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PRODUZIONE LITICA DI ERGASTER
L'H. ergaster viene associato con l'industria acheuliana databile intorno a 1,4 milioni di anni fa e caratterizzata da tecniche di scheggiatura molto raffinate. Fu una specie molto longeva e con una certa variabilità morfologica che si riscontra a livello cronologico.
Lezione 36 - HOMO ERECTUS
La specie Homo erectus fa la sua comparsa a partire da circa 2 milioni di anni fa. La caratteristica tipica di questo Ominide è il progressivo e rapido aumento della capacità cranica. In tutti gli Homo erectus la faccia è larga e leggermente prognata con mento sfuggente; lo scheletro è del tutto simile a quello dell'uomo moderno, anche se l'altezza massima non supera i 160 cm.
Gli Homo erectus si diffusero in Africa meridionale e centro-settentrionale, e contemporaneamente in Asia e in Europa. I reperti si trovano in aree ricche di tracce di accampamenti più o meno vasti e dai resti dei pasti si deduce che i gruppi erano...
Dediti alla raccolta e alla caccia anche di grossi animali. Questo lascia presupporre che ci fosse una divisione dei compiti e dei lavori tra uomo e donna, oltre che una certa organizzazione sociale necessaria per la cattura e l'abbattimento di grandi prede.
La specie Homo erectus conta numerosi fossili trovati in Medio Oriente ed Asia in un periodo che va da circa 1.7 milioni di anni fa a 50.000 anni fa, si ha testimonianza della convivenza tra erectus e i primi Homo sapiens arrivati in Asia.
Anche in Asia continentale abbondano i resti di erectus, in realtà buona parte dei reperti cinesi sono dei calchi preparati da Weidenreich, visto che gli originali andarono perduti durante la seconda guerra mondiale.
Il rapporto evolutivo da erectus ed ergaster è poco chiaro: alcuni esperti trattano loro come forme ritardate della stessa specie. È più probabile che quest'ultimo si sia evoluto in Africa da un antenato dell'ergaster, quindi si sarebbe espanso dopo la.
comparsa di questo, in altre parti dell'Africa, del Medio Oriente, in Europa, in Cina ed Asia del sud. Una particolarità, riferibile ai siti asiatici, è costituita dai manufatti: non si riscontrano tracce di industria Acheuliana. Si ipotizza che la dimensione corporea di erectus rimane all'incirca quella di ergaster; la mascella è sporgente con grandi molari, assenza di mento, cranio basso e lungo con fronte sfuggente. L'Homo erectus aveva un cervello di dimensioni circa il 75% di quello dell'Homo sapiens. I membri della specie erectus erano piuttosto alti e il dimorfismo sessuale tra maschi e femmine era leggermente più marcato di quello dell'H. sapiens, dato che i maschi erano più grandi delle femmine. L'Homo erectus usava utensili più diversificati ed avanzati dei suoi predecessori, come strumenti di pietra; un'innovazione significativa fu l'utilizzo di asce a doppio filo. Un sito chiamato Terra Amata, sullaRiviera Francese, era forse occupato da membri della specie erectus contiene le prime tracce dell'utilizzo di un fuoco controllato dall'uomo: infatti alcuni fanno risalire a questa specie l'uso del fuoco per la prima volta nel corso dell'evoluzione. Tra 1,8 e 1,3 milioni di anni fa l'Homo erectus migrò dall'Est Africa, colonizzando altre parti del vecchio continente, Cina e sud est asiatico. Questo potrebbe far pensare ad un isolamento di queste popolazioni dovuto a montagne, fiumi molto larghi e bracci di mare. HOMO ANTECESSOR L'Homo antecessor è databile tra 1,2 milioni e 800.000 anni fa. Era piuttosto robusto, con un'altezza compresa tra 160-180 cm e un peso che poteva raggiungere i 90kg. Il reperto fossile meglio conservato è una mascella appartenuta ad un individuo di circa 10 anni e ritrovata ad Atapuerca in Spagna. La capacità uditiva doveva inoltre essere simile a quella dell'Homo sapiens, per cui si presume che fosse.In grado di utilizzare un linguaggio simbolico e che fosse capace di ragionare, l'Homo antecessor, il cui nome in latino significa "esploratore" o "pioniere", è stato il primo ominide conosciuto ad abitare l'Europa occidentale. Associato ai suoi fossili sono stati trovate ossa di orsi, cavalli, bisonti, iene, linci, cinghiali, roditori, varie specie di cervo, di cui probabilmente si cibava e manufatti litici.
IL SUO ASPETTO FISICO
Fisicamente antecessor mostra una mescolanza di tratti arcaici e tratti moderni: il cranio ha caratteristiche intermedie. Secondo gli scopritori invece, antecessor si sarebbe separato da Homo ergaster in Africa e poi sarebbe migrato in Europa attraverso il Medio Oriente: qui avrebbe dato origine ad heidelbergensis, che poi a sua volta avrebbe generato Homo neanderthalensis. Il genere antecessor rimasto in Africa si sarebbe evoluto nel moderno Homo sapiens. A conferma di questa ipotesi, è stato scoperto un frammento di
La mandibola appartenuta ad antecessor datato a 1,3 milioni di anni fa. Si tratta del reperto umano europeo più antico. Per quanto riguarda i reperti litici ritrovati, si tratta di strumenti dentellati, punte, raschiatoi di selce, ciottoli di quarzite, quarzo e arenaria di origine fluviale. In particolare uno strato ha rilasciato strumenti litici molto primitivi, costituiti da semplici frammenti scheggiati fabbricati in loco.
HOMO HEIDELBERGENSIS
Questa specie presenta un mix di caratteristiche di erectus, di neanderthal e di esseri umani moderni. Le caratteristiche generali sono una cresta sovraorbitale piccola; i maschi presentano un'altezza che va oltre 1,7 metri per 62 kg mentre le femmine 1,6 metri per 51 kg. La massa delle ossa indica un aumento significativo della forza fisica, è un ominide vissuto tra 600.000 e 100.000 anni fa. Homo heidelbergensis aveva una calotta cranica più allargata per questo è stato definito come una specie diversa, con caratteristiche.
Differenti rispetto ai suoi parenti più stretti, come le dimensioni maggiori; infatti i ritrovamenti suggeriscono dimensioni medie di circa 190 cm di altezza e una corporatura più massiccia e muscolosa di ogni altro ominide appartenente al genere Homo.
Si è diffuso in Africa, Europa e nel Medio Oriente. In merito alla classificazione si hanno ipotesi discordanti, l'unica certezza è che rapporti evolutivi tra habilis, rudolfensis, ergaster, erectus, heidelbergensis rimangono molto discutibili e di difficile soluzione: sembra esserci una miscela di primitivo e di caratteri avanzati.
I fossili più importanti, oltre alla mandibola di Mauer, sono quelli francesi di Arago, quelli greci di Petralona e quelli spagnoli di Atapuerca.
I caratteri neanderthaliani tendono ad aumentare con il passare del tempo, questo ha portato gli studiosi ad elaborare la teoria che ci sarebbe una diretta discendenza tra heidelbergensis e neanderthal, data da un meccanismo a collodi.
bottiglia (causato dalle condizioni climatiche estreme che si sono verificate durante le glaciazioni, presenti durante la loro esistenza). LA DIFFUSIONE FUORI DALL'AFRICA DEL GENERE HOMO: "OUT FOR AFRICA" I più antichi resti del genere Homo ritrovati fuori dall'Africa sono crani, mandibole ed alcuni resti dello scheletro post craniale ritrovati a Dmanis, in Georgia: vengono considerati i più antichi europei finora ritrovati. La loro datazione infatti è alle soglie dei 1,8 mila anni fa. Presentano caratteristiche intermedie tra habilis ed erectus. Queste scoperte dimostrerebbero come siano degli "early homo" ad uscire dal continente africano e poi a diffondersi in Asia, dando origine ad Homo erectus. Solamente in un momento successivo si osserverà una migrazione verso occidente e la colonizzazione dell'Europa; in ogni caso, le prime diffusioni extraafricane, tenderanno a seguire i paralleli terrestri, solo in un secondo momento.si assistea diffusioni lungo i meridiani.LE PRIME MIGRAZIONE DEL GENERE HOMO: TEORIA OUT OF AFRICA
La teoria "out for Africa" è la teoria più accreditata per descrivere l'origine dell'uomo moderno e per descrivere i processi migratori a cui andò incontro la specie Homo. Secondo tale teoria la culla della specie sarebbe stata l'Africa orientale, da cui l'H.ergaster si sarebbe spostato per colonizzare l'Asia e la restante parte dell'Africa.
L'esodo dall'Africa della popolazione ancestrale di esseri umani avvenne in due ondate successive: dalla prima discendono le popolazioni australiane, melanesiane e del Sud-Est asiatico, dalla seconda hanno avuto origine le altre popolazioni asiatiche. È questo il risultato di una nuova analisi di dati genetici e somatici che conferma una delle due ipotesi prevalenti sulla migrazione dei nostri antenati dal continente africano. Furono due le migrazioni che consentirono
all'uomo moderno di uscire dall'Africa e colonizzare l'Eurasia: anche in questo caso si hanno conferme che arrivano dall'analisi di dati genetici e somatici di varie popolazioni asiatiche e oceaniche. UNA IPOTESI CHE SMENTISCE LA TEORIA La scoperta in Cina di un fossile di mandibola di Homo sapiens potrebbe far vacillare la teoria secondo cui l'uomo moderno proviene dall'Africa. Infatti la teoria definita "out of Africa", spiega che tutti gli uomini moderni provengono da un'unica popolazione di Homo sapiens, comparsa in Africa almeno 150 mila anni fa, come forma di evoluzione dell'Homo ergaster. I resti, ritrovati nella provincia di Guangxi, hanno 110 mila anni, invece dei 100 mila della maggior parte dei sapiens africani finora scoperti, per cui si insinua il dubbio. Sicuramente si può affermare che il ritrovamento rafforza l'ipotesi della "multiregione" che molti paleontologi da tempo sostengono per.Spiegare l'origine dell'uomo. Secondo questa teoria, l'Homo ergaster sarebbe uscito dall'Africa circa un milione di anni fa e, incrociandosi con le popolazioni che incontrava, avrebbe dato origine a forme locali più evolute. L'uomo moderno sarebbe dunque "nato" in modo separato in almeno 4/5 luoghi: Africa, Europa, Asia, Sud-est asiatico e Cina. E proprio l'antenato cinese sarebbe il più antico e quindi il primo.
Lezione 37
HOMO NEANDERTHALENSIS
L'Homo di Neanderthal per 250.000 anni ha dominato l'Europa, un continente che ha vissuto le ere glaciali e popolato da belve e animali selvatici. L'Homo neanderthalensis fa la sua comparsa in Europa, dove rimane fino alla sua estinzione, che sarebbe avvenuta circa 30.000 anni.