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PLESSO COROIDEO

Lcr scende sotto il cervelletto per bagnare il midollo spinale nel canale midollare nel midollo

spinale

Idrocefalo acquisito: nel gt in corso di fip, per formazione di immunocomplessi, lcr diventa

colloso e determina un idrocefalo ostruttivo

LISSENCEFALIA

Superficie della corteccia cerebrale liscia

Assenza di giri e solchi, Congenita

Cane++

Lhasa apso presumibilmente basi genetiche Immagine di una sezione di un cervello

di un animale con anomalia congenita a

carico della corteccia cerebrale:

LISSENCEFALIA (la corteccia

cerebrale non è occupata da solchi e

giri ma si presenta completamente appiattita, numero di cellule minori, caratterizzata da un

quantitativo di tessuto cerebrale inferiore)clinicamente difficoltà nell’apprendimento, alterazioni

comportamentali, deficit neurologici, diminuzione reazioni posturali, diminuzione della minaccia,

comparsa di crisi convulsivi intorno a 10-12 mesi perché la corteccia cerebrale è la parte

responsabile delle crisi convulsive (alterazione della parte elettrica della trasmissione cellulare ci

saranno convulsioni)

IDRANENCEFALIA Presenza di cisti nel cervello, una parte del tessuto

cerebrale non si è formata correttamente, ha formato cisti

con liquido, il tessuto è sviluppato correttamente a parte

dove ci sono formate le cisti, i segni clinici ci daranno in

quale parte del sn si manifesta il problema

Sono animali che non hanno alterazioni motorie, ma

possono manifestare disturbi visivi

POLIMICROGIRIA Opposto rispetto a quella di prima, aumento esagerato del tessuto

cerebrale sotto forma di aumento di giri (circonvoluzioni), tipicamente

colpisce la parte occipitale (lobo occipitale) presentano frequentemente

cecità centrale (non dovuta a un difetto dell’occhio o delle vie che

dall’occhio arrivano al cervello, ma proprio dell’elaborazione delle immagini), possono presentare

disturbi del comportamento, aggressività, nistagmo (generalmente verticale, nei problemi a carico

del snc) particolare perché il movimento anormale sul piano orizzontale verticale o rotatorio si

manifesta quando c’è un problema del tronco encefalico. Anomalia con numerosi solchi rispetto al

normale

POSTURA

Valutazione della posizione della testa nello spazio, del collo e della schiena

Cifosi: concavità verso il basso Lordosi: concavità verso il basso (queste sono facili da apprezzare

all’ispezione). La scoliosi necessita di palpazione delle vertebre, per andare a valutare l’asse del

rachide)

Testa: si può presentare nel suo asse normale (asse che passa tra i due occhi è parallelo al terreno)

oppure una testa ruotata (l’asse che passa fra i due occhi non è parallelo ma costantemente

inclinato) Carlino: testa ruotata a dx, asse tende a spostarsi verso il lato dx del cane

Deviata: asse della testa non ruotata, ma la posizione del muso viene deviata verso il fianco

HEAD TILT (testa ruotata)

Animale ha probabilmente un problema vestibolare, responsabile del mantenimento dell’equilibrio

nello spazio; possono originare nell’orecchio (sindromi vestibolari periferiche), nel tronco

encefalico che ospita i nuclei vestibolari (problemi vestibolari centrali, problema nel snc), o

peduncoli cerebellari (strutture che mettono in comunicazione il tronco encefalico con il

cervellettosindrome vestibolare paradossa)

HEAD TURN o testa deviata o pleurototono

Deviazione della testa sul piano mediano, senza rotazione della testacoinvolgimento del cervello

anteriore (corteccia cerebrale)

FENOMENO DI SHIFF-SHERRINGTON

Animale in decubito laterale con arti posteriori in flessione e arti anteriori in estrema estensione e

rigidità, con stato del sensorio normale, fenomeno di Shiff-sherrington, caratterizzano solo quando

sono in decubito laterale, in cui manifestano spasticità degli arti anteriori, aiutatati in

deambulazione riescono a deambulare e hanno un tono muscolare normale, e non hanno attività

motoria sugli arti posteriori. Ha una lesione nel midollo spinale che determina una mancata

inibizione dei muscoli estensorici dice solo che è un problema toraco-lombare acuto, non ci dà

indicazioni prognostiche

RIGIDITA’ DA DECEREBRAZIONE

Lesione nel tronco encefalico rostrale; mancata comunicazione del tronco encefalico col resto del

snc. Decubito laterale e iperestensione di arti anteriori e posteriori, presentano sempre uno stato del

sensorio gravemente alterato, sottoforma di stato comatoso o stuporoso, tendenzialmente possono

avere il collo iperesteso

RIGIDITA’ DA DECEREBELLAZIONE

Cervelletto non ha più comunicazione col resto del snc. Opistotono (aumento del tono muscolato)

arti anteriori estesi posteriori flessi o normali, non sono iperestesi, stato del sensorio normale,

strutture coinvolte sono il tronco encefalico e cervelletto (che non influiscono sullo stato del

sensorio normale)

Cervelletto: regola il tono dei muscoli anti-gravitazionari, cioè quelli che ci permettono di stare in

estensionevenendo a mancare la regolazione su essi, aumenta il tono muscolare

ANDATURA

Può essere normale o alterata

Alterata: si divide in due gruppio debolezza (paresi, debolezza muscolare che si manifesta con

un’attività motoria diminuita o assente, il suo grado più lieve si chiama paresi, se non si osserva

attività motoria si parla di plegiala paresi o plegia può interessare i due arti posteriori (paraparesi o

paraplegia), i 4 arti (tetraparesi) assenza completa di attività motoria (tetraplegia)

Monoparesi (un solo arto coinvolto) o monoplegia o entrambi gli arti (emiplegia)

Incoordinazione motoria: atassia, valutiamo se gli animali hanno un deficit di forza o della

coordinazione, che può riflettere un problema vestibolare, cerebellare (modula il movimento,

l’armonia), o problema spinale

PROPRIOCEZIONE E REAZIONI POSTURALI

Propriocezione: capacità di capire e riconoscere dove sono posti i propri arti rispetto allo spazio

circostante; reazioni posturali: reazioni che ha l’animale quando noi lo spostiamo

Test più frequente: riposizionamento propriocettivo, si posiziona l’animale sul dorso del piede,

valutare la capacità dell’animale di riposizionare gli arti correttamentei pazienti neurologici hanno

un deficit propriocettivo, questo fa la differenza coi pazienti ortopedici, che zoppicano, possono

camminare male ma sono sempre propriocettivi (non restano mai col dorso del piede sul pavimento,

mentre quelli neurologici si, perché hanno una propriocezione alterata)

Saltellamento: su un singolo arto alla volta, sostenendo l’animale e spingendo lateralmente,

valutare la capacità dell’animale di sostenere il peso e spostare l’arto correttamente

Se osserviamo un deficit che coinvolge solo gli arti posteriori, stiamo valutando un problema che è

a carico del midollo spinale, caudalmente alla 2° vertebra toracica; se è un deficit sui 4 arti lesione a

carico del midollo spinale craniale a livello della 2° vertebra toracica, o a livello intracranico

Link propriocezione

Come fare la propriocezione? Superficie non liscia, stimolare la punta del piede il meno

possibileci aspettiamo il riposizionamento della punta del piede immediatamente, sostenendolo

con una mano sotto il torace, e come riposiziona (ipometria o ipermetria) se restano sul dorso del

piedecoinvolgimento SN

LOCALIZZAZIONE CERVICALE CRANIALE

Lesione dei segmenti cervicali craniali C1-C5 Tetraparesi o tetraplegia (difficoltà motoria sui 4

arti) Deficit propriocettivi e reazioni posturali su tutti e 4 gli arti

Riflessi spinali o normali o aumentatilontani dall’intumescenza, lontani dalle attività

riflesseriflessi funzionano

Risposta motoria che permette il movimento, se la lesione coinvolge il tratto cervicale siamo

lontana dall’intumescenza, animale cammina male ma i riflessi spinali sono normali

Lesione lombare (C6-T2): a livello toracico intumescenza, quindi riflessi spinali diminuiti sugli

arti anteriori

Lesione subito dopo T2: arti anteriori i riflessi saranno normali

T3-L3: difficoltà motoria a carico solo dei posteriori, riflessi spinali normali (lontana dalle 2

intumescenze)

L4-S3: midollo spinale lombo-sacrale; no corrispondenza con le vertebre lombari (midollo spinale

a

nel cane finisce a livello di L5) livello di intumescenza l’animale ha attività motoria alterata

sugli arti posteriori, e una mancanza di riflessi spinali sui posteriori

C’è spesso, in caso di lesione toraco-lombare, un’incontinenza urinaria; spesso le lesioni toraco-

lombari sono associate a scarso tono muscolare o a scarsa sensibilità muscolare della coda

Le lesioni che coinvolgono le intumescenze, spesso sono più gravi di quelle che non le

coinvolgono, perché le intumescenze contengono più motoneuroni

DIAGNOSI DIFFERENZIALI

Gruppi di patologie che possono coinvolgere il midollo spinale: può essere una patologia

vascolare (ischemia sul ms che si manifesta come trombo fibrocartilagineo, un pezzettino di

cartilagine si stacca dalla sua normale sede, che è il disco intervertebrale, raggiunge la

vascolarizzazione del ms, occlude un vaso e determina un’ischemia, si può avere un trombo

fibrocartilagineo, una emorragia nel midollo spinale o tromboembolismo aortico: trombo nelle

arterie che può determinare un’ischemia

Caratteristiche: patologie vascolari sono iperacute, spesso lateralizzate e non associate a dolore

Patologie infiammatorie infettive: infiammazione o infezione che colpisce il midollo spinale

(mieliti) possono coinvolgere le meningi (meningiti) possono coinvolgere sia il midollo spinale che

le meningi (encefalomieliti)patologie infiammatorie del tessuto cerebrale

Patologie che coinvolgono ciò che circonda il midollo spinale: discospondiliti, infezione del

disco intervertebrale, causate da batteri, qualche volta funghi, che determinano una compressione

sul midollo spinale

Infiammatorie infettive: possono essere acute o subacute, tipicamente progressive, possono essere

associate a molto dolore (come le discospondiliti) o scarsamente associate a dolore (mielite);

meningiti sono associate a algia

P.traumatiche: determinano un trauma diretto sui tessuti, delle fratture o lussazioni vertebrali,

insorgenza iperacuta, decorso classicamente non progressivo ma può diventarlo (in caso di

instabilità vertebrale) spesso associati a dolore, ogni trauma è un politrauma (va valutato l’intero

sistema nervoso), patologie congenite del midollo spinale, le più frequenti sono idrosiringomielia

(raccolta di liquido nel midollo spinale) frequente nel Cavalier King, dolore cervicale e grattamento

del collo per alterazione dei neuroni profondi

Accumulo di liquido nel midollo spinale, formazioni di cisti nello spazio subaracnoi

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
13 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/08 Clinica medica veterinaria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale166 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Clinica medica veterinaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Boari Andrea.