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R.D.L

non possono accedere alle scuole e alle università statali e

parastatali.

23 settembre 1938, n 1630 si istituiscono speciali sezioni per

• R.D.L

fanciulli ebrei.

• 17 novembre 1938, n 1728, illustra i provvedimenti per la ‘difesa’

R.D.L

della ‘razza italiana’.

delle leggi razziali costituirà il presupposto per le

• L'approvazione

persecuzioni fasciste degli ebrei e per i rastrellamenti e deportazioni.

Saranno abrogate dai

R.D.L del 20 gennaio 1944, nn. 25 e 26 e inizialmente solo entro l'ambito

al nord la Repubblica Sociale Italiana

territoriale del “Regno del Sud”,

continuerà le persecuzioni sino al termine del conflitto (1945).

Artefice di questa politica scolastica è diversi

Giuseppe Bottai, aiutato da

collaboratori come Giorgio Gabrielli.

1927: elabora la Carta del Lavoro

Dal 1929 al 1932 è ministro delle Corporazioni e dell'Economia Nazionale

Fine anni '30 decide che è tempo di realizzare una scuola organicamente

perciò

fascista, elabora la ‘Carta della Scuola’ che viene approvata il 15 febbraio

dal Gran Consiglio del Fascismo.

1939 Il documento presenta un chiaro

orientamento professionale e consta di 29 dichiarazioni:

- I dichiarazione: lo Stato è quello fascista e nulla vi deve essere fuori di esso,

sicché la

scuola ha la funzione di formare a quello spirito di ‘solidarietà’ che

permea, come un tutt'uno, privato (la famiglia) e pubblico (la

corporazione e il partito).

- II dichiarazione: età scolastica ed età politica coincidono e l'educazione

fascista si esplica nella scuola, nella GIL (Gioventù Italiana del Littorio)

e nella GUF (Gioventù Universitaria Fascista).

- III dichiarazione: lo studio serve alla formazione morale e culturale, ma anche

politica e guerriera. I giovani capaci, ma non abbienti, potranno studiare nei

collegi.

- V dichiarazione: introduce nella scuola il concetto di ‘lavoro’, che insieme

alla

formazione del carattere e della intelligenza, è tutelato dallo Stato come

dovere sociale. Si presenta così la tesi dell'orientamento professionale, oltre

che dell'indirizzo culturale.

- VII dichiarazione: afferma che genitori e parenti partecipino alla vita della

scuola.

- VIII dichiarazione: qui segue l'ordinamento della scuola fascista, la scuola

si distingue nei diversi ordini: elementare, medio, superiore.

L'articolazione scolastica di Gentile si fonda su una concezione speculativa; il

progetto Bottai sull'auspicata solidità del fascismo.

C.M. 23 settembre 1940: sono emanati anche i programmi per la scuola materna,

mai attuati.

26 - Dalla fine del fascismo alla Luogotenenza. I programmi della scuola elementare

del 1945

Il deflagrare della Seconda guerra mondiale (1939-45) e l'inizio delle ostilità

tra la Germania nazista, da un lato, e il Regno Unito e la Francia dall'altro (nel

e gli Stati Uniti), sconvolge ogni

1941 si aggiungeranno l'Unione Sovietica

previsione. L'Italia, inizialmente non belligerante, entra nel conflitto insieme

alla Germania nel 1940, dichiarando guerra alla Francia e alla Gran Bretagna.

Dopo tre anni di guerra, Mussolini viene sfiduciato dal gran consiglio del

1943:

fascismo e fatto arrestare da Vittorio Emanuele III. Il crollo del regime fascista

segna la nascita del Governo Badoglio. G. Bottai viene

nel Regno d’Italia

sostituito da Carlo Alberto Biggini.

8 settembre ‘43: Fuga del Re a Brindisi, ne consegue la divisione dell'Italia in

Il Regno del Sud nel meridione, e al nord la

due entità statali separate.

Repubblica Sociale Italiana. Nel settentrione si diffonde la lotta partigiana.

5 giugno '44: Principe di

Al Sud Vittorio Emanuele III nomina il figlio Umberto,

Piemonte, trasferendogli tutte le sue funzioni.

Luogotenente generale

In questa fase si succedono vari ministri della Pubblica Istruzione, tra cui ex

attualisti, lo storico Adolfo Omodeo e Guido De Ruggiero. L'esercito

statunitense, favorisce l'eliminazione di ogni riferimento al fascismo nelle

scuole e sollecita nuovi programmi per le elementari. Alla Commissione per la

nominata da Guido De

nuova redazione dei programmi per la scuola primaria,

Ruggiero, partecipano, per gli Alleati, il pedagogista americano Carleton

(che darà un notevole

Washburne contributo di matrice attivista deweyana),

mentre tra gli italiani vi prende parte Gino Ferretti.

D.L 24 maggio 1945 n 549: vengono emanati i programmi per le elementari e

per la materna. Da una scuola di tipo idealistica, andiamo verso una scuola

(Dewey). Vediamo quali sono le sostanziali differenze:

pragmatista

esigenza di una ricostruzione nazionale in chiave democratica

• nazionalismo bandito, mentre sono confermati i valori religiosi e etici, in

• linea con la tradizione umanistico-cristiana.

le materie costituiscono un tutto unitario e armonico; il maestro, più

• che un esperto di didattica, è un modello di vita. Si riafferma il ruolo

dell'insegnamento come una missione di civiltà.

si manifesta nelle istanze sociale e di

l'influsso deweyano

• autogoverno scolastico. si canto e disegno.

Nelle materie della materna non vi è il ballo,

• abolita la distinzione tra scuola urbana e scuola rurale.

Vediamo come in questa nuova stagione convivono, in Italia, i retaggi

dell'idealismo, sia le nuove istanze del mondo anglosassone. Per quanto

riguarda il lavoro, si attua una pratica ripartizione in 3 tipi: 1) artigiano 2)agricolo

Da questo si evince come l'Italia venga concepita come una

3)femminile.

nazione prevalentemente agricola e artigiana, mentre la figura femminile

prevalente è quella della casalinga.

*I programmi sia delle elementari che della materna contengono una forte presenza

delle sorelle Agazzi e

degli insegnamenti di Giuseppe Lombardo Radice.

27 - La scuola nell’Italia repubblicana: La Costituzione del 1948

Nel dopoguerra la situazione politica viene a stabilizzarsi attraverso i governi De

dal 1945 al 1953, che assicurano gradualmente al Paese l'egemonia

Gasperi,

della Democrazia Cristiana come partito di maggioranza relativa. Nel nuovo

assetto dello Stato si arriva alla questione istituzionale, su cui il popolo italiano

(comprese le donne) si esprime mediante il referendum del 2 e del 3 giugno 1946.

ma è tardi

Vittorio Emanuele III, il 9 maggio abdica e gli succede il figlio Umberto II,

per salvare il trono.

Attraverso il referendum nasce la Repubblica italiana. Umberto II lascia il

paese e si reca in esilio in Portogallo. Nasce un'assemblea Costituente per

redigere la nuova Costituzione, il giurista Enrico De Nicola viene eletto Capo

Provvisorio dello Stato.

è una fase delicatissima per la scuola italiana, perché l'assemblea costituente

si preoccupa di dare un'impostazione democratica e libera alla scuola,

eliminando non solo tutto ciò che apparteneva al fascismo ma rimuovendo

tutti quei limiti legati alle classi sociali, permettendo così ai più capaci e

meritevoli un'istruzione adeguata.

Tra i lavori della Costituente, entro i quali vi sono diversi gruppi parlamentari,

viene affrontato il problema scolastico che vede non poche contrapposizioni

tra lo schieramento laico e cattolico.

De Nicola firma nel dicembre del '47 la Costituzione che

1° gennaio 1948:

entrerà in vigore col nuovo anno. Tra i principi fondamentali vi troviamo la

realtà scolastica e educativa.

art. 7: Lo cattolica sono, indipendenti e sovrani. I loro

Stato e la Chiesa

• rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. l'articolo ratifica la

presenza dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola

italiana, che viene in tal modo riconosciuta come la confessione

religiosa ufficiale dello Stato italiano.

Art 30: comma uno, non rientra tra i doveri o diritti dei genitori quello

• di mandare i figli alla scuola materna.

art 33: consta di 6 commi. Arte e Scienza sono libere e libero ne è

• l'insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sulla istruzione ed istituisce

scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di

istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. Si

prevede un Esame di Stato per l'ammissione ai veri ordini e gradi di

scuole o per la conclusione di esse e l'abilitazione all'esercizio della

professione. Le istituzioni di alta cultura, università e accademie, hanno

il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi

dello Stato.

art. 34: sempre rivolto alla scuola, comprende quattro commi. La scuola

• è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è

obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno

(borse di studi, assegni alle

diritto a raggiungere i gradi più alti degli studi

famiglie, etc).

La Costituzione non registra una rivoluzione, ma una mediazione tra forze

d'ispirazione cattolica, socialista e comunista. Non sconvolge quindi la

situazione preesistente, non vi sono soluzioni radicali o drastiche. La scuola

secondaria e l'università rimangono stabili, l'esigenza è quella di dare un assetto

poiché la materna (prevalentemente agazziana) è ormai

alla scuola dell'obbligo,

del tutto assegnata all'iniziativa privata, specialmente cattolica.

Notevole fu l'attività delle associazioni cattoliche che possono contare

pedagogisti quali Mario Casotti, Aldo Agazzi, Giuseppe Flores d'Arcais e

Giuseppe Catafalmo che, mediando tra l'attivismo e il personalismo di Luigi

Stefanini, costruiscono una precisa identità culturale pedagogica

dell'impegno cattolico. Più variegato e aperto è certamente l'attivismo della

pedagogia laica (G. Maria Bertin, , Aldo Visalberghi),

Francesco De Bartolomeis

in un fronte che va dai marxisti ai moderati progressisti e che per la

pedagogia, si riconduce alla casa editrice laica “La Nuova Italia”.

Il bisogno di una scuola repubblicana è particolarmente avvertito dal

democristiano che è, per vari anni, ministro della Pubblica

Guido Gonella,

Istruzione nei vari governi De Gasperi. Secondo Gonella bisogna realizzare

una nuova riforma della scuola secondo la prospettiva cattolica, di cui il

Partito Democristiano intende essere in vario modo l'espressione politica. Le

sue intenzioni non si traducono in un progetto organico poiché la Democrazia

Cristiana necessita pur sempre di alleati politici per governare.

28 - La stagione democristiana

dest

Dettagli
A.A. 2024-2025
66 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bestappuntiepanieri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle istituzioni educative e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Sorrentino Marco.