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PROCESSI DI TRASFORMAZIONE
• Estrusione: Si ottengono dei prodotti che sono tubolari, delle lastre, li. Hanno di caratteristico che sono tutti regolari, cioè hanno una sezione costante. Si parte da un materiale polimerico (in granuli, polvere o altro) si scalda e diventa un liquido che viene fatto passare per una piastra e si ottiene un oggetto che riproduce la geometria della feritoia. Se la piastra ha delle feritoie a cerchietti fuoriescono dei li, delle bre. Stessa cosa avviene per i materiali che escono da una fessura cilindrica e quindi si formano dei tubi. Si ha quindi una sezione costante. Non è possibile ottenere forme cave. È meglio avere un polimero più viscoso così quando esce dalla feritoia mantiene meglio la forma una volta raffreddato.
• Stampaggio per iniezione: Si parte dal polimero che viene scaldato e portato in uno stato liquido poi viene convogliato in uno stampo metallico che riproduce la forma dell'oggetto.
più costoso perché richiede stampi metallici. È più semplice e meno costosa la termoformatura. Consente di avere forme più varie; è la tecnologia più versatile per quanto riguarda la geometria. Ci sono oggetti più complicati come forchetta o il tappo di un detersivo. Per quanto complicati o forati si tratta di pezzi unici, non composti. È meglio avere un materiale poco viscoso così riempie bene la cavità.
Stampaggio rotazionale: Polimero fa da parete di una grande cavità. Si parte sempre da uno stampo mail polimero non viene iniettato ma viene posizionato in quantità inferiore rispetto a quella richiesta. Quando il polimero è liquido lo stop viene messo in rotazione e il polimero liquido riveste la cavità interna. Lo stampo viene mantenuto in movimento anche quando si sta raffreddando, no a quando non si consolida. Soprattutto nei prodotti di arredo cavi per esempio le sedie o i
divani in polimero.
- Termoformatura: per esempio alcuni bicchieri. Si parte da una lastra che viene posizionata su una cavità che riproduce la forma dell'oggetto. La lastra è scaldata e il materiale rammollisce senza diventare un liquido. Gli oggetti possono essere cavi; la cavità è detta aperta perché la dimensione di questa è confrontabile con quella dell'oggetto. Nella bottiglia invece si parla di cavità chiusa.
- Soffaggio: A partire da una preforma, una provetta ottenuta per stampaggio per iniezione. La provetta si mette in degli stampi che riproducono la forma finale. La preforma viene posizionata nello stampo e viene soffiata.
POLIMERI AMORFI: polimeri amorfi sono caratterizzati dalla disposizione casuale delle catene polimeriche da cui sono composti. Hanno una più bassa densità rispetto ai polimeri semicristallini, sono trasparenti. Hanno una scarsa resistenza chimica.
densità dei legami intermolecolari covalenti che sono presenti all'interno del polimero. Non influisce con i valori di Tg. Un aumento del grado di reticolazione comporta un aumento del modulo del materiale (E) e della rigidità nel campo di temperature superiori alla temperatura di transizione vetrosa (fase gommosa). fl fl fl fifi fi fl fl fl fl
CAMPO DI TEMPERATURA DI UTILIZZO
- Polimeri amorfi non reticolati: se T<Tg - 20°C e T> temperatura di infragilimento si possono avere applicazioni strutturali. Se T>Tg + 20°C e T inferiore a quella per cui il materiale diventa fluido si usano per applicazioni non strutturali (adesivi a contatto per esempio).
- Polimeri amorfi reticolati: possono avere applicazioni strutturali sia per T<Tg - 20°C e T maggiore della temperatura di infragilimento, sia nello stato gommoso purché T Tg + 20°C.
ELASTOMETRI (O GOMME)
Sono quei polimeri che hanno una Tg inferiore alla temperatura ambiente (perciò si trovano in matura
allostato gommoso). Hanno un modulo di Yuong basso (MPa).Si deformano elasticamente. Se vengono abbassate le temperature il materiale diventa rigido e fragile.Sono classi cati in base alla resistenza alla lacerazione e alla resistenza all’abrasione. Siccome si tratta diamor reticolati non sono riciclabili, in quanto non diventano uidifi fl fi fifi fl
PRINCIPALI POLIMERI AMORFI
POLIVINILCLORURO (PVC)
Tg=80°C. Serramenti, tubi, calzature. Costo basso, scarsa resistenzatermica e ai raggi ultravioletti (ingiallisce). È possibile distinguere il- PVC non plasti cato: polimero amorfo vetroso a temperaturaambiente nella quale snerva per scorrimento e ha quindicomportamento tenace. A bassa temperatura o in presenza di tagli odifetti super ciali snerva per crazing (quindi ha comportamentofragile).- PVC plasti cato: polimero amorfo gommoso a temperaturaambiente. Si ottiene per aggiunta di plasti canti che implicano una riduzione della temperatura ditransizione vetrosa.
POLISTIRENE (PS)
Tg=100°C.
Oggetti usa e getta. È polimero amorfo vetroso a temperatura ambiente, buona trasparenza, ma bassa resistenza al grafo e agli oli alimentari. A temperatura ambiente è molto fragile e snerva per crazing. Può essere espanso (imbottiture).
HiPS: è polistirene tenacizzato con l'aggiunta di sostanze che migliorano la tenacità. È opaco perché è eterogeneo.
POLIMETILMETACRILATO (PMMA) Tg=110°C. Articoli casalinghi, sedie, lampade. È un polimero amorfo vetroso a temperatura ambiente. Ha un'ottima trasparenza e resistenza ai raggi UV. A temperatura ambiente presenta comportamento fragile e snerva per crazing pur essendo più deformabile del polistirene. La resistenza meccanica diminuisce a contatto con alcol e olio di silicone (si creano delle piccole crazes).
HiPMMA: è PMMA tecnicizzato; è comunque trasparente, perché la gomma ha lo stesso indice di rifrazione del PMMA.
POLICARBONATO (PC) Tg=155°C.
È un polimero amorfo vetroso a temperatura ambiente. Costo relativamente più alto; buona trasmittanza ma ingiallimento per esposizione a UV. È sensibile alle benzine e all’invecchiamento. A temperatura ambiente mostra comportamento tenace (snerva per scorrimento).
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POLIMERI SEMICRISTALLINI
Costituiti da una fase amorfa e da una fase cristallina; La prima ha come temperatura caratteristica la Tg (temperatura di transizione vetrosa), la seconda ha la Tm (temperatura di fusione).
- T<Tg: vetro+cristallo. In questa fase il materiale presenta un comportamento fragile con rigidità e modulo E nell’ordine dei GPa. Si ha uno snervamento per crazing.
- Tg<T<Tm: gomma+cristallo. In questa fase il modulo di Young dipende dal grado di cristallinità del polimero (maggiore è il grado di cristallinità, maggiore è E). Si ha snervamento per scorrimento e quindi comportamento tenace.
- T>Tm: liquido. La fase amorfa e quella
cristallina si trovanoentrambe allo stato uido. Non si distinguono più le duefasi quindi il materiale è omogeneo. È facilmentedeformabile a sforzi molto bassi.
EFFETTO DEL GRADO DI CRISTALLINITÀ
Maggiore è il grado di cristallinità di un polimero semicristallinomaggiore è il modulo E nell’intervallo di temperature che varianoda Tg a Tm. Al di fuori di questo range di temperature, il grado dicristallinità di un polimero semicristallino non modi ca leproprietà meccaniche del materiale.
CAMPO DI TEMPERATURE DI UTILIZZOTmax = Tm-20°Tmin < Tg, ed è determinata dall’eccessivo infragilimento del materiale
REQUISITI DI REGOLARITÀ
Non tutti i polimeri possono cristallizzare perché sono necessari dei requisiti di regolarità:
- Regolarità di costituzione: successione regolare di atomi e legami lungo la catena
- Regolarità di con gurazione: disposizione regolare di atomi/gruppi