCORTECCIA!!". Posizione di Damasio prima delle recenti scoperte del cso di B.
Ma la "Coscienza affettiva" per Panksepp è diversa: non corrisponde a sapere "cosa stiamo sentendo" MA Esperienze emotive di processo
primario «quel che si prova a produrre determinatipattern d’azione emozionale».Gli affetti primari influenzano le nostre azioni e decisioni (aspetti motivazionali checaratterizzano le emozioni) ma processi terziari rendono ragione degli aspetti diapprendimento cari ai costruttivisti -> le emozioni ci spingono ad agire in un certomodo (emozione => processo intrinseco motivazionale). Con l’emozionedecodifichiamo noi stessi e il mondo e poi agiamo di conseguenza.
Come si procede dai processi primari a quelli terziari?
EXAPTATION: una struttura che si è evoluta per svolgere una determinata funzionefinisce con assumerne un’altra senza smettere di svolgere la sua funzione originaria.Nel corso dell’evoluzione alcune parti del corpo si sono evolute perché l’uomo potessemantenere la posizione eretta o altro; animali acquatici sono diventati terrestri.
Nei processi primari (centri sottocorticali) ben poco si modifica:Già presenti
alla nascita e geneticamente fondati (es. fame, sete e sonno) o Non modificabili dall'esperienza o Funzionamento largamente stereotipato e poco flessibile o Nei processi secondari e ancor più in quelli terziari: prevale fenomeno di "preadattamento") EXAPTATION o EXAPTATION = il riutilizzo, il riciclaggio a fini diversi di una struttura già esistente: prendiamo quel che c'è e lo usiamo per qualcosa di nuovo. Es. il pensiero (processo cognitivo di ordine superiore) utilizza risorse neurali originariamente deputate a domini sensori-motorio e viscero-motorio. Nel volume di Caruana e Viola: neural reuse La selezione di alcune parti di circuito che poi insieme si legano a creare delle nuove reti neurali (network neurali che si creano attraverso la presa di parti di circuiti "più vecchi" e con altre funzioni affinché se ne crei uno nuovo con una nuova funzione). COME CONCILIARE Teoria delle emozioni di base: ci sono affetti primari che nonmutano per mantenere una stabilità ed universalità. Poi con l'esperienza e l'apprendimento dall'ambiente complessifichiamo le conoscenze che acquisiamo e creiamo nuovi circuiti neurali per affrontare processi più complessi.
EMOZIONI = determinate FUNZIONI dipendono da specifiche STRUTTURE sviluppate ad hoc per svolgere solo ed esclusivamente quelle funzioni
Teorie costruttiviste
Gli aspetti cognitivi, la cultura, gli scopi e gli interessi dell'individuo modulano e modificano, secondo un processo costruttivo, le emozioni.
La mappatura 1:1 tra struttura e funzione è una chimera scientifica!! (non c'è più la cosa che ad una funzione corrisponde una struttura)
INDICE DI DIVERSITÀ basso indice di diversità
Quando una struttura cerebrale svolge poche funzioni = alto
Quando più parti cerebrali cooperano a svolgere funzioni diverse = hanno un indice di diversità (linguaggio, pensiero ecc => formati
Da parti del cervello con altolivello di indice di diversità). Le emozioni in base a se sono più complesse o meno avranno alti o bassi indici di diversità. "BRAIN READING" (lettura del cervello) è possibile se i network presentano 2 caratteristiche:
- Grado di sovrapposizione: ogni struttura appartiene a più network neurali
- Natura dinamica e cangiante nel tempo: nell'istante A un'area è in un network; nell'istante B l'area è in altre network => plasticità del cervello.
Non si può dire: "le emozioni non esistono nel cervello" perché non se ne individua una struttura fissa nel tempo. Dipende dallo scopo dell'individuo l'organizzarsi, il reclutare un'area o struttura in uno o l'altro network neurale.
DIMENSIONE TELEOLOGICA E SOCIALE DELLE EMOZIONI
ENATTIVA
John DEWEY Teoria delle emozioni
SOCIALE
George H. Mead Teoria delle emozioni
...
per DEWEY e
MEAD tutte le emozioni sono comportamenti finalizzati (dimensione teleologica) che emergono all'interno di una dinamica essenzialmente sociale (dimensione pragmatica). Non è la funzione della singola componente isolata ma lo scopo, è la teleologia dell'atto... "il processo organico totale grazie al quale questi elementi nervosi possono sussistere" (Mead, 1932).
La relazione tra struttura e funzioni è UNO A MOLTI (non 1:1, non 1: tutti).
Paura => coattivazione di aree cerebrali diverse (amigdala, lobo temporale, corteccia orbitofrontale). Stimolando quelle parti si produce come unica emozione la paura e non altre. C'è una qualche coattivazione di parti cerebrali che danno come risposta qualcosa di ascrivibile ad un'emozione ben definita (che sia unica).
Queste aree e strutture cerebrali potrebbero essere a loro volta reclutate (neural reuse) in altri compiti di natura anche molto diversa, es. di natura Cognitiva, in qualche modo.
«imparentati» con paura e gioia.“ESISTONO ALTRE TEORIA IN GRADO DI SUPERARE LA CONTRAPPOSIZIONE TEORIEINNATISTE VS TEORIE COSTRUTTIVISTE” appraisal
La teoria processuale-componenziale delle emozioni (teoria dell’ di KlausScherer)
La teoria dei sistemi dinamiciemergentista(teoria di Giovanna Colombetti)
Modello processuale – componenziale delle emozioni (Scherer, 1984, 1993): esistonodimensioni di valutazione innate, ma le emozioni non sono di base innate.
I 5 sottosistemi che compongono l’organismo (aspetto componenziale): quando siamodi fronte ad un evento o situazione entra sempre in campo il nostro processo divalutazione.
- Cognitivo -> attribuzione di signficato a quello che accade
- Fisiologico -> modificazioni determinati dalla valutazione cognitiva dell’eveto
- Motorio/Espressivo -> azione motoria ed espressiva nell’ambiente
- Esecutivo (Motivazionale) -> le spinte motivazionali esecutive ci faranno poimodificare
L'ambiente si modifica attraverso cinque sottosistemi:
- Percezione: percezione oggettiva dell'ambiente circostante.
- Emozione: risposta emotiva alle situazioni.
- Cognizione: elaborazione delle informazioni e dei pensieri.
- Fisiologia: reazioni fisiche del corpo.
- Soggettività: percezione soggettiva di ciò che sta accadendo.
Questi sottosistemi vengono modificati attraverso i cinque controlli valutativi dello stimolo (CVS):
- Novità: verifica se la situazione è nuova o familiare.
- Piacere: valuta se la situazione è piacevole o spiacevole.
- Scopo: valuta se la situazione favorisce o ostacola i propri scopi.
- Coping: valuta le proprie capacità di affrontare il problema.
- Norme: valuta la situazione in relazione alle norme interne ed esterne.
CVS 1: Novità - determina se c'è un cambiamento nella forma di uno stimolo interno o esterno.
In particolare, se un qualche evento nuovo è accaduto o ci si attende che accada.
FAMILIARITÀ valuta quanto è consueto uno stimolo;
SUBITANEITÀ valuta quanto è improvviso uno stimolo;
CVS 2 Piacevolezza intrinseca
Determina se un evento stimolo è piacevole, inducendo tendenze all'avvicinamento, o spiacevole, inducendo tendenze all'allontanamento. Tale tipo di controllo si basa sia su sistemi di rilevazione innata della valenza, intrinseca all'evento o all'oggetto in questione, sia su associazioni apprese. Esito: Disgusto, gioia e soddisfazione. L'emozione è sempre il finale dei processi di valutazione (diversissimo da quello che pensava James).
CVS 3 Conduttività agli scopi
Controllo del significato dello stimolo in rapporto alle mete o ai bisogni dell'individuo. RILEVANZA determina se lo stimolo è rilevante rispetto a importanti obiettivi o bisogni dell'individuo. ESITO: Determina se e in quale
misura l'esito dell'evento stimolo influirà sugli obiettivi che l'individuo si pone. ASPETTATIVA: Verifica se l'esito dell'evento è conforme o discrepante rispetto allo stato che ci si attendeva dovesse essere raggiunto, in quel dato momento, all'interno della sequenza obiettivo/piano. CONDUTTIVITÀ: la conduttività rispetto allo scopo permette di valutare se l'evento favorisca oppure ostacoli il raggiungimento di un obiettivo o di un bisogno. URGENZA: verifica se e in quale misura ciò che sta accadendo è urgente rispetto ai bisogni/scopi sia che li favorisca sia che li ostacoli. Esito: rabbia, speranza, felicità. COPING POTENTIAL: CVS 4 (potenzialità nel far fronte a un evento). Controllo del grado di padronanza che si ritiene di poter esercitare sulla situazione stimolo. CAUSA: individuare la causa di un evento (nel senso di identificare chi è l'"agente") e il motivo per cui riteniamo.Il testo fornito può essere formattato utilizzando i seguenti tag HTML:
esso si sia verificato (“motive”)
CONTROLLO monitoraggio di quali sono le capacità potenziali disponibili all’organismo in quel momento per farvi fronte, in particolare verificando qual è il grado di controllo sull’evento o sulle sue eventuali conseguenze
POTERE quantificare il potere relativo dell’organismo di esercitare un’azione finalizzata a modificare il corso dell’evento o ad evitarne l’esito attraverso l’attacco o la fuga
ADATTAMENTO comprendere quali sono le potenzialità presenti nell’individuo per adattarsi all’esito finale dell’evento mediante una ristrutturazione cognitiva interna. Esito: paura, impotenza, sconforto, tristezza
CVS 5 Conformità