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ENERGIA METABOLIZZABILE (EM)

EM (kcal/kg ss) = (43.3 x PG x dPG) + (77.2 x LG x dLG) + (35.9 x FG x dFG) +(36.3 x EI x dEI)

EM = (43.3 x 8.5 x 0.60) + (77.2 x 2.2 x 0.525) + (35.9 x 30.0 x 0.545) + (36.3 xloietto53.0 x 0.655) == 220.83 + 89.166 + 586.965 + 1260.1545 = 2157.1155, approssimato 2157

ENERGIA NETTA (EN)

q= EM/EGk = 0.6 + 0.24(q-0.57)lEN = (EM x k ) /1700l lq= 2157/4344= 0.5 (approssimato)k = 0.6 + 0.24(0.5-0.57) = 0.6 + 0.24(-0.07) = 0.6-0.0168 =0.5832, approssimato 0.58lEN = 2157 x 0.58 = 1251/1700= 0.7359, approssimato 0.74 UFL

Sistemi per esprimere l'energia nel suino e nel cavallo

Per esprimere l'energia nell'alimentazione suina si usa l'EM e si può calcolare con la formula: EM (kcal/kg) = ED x [96 - (0.202 x PG%)] /100.

L'ED, invece, si può calcolare con la seguente formula: ED (MJ/kg ss) = 17.47 +(0.0079 x PG) + (0.0158 x LG) - (0.0331 x ceneri) - (0.0140 x NDF).

Per esprimere l'energia nell'alimentazione

del cavallo, in America si usa l'ED(Mcal/kg ss). Nel 1984 l'INRA ha proposto l'Unità Foraggera Cavallo (UFCv), che corrisponde al valore energetico di 1 kg di orzo per il mantenimento del cavallo e vale 2200 kcal. Le proteine nei ruminanti Esistono vari modi per calcolare le proteine assimilate dai ruminanti. Il metodo Kjeldahl calcola le proteine grezze tramite la seguente formula: PG = N x 6.25(100/16). Le proteine grezze digeribili possono essere calcolate tramite: - determinazione della digeribilità "apparente" in vivo; - stima in vitro con metodi enzimatici; - stima mediante equazione. Per ottenere una stima delle proteine digeribili a livello intestinale (PDI) si usa la formula: PDI = PDIA + PDIM. Il calcolo delle sole proteine grezze viene utilizzato quando si hanno animali che hanno un livello di produttività medio/basso (fino a 25L di latte al giorno). Il fabbisogno azotato viene coperto per il 50-55% dalle sintesi microbiche e per il restante 45-50% dalle proteine assunte con la dieta.

Il 40-45% delle proteine alimentari viene digerito dagli animali. Il calcolo delle proteine digeribili viene utilizzato per gli animali che producono al massimo 35L di latte al giorno; in questo caso la sintesi microbica copre il 45% del fabbisogno azotato e quindi il restante 55% deve provenire dagli alimenti. Per gli animali che producono più di 35L di latte al giorno si usa la stima delle proteine digeribili intestinali.

La sintesi di proteine microbiche a livello ruminale è influenzata dalla disponibilità di energia e dalla disponibilità di ammoniaca ed amminoacidi.

PDIA sta per proteina digeribile a livello intestinale di origine animale e corrisponde alla proteina che sfugge all'attacco dei microrganismi e viene digerita nel post-rumine.

PDIM sta per proteina digeribile a livello intestinale di origine microbica e corrisponde alla proteina sintetizzata dai microrganismi ruminali, utilizzando l'energia data dalla fermentazione dei glucidi alimentari e dell'azoto.

Ogni

alimento è in grado di garantire la sintesi ruminale di proteina microbica, in base al suo livello di energia. La quantità di proteina digeribile a livello intestinale prodotta viene indicata come PDIME. La PDIMN, invece, è la proteina digeribile a livello intestinale, di origine microbica, la cui sintesi deriva dalla degradazione ruminali di ammoniaca ed amminoacidi derivanti dagli alimenti. Tutti gli alimenti hanno 2 valori di PDI:

  • PDIN, che dipende dalle sostanze azotate disponibili a livello ruminale, (PDIA + PDIMN);
  • PDIE, che dipende dall'energia resa disponibile a livello ruminale, (PDIA + PDIME).

Equazioni di stima:

  • PDIN = PDIA + PDIMN
  • PDIE = PDIA + PDIME
  • PDIA = 1.11 x PG x (1-deg) x dr
  • PDIMN = 0.64 x PG x (deg - 0.10)
  • deg = valore medio della degradabilità = RDP/PG
  • dr = digeribilità reale = valore ottenibile da una tabella
  • SOF = SOD - EE - (AGV, Acido lattico, Alcoli) - PG non degradate.

Le proteine nei

Nel suino la digeribilità delle proteine è costante e corrisponde all'85%. Nel cavallo si calcolano le sostanze azotate digeribili (SADCv) che ha una formula diversa in base alle tipologie di alimenti.

Foraggi verdi e insilati di erba: SADCv = -74.52 + (0.9568 x PG) + (0.1167 x FG)

Fieni misti di leguminose e graminacee: SADCv = -27.57 + (0.8441 x PG)

Concentrati: SADCv = -4.94 + (0.8441 x PG)

Alimenti zootecnici e trattamenti tecnologici

Alimenti per animali: sostanze organiche e inorganiche, semplici o in miscele, comprendenti o no degli integratori ed additivi, destinate alla nutrizione animale.

Mangimi: prodotti di origine vegetale o animale, allo stato naturale, freschi o conservati, i derivati della loro trasformazione industriale ma anche sostanze organiche e inorganiche, semplici o miscelate, con o senza additivi, destinate all'alimentazione animale.

Mangimi semplici di origine vegetale: singoli prodotti vegetali allo stato naturale, freschi o conservati.

ed i derivati delle loro lavorazioni industriali. Mangimi semplici di origine animale: singoli prodotti animali allo stato naturale, freschi o conservati, ed i derivati delle loro lavorazioni industriali. Materie prime per mangimi: prodotti di origine vegetale o animale, allo stato naturale, freschi o conservati, compresi i derivati delle loro trasformazioni industriali; ma anche le sostanze organiche e inorganiche, comprese o no di additivi, destinate all'alimentazione animale direttamente o previa trasformazione per la preparazione di mangimi composti o come supporto a premiscele. Mangimi composti: miscele di materie prime per mangimi, con o senza additivi, destinate all'alimentazione animale, in forma di mangimi completi o come mangimi complementari. Mangimi completi: miscele di materie prime per mangimi, che, per la loro composizione, bastano ad assicurare una razione giornaliera. Mangimi complementari: miscele di materie prime per mangimi, che, per la loro composizione, assicurano

la razione giornaliera solo se associati ad altri mangimi.

Mangimi minerali: mangimi complementari, principalmente costituiti da minerali e contenenti almeno il 40% di ceneri gregge.

Mangimi melassati: mangimi complementari a base di melasso, contenenti almeno il 14% di zuccheri totali, espressi in saccarosio.

Mangimi di allattamento: mangimi composti, somministrati secchi o diluiti, destinati all'alimentazione dei giovani animali come complemento o in sostituzione del latte materno.

Mangimi medicati: mangimi complementari contenenti miscele per alimenti medicamentosi.

Integratore per mangimi: preparazione contenente, singolarmente o associati tra loro, determinati principi attivi, ed altri costituenti ad azione biologica, da aggiungere ai mangimi con lo scopo di potenziare il valore nutritivo o di stimolare determinate funzioni produttive e/o energetiche degli animali.

Nuclei: mangimi composti concentrati integrati. Contengono mangimi concentrati, minerali e vitamine.

Mangimi composti

integrati: preparazioni ottenute associando mangimi composti con mangimi integrati e uno o più integratori, oppure un adeguato nucleo.

Nella scelta dei costituenti di una razione per animali di interesse zootecnico, una volta stabilito il fabbisogno alimentare, bisogna tener conto di:

  • disponibilità e prezzo;
  • contenuto in sostanze nutritive;
  • azione dietetica;
  • appetibilità e possibilità di impiego;
  • contenuto in fattori anti-nutrizionali.

Gli alimenti concentrati sono adatti all'alimentazione di monogastrici e ruminanti; sono caratterizzati da: elevato contenuto di principi nutritivi digeribili, ridotta presenza di frazioni fibrose, valore nutritivo più alto dei foraggi.

I cereali appartengono alla famiglia delle Graminacee e vengono coltivati per i loro semi. Sono caratterizzati da:

  • ricchezza di amido;
  • basso contenuto in proteine;
  • poca fibra;
  • buona appetibilità;
  • Contenuto in Fosforo (P) maggiore rispetto ai rispettivi foraggi;

basso contenuto in Calcio (Ca) e Zinco (Zn);- privi di vitamina D, carotene e B ;2- ricchi di vitamina B e niacina.1

I semi di leguminose sono caratterizzati ricchi di proteine, hanno un buon contenuto di Calcio e Fosforo, sono presenti fattori anti-nutrizionali.

L'avena/biada appartiene alla famiglia delle graminacee. Il seme è appuntito ed affusolato, è caratterizzato dalle glumelle che contengono sostanze che favoriscono la digestione e proteggono le mucose gastrointestinali. È il cereale più usato nell'alimentazione dei cavalli, poiché si dice stimoli il tono neuro-muscolare. È utilizzata anche nell'alimentazione di bovini e suini. È possibile effettuare vari trattamenti sui semi di avena: decorticazione, spuntatura, eliminazione glumelle evaporizzazione. Per una buona conservazione è importante controllare umidità alla raccolta, temperatura e ventilazione dei silos.

Valore nutritivo pari a 0.90 UFL/kg

ss ; 2980 kcal di ED/kg ss nel suino.

Composizione chimica:

  • Sostanza secca = 89.8%
  • Proteine grezze = 11.6%, con buona presenza di lisina e aminoacidi solforati
  • Fibra grezza = 12.1%
  • Grassi = 4.1%, con 35-400% di acido linoleico
  • Estrattivi inazotati = 57.7%
  • Ceneri = 4.3%

Il grano/frumento appartiene alla famiglia delle Graminacee ed è largamente impiegato nell'alimentazione umana. Può essere di tipo duro o tenero ed è consigliato somministrarlo mescolato ad altri cereali perché da solo può creare disturbi gastro-intestinali. Possono essere utilizzati anche i sottoprodotti della molitura. Le caratteristiche sono molto variabili in base a varietà e condizioni pedoclimatiche.

Nell'alimentazione bovina è usato anche in sostituzione di orzo e mais. Nei suini viene somministrato in fase di svezzamento. Il valore nutritivo è pari a 1.04 UFL/kgss ; 3300 kcal/kg ss di ED per i suini.

Caratteristiche chimiche:

  • Sostanza secca = 87%
  • Proteine grezze = 12.5%

    Grassi = 1.0%

    Fibra grezza = 2%

    Estrattivi inazotati = 68.9%

    Ceneri = 1.7%

    Il mais appartiene alla famiglia delle Graminacee ed è caratterizzato da polimorfismo e altissima produttività. Ha basso costo, alta appetibilità e digeribilità. La granella può essere usata secca o umida. Se conservata erroneamente sviluppa micotossine. È utilizzato come concentrato nelle diete dei ruminanti che includono integrazioni di fonti proteiche. Viene somministrato franto grossolanamente o sfarinato.

    Nell'alimentazione suina è la principale fonte energetica. Nei volatili sono molto impiegate le varietà a cariossidi gialle; mentre in caso di necessità di potere pigmentante si ricorre a varietà

Dettagli
A.A. 2020-2021
30 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/18 Nutrizione e alimentazione animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rossy.friend93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Piani di razionamento alimentare degli animali da reddito e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Calabrò Serena.