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Esportazione

Una prima modalità d'ingresso nei paesi selezionati è l'esportazione (export marketing). L'esportazione può essere di tipo diretto o indiretto. Ho richiesta di prodotto dall'estero: si fa ancora tutto nel mercato di origine e si esportano prodotti così come sono.

Solitamente la modalità indiretta è utilizzata da imprese che non sono abituate ad affrontare i mercati globali (imprese di piccole/medie dimensioni), le quali si accingono ad affrontare i mercati esteri selezionati cercando il supporto di player specializzati (che solitamente si trovano nello stesso paese di origine in cui opera l'impresa o comunque vi hanno sede) ai quali vendono i propri prodotti. Questi player avranno il compito di rivendere questi prodotti a clienti esteri e saranno loro a gestire i rapporti con i clienti esteri. Alla fine, fatturo nel mercato in cui sto lavorando. Se sono impresa italiana ed esporto all'estero

Manon sono in grado di gestirla allora ho bisogno di collaboratori (ma fatturo in Italia).

Con l'esportazione diretta l'impresa vende ad un soggetto che non sta nello stesso mercato in cui opera l'impresa ma è localizzato nel paese estero presso cui vogliamo vendere. Non mi avvalgo di collaboratori e quindi sono io che fatturo all'estero. Ci sarà relazione tra nostra impresa e qualcuno che sta all'estero.

INDIRETTA

Se siamo impresa di piccole-medie-grandi dimensioni che vogliamo esportare senza cambiare prodotto, uno dei motivi che ci porta ad avere una richiesta dall'estero o comunque una compatibilità è che la nostra impresa dispone di un ampio margine competitivo- dal punto di vista del prezzo,- è riconosciuta la qualità del prodotto anche al di fuori dei confini,- attributo di immagine è rilevante (es. prodotto made in Italy).- motivazioni derivanti dalla tecnologia- dall'unicità del

prodotto. Questo margine competitivo farà sì che poi nasca quasi spontaneamente una domanda dall'estero. Ad esempio, per margine competitivo di prezzo si intende che l'impresa riesce ad offrire un prezzo basso rispetto alla qualità di prodotto e questo potrebbe portare automaticamente alla richiesta dall'estero di tale prodotto; per qualità si intende che l'impresa è capace di fare un prodotto con qualità superiori e queste qualità sono note anche all'estero (come i formaggi italiani); per immagine di prodotto si può intendere anche il "made in" anche in riferimento ad esempio agli stilisti italiani; per tecnologia si fa riferimento a un prodotto con tecnologie superiori approvate attraverso brevetti che solo l'impresa in questione possiede; infine, l'unicità fa riferimento a prodotti che non hanno sostituti. In dettaglio, con l'esportazione indiretta, la produzione rimane.nel paese d'origine e il processo di esportazione con le relative operazioni è affidato ad operatori specializzati che collegano imprese collocate in contesti nazionali differenti (fungono da intermediari tra domanda e offerta). Gli operatori che si occupano delle esportazioni di tipo indiretto, dal punto di vista teorico, possono essere classificati considerando: - La complessità organizzativa, si va dal singolo professionista a piccole/medie imprese fino a grandi società; - L'acquisizione della proprietà dei prodotti, in questo caso bisogna distinguere tra agent (l'operatore fa da semplice collegamento e non è proprietario della merce che trasferisce, ha solo possesso) e merchant (acquista i beni dal produttore locale, diventandone proprietario e poi li rivende). Questo insieme di soggetti, in Italia, possono essere rappresentati in alcune categorie: 1) società di esportazione: acquistano la merce dal produttore e tramite una rete

di contratti internazionali vendono a proprio nome (sono proprietari) assumendosi tutti i rischi della transazione.- Questi operatori stanno nello stesso paese dell'impresa- Generalmente è società semplice/non complessa: hanno specializzazione o per prodotti o per aree geografiche. Es. per alimentare/confezionato ho idea di società di esportazione- questa scelta viene utilizzata da quelle imprese che esportano in maniera irregolare (non costante e continua) e quindi in base alle richieste che provengono dai mercati esteri e vanno a cercare una società di esportazione.- Il produttore riceve direttamente dalla società di esportazione il pagamento per il valore della merce, tuttavia, il produttore non sempre conosce la destinazione della merce esportata o il prezzo, in quanto il tutto è gestito dalla società di esportazione che se avrà dell'invenduto sarà un problema suo (solitamente è tutto regolato da un

contratto abbastanza approfondito);

2) Trading company: si sta parlando di grandi gruppi. Simili alle società di esportazione, acquistano da produttori e rivendono, ma si occupano di attività di import ed export, sono delle grandi organizzazioni diversificate (su più categorie di prodotti e su aree diverse). Sono in grado di fare esportazioni ad ampio raggio. Per penetrare molto e in più paesi.- Rispetto alle società di esportazioni si tratta di società molto più grandi e oltre alla vendita offrono anche servizi logistici, finanziari e commerciali in modo che i prodotti arrivano in maniera efficace nel paese di destinazione;

3) Consorzi per l'internazionalizzazione: es. parmigiano ha consorzio che esporta anche prodotti di competitor verso l'estero. Si tratta di una aggregazione interaziendale (alleanza tra imprese) con cui due o più imprese fanno attività che possono riguardare la diffusione internazionale dei beni e

Servizi delle imprese e il supporto alla presenza nei mercati esteri. 75-> il consorzio può lavorare con il nome della singola impresa e quindi gestisce l'esportazione con il nome della singola impresa oppure può lavorare a nome del consorzio assumendosi tutti i rischi. Ci può essere proprietà o non proprietà (merchant o agent a seconda del tipo di negoziazione). Es. ItaliadelGusto: all'interno posso entrare anche solo dei brand dell'impresa (es. Barilla ma non MulinoBianco).- l'impresa si può associare anche solo rispetto alla penetrazione di alcuni paesi- il consorzio è un tratto tipico italiano- In questi consorzi possono partecipare piccole/medie imprese anche con marchi molto noti, ma spesso partecipano anche enti pubblici o banche che aiutano dal punto di vista finanziario per ciò che concerne i contratti. In Italia, questi consorzi prendono la forma di un consorzio di vendita, il quale si occupa della commercializzazione.

dei vari prodotti delle imprese consorziate, sui mercati esteri.

4) Agenti di acquisto: agente di esportazione che, come tale, non diventa proprietario dei beni. Si occupa di acquistare bene per conto altrui (del cliente estero). Gli agenti fanno capo a contratto di commissione (che è sottospecie del mandato). Fanno solo da contatto.

- si tratta di un agente che risiede nel paese in cui si origina l'esportazione, in alcuni casi l'agente opera solo per un committente o casi in cui l'operatore opera per più committenti. L'operatore opera con una provvigione in relazione alla merce esportata.

ESPORTAZIONE DIRETTA

Ci occupiamo noi dell'esportazione, ma comunque non cambiamo il prodotto. Dobbiamo portare prodotto all'estero e cercare di venderlo.

Ci occupiamo noi dell'esportazione. 3 casi:

  1. mandi periodicamente degli export manager (venditori) all'estero
  2. stipuli contratti con agenti (che gestisci tu) sul mercato estero
  3. dal paese in
cui operi tieni contatto con gli utilizzatori finali Con l'esportazione diretta l'impresa avrà un ruolo attivo nell'esportazione, ad esempio individua eventuali clienti nei mercati esteri, tiene direttamente i contatti con questi mercati e può gestire direttamente l'attività di esportazione. Le alternative attraverso le quali può realizzarsi l'esportazione diretta possono anche essere: a) costituzione di un'organizzazione di vendita dedicata al mercato locale b) nel mercato di destinazione costituisco una unità organizzativa che è un ufficio di rappresentanza (altrimenti si ricade nella categoria di investimento diretto all'estero). Con riferimento a questi punti, l'impresa mette una propria struttura organizzativa nei mercati esteri, la quale però è solo un ufficio di rappresentanza. Questo può generalmente rappresentare il primo passo esplorativo in vista di una presenza più

stabile all'estero con esportazione non fai investimenti. 76Vantaggi e svantaggi dell'esportazione diretta e indirettaConcetto di Traffico di perfezionamento passivoÈ una modalità di esportazione temporanea, si intende un'esportazione di merci al fine della loro reimportazione, dopo che esse hanno subito trasformazione, lavorazione o riparazione. All'atto della reimportazione le merci sono sottoposte al pagamento dei diritti doganali applicabili alle merci reimportate, detraendo da questi diritti doganali quelli che si sarebbero dovuti in caso di importazione sulle merci temporaneamente esportate.Ad esempio, un'impresa decide di fare alcune fasi di trasformazione, riparazione e lavorazione all'estero ed esporta i prodotti come semilavorati o materie prime, in un altro paese perché vi è un basso costo relativo a quelle fasi. Se esporta una merce per 600.000 euro e vi è un dazio all'importazione iniziale pari al 15%

E alla reimportazione la merce ha un valore di 1.500.000 euro con un'imposta doganale pari al 20%. L'imposta da pagare alla reimportazione è data dalla differenza tra l'importo del dazio sulla merce reimportata (1500x20%= 300mila) e quello sulla merce esportata temporaneamente (600x15%= 90mila): 300-90= 210mila.

Non si parla di esportazione, ma parliamo di una modalità di gestione di un sistema produttivo, per cercare di avere meno esoneri, meno tariffe nei mercati che si vanno a penetrare.

Le merci sono sottoposte a pagamento di dazi doganali (ma con un certo "sconto").

Se il valore della merce è alto -> sconto che otteniamo è anche molto alto.

Alcuni fattori possono spingere l'impresa ad integrarsi con il sistema economico nel quale vuole vendere:

  • necessità di avvicinarsi al cliente per capire cosa vuole
  • fornire gli stessi servizi dei concorrenti locali
  • superare barriere tariffarie
  • limite alle importazioni di

prodotti finiti. Molto spesso i governi impongono un certo contenuto locale ai prodotti venduti. L'esportazione può essere primo pa

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
116 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MartaUgolini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Marketing management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Riboldazzi Sabina.