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John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

all’empirismo e alla teoria politica liberale. Nella sua 'Seconda trattazione sul governo',

elabora una concezione dello Stato fondata sul contratto sociale e sulla difesa dei diritti

naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Locke ritiene che la legittimità del potere

politico derivi dal consenso dei governati, e che il popolo abbia il diritto di resistere in

caso di tirannia. In ambito gnoseologico, rifiuta l’innatismo cartesiano, sostenendo che

tutta la conoscenza deriva dall’esperienza. Il suo pensiero ha avuto un impatto enorme sul

pensiero illuminista e sulle moderne democrazie liberali.

John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

all’empirismo e alla teoria politica liberale. Nella sua 'Seconda trattazione sul governo',

elabora una concezione dello Stato fondata sul contratto sociale e sulla difesa dei diritti

naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Locke ritiene che la legittimità del potere

politico derivi dal consenso dei governati, e che il popolo abbia il diritto di resistere in

caso di tirannia. In ambito gnoseologico, rifiuta l’innatismo cartesiano, sostenendo che

tutta la conoscenza deriva dall’esperienza. Il suo pensiero ha avuto un impatto enorme sul

pensiero illuminista e sulle moderne democrazie liberali.

John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

all’empirismo e alla teoria politica liberale. Nella sua 'Seconda trattazione sul governo',

elabora una concezione dello Stato fondata sul contratto sociale e sulla difesa dei diritti

naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Locke ritiene che la legittimità del potere

politico derivi dal consenso dei governati, e che il popolo abbia il diritto di resistere in

caso di tirannia. In ambito gnoseologico, rifiuta l’innatismo cartesiano, sostenendo che

tutta la conoscenza deriva dall’esperienza. Il suo pensiero ha avuto un impatto enorme sul

pensiero illuminista e sulle moderne democrazie liberali.

La mente come tabula rasa

John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

all’empirismo e alla teoria politica liberale. Nella sua 'Seconda trattazione sul governo',

elabora una concezione dello Stato fondata sul contratto sociale e sulla difesa dei diritti

naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Locke ritiene che la legittimità del potere

politico derivi dal consenso dei governati, e che il popolo abbia il diritto di resistere in

caso di tirannia. In ambito gnoseologico, rifiuta l’innatismo cartesiano, sostenendo che

tutta la conoscenza deriva dall’esperienza. Il suo pensiero ha avuto un impatto enorme sul

pensiero illuminista e sulle moderne democrazie liberali.

John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

all’empirismo e alla teoria politica liberale. Nella sua 'Seconda trattazione sul governo',

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John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

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elabora una concezione dello Stato fondata sul contratto sociale e sulla difesa dei diritti

naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Locke ritiene che la legittimità del potere

politico derivi dal consenso dei governati, e che il popolo abbia il diritto di resistere in

caso di tirannia. In ambito gnoseologico, rifiuta l’innatismo cartesiano, sostenendo che

tutta la conoscenza deriva dall’esperienza. Il suo pensiero ha avuto un impatto enorme sul

pensiero illuminista e sulle moderne democrazie liberali.

John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

all’empirismo e alla teoria politica liberale. Nella sua 'Seconda trattazione sul governo',

elabora una concezione dello Stato fondata sul contratto sociale e sulla difesa dei diritti

naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Locke ritiene che la legittimità del potere

politico derivi dal consenso dei governati, e che il popolo abbia il diritto di resistere in

caso di tirannia. In ambito gnoseologico, rifiuta l’innatismo cartesiano, sostenendo che

tutta la conoscenza deriva dall’esperienza. Il suo pensiero ha avuto un impatto enorme sul

pensiero illuminista e sulle moderne democrazie liberali.

John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

all’empirismo e alla teoria politica liberale. Nella sua 'Seconda trattazione sul governo',

elabora una concezione dello Stato fondata sul contratto sociale e sulla difesa dei diritti

naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Locke ritiene che la legittimità del potere

politico derivi dal consenso dei governati, e che il popolo abbia il diritto di resistere in

caso di tirannia. In ambito gnoseologico, rifiuta l’innatismo cartesiano, sostenendo che

tutta la conoscenza deriva dall’esperienza. Il suo pensiero ha avuto un impatto enorme sul

pensiero illuminista e sulle moderne democrazie liberali.

John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

all’empirismo e alla teoria politica liberale. Nella sua 'Seconda trattazione sul governo',

elabora una concezione dello Stato fondata sul contratto sociale e sulla difesa dei diritti

naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Locke ritiene che la legittimità del potere

politico derivi dal consenso dei governati, e che il popolo abbia il diritto di resistere in

caso di tirannia. In ambito gnoseologico, rifiuta l’innatismo cartesiano, sostenendo che

tutta la conoscenza deriva dall’esperienza. Il suo pensiero ha avuto un impatto enorme sul

pensiero illuminista e sulle moderne democrazie liberali.

John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

all’empirismo e alla teoria politica liberale. Nella sua 'Seconda trattazione sul governo',

elabora una concezione dello Stato fondata sul contratto sociale e sulla difesa dei diritti

naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Locke ritiene che la legittimità del potere

politico derivi dal consenso dei governati, e che il popolo abbia il diritto di resistere in

caso di tirannia. In ambito gnoseologico, rifiuta l’innatismo cartesiano, sostenendo che

tutta la conoscenza deriva dall’esperienza. Il suo pensiero ha avuto un impatto enorme sul

pensiero illuminista e sulle moderne democrazie liberali.

L’origine delle idee

John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

all’empirismo e alla teoria politica liberale. Nella sua 'Seconda trattazione sul governo',

elabora una concezione dello Stato fondata sul contratto sociale e sulla difesa dei diritti

naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Locke ritiene che la legittimità del potere

politico derivi dal consenso dei governati, e che il popolo abbia il diritto di resistere in

caso di tirannia. In ambito gnoseologico, rifiuta l’innatismo cartesiano, sostenendo che

tutta la conoscenza deriva dall’esperienza. Il suo pensiero ha avuto un impatto enorme sul

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John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

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politico derivi dal consenso dei governati, e che il popolo abbia il diritto di resistere in

caso di tirannia. In ambito gnoseologico, rifiuta l’innatismo cartesiano, sostenendo che

tutta la conoscenza deriva dall’esperienza. Il suo pensiero ha avuto un impatto enorme sul

pensiero illuminista e sulle moderne democrazie liberali.

John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

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naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Locke ritiene che la legittimità del potere

politico derivi dal consenso dei governati, e che il popolo abbia il diritto di resistere in

caso di tirannia. In ambito gnoseologico, rifiuta l’innatismo cartesiano, sostenendo che

tutta la conoscenza deriva dall’esperienza. Il suo pensiero ha avuto un impatto enorme sul

pensiero illuminista e sulle moderne democrazie liberali.

John Locke è una figura centrale della filosofia moderna, noto per il suo contributo

all’empirismo e alla teoria politica liberale. Nella sua 'Seconda trattazione sul governo',

elabora una concezione dello Stato fondata sul contratto sociale e sulla difesa dei diritti

naturali alla vita, alla libertà e alla proprietà. Locke ritiene che la legittimità del potere

politico derivi dal consenso dei governati, e che il popolo abbia il diritto di resistere in

caso di tirannia. In ambito gnoseologico, rifiuta l’innatismo cartesiano, sostenendo che

tutta la conoscenza deriva dall’esperienza. Il suo pensiero ha avuto un impatto enorme sul

pensiero il

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Publisher
A.A. 2025-2026
54 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/03 Filosofia morale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lorecarie di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia morale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Macerata o del prof Pierosara Silvia.