F.
La trave è sollecitata da una forza P e da due reazioni vincolari
R1 ed R2 entrambe pari a P/2
La trave tende a flettersi e il punto di massima sollecitazione (in
cui eventualmente si romperebbe) è al centro in corrispondenza al
punto di applicazione di P - Azione interna assiale
è sempre nulla [N = 0]
- Azione interna taglio
ha intensità pari a metà della forza F [T = F/2] lungo tutta
l’asta, ma nel punto di applicazione della forza cambia
segno
- Azione interna momento è nulla negli appoggi e
assume valore crescente fino a raggiungere il massimo
al centro [Mmin = 0, Mmax = F·L/4]
- Azione interna momento M è particolarmente critica per l’integrità degli oggetti: è
importante sapere dove risulta massima e il valore che assume
- l punto in cui è massima la sollecitazione e in cui pertanto la mensola si romperà è al
centro (azione interna momento massima)
Deflessione 24
Trave su due appoggi con carico al centro
- La trave è sollecitata da una forza F e da due reazioni vincolari R1 ed R2
entrambe pari a F/2
- La trave tende a flettersi e il punto di massima sollecitazione (in cui
eventualmente si romperebbe) è al centro in corrispondenza al punto di
applicazione di F
Trave incastrata con carico all’estremo
Sull’asta agiscono:
- la forza verticale F diretta verso il basso applicata
all’estremità dell’asta
- una forza verticale di reazione diretta verso l’alto applicata
all’incastro, avente la stessa intensità della forza F
- un momento antiorario di reazione, avente intensità pari
alla forza F per la lunghezza dell’asta
In questo caso non vi è reazione vincolare orizzontale
Le azioni interne N, T ed M in questo caso valgono:
- Azione interna assiale è sempre nulla [N = 0]
- Azione interna taglio ha valore costante [T = F]
- Azione interna momento è nulla nel punto di applicazione della
forza ed è massima in prossimità dell’incastro, ove risulta pari al
valore della forza per la lunghezza dell’asta [Mmin = 0, Mmax =
F·L]
L’andamento dell’azione interna momento può essere meglio intuito se
immaginiamo la situazione con una asta incastrata caricata all’altra
estremità con una forza via via crescente: → Il punto in cui è massima la
sollecitazione e in cui pertanto l’asta si potrà rompere è in corrispondenza
dell’incastro (ove il momento è massimo).
La trave tende a flettersi e il punto di massima sollecitazione (in cui si
romperebbe) è nell’incastro La trave tende a flettersi e il punto di
massima deflessione è l’estremo a cui è applicata la F. 25
lex 9
Materiali ceramici
I materiali ceramici sono una classe molto ampia di materiali inorganici non metallici,
caratterizzati da una struttura cristallina o parzialmente cristallina, ottenuti da materie prime
inorganiche e consolidati mediante un processo di cottura.
Proprietà Generali
1. Resistenza chimica e termica superiore:
○ I ceramici hanno una resistenza chimica e termica molto maggiore rispetto a
metalli e polimeri. Possono resistere a temperature elevate senza deformarsi
o deteriorarsi, il che li rende adatti per applicazioni in ambienti estremi.
2. Bassa densità:
○ Hanno densità inferiore rispetto a molti metalli e leghe, il che li rende utili in
applicazioni in cui il peso è una considerazione importante.
3. Elevata porosità:
○ I ceramici sono spesso caratterizzati da una certa porosità che può essere
utilizzata in applicazioni specifiche, come i filtri o i materiali per l'isolamento.
4. Materie prime economiche e facilmente reperibili:
○ Le materie prime per la produzione di ceramici sono generalmente
abbondanti e poco costose, rendendo questi materiali relativamente
economici da produrre.
5. Tecnologia di lavorazione:
○ I ceramici si lavorano principalmente per deformazione plastica di
sospensioni acquose o per compattazione di polveri. Successivamente, il
materiale viene consolidato tramite cottura ad alte temperature.
6. Elevato modulo elastico:
○ I ceramici hanno un modulo elastico elevato, che significa che sono rigidi e
resistono alla deformazione elastica, ma, essendo fragili, non tollerano bene
carichi di compressione e urti.
7. Durabilità e fragilità:
○ I materiali ceramici sono duri e resistenti all'usura, ma sono anche fragili, con
bassa tenacità e duttilità. Questo significa che tendono a fratturarsi facilmente
sotto stress meccanici, soprattutto quando sottoposti a tensioni di trazione.
I materiali ceramici sono caratterizzati da legami chimici forti, generalmente ionici e
covalenti:
● Legami covalenti e ionici: Entrambi sono molto forti, e questa caratteristica
conferisce ai ceramici le loro alte temperature di fusione. Inoltre, questi legami
rendono i ceramici ottimi isolanti elettrici e termici, in quanto non vi sono elettroni
liberi per la conduzione.
● Assenza di elettroni di conduzione: Poiché gli elettroni di legame sono
completamente impegnati a riempire gli orbitali, i ceramici non conducono elettricità
né calore, il che li rende ottimi materiali per l'isolamento termico ed elettrico. 26
Composizione: generalmente composti da ossidi, ma possono includere anche altri
composti come:
● Ossidi: Come l'allumina (Al₂O₃), che è uno degli ossidi ceramici più comuni, noto per
la sua resistenza alla corrosione e durezza.
● Carburi: Come il carburo di silicio (SiC), utilizzato per la sua durezza e resistenza
all'usura.
● Nitruri: Come il nitruro di silicio (Si₃N₄), impiegato per la sua elevata resistenza
termica e meccanica.
● Boruri: Come il boruro di titanio (TiB₂), che offre una notevole resistenza alla
corrosione e all'usura.
I materiali ceramici, grazie alla loro resistenza chimica e termica, bassa densità e la capacità
di agire come isolanti, sono fondamentali per una vasta gamma di applicazioni, dalla
produzione di utensili e dispositivi elettronici a materiali da costruzione e prodotti estetici
come il porcellanato. La loro fragilità, tuttavia, limita il loro utilizzo in contesti che richiedono
materiali più duttili o resistenti agli urti. La capacità di essere lavorati a freddo e consolidati
tramite cottura ad alte temperature li rende anche molto versatili, sebbene le loro proprietà
siano fortemente influenzate dalla composizione chimica e dalla lavorazione.
Struttura chimica
Le proprietà distintive dei materiali ceramici derivano dalla loro struttura chimica e dai tipi
di legami tra gli atomi:
● Legami forti: La combinazione di legami covalenti e/o ionici conferisce ai materiali
ceramici un punto di fusione molto elevato.
● Composti con predominanza di un tipo di legame: I materiali con legami covalenti
predominanti tendono ad avere punti di fusione più alti rispetto a quelli con legami
ionici prevalenti, a causa della maggiore energia necessaria per rompere i legami.
Proprietà Meccaniche
1. Fragilità:
○ I materiali ceramici sono fragili e si rompono senza subire deformazione
plastica significativa.
○ Questo comportamento è legato alla rapida formazione e propagazione di
cricche sotto stress, che portano a una frattura catastrofica.
2. Resistenza allo sforzo:
La resistenza dei ceramici varia in base al tipo di sforzo applicato:
■ Elevata resistenza in compressione: I materiali ceramici sopportano
molto bene carichi compressivi, rendendoli ideali per applicazioni
strutturali statiche.
■ Bassa resistenza a trazione e flessione: La presenza di
microcricche o difetti superficiali rende i ceramici più deboli quando
sottoposti a sforzi di trazione o flessione. 27
Proprietà Termiche
1. Bassa conducibilità termica:
○ I materiali ceramici sono eccellenti isolanti termici, grazie all'assenza di
elettroni liberi per la conduzione di calore.
2. Bassi coefficienti di espansione termica:
○ La scarsa espansione termica consente loro di mantenere stabilità
dimensionale anche a temperature elevate.
3. Resistenza a temperature elevate e ambienti aggressivi:
L'alto punto di fusione e l'elevata resistenza chimica rendono i ceramici insostituibili
come isolanti per applicazioni in condizioni particolarmente difficili:
■ Alte temperature.
■ Ambienti chimicamente aggressivi.
I materiali ceramici rappresentano una scelta ideale per applicazioni strutturali e isolanti,
soprattutto in ambienti estremi. Tuttavia, la loro fragilità e la scarsa resistenza a trazione e
flessione ne limitano l’uso in situazioni che richiedono materiali più duttili o resilienti.
Classificazione dei Materiali Ceramici
1. Ceramici Tradizionali Materiali derivati da materie prime naturali e prodotti con
tecnologie di formatura e cottura relativamente semplici.
○ Applicazioni comuni:
■ Ceramiche bianche (porcellane, sanitari, piatti).
■ Prodotti strutturali: Laterizi (mattoni), tegole, piastrelle.
■ Refrattari: Materiali resistenti a temperature elevate.
■ Abrasivi: Mole, carte abrasive.
■ Cemento: Leganti idraulici usati in edilizia.
2. Ceramici Avanzati Materiali tecnologicamente sofisticati per applicazioni industriali,
mediche, elettroniche o aerospaziali (non approfonditi nel testo fornito).
Costituenti Principali dei Ceramici Tradizionali
1. Argilla:
○ Caolino (2SiO₂ · Al₂O₃ · 2H₂O):
■ Conferisce plasticità all'impasto.
■ Le argille pure cuociono bianche (più pregiate), mentre quelle impure
contengono ossidi di ferro e danno una colorazione rossastra.
○ Proprietà: Abbondanti, economiche, e idroplastiche (miscelate con acqua
formano una massa lavorabile). 28
2. Silice:
○ Ruolo: Componente refrattario con alta temperatura di fusione.
○ Effetti: Limita ritiri e deformazioni durante la cottura.
3. Feldspato:
○ Ruolo: Riduce la temperatura di sinterizzazione creando una fase vetrosa
che lega i componenti refrattari.
○ Effetti: Contribuisce alla densità e compattezza della struttura ceramica.
Classificazione Basata sulla Microstruttura
1. Pasta Porosa:
○ Struttura con grani separati da pori e interstizi.
○ Tipico di materiali meno compatti.
2. Pasta Compatta:
○ Vuoti riempiti da una fase vetrosa formata durante la cottura.
○ Porcellane:
■ Composizione: Caolino (pasta bianca), quarzo (traslucenza), feldspati
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