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(SURVEY) SOMMINISTRANDO AI SOGGETTI UN QUESTIONARIO AUTOCOMPILATO
La ricerca basata sulla matrice di dati interpreta i fenomeni e gli eventi educativi adottando una metodologia di natura: QUANTITATIVA E QUALITATIVA
La matrice dei dati è una tabella rettangolare in cui le righe rappresentano: I SOGGETTI ESAMINATI
Lavatrice dei dati è una tabella rettangolare in cui le colonne rappresentano: I FATTORI STUDIATI
Tra i programmi utilizzati per la creazione di una matrice dati vi sono: MICROSOFT ACCESS E EXCEL
I test di natura attitudinali o di personalità possono essere di natura: OGGETTIVA O PROIETTIVA
Le scale di autovalutazione possono essere: NUMERICHE, GRAFICHE E DESCRITTIVE
Le prove strutturate e semistrutturate di valutazione dei risultati di apprendimento sono: SOLO SCRITTE
Le prove semistrutturate a stimolo chiuso e risposta aperta: NON PREVEDONO ALTERNATIVE PREDEFINITE DI RISPOSTA
Le strutturate a stimolo
chiuso e risposta chiusa: CONSENTONO DI SCEGLIERE TRA ALTERNATIVE✓ PREFISSATE DI RISPOSTA 6. LA RICERCA SPERIMENTALE 1. Le finalità della ricerca sperimentale La ricerca osservativa e quelle basate sullo studio di caso, sull'intervista e sul questionario mirano a rilevare e comprendere i fattori che emergono dai comportamenti "naturali" degli attori educativi coinvolti e dalla loro riflessione su di essi. La ricerca sperimentale si pone di spiegare le variazioni di un singolo fattore, in base a un'ipotesi di correlazione con un altro fattore, indipendente, opportunamente isolato e manipolato. Il legame tra i 2 fattori propone correlazioni probabilistiche e significative tra gli "stati" assunti dai fattori. I concetti chiave della ricerca sperimentale sono: - Variabile: una proprietà che può assumere valori o stati diversi. È un'entitàsimbolico-matematica che si può collegare ad un'altra, perché al crescere o decrescere della variabile x (indipendente) cresce o decresce la variabile y (dipendente) e l'entità di questa correlazione può essere statisticamente misurata, oppure si può asserire che tra le due variabili c'è una relazione probabilistica. È importante delineare il piano o disegno sperimentale, in modo da garantire la validità interna ed esterna della ricerca.
Il concetto di "motivazione" va analizzato nei suoi elementi più semplici (coinvolgimento, perseveranza, scelta intenzionale di impegno, piacere nell'azione) per ognuno dei quali vanno individuate delle proprietà osservabili attraverso indicatori.
2. Le variabili e le loro relazioni
Nella ricerca educativa si considerano normalmente 3 tipologie di variabili indipendenti:
- contesto di vita ambientali
- dotazioni biogenetiche personali
- scelte didattiche
utilizzate da una determinata scuola e da un determinato docente didattiche: intervenire moderando le prime due variabili manipolare la terza variabile. Facendo ciò posso vedere quali sono le variabili dipendenti che subiscono variazioni, ovvero quali sono gli effetti della formazione.
3. Il piano sperimentale a 2 gruppi
Il disegno sperimentale dovrà prevedere almeno 2 gruppi per poter confrontare i livelli motivazionali.
I gruppi sono così organizzati:
- trattamento sperimentale - primo gruppo: fruisce del (cooperative learning);
- trattamento ordinario - secondo gruppo: riceve il (metodo tradizionale di insegnamento)
Per garantire l'omogeneità dei gruppi è necessario costruire e validare una scala di autovalutazione della motivazione rivolta ad esempio a soggetti di 11-12 anni da somministrare a 24 classi prime di scuola secondaria di 1° grado (1° media).
Si possono individuare 4 coppie di classi con risultati pressoché equivalenti,
situate in quartieri caratterizzatida condizioni socio-economiche di erenti e in ogni coppia del campione si individuano il grupposperimentale e il gruppo di controllo. Se nel gruppo sperimentale si è rilevato un incremento significativo della motivazione intrinseca allo studio rispetto alle classi di controllo, l'ipotesi iniziale viene confermata. 8fi fl à ff à ff è ù fi fi4. Il piano sperimentale a 4 gruppiNel piano sperimentale classico a 4 gruppi si può disporre di un gruppo più ampio per poter meglio controllare o neutralizzare gli effetti indesiderati che potrebbero influenzare la validità della ricerca- Il primo gruppo ricevono i test iniziale- Il secondo gruppo riceve il test finale- Il terzo gruppo riceve il test finale ma non il pre-test, perché potrebbe influenzare il risultato finale- Nel quarto gruppo non si somministra il pre-test né si eroga il trattamento sperimentale, ma riceve soltanto il test finale.L'incremento significativo,
ricerca precedente e adattarli alle nuove situazioni. La validità interna, invece, si riferisce alla correttezza e alla precisione dei risultati ottenuti all'interno dello studio stesso. Per garantire la validità interna, è necessario controllare e gestire tutte le variabili che potrebbero influenzare i risultati, ad esempio attraverso l'utilizzo di gruppi di controllo e l'adozione di procedure standardizzate. Inoltre, è importante che lo studio sia condotto in modo rigoroso e che i dati siano analizzati in modo accurato. La validità interna è fondamentale per poter trarre conclusioni affidabili e generalizzabili dalla ricerca.ricerca scientifica quando ho necessità di risolvere problemi sapendo quali sono i comportamenti e regolarità empiriche rilevanti. La ricerca sperimentale si pone come finalità la spiegazione delle variazioni: DI UN SINGOLO✓ FATTORE, IN BASE AD UN'IPOTESI DI CORRELAZIONE CON UN ALTRO FATTORE.
I due concetti chiave della ricerca empirica sperimentale sono: LE VARIABILI E IL PIANO✓ SPERIMENTALE
Nella ricerca empirica sperimentale gli indicatori rappresentano: CONCETTI E PROPRIETÀ✓ DIRETTAMENTE OPERAZIONALIZZABILI CHE HANNO UN RAPPORTO CON IL CONCETTO DI PARTENZA
Con il termine 'variabile' si intende: UNA PROPRIETÀ CHE PUÒ ASSUMERE VALORI O STATI DIVERSI✓
L'entità della correlazione tra due variabili: PUÒ ESSERE STATISTICAMENTE MISURATA✓
Nella ricerca empirica sperimentale le tre tipologie di variabili indipendenti sono: AMBIENTALI,✓ PERSONALI E DIDATTICHE
Nella ricerca educativa empirico-sperimentale è
possibile manipolare le variabili: SOLO QUELLE✓ DIDATTICHE Nella ricerca educativa empirico-sperimentale è possibile moderare le variabili: AMBIENTALI E✓ PERSONALI Nel 'Piano sperimentale a due gruppi' il trattamento viene somministrato: AL GRUPPO SPERIMENTALE✓ Nel 'Piano sperimentale a quattro gruppi' il trattamento viene somministrato: NEL PRIMO E TERZO✓ GRUPPO 7. LA RICERCA AZIONE 1. La definizione della ricerca azione e le sette caratteristiche di Pourtois La ricerca-azione, essendo orientata alle decisioni (utilizza elementi di natura qualitativa), può saldare la separazione tra ricerca educativa e pratica didattica. Le caratteristiche sono state descritte da J.P. Pourtois in un pubblicato in Italia nel e sono 7: 1. La ricerca-azione nasce da un problema socio-educativo avvertito come rilevante da una comunità educativa. Essa ha per scopo la soluzione di questo problema, attraverso unintervento di cambiamento della realtà socio-educativa concreta e determinata. R/A orientata alla decisione. Circolo analisi-azione: 2. Il r/a si basa su un passaggio continuo e reciproco tra il piano della riflessione e il piano dell'azione. I risultati rispecchiano un processo di apprendimento dall'esperienza. "L'agire formativo" si esplicita in un "agire comunicativo" condiviso, che interpella la teoria pedagogica. Delle transazioni: 3. L'elaborazione r/a pretende l'adeguamento dell'ambiente educativo-istituzionale e del contesto sociale ai bisogni di tutti gli "attori". La r/a implica una dimensione politica e una trasformazione in profondità dei rapporti sociali. Degli "attori": 4. L'emancipazione nella r/a sono gli operatori educativi che hanno il ruolo di ricercatori; hanno il potere di determinare il corso dell'azione, attraverso lapartecipazione alle fasi progettuali e operative. La negoziazione delle scelte da prendere tra gli attori avviene sulla base dei diversi saperi (teorici, metodologici, pratici) e di specifici percorsi di formazione in servizio degli operatori educativi. coinvolgimento esistenziali degli "attori": 5. Il nella r/a si considera peculiare il coinvolgimento esistenziale degli attori educativi. Viene richiesto ad ognuno il contributo della propria soggettività, concezione del mondo, propria visione delle questioni che vengono affrontate, delle abilità e competenze anche tecnico-professionali. riabilitazione dell'attività e dell'immaginario: 6. La Il cambiamento profondo, implicato nella natura sociale della r/a, richiede la messa in discussione dell'intero vissuto e quindi la mobilitazione della sfera affettiva e dell'immaginario simbolico che danno senso alle esperienze di vita e di lavoro delle persone. Nella r/a l'operatore educativo nonPuò sottrarsi alle interazioni tra se stesso, ciò che studia e ciò su cui agisce, per cui si richiede una particolare sensibilità nei processi di comunicazione e nei comportamenti deontologici riferiti ad un'etica della responsabilità.
La centralità dell'educazione: lo scopo principale della ricerca azione è quello di produrre azioni educative. Le strategie didattiche efficaci per risolvere il problema socio-educativo individuato sono guidate dalla verifica empirica di efficacia. Occorre seguire procedure corrette nelle varie fasi della ricerca, sottoponendo a controllo e valutazione le azioni in itinere ed ex post, rendendo trasparenti percorso e risultati, al fine di una "trasferibilità" per "analogazione" a problemi e contesti diversi.
2. Una esemplificazione della ricerca azione su "Il curriculo dei media" nell'ambito del progetto CEE-MPI-I