Nell esempio della maturazione delle adesioni focali: le integrine sono l
elemento mecctrasm, la talina è l elem meccanosens e l actina
trasmette, il nucleo risponde.
Un modello switch-like considera le forze come applicate
istantaneamente, inducono cambiamenti nella conformazione di
determinate proteine meccanosensibili, e a seconda dell
intensità della forza si attivano proteine deboli o forti cioè si
hanno cambiamenti + o - accentuati. Quindi è un modello che coglie solo
diferenze nel modulo della forza e la forza è considerata
costante. Quindi non considera la possibilità di forze applicate in
frequenza e qunidi la caratteristica dinamica della forza in senso tempo
variante. Ma spesso questo modello risulta utilizzabile anche se
+semplice.
I modelli dinamici vogliono cogliere anche l aspetto dinamico della
forza quindi la sua frequenza.
Ci sono strutture stabili e dinamiche.
C è uno stimolo a impulso quadro ripetuto quindi stimolo dinamico/in
frequenza, e uno stimolo mantenuto quindi stazionario/costante.
Ci sono proteine deboli e forti, sulla base della soglia di rottura.
Dobbiamo comparare riga 1 e 3, e riga 2 e 4, ovvero strutt stab sotto
stim stat vs din e strutt din sotto stim stat vs din.
Nelle strutture dinamiche c è 1 filamento di actina legato alle adesioni
focali che sono legate alle integrine, sono dinamiche cioè sono strutture
in formazione che si stanno formando in reazione allo stimolo, c è un
turnover, una parte si sta staccando e una si sta attaccando.
Nelle strutt stabili ci sono contatti focali che sono lì, sono stati formati
prima, ci sono già, e dopo viene applicato uno stimolo.
Le stelline significa che si genera un segnale, non che si rompe.
Stimolo in freq allora ho un turnover della struttura dinamica, ogni
volta che arriva lo stimolo succede qualcosa. Nella strutt stabile non
ho ulteriore formazione ma ho un signaling sulle prot deboli.
Quando applico uno stimolo cost. In caso di s din, esaurito il
transitorio non da +risposta, ho la formazione di nuovi leg ma una
sola volta dopodichè si adatta e non fa +nulla. Per s stab man mano
che persiste lo stimolo ho signaling per es rottura di proteine.
Nella struttura dinamica, con uno stim in freq a ogni impulso ho un
segnale, con stim staz ho un segnale solo all inizio e poi +nulla.
Nella struttura stabile, con stim in freq risponde a ogni impulso
ma solo le prot deboli. Con stim staz rispondono sia le prot deboli
che forti e per tutta la durata dell stimolo.
Gli elementi meccanosensibili e responsivi e i loro pathway,
basandosi su cambiamenti conformazionali che hanno i loro tempi
intrinseci, sono sensibili alla freq di applicazione e ognuno ha la sua.
Ricorda un po l efetto di un filtro. I modelli switch sono una molla,
applicata la forza la molla si deforma subito e tanto+ quanto+ è grande
la forza. I mod dinamici sono un sistema complesso con n filtri passa
banda. Ogni gruppo proteico ha la sua freq a cui risponde con un cambio
conformaz. Freq troppo basse non vengono rilevate, troppo alte vengono
mediate nel senso che non riesce a percepire quella freq ma percepisce
che c è un segnale.
Vediamo un caso specifico. Es ossa, cartilagini, pelle, polmoni. Qui i vasi
sanguigni, perché il sistema circolatorio è altamente studiato perché
permetterebbe di comprendere la fenomenologia della patologia.
Le arterie sono soggette a stimoli fluidodinamici alti di carattere
pulsatile ovvero tempo-variante, + vicino sono al cuore + il flusso
pulsatile e importante. Le vene sono un sistema a basso flusso e a
basse pressioni. Stimoli e forze differenti a seconda del punto dell
albero cardiaco. Tunica intima di cell endoteliali. Tunica media con
cell muscolari lisce spessa. Tunica avventizia con fibroblasti
collagene elastina tess connettivo. L unica tunica direttamente
esposta al flusso è l intima cioè le cell endoteliali.
A seconda del distretto di interesse si ha uno shear stress ovvero uno
sforzo di taglio diverso. Il pretensionamento dei vasi è diverso. Le
caratt mecc sono diverse, es per spessore vaso o densità di cell. Forma
del vaso, es arco o rettilineo. Rigidezza del substrato.
L endotelio ha un ruolo essenziale nell omeostasi dell intero vaso.
Quasi tutte le patologie vascolari sono correlate a una
disfunzionalità dell endotelio. L endotelio deve tenere confinato il
sangue. La fittezza delle giunzioni determina la permeabilità. Se le
giunzioni sono lasse passano soluti di grandi dimensioni, se sono
strette di piccole dimensioni.
Lo stimolo è generato dal torrente ematico.
Il sangue è un fluido con una certa viscosità mu. È di 3.51-54 mPa/s =
3.5 cP, quella dell acqua è 1 mPa/s.
Un fluido in movimento all interno di un condotto genera uno sforzo di
taglio sulle pareti, maggiore è la sua viscosità maggiore è lo sforzo, +
il fluido è veloce + lo sforzo è grande, + la viscosità è grande + è
grande, proporzionale a veloc e visc. Proporzionalità diretta tra
sforzo di taglio e viscosità e velocità del fluido.
In a ho una situa statica, no flusso. In b ho un flusso. In b quindi ho un
trascinamento e una deflessione degli elementi, come gli alberi
piegati al vento. Alcuni sono gli elementi di meccanotrasmissione,
sensing ecc, di meccanotrasduzione.
È stata molta studiata la correlazione tra stimoli fluidodinamici e
risposta. Due condizioni, una statica e una dinamica di flusso in questo
caso laminare che si intende in particolare il flusso unidirezionale e
monoverso e a velocità costante.
Le cell nel pannello statico sono tondeggianti, no direz preferenziale.
Nella situa laminare c è una direzionalità dovuta al flusso. La cell
tende ad allontanare il suo nucleo il suo baricentro distalmente
rispetto a dove proviene lo stimolo. Le cell si afusolano lungo la direz
dello stimolo, per diminuire la superficie di contatto e lo sforzo percepito.
Queste forze influenzano la morfologia della cell, migrazione,
proliferazione, permeabilità per l effetto maglia, autofagia, senescenza
apoptosi. In pratica tutte le funzioni essenziali della cell. Gli stimoli
emodinamici sono direttamente responsabili dell omeostasi endoteliale.
Vuol dire che è anche responsabile di fenomeni pro-patologici. Un
distretto malato ha un flusso malato e influenza lo sviluppo della
patologia.
Un flusso ateroprotettivo è quello giusto, fisiologico
Nel caso ateroprono o aterogenico o infiammatorio si attivano pathway
infiammatori e patologici nella cell. OS sono specie reattive all
ossigeno e sono associate a un attività proinfiamm. Stenosi arterie
allora stent o bypass ecc.
L aterosclerosi si ha spesso in pazienti con dieta ricca di grassi.
Di solito si interviene sulle coronarie per il loro ruolo essenziale, sono
anche vasi che si occludono velocemente; un altro es sono le carotidi,
che portano sangue all encefalo alla testa.
Perché solo in alcuni distretti si ha il problema? Nella porzione
rettilinea distale le linee di flusso sono parallele, nella parte della
biforcazione le linee di flusso sono a mulinello a vortice. Quindi in
questo sito c è un rischio maggiore di formazione di placche
aterosclerotiche. Un flusso ateroprono è detto anche flusso
disturbato, da uno stimolo multidirezionale e di basso modulo
perché se faccio l integrale dello stimolo lungo una direz verrà basso
perché è distribuito in molte direz. Quello ateroprotettivo è laminare,
unidirez e monoverso con modulo di circa 1 Pa.
L aterosclerosi comporta spesso la stenosi del vaso, il suo
irrigidimento.
Nella zona subendoteliale si accumulano lipidi, attivano l
infiammaz, attirano cell immun che devono ripulire la zona, queste cell
mutano e diventeranno cell schiumose che si accumulano,
ispessimemto della partete infatti è una malattia
cronicodegenerative, a volte non si guarisce, +il vaso è piccolo è è
grave, + il vaso è strategico es coronarie è è grave.
La placca poi potrebbe rompersi, tutto quello che c è dentro viene
rilasciato nel torrente ematico, le piatstrine coagulano, rischio di
trombosi.
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Biologia delle cellule staminali e della rigenerazione (BSR-A e BSR-B)
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Appunti di Fisiologia Generale Umana Professioni Sanitarie e Scienze Motorie