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TRASPORTO PASSIVO

Avviene secondo gradiente di concentrazione, dunque si ha un flusso di materia da una zona

più concentrata (a livello

di soluti) ad una zona meno concentrata. NON richiede spese energetiche poiché l¶energia

necessaria è contenuta nelle

sostanze stesse e risiede nella differenza di concentrazione sui due lati della membrana.

DIFFUSIONE SEMPLICE

Semplice movimento verso uno stato di equilibrio di piccole molecole apolari, gas, acqua, lipidi

(da una zona + a una

zona -). Esempi: O2, CO2, H2O, Urea, Glicerolo, Ormoni, Etanolo, CO.

Più i soluti sono idrofobi più passano facilmente attraverso il doppio strato lipidico.

Solo l¶acqua sembra non rispettare questa regola. Il trasporto, o diffusione passiva, dell¶acqua

prende il nome di

OSMOSI. Essa si sposta attraverso la membrana semipermeabile dalla zona meno concentrata

(ipotonica) ad una più

concentrata (ipertonica), ossia verso potenziale osmotico minore.. Per impedire il flusso c¶è la

pressione osmotica.

x Una cellula immersa in una soluzione ipertonica (c¶è una maggior

concentrazione di soluti all¶esterno piuttosto che nell¶ambiente

intracellulare) si raggrinzisce facendo fuoruscire acqua.

x Una cellula immersa in una soluzione ipotonica (maggior soluti

all¶interno) si rigonfia, fino a scoppiare (emolisi).

x Una cellula immersa in una soluzione isotonica è all¶equilibrio e non

vi è flusso di acqua

La velocità di movimento di soluto sarà direttamente proporzionale alla

differenza di concentrazione: man mano che aumenta la concentrazione di

soluto, quindi la differenza tra le due parti, aumenta anche il tasso d¶entrata.

Le cellule, tuttavia, possono assumere una quantità limitata di acqua. Raggiunta questa quantità

si stabilisce una

pressione interna contro la membrana, detta pressione di turgore, che impedisce un ulteriore

ingresso di acqua.

Se le cellule vegetali si trovano in un ambiente ipertonico, subiscono la plasmolisi (distacco

della membrana da parete).

DIFFUSIONE FACILITATA

Ioni, amminoacidi, glucosio, molecole cariche o polari piccole non sono in grado di muoversi da

un versante all¶altro,

ma vengono aiutati da:

- Proteine trasportatrici (carrier o permeasi): Permettono il passaggio di molecole polari

(carboidrati o

amminoacidi). Hanno due conformazioni: quando si legano alla molecola su un versante,

cambiano

conformazione e ciò permette poi il nel citoplasma.

- Proteine canale: Canali ionici che permettono il passaggio di ioni. Hanno una cavità interna

polarema sono

apolari sul loro versante esterno. Quando una sostanza polare vuole entrare, il poro centralesi

apre (per

cambiamento di forma, segnale chimico o carica elettrica) e permette il passaggio.

Una volta aperto, direzione e velocità del passaggio

dipenderanno dal gradiente di concentrazione dello

ione (tra interno ed esterno) e dal gradiente

ellettrochimico (cariche +/-)

Particolare è il caso dell¶acqua: essa passa, alcune volte, grazie alle acquaporine, proteine

canale che ne

facilitano il passaggio.

TRASPORTO ATTIVO

Avviene contro gradiente di concentrazione, quindi da una zona meno concentrata ad una più

concentrata, con

consumo di energia. L¶energia viene fornita dall¶ATP successivamente alla sua idrolisi, e

spinge gli ioni in direzione

opposta al gradiente di concentrazione. Per attuare questo, sono necessarie delle proteine

(canali ionici), dette pompe,

che spostano molecole contro gradiente. Ne esistono di 3 tipi:

- Le proteine per uniporto, ossia il passaggio di una singola sostanza in una certa direzione

Dettagli
A.A. 2019-2020
5 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cascatadisogni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia animale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Rubino Angelo.