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CHIMICA DELLA MATERIA VIVENTE
Basata sui composti organici
● Il C è l’elemento della vita per via del numero dei legami che esso può creare, cioè 4.
Ha proprietà esclusive per la costruzione di molecole grosse, caratteristica tipica
delle molecole biologiche. Sono inoltre molto importanti H (molto abbondante), N e O
(25% del corpo umano), che insieme al C determinano il 96,5% del peso corporeo,
mentre il restante è costituito da Na, Mg, S, K, Ca e Cl.
● Reazioni vitali avvengono in soluzione H O: solvente universale, importante perché
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dipolo
● Importanza della membrana con capacità di permeabilità selettiva, che definisce
spazi separati e ben controllati all’interno della cellula. Regola il passaggio di
molecole dall’esterno all’interno e viceversa.
● Macromolecole biologiche di tipo polimerico, costituite cioè da unità (monomeri) unite
in modo lineare o ramificato. Hanno caratteristiche particolari che consentono agli
organismi di crescere e riprodursi e la capacità di organizzarsi in strutture più
complesse per raggiungere una configurazione spaziale ben precisa
(autoassemblaggio), poiché questa è intrinseca alla sequenza di monomeri di cui
sono costituite.
● Importanza dei gruppi funzionali, che sono gruppi ricorrenti nelle molecole biologiche
,
come:
gruppo carbossilico (C=O-OH): carico negativamente, dunque un gruppo acido; il C è
legato covalentemente con un doppio legame a O, legato a sua volta al gruppo
ossidrile. Il gruppo è tipico degli amminoacidi e si trova anche negli acidi grassi.
gruppo fosfato/fosforico (P=O-2O-): si trova nei fosfolipidi, negli acidi nucleici e
nell’ATP
gruppo amminico (NH +): basico e carico positivamente, si trova negli amminoacidi e
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in alcuni zuccheri modificati
gruppo sulfidrilico (-SH): si trova nella struttura terziaria delle proteine perché
presente all’interno dell’amminoacido cisteina (che se legato ad un altro -SH forma
ponti disolfuro)
gruppo ossidrilico (-OH): può essere acido o meno a seconda della molecola in cui si
trova, è un gruppo polare perché vi è un legame covalente tra O e H, che non è
simmetrico.
gruppo carbonilico , (C=O): presente negli zuccheri
gruppo aldeidico, (C=OH): presente negli zuccheri
Macromolecole biologiche
Hanno dimensioni >100.000 Dalton (1 Da = 1/12 della massa del carbonio 12)
Queste macromolecole costituiscono uno dei primi livelli nella gerarchia dell’organizzazione
biologica raggiunto dalla cellula unendo tra loro molecole più piccole, per questo sono dette
polimeriche, ovvero sono catene costituite dall’unione sequenziale con legami forti, di
monomeri che sono unità identiche e universali.
Sulla base delle caratteristiche chimiche i polimeri sono diversificati per funzione:
Informazionali: sono eteropolimeri, cioè costituiti da monomeri simili tra loro, ma non
❖ uguali, disposti con un ordine non casuale delle unità che rende la molecola
“codificante” (acidi nucleici) oppure è importante per la struttura tridimensionale da
cui dipende la funzione della molecola (proteine)
Di deposito: omopolimeri, ovvero un solo monomero che si ripete (polisaccaridi tipo
❖ amido e glicogeno)
Strutturali: omopolimeri (polisaccaridi tipo cellulosa)
❖
Reazione di condensazione
La formazione di tutti i polimeri biologici, che siano acidi nucleici, proteine o polisaccaridi
avviene nello stesso modo: i monomeri vengono attivati accoppiandosi con una molecola di
trasporto (ad esempio il tRNA è il carrier degli aminoacidi nella sintesi proteica) e poi
aggiunti al polimero con una reazione di condensazione (non spontaneamente ma grazie
all’enzima specifico). Questo avviene perché l’OH del primo monomero si lega all’H del
secondo liberando una molecola di acqua.
Si forma un legame covalente (molto forte) tra i 2 monomeri. I polimeri subiscono dunque
una reazione iniziale in cui si forma il polimero e reazioni di allungamento in cui si
aggiungono nuovi monomeri. L’allungamento è unidirezionale, quindi la molecola risultante
avrà due estremità diverse, ovvero una direzionalità strutturale intrinseca (es: DNA ha una
estremità 3’ e una 5’, proteina ha una estremità carbossitermiale e una amminoterminale).
Reazione di idrolisi
Esiste la reazione inversa a quella di condensazione, che degrada il polimero rompendo Il
legame covalente e viene chiamata reazione di idrolisi (rottura tramite H O). L’acqua si
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scinde in H+ e OH- e quindi i due monomeri si staccano risultando nuovamente con un H e
un OH. Queste reazioni idrolitiche possono avvenire ad esempio nei lisosomi.
ZUCCHERI o GLUCIDI o CARBOIDRATI
Chiamati così perché hanno un C “idratato” → C H O
n 2n n
Esistono 4 classi:
● Monosaccaridi (zuccheri semplici)
● Disaccaridi
● Oligosaccaridi
● Polisaccaridi
Criteri di classificazione:
- numero dei C o lunghezza dello scheletro carbonioso: gli zuccheri biologici sono
sostanzialmente quelli costituiti da 3 a 7 atomi di C, detti rispettivamente triosi,
pentosi (ribosio, desossiribosio), esosi (per la produzione di energia)
- la terminazione dello scheletro con il gruppo aldeidico fa assumere allo zucchero la
denominazione di aldoso (glucosio) e la presenza all’interno dello scheletro del
gruppo chetonico fa assumere allo zucchero la denominazione di chetoso (fruttosio)
- disposizione dei sostituenti nello spazio, ovvero dei gruppi legati ad un atomo di C.
ES: dal glucosio, invertendo OH e H si ottiene il galattosio: nonostante abbiano la
stessa formula galattosio e glucosio si differenziano perché hanno una diversa
disposizione dei sostituenti legati al carbonio asimmetrico e si definiscono quindi
stereoisomeri.
Il glucosio ha due isomeri, galattosio e mannosio, che hanno la stessa formula bruta
C H O ma il galattosio in forma ciclica ha l’OH legato al carbonio 4, al di sopra dell’anello
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mentre il glucosio lo ha al di sotto dell’anello. Il mannosio ha l’OH legato in posizione 2 al di
sopra dell’anello mentre il glucosio lo ha sotto. Dal punto di vista biologico è una differenza
sostanziale, poiché la cellula non li confonde, infatti ci sono enzimi e trasportatori che
riconoscono il glucosio e che non trasportano mannosio o galattosio. Le cellule utilizzano
tendenzialmente il glucosio se presente, il quale ha dei trasportatori di membrana dedicati
esclusivamente in caso siano presenti anche gli altri isomeri.
Formazione di anelli
In soluzione acquosa, gli zuccheri a
partire da 5 atomi di C, tendono a
"ciclizzare", diventando anelli:
il gruppo aldeidico o chetonico della
molecola tende a reagire con un gruppo
ossidrilico all’interno della stessa che
pertanto si chiude ad anello (è una
reazione intramolecolare),
con la formazione del legame covalente
tra C e O (nel glucosio è sempre il C5).
In alcuni casi, quando il glucosio nella
cellula è in equilibrio dinamico tra la configurazione lineare e la configurazione ciclica, si
verifica la formazione di due “anomeri” della stessa molecola. Differiscono dall’orientamento
spaziale del gruppo ossidrilico (-OH) sul C1: quando si dispone sotto al piano dell'anello è
quando si dispone sopra è β-glucosio.
Ⲁ-glucosio,
Non sono usati indifferentemente: l’Ⲁ-glucosio viene usato per la costruzione di polisaccaridi
di riserva (come amido e glicogeno) mentre il β-glucosio viene utilizzato per polisaccaridi
strutturali (come la cellulosa).
Ci sono due modi per rappresentare gli zuccheri:
● proiezione di Fischer: scrittura in forma lineare
● proiezione di Haworth: scrittura in forma ciclica
Derivati di zuccheri semplici
Esiste la possibilità che gli OH vengano sostituiti da gruppi
diversi, ad esempio quando l’OH sul carbonio 2 viene
sostituito da un gruppo amminico si forma un derivato che
viene chiamato glucosammina, molto usato per molecole
strutturali. Un’altra modificazione potrebbe essere
l’aggiunta di un gruppo carbossilico a sostituire CH OH per
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formare l’acido glucoronico.
Esistono dei polisaccaridi, tipici delle matrici extracellulari,
che utilizzano questi zuccheri modificati e formano degli zuccheri polisaccaridici detti
glicosaminoglicani importanti per le macromolecole della matrice. Li troviamo anche molto
spesso nell’ambito degli eucarioti a formare l’esoscheletro degli insetti (scheletro esterno
costituito da zuccheri modificati).
DISACCARIDI
Costituiti dall'unione in maniera covalente di 2 zuccheri semplici (monomeri) tramite un
legame glicosidico che si forma per condensazione tra i gruppi ossidrili di uno e dell’altro (O
fa da ponte tra gli zuccheri). I disaccaridi più importanti sono:
● saccarosio, (zucchero da tavola) glucosio + fruttosio, legati tra loro con un legame
(il glucosio di partenza è un il legame è verso il basso
Ⲁ-glicosidico Ⲁ-glucosio,
perché OH si trova sotto al piano dell’anello)
● lattosio, glucosio + galattosio, legati da un legame β-glicosidico (più difficile da
idrolizzare rispetto all’Ⲁ), che per essere rotto necessita di lattasi, un enzima
specifico espresso a livello intestinale nel primo periodo di vita che in alcuni casi non
viene più espresso con la crescita
● maltosio, 2 glucosi
Questi zuccheri sono più difficili da digerire rispetto ai monosaccaridi per via del legame
glicosidico.
OLIGOSACCARIDI
In questi zuccheri vi sono dai 3 ai 18 monosaccaridi legati tra loro da legami glicosidici
(talvolta possono esserci ramificazioni che partono dalla catena principale). Gli
oligosaccaridi sono importanti soprattutto a livello della membrana cellulare perché sono
spesso associati a lipidi a formare glicolipidi o associati a proteine di membrana a formare
glicoproteine.
Questi zuccheri stanno sempre verso l’esterno della membrana e possono essere molto
importanti per interazioni tra la cellula e altre cellule o altre sostanze che si trovano al di
fuori; sono ad esempio fondamentali al riconoscimento tra cellule (es: la cellula riconosce il
linfocita grazie all’oligosaccaride poiché sulla cellula si trova una proteina recettore, che lo
riconosce mediante un sito di legame). Il riconoscimento di un batterio può avvenire grazie a
interazioni tra recettori e oligosaccaridi e anche i gruppi sanguigni sono definiti da
oligosaccaridi diversi, infatti il sistema immunitario si serve di oligosaccaridi di superficie per
determinare ciò che non è safe.
POLISACCARIDI
Quelli di riserva energetica hanno il ruolo di deposito di glucosio:
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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