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OSPITI E VETTORI DI ESPRESSIONE
Mercoledì 3 marzo 2021
Gli ospiti di espressione possono essere cellule eucariotiche o
cellule procariotiche:
Procarioti :
Escherichia coli (ceppi specifici, ad es. BL21)
Bacillus subtilis (Gram+)
Eucariotici :
Saccharomyces cerevisiae (lievito)
Cellule di insetto (Sf9) richiedono infezione con baculo
virus
Cellule di mammifero in coltura (CHO etc.)
Animali transgenici
Piante transgeniche
Le cellule di espressione batteriche sono preferiti perché facili
da usare, producono dei livelli di sovra espressione elevati,
possiamo controllare la produzione di proteasi e quindi ridurre il
tasso di proteolisi a cui possono essere soggette le proteine
che stiamo esprimendo e non posseggono delle modificazioni
post traduzionali che possono essere un vantaggio o uno
svantaggio a seconda della struttura e funzione della proteina
che vado a produrre se queste modificazioni sono
indispensabili per la proteina devo utilizzare un altro
organismo.
PS: Si parla di sovra espressione tutte le volte in cui si
raggiungono dei livelli di produzione della proteina target che
sono maggiori di quelle naturalmente prodotte nell’organismo di
presenza o quando in generale i livelli di produzione sono più
elevati rispetto a qualunque proteina presente nel proteoma del
ceppo ospite.
Posso utilizzare un sistema di tipo eucariotico in cui sono
presenti modificazioni post traduzionale ma non è detto che un
organismo semplice come Saccharomyces cerevisiae possa
riprodurre fedelmente una modificazione che avviene
tradizionalmente in una cellula vegetale o in una cellula di
mammifero. Negli eucarioti inoltre è migliorata la caratteristica
di solubilità. La resa di produzione però potrebbe essere più
bassa a causa della presenza di proteasi e i tempi di
produzione sono molto più lunghi (tempi di duplicazione
maggiore)
Per altre proteine si ricorre alla fonte naturale (nativa) cui il
consumo di risorse materiali e di tempo è ancora maggiore.
Gerarchia: batteri, lievito, cellule di insetto, Hela (mammifero),
tessuto naturale.
Per i vettori ho la possibilità di utilizzare vettori adeguati alla
sovra espressione di proteine in cellule di E. coli uno di questi
è il sistema Novagen pET (famiglia di vettori che funzionano
allo stesso modo).
Questi vettori hanno dei promotori (promuovono la trascrizione
del gene target) molto forti derivati da virus ( promotori T7) il
gene codificante per la proteina di interesse si trova sotto il
controllo di un promotore che viene riconosciuto da una RNA
polimerasi di tipo virale (T7 RNa polimerasi) mentre quella delle
cellule batteriche non li riconosce. Sono forti perché riescono a
produrre una elevata quantità di RNA messaggero che darà
luogo a livelli di sovra espressione elevati
Sistema pET contengono tutti alcuni elementi
Il ceppo di E. coli in cui si usa il sistema pET è ingegnerizzato
perché in queste cellule non troviamo naturalmente espressa la
T7 RNA polimerasi la si fa produrre in modo inducibile.
Abbiamo un elemento che deriva dal genoma virale (porzione
DE3) in cui è presente il gene che codifica per la T7 RNA
polimerasi che poniamo sotto il controllo del promotore lac che
dipende a sua volta dalla produzione di un repressore che
impedisce l’interazione dell’RNA polimerasi con la regione DE3.
Quando interrompo la produzione del repressore ho la
possibilità di dar luogo alla trascrizione, per opera dell’RNA
polimerasi di E. coli del gene della T7 RNA polimerasi.
L’induzione di questo sistema avviene ancora una volta
utilizzando lattosio oppure un analogo con IPTG (isopropil
tiogalattoside) con di nuovo la differenza che l’IPTG non è
metabolizzabile quindi posso usare sempre le stesse molecole.
Il lattosio invece è consumato dalle cellule quindi devo
continuare ad aggiungerlo.
Perché venga innescata la sintesi della proteina di interesse
quindi il ceppo deve contenere l’elemento DE3 che proviene
dal fago e che contiene il gene per la T7 RNA polimerasi. I
ceppi che fanno ciò sono un prodotto novagen e sono i più
diffusi per la produzione di proteine ricombinanti questi ceppi
si chiamano BL21 (cellule di E. coli BL21(DE3) )
Possiamo utilizzare un pET -21 anche come vettore di clonaggio
lo utilizziamo in DH5alpha e non utilizziamo mai l’ospite
BL21 per operazioni di clonaggio e mantenimento. Quando
utilizziamo pET 21 come vettore di espressione lo traferiamo in
cellule BL21 (ospite di espressione) e posso usare delle
strategie di induzione. Ad esempio posso utilizzare condizioni in
cui promuovo la formazione di biomassa e poi avere una fase
in cui aggiungendo IPTG do inizio alla fase di espressione vera
e propria.
Uno dei motivi per cui è conveniente utilizzare un sistema di
tipo inducibile invece che uno di tipo costitutivo è il fatto che io
possa produrre una biomassa (cioè fare in modo che le cellule
di E. coli si dividano e ottenere un coltura ad alta densità) e poi
fare un’induzione molto breve le cellule esprimono la
proteina di interesse fino ad un determinato livello e man mano
che la esprimono andranno incontro a lisi cellulare (ma a noi
non importa perché ci interessa la proteina).
La sovra espressione di una proteina target a livelli elevati
(consentiti ad esempio dalle T7 polimerasi) sono spesso
incompatibili con la vita del ceppo ospite.
Il vettore pET 21 è solo uno della famiglia dei vettori pET e
alcuni dei plasmidi di questa famiglia hanno una sequenza
segnale che rende possibile l’esporto del periplasma è una
sequenza che si trova all’inizio, nella regione N terminale di
alcune proteine tipicamente secrete nel periplasma d cellule di
E. coli.
Per la secrezione si può quindi usare una strategia con una
sequenza segnale o attuare il clonaggio nel plasmide di
espressione giusto che consenta di porre il gene di interesse in
frame rispetto al peptide leader (deputato all’esportazione
della proteina di interesse).
Perché può essere opportuna la strategia basata sulla
secrezione? per portare la proteina fuori da un ambiente
degradazione
cellulare in cui potrebbe essere soggetta a ,
ambiente ossidante
perché l’ è più mentre quello
intracellulare è riducente e potrebbe ad esempio impedire la
formazione di ponti di solfuro che magari stabilizzano la
struttura della proteina, perché le proteine di interesse
effetto tossico.
potrebbero produrre un
Gli svantaggi associati all’utilizzo della sequenza leader/
segnale invece dipendono da un effetto di diluzioneanziché
trovare la proteina over espressa nel citoplasma ce l’ho diluita
nel mezzo di coltura. Un ulteriore svantaggio dipende
dall’efficienza di traslocazione, cioè l’efficienza con cui la
proteina passa dall’essere tradotta nel citoplasma ad essere poi
asportata nel periplasma e infine all’esterno.
TAG = elementi indicati nei vettori, elemento accessorio che
posso porre in frame rispetto alla sequenza codificante per la
proteina di interesse e si può trovare all’N o al C terminale. Ho
la possibilità di produrre un’unica molecola di RNA che non
contenga degli stop codon e che consente di tradurre la
sequenza dell’RNA in un’unica sequenza polipeptidica in cui sia